Lui & Lei
Io e Claudia cap. 6 (storia vera)


28.03.2025 |
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"Il mio minuscolo cazzo prendeva vita..."
Questo è il sesto capitolo della storia clandestina tra me e la nostra amica di famiglia Claudia.Come di consuetudine, Valentina e Claudia fanno yoga e massaggi a casa mia. Io invece faccio il voyeur dal mio studio in ufficio, spiandole in cam.
Valentina confessa dei particolari piccanti su di me a Claudia.... tutto questo accenderà la curiosità di Claudia e delle sue fantasie.
Capitolo 6.
Claudia era già sdraiata sul futon, il suo corpo avvolto in un leggero drappo di seta bianca, mentre Valentina preparava gli oli essenziali per il massaggio. La luce soffusa della stanza creava un’atmosfera intima, perfetta per quello che sarebbe accaduto.
Io,seduto nel mio studio dall'altra parte della città. Avevo gli occhi incollati allo schermo del computer, dove una serie di finestre mostravano ogni angolo della casa. Non potevo perdermi un solo dettaglio.
Valentina iniziò a massaggiare Claudia, i suoi movimenti lenti e circolari accompagnati da un lieve profumo di lavanda. Le mani di mia moglie erano esperte, eppure sapevo che quel massaggio non sarebbe stato come gli altri. Era diventata un’abitudine, da qualche settimana. Tutti i lunedi mattina Valentina e Claudia, facevano yoga e poi a concludere, un massaggio yoni c,he lasciava Claudia in uno stato di puro rilassamento.
Claudia sospirò, il suo corpo si rilassò sotto il tocco di Valentina.
“Sei davvero brava,” mormorò, con voce rilassata.
Valentina sorrise, senza rispondere, concentrata sulle sensazioni che stava creando. Le sue mani si spostarono lentamente verso l’interno delle cosce di Claudia, aprendole delicatamente.
Io trattenni il respiro, sapendo cosa sarebbe accaduto. Valentina iniziò il massaggio yoni, le sue dita scivolavano lungo le labbra umide di Claudia, accarezzandole con una delicatezza che faceva la faceva tremare di piacere.
Claudia gemette, il suo corpo si contorse leggermente, mentre Valentina aumentava lentamente la pressione.
“Ti piace?” chiese Valentina, con voce calma e rassicurante.
Claudia annuì, senza aprire gli occhi. “Sì… è così… buono.”
Valentina sorrise, continuando il suo lavoro.
Le sue dita ora penetravano all’interno di Claudia, muovendosi con un ritmo che sembrava perfetto.
Claudia si lasciò andare, i suoi gemetti diventarono più intensi, il suo corpo si tendeva mentre raggiungeva l’orgasmo.
Valentina non smise, continuò a massaggiarla, a farle godere ogni istante.
Quando Claudia si rilassò, Valentina si fermò, accarezzandole delicatamente il ventre.
“Va tutto bene?” chiese Valentina con tono materno.
Claudia annuì con lactesta e con un sorriso soddisfatto.
“Grazie… mi sento così rilassata.” Valentina sorrise, aiutandola a sedersi.
“vai a fare la doccia, io ti preparo il solito thé.”
Claudia si alzò, il suo corpo ancora tremante, e si diresse verso il bagno. Io, intanto, spostai l’attenzione su Valentina, che si muoveva in cucina con naturalezza, preparando il tè come se niente fosse. Lasciai andare un sospiro, tornando a guardare Claudia nuda sotto doccia.
Il suo seno era davvero prosperoso, i fianchi larghi che mi facevano sognare di prenderla a peconina e quella figa rasata con il solito ciuffo di peli neri molto curato.
Quando Claudia tornò, con il corpo avvolto in un accappatoio, Valentina le porse una tazza di tè caldo. “Siediti,” disse, con un sorriso.
Claudia obbedì, accomodandosi sul divano accanto a Valentina.
Le due donne iniziarono a parlare, e io sapevo che la conversazione sarebbe diventata interessante.
