incesto
MIO EX SUOCERO
di LISAGARL
25.09.2012 |
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"Mi ero promessa di non pubblicare mai questo racconto ma visto come sono andate, le cose non m’interessano più nulla, voglio scambiarlo con voi, risale ai..."
Mi ero promessa di non pubblicare mai questo racconto ma visto come sono andate, le cose non m’interessano più nulla, voglio scambiarlo con voi, risale ai tempi in cui ero fidanzata con Luigi, come vorrei che lo leggesse quel cornuto.Mi trovavo a casa in attesa di una telefonata di Luigi, stava disputando la sua solita partita a calcetto, non possedendo la macchina per via del tagliando dovevo passarlo a prendere io.
Sento squillare il telefonino è lui, mi annuncia che devo aspettarlo a casa sua poiché torna con un suo amico, quindi restiamo tra un’ora, ci vediamo li.
Mi faccio una doccia e inizio a prepararmi, solite cose vesto sportiva una mini, una camicetta nella misura adeguata, un leggero trucco e sono pronta, prendo la mia auto e mi dirigo a casa sua.
Suono e viene ad aprirmi mio futuro suocero.
- Ciao Lisa come stai
- Bene, (saluto con un bacio sulla guancia come da buona educazione)
- Luigi?
- Ancora non è arrivato, sono solo Elena è andata dal parrucchiere ma prego accomodati in salotto ormai conosce la strada sei una di noi.
- Vuoi qualcosa da bere?
- Sì, un bel bicchiere di acqua, grazie
Per fare l’educato me lo porta in un piccolo vassoio di acciaio inox, ma l’inesperienza fa si che nel poggiarlo sul tavolino del salotto scivola cadendo e facendosi a mille pezzi.
Diversi pezzi andarono a finire sotto il divano, m'inginocchiai e iniziai a raccogliere i cocci.
- Cavolo, ho fatto un casino
- Capita, non preoccuparti ci penso io
Nel fare il tutto non mi ero accorta che la mini non era adatta a fare certe cose, e tantomeno la camicetta, indossando un piccolo reggiseno, mostravo quasi del tutto il seno, nel girarmi rimasi impietrita, Notai che il suo sguardo era fisso sul triangolo rosa fra le mie gambe, con la mano si tastava il pacco, rendendo evidente una bella erezione.
- Senti bella troietta lo vuoi assaggiare il mio biscotto.
Non lo riconoscevo più, non era mio suocero ma una persona adulta sconosciuta, si avvicinò di più calandosi i pantaloni e prendendo in mano con il cazzo in piena erezione, ora era a poca distanza dal mio viso.
Rimasi immobile non riuscivo a parlare, la prima cosa che mi venne in mente fu se rientra Luigi che succede?
- Dai ti si vede dalla faccia che muori dalla voglia di prenderlo in bocca.
Senza aggiungere altro prese la mia testa, e pose il cazzo sulle labbra.
Non trovai il coraggio di ribellarmi, ma tantomeno era la paura che da un momento all’altro potesse, rientra il mio ragazzo, ancora pensai, forse se lo faccia con la bocca, sicuramente raggiungerà l'orgasmo, mettendo fine a quest’umiliazione, e non correrò il rischio di farmi trovare con il cazzo in bocca da Luigi.
Tirai fuori la lingua e iniziai a passarla sul glande.
- Ti conosco troppo bene, so molte cose sul tuo conto credimi.
Iniziai a succhiare mettendo in pratica tutta la mia bravura, cercando di portarlo il più presto all'orgasmo.
- Fai con calma, tanto Luigi ma telefonato, tarderà una mezzora, hanno avuto problemi con le docce.
Usando labbra lingua e mani, mi dedicati a quel cazzo, comunque la cosa non mi dispiaceva per niente, anzi, pensando a quel cazzo, ad avercelo il figlio, le parole rassicuranti, il ritardo di Luigi mi fece dedicare come piace a me, a un succulento pompino.
