incesto
Zio, adorabile
di LISAGARL
09.08.2013 |
31.551 |
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"Comincio ad andare su e giù con la testa, mentre la mia lingua accarezza qualsiasi cosa, incontra..."
Zio mi attirava troppo, nonostante mi ero promessa di non andare più con lui, lo volevo, complice fu una mail che m’inviò chiedendomi come stavo, un paio di volte mi aveva telefonato ma gli aveva sempre negato la risposta, allora decise di scrivermi questa mail.In allegato m’inviò la foto del suo arnese in piena erezione, quel porco aveva centrato l’obiettivo, aggiungiamo che è particolarmente attraente, bello, alto ha il viso e gli occhi che emanano sempre allegria e poi quel cazzo è da sballo.
Gli rispondo dicendogli che ero al negozio, quindi quando voleva, poteva passare da me.
Poco dopo squilla il cellulare, è lui, rispondo e mi chiede se tra un’ora possiamo vederci al parcheggio, non gli va di farsi vedere in giro, poi aggiungendo con il caldo che fa meglio aspettarmi fuori dentro l’auto.
Pensando al secondo fine gli dico giusto il tempo di una doccia e lo raggiungo all’orario prefissato.
Ci metto un po’ di più di tempo, avevo diversi clienti al negozio, non potevo cacciarli via, arrivo che già sta lì ad aspettarmi da un bel pezzo.
Essendomi vestita leggera, soltanto un minuscolo abito intero che arrivava a coprirmi il fondo schiena, un paio di sandali tacco nove un vedendomi i suoi occhi s’illuminò.
- Stavo quasi per telefonarti, credevo che mi avessi dato buca, ma ora vedendoti penso che il tuo ritardo sia dovuto alla tua preparazione, sei fantastiche con quel piccolo filo di trucchi sei amabili adorabili.
Mi abbraccia e senza stupore mi fa sentire già la consistenza del suo pacco, non posso fare altro che sentirmi umida lì sotto.
- Grazie zio, sei sempre il solito adulatore, allora cosa volevi di così urgente?
- Entra che ti spiego
Mette in moto e partiamo, poco più in la mi chiede se mi va di prendere un drink, accetto.
Al bar lo guardo con mano quel cocktail analcolico penso a quanto lo voglio, anche se mi riprometto di non andarci più. Quando sto con lui, mi eccita troppo. Mi ricordo la prima volta è stato formidabile non la dimenticherò mai.
Mi chiese di rimanere con lui fino all’apertura del negozio, lo fisso diritto negli occhi Sento le mie mutande bagnate e allora confermo la richiesta, mangiamo un tramezzino al volo poco dopo gli sussurro all’orecchio.
- Andiamo a scopare ti prego.
A momenti gli va di traverso il boccone, s’illuminano gli occhi velocemente finiamo di mangiare e di bere, ritorniamo in macchina.
Di andare a casa sua è troppo distante, di farlo in auto è troppo rischioso, allora, dove andiamo?
Si dirige nella piena vegetazione, arriviamo in un luogo molto isolato pieno di alberi, aprendo i finestrini dell’auto entrava una bella brezza marina fresca, in un frangente siamo nudi, vedo quel gigantesco cazzo, troppo bello, adoro mettermelo in bocca e così faccio.
Prima solo la punta, la succhio, gliela lecco, mentre lui tenta di farmelo entrare in bocca il più possibile . comincio ad andare su e giù con la testa, mentre la mia lingua accarezza qualsiasi cosa, incontra. Sento un calore nel mio corpo quindi me lo tolgo dalla bocca dopo un interminabile tempo, li urlo.
- Prendimi zio, non resisto più sfondami con quest’ariete.
Fa il vago, ignorandomi, mi prende i capezzoli tra le mani strizzandomeli, poi li lecca facendomi eccitare ancora di più . lo prendo in mano e me lo porto dentro la fica, me lo infilo tutto dentro e comincio a muovermi con il bacino, inizia una serie di colpi man mano diventano sempre più profondi, veloci.
Mi bacia infilandomi la lingua in gola, come ha sempre fatto, mi è sempre piaciuto questo suo modo di baciare.
Sento sempre più vicino il mio orgasmo, sapendo il mio squartamento, usciamo dall’auto, mi metto a novanta gradi e da dietro ritorna a scoparmi, palpandomi il sedere, me lo tiene stretto facendo in modo che il cazzo stesse ben stretto nella fica.
Un primo orgasmo arriva, inizio a colare umori li sento scendere sulle cosce di venire lui non se ne parla ancora.
Mi accarezzai capezzoli da dietro il cazzo esce dalla fica e lo sento insinuarsi tra le chiappe, cerca il forellino, si china e mi apre le chiappe mettendoci il muso in mezzo, sento la lingua pennellarmi il forellino, la sento entrarmi in profondità, con l’aiuto di due dita mi penetra in profondità. A quel punto non resisto più.
Mantenendo quella posizione a pecorina raccoglie un po’ di umori vaginali e punta il cazzo al forellino.
- Spingi porco mettimelo tutto dentro
Prende in mano le tette smanacciandole, lo sento entrare nelle profondità delle mie viscere e ora cominciare deliziosamente ad andare su e giù con un ritmo costante e delicato.
Mi stringe a se formando un unico corpo, mi sussurra che è prossimo all’orgasmo, con alcuni colpi di reni ben messi me lo sento tutto dentro, stringo il muscolo anale come a bloccarlo dentro di me.
Mi sta inculando in un modo fantastico e sempre più velocemente, ormai prossimo all’esplosione, mi sfilo e mettendomi accovacciata di fronte a quel siluro inizio a leccarlo, un gettito di sperma mi raggiunge direttamente la gola, la mando giù.
Vari altri schizzi di calda sborrano m’invadono la bocca, con la mano lo sego facendo uscire fino all’ultima goccia, lo ripulisco per bene come iacee a me, poi alzandomi lui mi bacia delicatamente sulla bocca, non può fare almeno di assaporare il suo gusto, poi aggiunge.
- Oggi è il mio più onomastico della mia vita, il merito lo devo a te.
- Zio non sapevo, ma tanti auguri, e grazie al tuo bel cazzo, riuscite sempre a mandarmi in orbita, tutta la mia troiaggine, riuscite sempre a soddisfarla mi sento veramente appagata.
Ci rivestiamo e ritorniamo in macchina.
- Zio, ho passato un bel pomeriggio con te
- Con te lisa vorrei trascorrere un’intera nottata, alla fine dovremmo riuscirci.
- Zio lo vorrei pure io, ma come faccio, magari, queste avventure mi sembrano di vivere come l’amante segreta, una sveltina e via.
- Ok, dobbiamo organizzarci.
Tento si allungarmi per dargli un nuovo bacio in bocca, con la mano finisco casualmente sul pacco, insperato trovo bello gonfio.
- Zio, ma non ha nessuna intenzione di tornare a riposo?
- Lisa questo è l’effetto che gli fai, vedi stai seduta con quest’abito che lascia poco all’immaginazione.
- Ho capito, dai ci penso io
Apro il lampo e svetta fuori bello come piace a me, sono passati venti minuti o poco più e già è in pieno recupero, mi chino su di lui e inizio un bel pompino, zio con la mano arriva a toccarmi la fica, naturalmente anche lei sta bagnandosi di nuovo, scomodi ma acrobatici mi alzo e spostando il filo del perizoma mi lascio infilzare dal cazzone, tenta di tirare indietro un po’ il sedile, poggio la schiena sul manubrio e inizio una danza del ventre, zio mi palpa le tette, sa che li sono molto sensibile, velocemente raggiungo un nuovo orgasmo, imbratto il suo corpo, il movimento del bacino porta a fare uscire dalla fica il cazzo, che involontariamente mi sbatte sul forellino, perché non approfittare ancora, con il solo movimento de bacino riesco a infilarmelo tutto nel culetto, ce lo talmente elastico che non serve nessun aiuto, mi entra tutto e ritorno a danzare.
- Zio, stiamo facendo un casino, forse il sedile si sta macchiando.
- Non ci pensare, badiamo solo a godere ancora, sei formidabile, nessuna donna fino ad ora era riuscita a metterselo in culo in questo modo, solo tu sai farlo, ti adoro.
- Grazie zio
Lo baciai e continuai a montarlo, stavo godendo come una pazza, ero sfinita, il culetto mi brucia, devo smettere, mi alzo e me lo porto di nuovo in fica.
La mia topina era in fiamme e la mia testa non capiva più' niente, mi sentivo sfinita, quando capii che stava per venire gli dissi di farlo dentro, sentii esplodere quel fiume di sperma, un fuoco piacevole partì dalla vagina si diramò alle gambe fino alle sene esplodendomi nella testa. Mi lasciai cadere su di lui, baciandolo a fondo.
Mi alzai ritornando al mio sedile, con la mano mi tenni stratta la fica per non fare uscire lo sperma, altrimenti avremmo completato di sporcare il tessuto del sedile.
- Cazzo, Lisa, sei una vera troia, perdonami ma mi è venuto così.
- Lo so zio, e che quando mi trovo un vero cazzo in mano, non riesco a controllarmi.
Mi chinai di nuovo e ripulii per bene quel mostro che stava aimè ritornando a riposo, assaporai tutto quello che vistava appicciato e mandai giù soddisfatta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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