Mi stavo eccitando di brutto. Il mio minuscolo cazzo prendeva vita.
“Come va con Luca?” chiese Valentina, con tono casuale.
Claudia sospirò, sorseggiando il tè. “È sempre lo stesso… pensa solo al padel e al calcetto. Non ha mai tempo per me.”
Valentina annuì, con comprensione. “Lo so, è difficile. Ma almeno… a letto?”
Claudia arrossì leggermente, sorridendo. “Beh… ha un cazzo enorme, sai? A volte mi fa male, ma lui non sembra preoccuparsene. Èegoista e pensa solo al suo piacere. Pensa che esser dotato lo autorizzi ad esser egoista a letto quando mi tromba.”
Valentina sollevò un sopracciglio, sorpresa.
“Davvero? Non immaginavo.”
“Sì,” continuò Claudia, con voce più bassa. “Quando lo prende, è come se volesse distruggermi. Non c’è… delicatezza. Mi piacerebbe qualcosa di più… intimo, sai?”
Valentina annuì, sorseggiando il tè. “Lo capisco. Marco, invece, ha un cazzo normale ma… è molto attento alle mie esigenze. Ci scopiamo tutti i giorni, e lui sborra molto. Mi piace.”
Claudia sorrise, con un’espressione sognante. “Deve essere bello… avere qualcuno che ti ascolta.”
In realtà immaginava le nostre scopate clandestine e sorrideva, dopo aver sentito mia moglie definire il mio cazzettino, normale.
Valentina annuì, con un sorriso. “Sì, lo è.”
Continuarono a parlare, condividendo dettagli sempre più intimi. Io, intanto, osservavo tutto, sentendomi eccitato e allo stesso tempo un po’ in colpa. Sapevo che Valentina non aveva idea della mia relazione con Claudia, eppure non potevo smettere di guardare.
“Ma… com’è?” chiese improvvisamente Valentina, con tono curioso. “Far sesso con un cazzo così grande?”
Claudia arrossì, sorridendo.
“È… intenso. Quando entra, è come se mi riempisse completamente. All’inizio è doloroso, ma poi… se lui è attento, può essere molto piacevole.”
Valentina annuì, con interesse. “Immagino… dev’essere una sensazione unica.” Claudia sorrise, con un’espressione maliziosa.
“Sì, lo è. Ma… a volte mi piace immaginare qualcosa di diverso, sai? Qualcosa di più… delicato.”
Valentina si avvicinò a Claudia, con uno sguardo intenso. “Capisco… forse sarebbe meglio qualcuno che ti ascolta, che non ti fa male.”
Claudia annuì, con un sospiro. “Sì… sarebbe perfetto.”
Si guardarono, per un attimo, in silenzio.
Valentina si mise quasi sdraiata di fronte a Claudia, continuando a sorseggiare il tè con calma.
I loro sguardi si incrociarono per un istante, prima che Valentina rompesse il silenzio. “Claudia… c’è qualcosa che devo dirti.” La sua voce era calma, ma c’era una nota di inquietudine che Claudia non poteva ignorare.
Claudia alzò un sopracciglio, sorpresa. “Cosa c’è, Valentina? Sembri turbata.”
Valentina sospirò, posando la tazza sul bordo del divano.
“Non voglio che ti senti offesa… ma ti ho mentito. Su Marco.”
Claudia fece finta di non capire, anche se sapeva già di cosa si trattava. “Di cosa parli?”
“Ti ho detto che Marco ha un cazzo normale… ma non è vero. È piccolo, Claudia. Molto piccolo.”
Valentina abbassò lo sguardo, come se si vergognasse dell’ammissione.
Claudia fece un’espressione di falsa sorpresa, alzando una mano alla bocca.
“Oh… Valentina, non devi sentirti in colpa per questo. È un dettaglio intimo, non qualcosa di cui ti devi scusare e giustificare.”
Valentina la guardò.
I suoi occhi erano pieni di gratitudine.