Mi aveva messo le mani dentro la camicetta giocando con le mie tette, mi sbottonò diversi bottoni e liberato il seno, tolse, il cazzo di bocca e iniziò a passarlo lì in mezzo con le mani mi teneva il seno stretto al cazzo, I suoi sospiri iniziarono a farsi più intensi, era prossimo all’orgasmo. Nulla dire della mia fica, un vero lago, questa situazione mi stava facendo eccitare molto,
ripresi il cazzo in mano e me lo portai alla bocca, iniziai a masturbarlo con la mano e con la lingua la passavo sul glande, orami sentivo le sensazioni della prossima esplosione, lo serrai tra le labbra, Succhiandolo e infilandomelo quasi del tutto, me lo sentivo diretto in gola, lo vidi portarsi le mani alla testa ed esplose un orgasmo vero e proprio degno di un trentenne un’abbondante, venuta, mi riempì la bocca e il condotto orale, me la sentii scendere direttamente in gola.
- Sei stata formidabile, la prossima volta, te lo sbatto nella fica.
Mi alzai cercando di sistemarmi rimettendomi a posto il seno. Suonano è Luigi. Cavolo appena in tempo a momenti ci sorprendeva, il padre apre e si defilò in bagno lasciandomi lì ad aspettare che entri il mio amore.
- Ciao amore, scusai il ritardo . ma Enzo i sai va come una lumaca, ti sei annoiata?
- No amore per niente, tuo padre ma fatta compagnia, tua madre è fuori, si avvicina dandomi un bacio.
- Amore hai un sapore strano, le tue labbra non so, ma hanno un gusto mai sentito.
- Si forse è l’acqua tonica che mi ha offerto tuo padre.
Mentre parlavamo, arriva il padre, salutandoci dicendoci, io vado al bar, tua madre rientrerà tra un pio di ore lo sai quando esce con le amiche, e un sorrisetto gli si stampa sul viso, poi aggiunse.
- Ciao Lisa grazie per la compagnia ci vediamo, è un piacere parlare con te.
- Mio padre cosà, non il mai visto cosi, euforico.
- Che ne so, se non lo conosci tu, figurati io.
- Amore, dammi il tempo di una doccia, che usciamo ok.
- Ok fai pure.
Avevo la fica in fiamme, provai a mettere una mano ma lì vi era un fuoco, poco più di dieci minuti raggiunsi Luigi nel bagno, lui stava uscendo proprio in quell’istante, mi avvicinai e prendendo in mano l’accappatoio glielo porsi e stringendolo da dietro portai le mani al suo sesso.
- Amore, ti voglio, facciamolo qui
- Sei irresistibile, come posso dire di no, in un frangente il cazzo divenne duro.
Dopo averlo aiutato ad asciugarsi, ci baciammo con un bacio profondo, le lingue parevano non fermarsi più.
Non perdemmo tempo, baciandoci andammo in camera da etto sua, mi distesi sul letto, lui mi allargò le gambe e tirò su la gonna, vide il bel perizoma nero e mi disse
- Lisa, quanto sei bona, sei una maiala. gli risposi
- La tua troia maiala amore mio.
Mi sfilò il perizoma , e poco dopo la gonna,con la mano andò a toccarmi la figa, trovandola in un lago,
- Sei un fiume in piena
- E' tutto il giorno che ti penso, ti volevo ricordare che sono dieci giorni che non lo facciamo, (grazie a tuo padre se sto cosi)
infilò un dito fino in fondo e cominciò ad scoparmi, poi ne introdusse un secondo
facendo avanti e indietro con forza, iniziai a godere come una porca,
- Amore leccamela se ti va?
Sfilò le dita, si buttò con la faccia sulla figa iniziò a leccarmi dove sapeva che mi sarebbe mandata in orbita, succhiò per bene il clitoride, mordicchiandolo come piaceva a me facendomi godere ancora di più. Un primo orgasmo mi arrivò all’improvviso ne seguirono altri, decisi che era ora di preparare il suo paletto per la mia fica,
lo feci sdraiare il cazzo era duro e gonfio e disse
- Voglio succhiarti come piace a me ,Non persi tempo, mi buttai su quel cazzo, lo scappellai e leccai il glande soffermandomi e stringendolo tra le labbra, quello è il suo tallone d’Achille , poi mi ci abbassai sopra prendendomelo tutto fino in gola e iniziando a pompare.
- - sei formidabile amore
Ero talmente presa che stavo dimenticando il suo difettuccio, feci in tempo a fermarmi altrimenti sarebbe venuto in bocca.
- Amore ti voglio dentro non resisto più, scopami ,
mi stesi sul letto, mi allargò le gambe e appoggiò il suo cazzo sulla figa , lo spinse tutto dentro in una volta e prese subito a muoversi con foga sbattendomi a dovere.
- Amore lo so che ti piace scoparmi ma fai piano voglio che duri molto
Tirai fuori le tette , poverine erano rimaste rinchiuse, le strinsi e iniziandole a torturarle, presi i capezzoli tra le dita e li strinsi forte,
- Sei una porca. tirò fuori il cazzo e portandomelo alla bocca mi chiese di succhiarlo e di farlo giocare tra le tette ma volte mi sorprendeva prendeva delle belle iniziativa.
Ripresi a succhiarlo, in quella posizione riuscivo a leccarlo e a stringerlo con il seno, con una mano mi masturbava, spesso arrivando al forellino anale.
- Amore ti andrebbe di farlo qui, premendomi un dito sul ano,
- Ce bisogno di chiedermelo, Mi voltai mettendomi a pecorina inarcando la schiena offrendogli il culetto.
Con le mani mi allargai le chiappe, lo vidi aprire il comodino e tirò fuori della crema,
- Amore ti metto un po’ di questa cosi non sentirai dolore ,
dissi dentro di me, ma quale dolore vuoi farmi sentire con il tuo cazzetto che hai, li ce passato un autotreno,
- Grazie amore, sei sempre premuroso,
dopo avermi unta per bene il forellino con un dito , prese in mano il cazzo e lo puntò al buco,mi penetrò diedi un piccolo urlo giusto per immedesimarmi nella parte
- Ti ho fatto male amore?
- E' tanto che non lo facciamo li, non preoccuparti e sopportabile,sta passando
- Adesso ci penso io ad allargartelo".
una volta infilato tutto, sentii le palle sbattermi sulle chiappe si fermò per farmi abituare, secondo lui, ma dopo un paio di minuti non ce la facevo più volevo essere sbattuta per bene,
- Inculami amore , non resisto più, sbattimi nel culo, dai"
incominciò a scoparmi il culo tenendomi per i fianchi e tirandomi verso di lui, stavo godendo come una troia in quel modo. porta la mano alla fica a penetrandomela con 2 dita.
Poco dopo lo sentii aumentare le spinte segno dell’imminente venuta,
neanche il tempo di riflettere mi sentii riempimi il culo di sperma.
- Perdonami amore ma non ho resistito più di tanto
- Non fa niente, adoro quando mi vieni dentro.
sentivo il cazzo riempirmi il culetto.
Lo sfilò ancora gocciolante,lo presi in bocca per ripulirlo.
La cosa che mi sorprese fu che non si era ammosciato come le altre volte, mi stava ,rimaneva bello teso e voglioso, anzi più lo leccavo e più lo sentivo pulsare, ritornò duro più di prima, pensai come cavolo avrà fatto questo a recuperare cosi in fretta , non è mai successo. Ritornai sdraiata e allargando le gambe gli offrii di nuovo la fica, senza perdere altro tempo me la riempì iniziando a stantuffarmi a dovere.
Mentre mi scopava prese i capezzoli tirandomeli , stavo godendo, un immenso piacere mi invase tutto il corpo,mentre mi massaggiavo il clitoride,
- Eccomi amore vengooooooooooooooooo ,
aumentò le spinte, pareva un martello pneumatico.
raggiunsi un’ orgasmo violento gridai per il forte piacere raggiunto.
tirò fuori il suo cazzo e portandomelo in bocca, lui sa che adoro farmi venire in gola
difatti iniziai a ingoiarlo tutto fino in gola e lo succhiai come piace a me.
senti il cazzo ingrossarsi e puntuale un bel fiotto caldo di sborra mi arrivò in gola , ingoiai tutta ,seppur era poca , mi baciò di nuovo dicendomi
- Sei formidabile amore.
Pensai ringrazia tuo padre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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