Racconti Erotici > lesbo > Claudia e Adriana (storia vera)
lesbo

Claudia e Adriana (storia vera)


di Membro VIP di Annunci69.it cazzobonsai69
14.04.2025    |    60    |    0 8.7
"” Adriana rise, un suono basso e provocante..."


Era un pomeriggio afoso, e il sudore mi scivolava lungo la schiena mentre salivo le scale che portavano all’appartamento di Claudia. Avevo già sentito il familiare odore di lavanda che emanava dal suo ingresso, e sapevo che stavo per varcare una soglia che mi avrebbe portato in un mondo di piaceri proibiti. Claudia era la mia amante, la mia confidente, la donna che sapeva fare di me ciò che voleva. Ma oggi c’era qualcosa di diverso nell’aria, qualcosa che faceva vibrare i miei nervi come corde di una chitarra troppo tese.

“Marco, entra!” Mi accolse la sua voce, dolce e suadente, dall’altra parte della porta. Aprì e mi trovai davanti uno spettacolo che mi fece dimenticare immediatamente il caldo esterno. Claudia era seduta sul divano, con indosso solo un mini tanga bianco che metteva in risalto i suoi fianchi larghi e un seno generoso che spuntava da una maglietta troppo stretta. Accanto a lei, seduta con eleganza, c’era Adriana, una donna castana con un seno più piccolo ma un culo che sembrava scolpito nel marmo.

“Marco, questa è Adriana. La mia collega del pronto soccorso,” disse Claudia con un sorriso che nascondeva mille segreti. “Adriana è a Verona adesso, ma oggi è qui con noi.”

Adriana mi rivolse un cenno di saluto, i suoi occhi scuri che mi scrutavano con una curiosità che mi mise immediatamente a disagio. Ma Claudia, come sempre, sapeva come rassicurarmi.

“Starai pensando che non dovrei presentarti ad un’estranea,” disse Claudia, avvicinandosi a me e prendendomi per mano. “Ma Adriana non è un’estranea. Lei sa tutto di noi. Tutto.”

La parola risuonò nell’aria come una campana, carica di significati nascosti. Adriana sorrise, un sorriso che mi fece sentire nudo anche prima che Claudia mi slacciasse i pantaloni.

“Allora, Marco,” disse Adriana, mentre Claudia mi faceva sedere sul divano tra loro due. “Claudia mi ha raccontato di quando ti ha medicato al pronto soccorso. Devo dire, hai davvero un bel coraggio a farti curare con un…” Fece una pausa, i suoi occhi che scendevano verso il mio inguine. “Con un pisellino così piccolo.”

Sentii il sangue salirmi al viso, ma Claudia era già al lavoro, slacciandomi i pantaloni e tirandoli giù con una disinvoltura che mi fece sentire ancora più esposto.

“Guarda qui, Adriana,” disse Claudia, prendendo in mano il mio cazzo ancora moscio. “Qui è dove si è fatto male. Poverino, è stato davvero un incidente spiacevole.”

Adriana si avvicinò, i suoi occhi che studiavano il mio pene con una curiosità che mi fece rabbrividire. “Davvero un pisellino carino,” commentò, raggiungendo una mano e toccandomi delicatamente. “Ma guarda come inizia a reagire. È proprio sensibile, eh?”

Le due donne scoppiarono a ridere, e io mi sentii come un ragazzino alle prime armi. Eppure, non potevo fare a meno di notare come il mio cazzo stesse iniziando a indurirsi sotto le loro dita esperte.

“Comunque,” continuò Adriana, passando a toccare le mie palle con una professionalità che sembrava fuori luogo in quella situazione. “Hai avuto qualche complicazione dopo la medicazione? Claudia è sempre stata molto brava nel suo lavoro.”

“No, nessuna complicazione,” risposi, la mia voce che sembrava provenire da lontano mentre le loro mani continuavano a esplorarmi. “Claudia è stata… molto professionale.”

“Eh, già,” commentò Adriana, i suoi occhi che incrociavano quelli di Claudia. “Claudia è sempre molto professionale. Specialmente quando si tratta di piccoli piselli.”

Le due donne scoppiarono di nuovo a ridere, e io mi sentii come se fossi il protagonista di una commedia che non avevo mai chiesto di interpretare. Ma non potevo negare che il mio cazzo stesse reagendo al loro tocco, e ogni risata sembrava solo aumentare la mia eccitazione.

“Comunque,” disse Claudia, passando a massaggiarmi delicatamente le palle. “Marco ha avuto davvero un incidente fortunato. Avrebbe potuto essere molto peggio.”

“Sì, davvero,” concordò Adriana, i suoi occhi che non si staccavano dal mio pene che continuava a indurirsi. “Ma almeno ora siamo qui a prenderci cura di lui.”

Le loro mani continuavano a muoversi con una sicurezza che mi faceva sentire come un paziente in un corsia d’ospedale, ma ogni tocco era un promemoria di quanto il mio corpo stesse reagendo a loro. Sentivo il mio cazzo pulsare, crescere, e le loro voci sembravano sfumare in un lontano mormorio mentre mi lasciavo trasportare da quella strana, meravigliosa sensazione.

“Allora, Marco,” mi chiese Adriana, i suoi occhi che brillavano di malizia. “Come ti senti ora?”


Claudia e Adriana si scambiarono un sorriso complice, uno di quei sorrisi che sembravano parlare una lingua antica, fatta di complicità e desiderio. “Marco,” sussurrò Claudia, la sua voce come una carezza che mi faceva rabbrividire. “Adriana e io abbiamo pensato che potremmo… prenderti ancora un po’ in cura.”