“Grazie, Claudia. Significa molto per me. Ma… ora che lo sai, voglio che sia il nostro segreto. Nessuno deve saperlo.”
Claudia annuì, con un sorriso rassicurante.
“Certo, Valentina. Sarà il nostro segreto.”
Ero pietrificato davanti allo schermo.
Decisi di spingere tutto e mai più avrei visto in diretta le loro conversazioni. Avevo paura e imbarazzo.
Poi, con un’aria curiosa, Claudia,si sporse leggermente in avanti. “Ma dimmi… com’è fare sesso con un uomo… così poco dotato?”
Valentina ridacchiò, un po’ imbarazzata, ma anche divertita dalla domanda.
“Beh… devo dire che non è così male. Marco sborra molto, viene più volte durante i rapporti e questo mi piace. Riesce a scoparmi bene, anche se non è enorme.Poi…” si fermò, mordendosi il labbro, come se stesse decidendo se continuare o meno.
Claudia la incitò, con un sorriso malizioso. “E poi? Non fermarti adesso, Valentina. Sono curiosa!”
Valentina arrossì leggermente, ma continuò. “E poi… gli piace metterlo nel culo. Davvero gli piace. E io… impazzisco quando lo fa. Mi sento così… riempita. E mentre mi tromba, mi tratta come una vera puttana. Mi fa sentire così desiderata.”
Claudia ascoltava, affascinata, i suoi occhi brillavano di interesse. “Continua, Valentina. Non smettere di raccontarmi questi dettagli.”
Valentina sorrise, rilassandosi un po’ di più. “Dopo che scopiamo, Marco diventa dolce e tenero. Mi coccola, mi bacia… è un dolce maiale in fondo. E questo… mi piace tantissimo. Ed è bravissimo a leccare la figa. Davvero bravo. È attento a soddisfarmi, e questo è qualcosa che apprezzo molto.”
Claudia annuì, con un’aria pensierosa. “Capisco… deve essere bello, avere qualcuno così attento alle tue esigenze.”
Valentina sorrise, accarezzando la tazza di tè tra le mani.
“Lo è. E tu, Claudia? Com’è fare sesso con un uomo come Luca? Con un cazzo così… enorme?”
Claudia sospirò nuovamente, i suoi occhi si persero per un attimo nel vuoto. “Beh… è una questione complicata. Luca è imponente, fisicamente. E il suo cazzo… è davvero grosso. Ma non è sempre piacevole, Valentina. A volte fa male. Davvero male. E lui… non pensa al mio piacere .”
Valentina la guardò con comprensione, i suoi occhi si riempirono di empatia. “Mi dispiace, Claudia. Non è giusto che tu ti senta trascurata.”
Claudia sorrise debolmente, scrollando le spalle. “È la mia vita, Valentina. Ma… è bello parlare con te di queste cose. Mi fa sentire meno sola. Poi con il tuoi trattamenti, con i tuoi massaggi mi sento meglio.“
Valentina le prese la mano, stringendola delicatamente. “Sono qui per te, Claudia. Sempre.”
Rimasero in silenzio per un momento, la loro amicizia si rafforzava in quei momenti intimi. E io, per ora ero all'oscuro di tutto. Spento il PC avrei rivisto le registrazioni solo il lunedì successivo. Volevo avere la sorpresa di tutto. Ormai avevo deciso di vivere questo momento e quelli successivi, senza pensieri.
Claudia si sporse di nuovo in avanti, con un sorriso malizioso. “Valentina… dimmi un’altra cosa. Come ti senti quando Marco ti mette il cazzo nel culo? Lo fai spesso?”
Valentina arrossì di nuovo, ma rispose con onestà. “Sì, lo facciamo spesso. E mi piace molto. Mi sento… dominata, ma anche desiderata. Marco sa come farmi sentire speciale, anche se il suo cazzo è piccolo. Quando mi prende così… mi fa impazzire.”
Claudia annuì, i suoi occhi erano pieni di curiosità e di una certa invidia, ma sapeva benissimo come scopavo.“Deve essere bello, avere qualcuno così attento al tuo piacere…”
Valentina sorrise, accarezzando la mano di Claudia.
“Lo è, Claudia. E tu meriti qualcuno che ti tratti allo stesso modo. Vedrai che con il tantra, cambierà il tuo modo di vivere il sesso.”
Claudia sospirò, i suoi occhi si illuminarono per un attimo. “Forse un giorno… troverò qualcuno come Marco.”. Sorrise maliziosamente.
Valentina la guardò, con un’espressione dolce. “Ne sono sicura, Claudia.”
Claudia sorseggiò il suo tè, gli occhi fissi su Valentina, pieni di curiosità. "Valentina, dimmi..ormai siamo in intimità. Tu e Marco avete delle fantasie? Qualcosa di nascosto che vi piace fare insieme?" La voce era bassa, quasi un sussurro, ma carica di interesse.
Valentina si lisciò i capelli biondi, un sorriso giocoso che le illuminava il volto.
"Oh, Claudia, certo che abbiamo delle fantasie. Marco è molto aperto a sperimentare, sai? Non ci sono molti tabù tra noi."
Claudia si sporse in avanti, il bicchiere di tè dimenticato tra le mani.
"E cosa vi piace fare? Qualcosa di... insolito?"
Valentina rise con un suono leggero e carezzevole.
"Beh, ad esempio, adoriamo andare alla spiaggia nudista di Bibbona. Ci piace far l’amore lì, sapendo che qualcuno potrebbe vederci."
Fece una pausa, gli occhi che brillavano di complicità.
"È eccitante, sai? Sentire quell’aria di libertà, il sole sulla pelle, il rischio di essere scoperti..."
Claudia inspirò profondamente, i seni si sollevarono sotto il top aderente. "Wow, non l’avrei mai detto di voi. E Marco? Cosa gli piace di più?"
Valentina si accarezzò il collo, come se stesse ricordando qualcosa di particolarmente piacevole.
"Marco ha una passione per il sesso anale. Gli piace tantissimo. E non è tutto... gli piace anche farsi fare un pompino mentre io gli infilo un dito nel culo."
Claudia alzò le sopracciglia, visibilmente colpita. "Davvero? E tu... lo fai?"
Valentina annuì con un’espressione di orgoglio sul suo viso.
"Certo. Mi piace farlo. Spesso lo faccio quando mi mette a pecorina. Spruzzo un po’ di saliva sul suo buco, poi infilo uno o due dita dentro. Lui si lascia andare completamente, diventa tutto mio. E quando inizio a muovere le dita o a massaggiargli la prostata... Claudia, sborra come un toro."
Claudia si morse il labbro inferiore, le guance arrossate. "Deve essere... incredibile vederlo così."
Valentina sorrise, soddisfatta della reazione di Claudia.
"Lo è. E sai cosa mi piace di più? È che lui non ha problemi con niente.
È disposto a provare tutto ciò che lo fa sentire bene e io... amo vederlo quanto si abbandona a me."
Claudia annuì, i suoi occhi marroni che sembravano perduti in un sogno. "E tu? Hai delle fantasie? Qualcosa che vorresti fare con lui?"
Valentina si lasciò scappare un sospiro, come se stesse finalmente rivelando un segreto a lungo custodito.
"Beh... c’è una cosa che mi piacerebbe fare. Qualcosa che rimarrà probabilmente solo una fantasia. Mi piacerebbe fare l’amore con Marco e un’altra donna. Vederlo scopare un’altra mentre io mi prendo cura di lui... sarebbe davvero eccitante."
Claudia si irrigidì per un attimo, poi si rilassò, i suoi occhi che brillavano di interesse.
"È... una fantasia molto bella e audace."
Valentina si strinse nelle spalle, come se stesse parlando del tempo.
"Lo so. Ma è qualcosa che mi eccita molto. Anche Marco sarebbe d’accordo, credo. Ma... è solo una fantasia, appunto e credo che rimarrà tale."
Claudia rimase in silenzio per un momento, poi si schiarì la voce.
"E... come fai esattamente a mettergli il dito nel culo? Cioè... c’è una tecnica particolare?"
Valentina rise, il suono era caldo e invitante. "Beh, di solito lo metto a pecorina. Poi sputo un po’ sul suo buco, per lubrificare. A volte uso anche un po’ di olio da massaggio, se lo abbiamo a portata di mano.
Poi infilo un dito, o due, se vedo che è rilassato, poi... beh, dipende.
A volte inizio a massaggiargli la prostata, altre volte gli faccio un pompino mentre gli muovo le dita dentro.
Lui impazzisce, Claudia. Sarà che gli piace sentirsi completamente in mio potere."
Claudia si portò una mano alla bocca, i suoi occhi che brillavano di curiosità. "E lui... sborra molto?"
Valentina annuì, un sorriso soddisfatto che le illuminava il volto. "Oh, sì. Sborra tantissimo. E sai cosa mi piace di più? È che quando sborra, è come se si liberasse completamente. Tutta quella tensione, tutto quel desiderio... esplode in un modo che è davvero incredibile da vedere."
Claudia si lasciò scappare, "Deve essere... davvero eccitante."
Valentina rise di brutto.
"Lo è, Claudia. È qualcosa che mi fa sentire così vicina a lui. Quando lo faccio, sento che ci stiamo connettendo su un livello che va oltre il sesso. È... intimo, in un modo che va oltre il fisico."
Claudia annuì, i suoi occhi che sembravano perduti in un sogno. "Deve essere bellissimo, Valentina. Tu e Marco... sembrate davvero fatti l’uno per l’altra."
Valentina sorrise, un’espressione di pura felicità sul suo viso. "Lo siamo, Claudia. È stato lui a iniziarmi al Tantra e ai massaggi. Abbiamo fatto diversi corsi insieme e sinceramente lui è un bravo insegnante. Sai cosa? Ogni volta che esploriamo una nuova fantasia, ogni volta che proviamo qualcosa di nuovo... ci avviciniamo ancora di più."
Claudia rimase in silenzio per un momento, "E... come fa a dirti che è pronto per... per provare qualcosa di nuovo?"
Valentina si strinse nelle spalle, come se la domanda fosse ovvia. "Beh, di solito è lui a propormi qualcosa. Oppure, se vedo che è particolarmente eccitato, gli chiedo se vuole provare. Non c’è mai pressione, sai? È tutto molto naturale. Se uno dei due non si sente pronto, lo diciamo e basta. Ma di solito... siamo sempre d’accordo."
Claudia era affascinata dai modi di Valentina e i suoi occhi marroni,sembravano fissare un punto lontano.
"Deve essere... bellissimo avere una relazione così aperta."
Valentina le accarezzò il braccio in un gesto rassicurante.
"Lo è, Claudia. E tu... meriti qualcuno che ti tratti allo stesso modo. Qualcuno che ti faccia sentire amata, desiderata, e soprattutto libera."
Claudia sorrise, c'era ironia nei suoi occhi. "Forse un giorno... troverò qualcuno come Marco."
Valentina la guardò, con un’espressione dolce. "Ne sono sicura, Claudia. E fino ad allora…ripeto.... sarò qui per te."
Claudia ringraziò nuovamente con i suoi occhi che sembravano perduti in un sogno. "Grazie, Valentina. Grazie per aver parlare di queste cose intime con me."
Valentina sorrise, accarezzando la mano di Claudia. "Non c’è problema, Claudia. È bello parlare di queste cose. Sai... tu sei una persona speciale per me."
Claudia si lasciò scappare un sospiro, le guance ancora arrossate. "Anche tu lo sei per me, Valentina."
Rimasero in silenzio per un momento IL suono del ticchettio dell’orologio riempiva la stanza. Poi Claudia si schiarì la voce, i suoi occhi che brillavano di curiosità. "Valentina... c’è qualcos’altro che vi piace fare? Qualcosa che... non hai ancora menzionato?"
Valentina sorrise, un’espressione giocosa che le illuminava il volto. "Beh... c’è un’altra cosa che ci piace fare. Quando siamo in macchina, a volte ci fermiamo in un posto isolato e ci facciamo prendere dalla passione. È eccitante, sai? Il rischio di essere scoperti.Il fatto che qualcuno potrebbe vederci... lo rende ancora più intenso."
Ormai Valentina era innvena di soddisfare tutte le curiosità di Claudia.
Valentina si sporse in avanti, il suo sguardo diventava più intenso, quasi provocatorio.
"C’è un’altra cosa… qualcosa che Marco adora. E io… io adoro vederlo felice."
La sua voce era bassa, un sussurro che sembrava accarezzare l’aria tra di loro. Claudia trattenne il fiato, i suoi occhi che si spalancavano leggermente, una curiosità che bruciava dentro di lei.
"Quando facciamo la doccia insieme…"
Valentina iniziò, le labbra che si incurvavano in un sorriso malizioso, "non sempre facciamo sesso. Ma lui… lui mi fa inginocchiare."
Claudia deglutì, sentendo un brivido correrle lungo la schiena.
Valentina continuò, con la voce che diventava più volgare, più cruda, come se stesse godendo ogni parola. "E poi... lui inizia a pisciarmi in bocca."
Claudia aprì la bocca per dire qualcosa, ma le parole non uscirono. Il suo viso era un mix di imbarazzo e fascinazione.
Un rossore che si diffuse rapidamente sulle sue guance. "Valentina…" mormorò, la voce tremula, ma non riusciva a staccare gli occhi dalla sua amica. "È… è strano, ma…" si fermò, cercando le parole.
"Continua."
Valentina rise, un suono basso e sensuale che sembrava vibrare nell’aria.
"Marco adora sentire il mio respiro sul suo collo, mentre gli tengo il suo piccolo cazzo tra le dita. Quando inizia a pisciare… è come se tutto il suo corpo si rilassasse e io… io lo adoro." Le sue parole erano calde, intime, come se stesse rivelando un segreto proibito.
"È qualcosa che ci unisce, sai? Qualcosa che solo noi condividiamo."
Claudia annuì lentamente, i suoi occhi che sembravano perduti in un sogno. "È… dev’essere intenso," mormorò, la voce appena udibile. "Non avrei mai pensato che... che qualcosa del genere potesse essere così eccitante."
Valentina sorrise, accarezzando la mano di Claudia. "Lo è, Claudia. Lo è. E sai cosa? A volte… a volte mi sento come se fossimo l’unica cosa che esiste in quel momento. È come se il mondo si fermasse, e fosse solo io e lui. Nient’altro."
Claudia si lasciò scappare un sospiro,"Deve essere... deve essere bellissimo," sussurrò, quasi come se stesse parlando più a sé stessa che a Valentina. "Io… io non ho mai provato nulla del genere con Luca."
Valentina si sporse ancora più vicino, il suo respiro che sfiorava l’orecchio di Claudia. "E se ti dicessi che… che potresti provarlo anche tu?" La sua voce era un mormorio seducente, una promessa che sembrava riscaldare l’aria intorno a loro. "Non devi per forza fare quello che facciamo io e Marco, ma… potresti trovare qualcosa che ti faccia sentire così.
Magari il tantra ti da la consapevolezza di aprirti e godere del sesso."
Claudia chiuse gli occhi per un momento, lasciando che le parole di Valentina la avvolgessero come una coperta calda. "Forse…" mormorò, la voce che diventava più sicura. "Forse hai ragione." Aprì gli occhi, fissando Valentina con uno sguardo che sembrava pieno di determinazione. "Ma... ma non so se potrei mai farlo con Luca."
Per Claudia ormai era arrivata l'ora di andare. Salutò Valentina con un paio di baci sulle guance e si avvio verso la macchina.
Presto avrei appreso,rivedendo tutta la conversazione registrata in cam,che Claudia aveva scoperto molte cose intime tra me e mia moglie…….
Continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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