lesbo
IN VACANZA (IICapitolo)
di lisagarl
15.06.2011 |
29.692 |
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"-non stare lì impalata, entra, siamo tra donne ora mi metto qualcosa addosso
-no, se per te non è un problema, puoi restare come stai anzi, hai un corpo..."
La mattina ancora sveglia presto, preparativi, colazione e partimmo, a me piace la montagna, infatti, quei paesaggi mi facevano impazzire, mi divertivo cercando di non pensare ad altro. Luigi era strabiliante, si vedeva che stava impazzendo per quelle escursioni; pensai sicuramente questi sono i primi giorni lasciamo che si goda la vacanza sicuramente penserà anche a me.Fatto sta che erano passate cinque giornate e Luigi pensava solo alle montagne, mi stava trascurando troppo, a letto nemmeno il tempo di poggiarsi che il suo russamento era indescrivibile, dovevo far qualcosa, in piena notte provai a infilare una mano nel suo slip, dorme senza pigiama, con il caldo che fa neanche io lo metto.
Il contatto della mia mano sembrava fare si che qualcosa crescesse, difatti divenne abbastanza duro, lo presi in bocca iniziando un bel pompino, nel frattempo mi sgrillettavo la fica. Il cazzo dorme come un ghiro però che se ne frega importante che gli viene duro il cazzo, leccavo e pompavo, mentre stavo, studiano il modo di infilarmelo in fica ecco che mi riempie la bocca di sperma.
Me la ingoiai tutta almeno la soddisfazione di una bella bevuta, ancora una volta andai in bagno e mi feci da sola, cazzo dissi dentro di me con tutti ì maschi mi filano, basterebbe un cenno e mi troverei piena di cazzi, devo farmi da sola.
Ancora due giorni tutto bene ma sul sesso nulla si muoveva una mattina dissi.
-amore ti dispiace se oggi resto in albergo sai, mi sento stanca poi sono sicura che mi stia per arrivare il ciclo non vorrei... sai i primi giorni sono difficili.
lessi sul suo volto come una liberazione, non le dispiaceva per niente la mia mancanza.
-amore mi dispiace ma non fa nulla al rientro ti racconterò com’è andata.
pensai ma guarda questo...
Restai a dormire chiamai il bar facendomi portare in camera la colazione, poco dopo sentii bussare una voce femminile annunciò la colazione, andai ad aprire incurante di coprirmi avevo addosso solo un perizoma, lei rimase sorpresa nel vedermi quasi del tutto nuda, chiusi la porta lei poggiò sul tavolo il vassoio, chiedendomi se doveva servirmi lei o potevo fare da sola, la guardai era una bella ragazza avrà avuto la mia età di sicuro, la vedevo imbarazzata, dissi.
-Se vuoi puoi servirmi -
mi presentai, il suo nome era tutto un programma: Luana. bellissimo nome dissi, nel parlare stava prendendo abbastanza confidenza, poco dopo scoprii che si era stata lasciata dal ragazzo un mesetto fa e solo da poco sta riprendendosi dalla delusione.
Mi confidò che quello era stato il suo primo e unico amore della vita, la cosa mi stava eccitando mi sentivo bene con questa ragazza, ci confidammo diverse cose, lei mi disse.
-sei fortunata ad avere un bel ragazzo - in quel momento aveva tastato una parte di me nera, mi sfogai dicendo che questa vacanza d un lato era bellissimo ma dall’altro era una piena delusione, mi sentivo insoddisfatta, lei capì la situazione dicendomi
-non lamentarti, se non lo fai oggi, lo farai domani, io sto sola non ho più il ragazzo e nemmeno mi va di fare la puttana con il primo che mi capita -leggevo nei suoi occhi un certo eccitamento come se volesse sfidarmi o semi stesse mandandomi un messaggio, chiedendomi qualcosa.
- forse hai ragione sono un’egoista, però a volte ti viene la voglia di tradirlo
-scusami ma ora devo tornare a lavoro senno quando scendo chi li senti quelli
-comunque quando vuoi sono qui, possiamo riprendere il discorso, con me puoi sfogarti come vuoi - in quel momento avevo gettato un amo a doppio senso chissà?
- Lo capito subito, mi sei simpatica comunque devo lavorare ancora un’ora poi smonto ti faccio uno squillo ok
-ok io sto qui quindi non ho nulla da fare.
Mi salutò dandomi un bacio sulla guancia ma a momenti mi sfiorava le labbra.
Girovagavo per la camera non mi andava di vestirmi ero intimo con il caldo che faceva, si stava bene, poco dopo il suono del cellulare interrompe la quieta della camera, rispondo è lei mi dice se può salire, ma certo rispondo.
Il mio cuore non ma inizia a correre più del solito, eccola alla porta bussa le apro vedendomi con solo intimo mi chiede scusa.
-non stare lì impalata, entra, siamo tra donne ora mi metto qualcosa addosso
-no, se per te non è un problema, puoi restare come stai anzi, hai un corpo perfetto magari ad avercelo io
-ma dai che dici anche il tuo è perfetto anzi facciamo una cosa, togliti la divisa dai ci mettiamo davanti allo specchio.
-mi vergogno un pò sai
-ma di che, dai ti aiuto io.
cavolo mi sto eccitando solo a spogliarla, mi si presenta una donna dalla carnagione chiara, non si smentivano le sue origini russe non lasciavano nessun interrogativo.
-vedi avevo ragione anche tu hai un bel corpo hai il seno più grosso del mio e sta su benissimo proviamo togliere il reggiseno, cazzo sta su davvero pensai.
Le cercò di coprirsi i capezzoli
-che fai ti vergogni di me siamo tra donne, ora ti mostro i miei rilassati
Ci alzammo restando nude una di fronte all’altra, poco dopo tentai di baciarla e lei tentò un piccolo ritroso ma poi si lasciò andare quando sentii la sua lingua toccare la mia fu un paradiso, ci baciammo a lungo, ci sapeva fare, mi sfregava la lingua in bocca.
Posai le mani sul suo seno e lei ne mise una tra le mie gambe, trovandomi già in un lago profondo, ci sdraiamo sull’etto baciandoci e toccandoci, poco dopo ero sdraiata e lei sopra di me, la vidi scivolare lentamente passandomi la lingua su tutto il corpo. Iniziò a succhiarmi i capezzoli poco dopo arrivò alla mia fica e facendomi alzare le gambe e allargandomele si buttò su di lei mangiandomela letteralmente.
Un primo orgasmo si fece sentire, avevo paura di venirgli in bocca ma vedendo che non smetteva mi lasciai andar a un primo orgasmo seguita da diversi altri, lei mi beveva tutta; cavolo pensai questa è peggio di Claudia! con la faccia impiastricciata dei miei umori si avvicinò alla mia baciandomi facendomi provare i miei umori.
Ricambia lei sdraiata ed io che mi dedicavo alla sua fica depilata e profumata, divorai tutta facendomi venire una quantità infinita in bocca; lei mi ringraziava dicendomi che non aveva mai trovato una donna come me.
Ci facemmo una doccia insieme e ancora tornammo a fare sesso iniziando con un sessantanove interminabile lei tirò fuori dalla borsetta un piccolo vibro che usò su di me, a pensare a quelli di Claudia mi veniva da ridere, era piccolino ma vibrava in un modo pazzesco, quando volle mettermelo dietro, era titubante non sapeva la mia reazione.
Quando fu dentro e lo attivò ricevetti come una scarica di piacere immenso talmente era bello sentire le vibrazioni che me ne venni come una quindicenne alle prime armi, mi sentivo esausta lei voleva ancora venire.
Presi il vibratore e lo infilai ma vedevo che lei volesse qualcosa di più grande, mi disse - prova a infilarmi quattro dita -; entrarono senza problemi. quando mi disse di provare con la mano intera non stavo nella pelle, cazzo pensai se gli entra la mano impazzisco. la sentivo fremere quando la mia mano sparì interamente nella sua fica. ero impietrita cazzo con un fisichino cosi ha una fica slabrata peggio di una vecchia puttana!
in questo modo raggiunse l’orgasmo, erano trascorse diverse ore facendo porcate insieme.
Una nuova doccia e ci salutammo proponendoci di rifarlo, qui ebbi la brutta sorpresa mi disse questa sera ritorno in ucraina il mio permesso è scaduto. La baciai di nuovo e corse via.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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