Adriana rise, un suono basso e provocante, mentre continuava a massaggiare il mio cazzo, ormai completamente duro. “Sì, Marco,” aggiunse, i suoi occhi che brillavano di malizia. “Abbiamo pensato di fare qualche trattamento più… approfondito.”

Claudia si spostò, avvicinandosi ad Adriana, e le due donne si guardarono negli occhi per un momento che sembrò durare un’eternità. Poi, lentamente, come se stessero cedendo a una tentazione che avevano resistito troppo a lungo, le loro labbra si incontrarono.

Oh, Dio.

Il bacio era lento, sensuale, le loro bocche che si esploravano con una passione che mi faceva sentire come se stessi guardando qualcosa di proibito. Adriana continuava a massaggiarmi il cazzo, le sue dita che si muovevano con una precisione che mi faceva gemere. “Claudia…” sussurrai, la mia voce roca, quasi implorante.

Le due donne si separarono, un filo di saliva che le univa per un istante, e Claudia mi guardò con un sorriso malizioso. “Non è bello, Marco?” chiese, le sue mani che si spostavano verso il suo tanga bianco. “Guardami.”

Si sfilò il tanga, rivelando la sua figa rasata, il ciuffetto nero che faceva da cornice a quel paradiso. Adriana non perse tempo e si posizionò tra le gambe di Claudia, le sue labbra che si avvicinarono lentamente, come se stesse assaporando l’attesa.

“Adriana…” gemette Claudia, la sua voce tremante di desiderio.

Adriana non fece attendere a lungo. Le sue labbra si chiusero intorno al clitoride di Claudia, e la figa di Claudia sembrò pulsare di piacere. “Oh, santo cielo…” sussurrò Claudia, le sue mani che si aggrappavano ai capelli di Adriana, spingendola più profondamente.

Mentre Adriana leccava Claudia con una passione che mi faceva perdere il controllo, la mia attenzione si spostò sul suo culo, quel culo che sembrava scolpito nel marmo. Le sue curve erano perfette, e il modo in cui si muoveva mentre leccava Claudia era semplicemente ipnotico.

“Marco…” gemette Adriana, alzando lo sguardo verso di me. “Vieni qui.”

Mi avvicinai a lei, il mio cazzo duro che pulsava di desiderio. Adriana si mise a pecorina, continuando a leccare Claudia, e io non potei resistere. Posizionai il mio cazzo all’ingresso della sua figa, sentendo il calore che emanava. “Adriana…” sussurrai, prima di spingere dentro di lei.

“Oh, Dio, Marco!” gridò Adriana, la sua voce che si mescolava ai gemiti di Claudia.

Mi mossi dentro di lei, sentendo ogni contrazione, ogni gemito che usciva dalla sua bocca. Adriana continuava a leccare Claudia, le sue labbra che si muovevano con una passione che sembrava non avere fine. “Adriana…” gemette Claudia, le sue mani che si aggrappavano ai fianchi della sua amica.

Il mio ritmo aumentò, ogni spinta che mi faceva perdere sempre più il controllo. Sentivo il piacere che cresceva dentro di me, un’onda che stava per travolgermi. “Marco…” sussurrò Adriana, i suoi occhi che cercavano i miei. “Non trattenerti…”

E io non lo feci. Con un ultimo grido, sborrai dentro di lei, sentendo il calore che si riversava nella sua figa. “Oh, Dio!” gridai, il mio corpo che tremava di piacere.

Claudia si spostò, le sue labbra che si avvicinarono al mio cazzo ancora tremante. “Lascia che ci penso io,” sussurrò, prima di iniziare a leccarmi, pulendo ogni goccia di sborra.

Adriana si girò, le sue labbra che si avvicinarono a quelle di Claudia, e le due donne si baciarono, condividendo il mio sapore. “Marco,” sussurrò Claudia, i suoi occhi che brillavano di soddisfazione. “Sei stato bravissimo.”

Adriana rise, un suono basso e provocante. “Sì, Marco,” aggiunse, le sue mani che si muovevano lungo il mio corpo. “Ma penso che siamo solo all’inizio.”

Claudia ci invitò a seguirla nella doccia. Adriana riprese a baciare e a toccare la figa di Claudia facendomi eccitare di nuovo. Mentre Claudia baciava Adriana,il suo sguardo malizioso era rivolto al mio cazzetto. Adriana indicò nuovamente il mio piccolo pissello duro e Claudia mi sorrise. Lo prese con due dita e lo porto al suo buco del culo. Le diedi un colpo secco e il mio cazzetto iniziava a stantufare il culo di Claudia.
"Marco sei un porco, mi fai male...cazzo più piano...mi fai maleee" Claudia urlava di smettere ma in realtà lo desiderava.
Adriana si era messa alle mie spalle e mi baciava,mentre un suo dito entrava sapientemente dentro il mio culo. Mi penetrava con il dito medio e dettava i tempi con cui inculavo Claudia. Era esperta a inculare con le dita. Da un dito passo a due...e aumentò in me il desiderio di sborrare dentro il culo di Claudia. Dopo pochi minuti a stantufare il culo di Claudia e ricevere le dita di Adriana dentro il mio culo, urlai tutto il mio piacere e feci in modo di riempire Claudia con la mia sborra. Appena sfilai il mio cazzo moscio dal culo di Claudia,le due si guardarono tra di loro sorridendo e si inginocchiarono di fronte a me con le bocche aperte. Sapevo esattamente come accontentare. Inizia a pisciare nelle loro bocche aperte. Erano davvero due belle troie.
"Ora tocca a te Marco " disse sorridendo Adriana è in un attimo mi ritrovai disteso sul piatto doccia e le due fighe aperte che mi pisciavano sul corpo.
Mi sembrava di esser in paradiso grazie a Claudia e Adriana.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Claudia e Adriana (storia vera):

Altri Racconti Erotici in lesbo:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni