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Weekend gay e bisex. Vapori e stanze buie


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
06.11.2024    |    6.542    |    7 9.4
"Mentre questo accade, io stringo la natica di lui in segno di riconoscenza e lui fa lo stesso sulla mia natica..."
Sabato gay. Domenica bisex. Vapori e stanze buie

Sabato di inizio Novembre, oggi sauna gay.

Ci stà, che un sabato pomeriggio lo si voglia passare in sauna per relax, e magari scaricare le tensioni del corpo e se possibile svuotare pure le palle che non ho svuotato da qualche giorno.

E’ un bel pomeriggio autunnale anche caldo. Parcheggio e sento l’avviso di Telegram. Mi è arrivata una foto di una persona che vorrei tanto continuare a vedere liberi da legami. Mi fa molto piacere osservare il suo viso sorridente, aria da giovane uomo felice dopo aver concluso con soddisfazione un suo certo hobby/sport. Cazzo, che voglia di abbracciarlo. Gli risponderò questa sera tardi, con calma.

Mi dirigo sul luogo della perdizione ed entro nella sauna/club. La prima cosa che si percepisce è l'odore di cloro e disinfettante, pungente e leggermente metallico. Associato ad un certo livello si umidità nell’ambiente, per alcuni può risultare irritante e invasivo. Il tipico odore di sauna gay. Mi spoglio, mi cingo la vita con un telo da bagno e in ciabatte inizio ad esplorare il club. Vedere chi c’è e che cosa offre il mercato, poiché, sempre di carnaio si tratta.

Nella ampia vasca idromassaggio ci sono sette persone immerse fino al collo. Faccio una breve doccia ed entro pure io. E’ tipico che quando un nuovo arrivato entra in vasca venga passato ai raggi x da coloro che stanno in acqua anche se pretendono di non farlo. L’oggetto della curiosità non è chi entra ma il suo cazzo, forma e dimensioni. Infatti sento di essere osservato da quattordici occhi, ma per farli sbavare mi sono sbatacchiato il pisello prima, sotto la doccia per renderlo bello visibile. Che manica di mignotte siamo.

Immergersi in una vasca idromassaggio calda è come concedersi una coccola avvolgente e rassicurante. Appena entri, senti l’acqua calda che accarezza ogni muscolo, avvolgendoti in un abbraccio liquido e confortevole. I getti d’acqua massaggianti iniziano subito a sciogliere le tensioni: c'è un senso di sollievo profondo che si diffonde lentamente dalla schiena fino alle spalle, e scende giù lungo la schiena fino alle gambe. I muscoli sembrano sciogliersi uno ad uno, come se un peso si sollevasse dolcemente.

Mi siedo immergendomi fino al collo, nei pressi di due ragazzi che sembra stiano amoreggiando. Stanno sbaciucchiandosi, parlottano ed è ovvio che quello più vicino a me sta smanettando sott’acqua l’uccello dell’amico.
Il moretto con barbetta corta e capelli cortissimi accanto a me, si gira alcune volte mi guarda negli occhi, mi sorride, molla il cazzo dell’amico ed incomincia e cercare il mio cazzo ravanandomi tra le gambe. Lo trova e da moscio lo sta facendo risorgere. E mi diviene duro in un niente di tempo, con sua ampia soddisfazione. Lui inizia a segarmelo e io godo il momento consapevole che gli altri ospiti stanno osservando.
Allungo pure io la mano sotto e in corrispondenza del suo cazzo, trovo la mano del suo amico. I due sono d’accordo oppure sono solo amici, oppure coppia aperta…oppure…oppure…oppure ma che cazzo me ne frega!

Quando l’acqua smette di ribollire perché si interrompono i getti d’aria e diventa trasparente e calma posso intravvedere il mio cazzo che si è veramente gonfiato e pure il moretto lo nota con sua delizia. L’acqua riprende a bollire, sento un getto colpire il mio fondo schiena e un altro colpirmi un polpaccio.

Il moretto si gira verso di me, avvicina il volto al mio e azzardiamo un bacetto sfiorandoci le labbra, poi, si gira di colpo e mi si piazza davanti tra le mie gambe. Vedo che prende un grosso respiro d’aria, tuffa la testa sotto e si imbocca il mio cazzo. E’ la prima volta che uno si prende il mio uccello in bocca stando sott’acqua. Durante queste manovre ho avuto modo di tastare il suo fisico, tonico, longilineo e pelosetto sul dorso.

Gli altri in vasca stanno tutti a guardare e la cosa mi eccita un sacco poiché ci vado matto per ogni forma di voyerismo. Lui butta la testa sopra e sotto due volte poi riemerge e mi chiede se vogliamo andare in uno stanzino. “Volentieri, andiamo” rispondo.

La zona degli stanzini è tenuta in semioscurità da luci soffuse tendenti al rosso, le pareti sono nere, i materassini dei lettini pure rossi e la musica troppo alta ovunque.
Seguo il moretto che mi dice di chiamarsi Luca, è un bello stangone alto almeno 1,90, bel ragazzo. Ci chiudiamo a chiave, mi spinge seduto sul letto allargandomi le gambe, si inginocchia davanti a me e si prende tutto il mio uccello in bocca in un magistrale pompino, succhiate di palle, leccate e giù la cappella fino in gola quando gli prendo la testa e la spingo in basso verso di me. Bocchino divino, che fa pure rima.

Vorrebbe farmi sborrare e sputarla ma onestamente gli dico che sono appena arrivato al club e avrei intenzione di sborrare molto più tardi con l’intenzione di fare altri giochi nel pomeriggio. Continua la sua ciucciata e poi mi saluta. “ Ciao e grazie, sei un bell’uomo comunque” Mi da un bacetto sulla guancia e scompare nel labirinto di corridoi e stanzette buie.

Mi doccio ed entro nel bagno turco, magari trovo del movimento tra i vapori. Adoro il bagno turco specialmente se è bello caldo ma diviso in un paio di ambienti almeno, uno meno caldo e uno di più. In altre occasioni questo era il luogo più gettonato, sempre pieno di gente che nuda e circondata da getti di vapore si godeva orgiastici momenti nella semi-oscurità. Oggi invece è totalmente vuoto, segno che il pubblico in questo pomeriggio ha altri interessi. Mi stendo su una panca e mi godo in santa pace i vapori. Ogni tanto entra una persona (ne distinguo appena l’ombra) e come si accorge che ci sono solo io, se ne torna fuori. Rimango una decina di minuti, poi faccio una doccia, mi asciugo e con il telo attorno alla vita ritorno ad esplorare.

Scendo le scale che sembra possono portare in cantina invece portano in quello che sembra un lungo corridoio buio, veramente buio. Solo qualche flebile lucetta piazzata in qualche punto strategico permette di non sbattere la testa in qualche muro. Questi ambienti generalmente, si presentano come luoghi scarsamente illuminati, progettati per offrire anonimato e liberà di espressione sessuali dove il buio stimola gli altri sensi, si spegne la vista e si accendono emozioni nuove specialmente al tatto. L’atmosfera è carica di mistero e sensualità, con persone che si muovono tra di loro.

Quando entriamo in un ambiente completamente buio, i nostri occhi attraversano un processo di adattamento all'oscurità che coinvolge vari meccanismi fisiologici. Questo processo di adattamento, permette alla vista di migliorare gradualmente per percepire anche minime fonti di luce e ombre nel buio.

Inizio a vagare cercando di assuefarmi all’oscurità. In fondo al corridoio una luce rossastra attira la mia attenzione. Sembra provenire da dietro una tenda rigorosamente scura. Sposto la tenda e che vedo? Si tratta di una saletta molto ambia con divanetti e sedute varie. Ci saranno almeno venti persone sedute, accucciate o appoggiate alle pareti. Osservano un trio che nel mezzo della saletta sta facendo sesso davanti a tutti e per il piacere di tutti. Uno dei tre è un bel ragazzo giovane, alto e magro totalmente rasato e depilato. Gli altri due sono inginocchiati davanti a lui e gli stanno facendo lavori di bocca. Ma ciò che delizia il pubblico oltre alla visione dei due pompinari, è la misura del cazzo del giovane. Una bega xxxxl sicuramente dai 20 ai 22. Un palo. Consapevole di avere oro tra le gambe il giovane permette a chiunque voglia farlo di avvicinarsi e pomparlo x bene. Lui mette a disposizione quel ben di Dio. Venite, prendetene e mangiatene a volontà.

E’ la prima volta che vedo un cazzo di quelle dimensioni. Gli astanti osservano. Chi guarda soltanto, chi ha messo la mano sotto il proprio telo e tra le gambe, chi invece si masturba tranquillamente godendosi la sega in totale libertà. E’ ovvio che il giovane cazzone goda del voyerismo ed sia orgoglioso di mostrare a tutti la sua bella mazza. Poi uno dei due pompinari si allontana e si fanno sotto altri due che dovranno succhiare condividendo il grande pene con il terzo rimasto, mentre un quarto si avvicina pronto per prendersi pure lui la sua parte.

Riprendo a vagare nei bui corridoi, entrando a tentoni in varie stanzette. Man mano che l'occhio si adatta al buio, il cervello diventa più ricettivo ai segnali visivi deboli. Questa sensibilità crescente aiuta a migliorare la percezione delle ombre o dei contorni quando c'è pochissima luce o la luce riflessa in lontananza.

Sulla destra sento dei gemiti e poi dei colpi regolari contro una parete di legno. Sbatto contro due o tre esseri umani che stanno fermi ma attenti a ciò che sta succedendo. Mi fermo e aspetto che i miei occhi si adeguino all’oscurità. Poi le ombre diventano più distinguibili e noto che un tizio a pecora sta succhiando il cazzo a uno steso davanti a lui su una panca mentre un terzo in piedi, dietro di lui se lo sta inculando forsennatamente. Ecco quelli erano i colpi che sentivo a che hanno attratto la mia attenzione. Osservo un poco la scena per quello che si può vedere e continuo il mio giro.

E’ un percorso obbligato. Dopo essermi abituato all’oscurità ho capito che questo è un labirinto quasi circolare con una serie di corridoi che danno su stanzette più o meno grandi. Mi fermo e mi appoggio ad una parete, mi tolgo il telo dalla vita e me lo poso sul collo. Sensazione di totale nudità nel mistero del buio. Ombre vaganti mi passano davanti e immancabilmente sento delle mani che mi tastano il cazzo e lo soppesano per poi salire su per verificare se c’è la pancia piatta o oppure no. Poi le mani salgono ancora per verificare il pettorale. Di qui comprendono come sia in effetti il corpo che stanno toccando. Se piace, l’essere umano che sta palpando, procede con un approccio molto più fisico, che potrebbe essere un abbraccio, uno sfregamento pelle contro pelle, cazzo contro cazzo. Addirittura c’è chi prova a baciare o chi si abbassa e vuole sbocchinare. Non rientra nelle mie abitudini fare sex orgiastico, scambiare pompini e scopate al buio senza vedere chi mi sta davanti e per di più senza protezione. Al massimo posso concedere qualche lavoretto manuale in tutta sicurezza e nulla di più. Mi dirigo verso la scala ed esco dal girone dantesco verso la luce.

Altra doccia veloce e mi rituffo nella vasca idromassagio. Mi rilasso e penso al giovane uomo della foto che ho ricevuto via Telegram. Ricordo dolci momenti passati insieme e con un velo di tristezza mi chiedo se ne passeremo altri, oppure no.

Il calore dell’acqua amplifica questa sensazione di benessere fisico, portandomi in uno stato di completo relax. Mi ritrovo a chiudere gli occhi, ascoltando il rumore soffuso dei getti d’acqua che crea un suono rassicurante, quasi ipnotico. È una combinazione perfetta tra benessere fisico e mentale: il corpo è sospeso, sostenuto dalla spinta dell’acqua, mentre la mente inizia a liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane, immergendosi in una tranquillità assoluta.

A volte, quando sei completamente rilassato, puoi percepire una sorta di vibrazione piacevole nelle zone massaggiate, che ti lascia una sensazione di formicolio e leggerezza. È come se il corpo ricaricasse la propria energia, e nel frattempo la mente si concedesse un riposo raro e prezioso.

Non ho fatto caso a quante altre persone ci sono in vasca ma siamo parecchi e nel mio relax totale non faccio caso a chi mi sta vicino ed è in questo momento che sento la mia gamba sinistra essere sfiorata da una altra gamba. Poi lo sfioramento si ripete. Passa qualche minuto e il mio piede viene toccato da un altro piede. Che sia l’effetto dei getti d’aria sott’acqua che hanno la forza di spostare i corpi? Oppure che sia un segnale di approccio come spesso accade?

Attendo qualche minuto e la gamba viene ancora toccata. Rispondo sfregando la mia con la sua e continua lo sfregamento. E’ un segnale di interesse. Volgo lo sguardo a sinistra e vedo il volto di un ragazzo totalmente rasato sulla testa, una trentina d’anni forse. Lo sfregamento continua e per incoraggiarlo gli poso la mano sulla coscia e la tengo ferma. Lui risponde mettendo la destra sulla mia mano e stiamo fermi così per qualche minuto. Poi si intrecciano le dita. Le mani si staccano ma le gambe sott’acqua sono ben attive nello sfregamento.

Con la mia sinistra incomincio ad esplorare il suo corpo ma senza avvicinarmi troppo al suo inguine e lui con la destra fa lo stesso. Sento che sale e mi accarezza tutto l’addome davanti. Buon segno! Ed è in questo momento che la mia mano tocca i suoi addominali scoprendo a sorpresa che sono molto ben definiti, poi tasto pure i pettorali che scopro belli sodi e duri. Il ragazzo fa palestra. Sembra che ci sia sintonia fisica tra di noi, sicuramente mi ha visto entrare in vasca e sa che non sono più un ragazzotto, ma forse gli piace il genere. Cerco la sua mano, incrociamo ancora le dita e ci abbandoniamo a lunghi minuti di relax, mano nella mano immersi fino al collo per poi continuare ad esplorarci meglio. E questa volta la risposta sono le nostre due belle erezioni.

Gli sussurro il mio nome presentandomi e lui fa lo stesso. Gli chiedo se vuole andare di sopra in uno stanzino in tutta tranquillità per giocare insieme in privato. Mi risponde si, ma senza penetrazione. Ok no problem!

Cammina davanti a me e apprezzo la sua forma fisica, risultato di assidua palestra. E’ più basso di circa dieci centimetri di me e la cosa mi piace perché so che potrò abbracciarlo e assumerò un ruolo coccoloso e protettivo nei suoi confronti.
Siamo nudi di fronte uno all’altro. Caduti i teli, i nostri cazzi svettano belli duri e si incrociano in un frotting sentito e voluto da entrambi. Gli afferro le mani con le mie e le stringo con forza spingendolo di schiena contro la parete. I nostri cazzi si toccano, si sfregano, si spingono con forza fino a quasi farsi male. Vado all’attacco con la lingua sotto la sua gola, lo lecco e mordicchio il lobo dell’orecchio e ci soffio sopra. Lui trema ed emette dei gemiti. “Ora fai la stessa cosa a me” gli dico, quasi un ordine. Lui ricambia e io impazzisco. Abbiamo scoperto una cosa che ci piace fare e la ripeteremo spesso.
Ora gli alzo il braccio destro tutto in alto. Affondo la lingua sotto la sua ascella depilata e lecco senza dargli tregua. Lo sento fremere, dimenarsi e gesticolare un quasi No! Continuo a leccare e poi a sorpresa gli alzo il braccio sinistro e ripeto leccandogli l’ascella. Lui prova un misto di solletico, prurito, pizzicore, titillamento, stimolo, eccitamento.
“Ora fallo a me” ordino! E impazzisco nel sentire le stesse sensazioni prodotte dalla sua lingua.

Ho l’opportunità di accarezzargli tutto il corpo e i suoi muscoli ben definiti. Una delizia. E dopo le carezze è la mia lingua che li lecca. Pettorali, bicipiti, tricipiti e gli addominali. Non gli do tregua. Lui risponde abbracciandomi, stringendomi e leccandomi ancora sotto la gola. Proviamo brividi entrambi.

Si gira di schiena e vuole sentire il mio cazzo sfregargli tra le chiappe. Assecondo il suo desiderio con uno sfregamento prolungato. Ho la cappella che pulsa. Immagino sia bellissimo affondarla dentro di lui coperta da un preservativo. Ma rispetto la sua richiesta di non fare penetrazioni.

Mentre gli struscio il cazzo tra il solco dei glutei (cosa che apprezzo fare comunque) lo abbraccio e gli accarezzo i pettorali. Riesco pure e mordicchiare la nuca e il lobo di un’orecchio.
Lui invece aiutandosi con la mano mi indirizza il cazzo alla base dello scroto e sulla zona intera del perineo stringendomelo con le gambe. Vuole essere stantuffato in questo modo e mi chiede di farlo. E’ una sensazione che a noi maschi piace molto sia in forma attiva che passiva. Mi esorta a continuare a farlo. Gli chiedo cosa dovrei fare se sento di sborrare prima o poi. “Ti prego tu continua poi avvisami quando stai per venire e schizza liberamente tra le gambe” E così è stato dopo parecchi minuti di gioco. L’ho sentita salire del profondo delle mie viscere. L’ho avvisato che stavo per schizzare e ho mollato una schizzata liberatoria tra le sue gambe mentre con la mia destra lo masturbavo. Più, o meno al momento del mio schizzo pure lui veniva eiaculandomi nel pugno, quasi insieme. Caldo sperma colava giù tra le sue gambe e tra le mie dita.
“Ora vado a fare una doccia, grazie” Lo osservo uscire dallo stanzino e mi accorgo che non ci siamo mai baciati o limonato insieme.

L'aria è densa di un calore morbido, quasi avvolgente, insolito per una sera d'autunno. Le luci giallastre dei lampioni disegnano lunghe ombre sul marciapiede, e il rumore della città, che si affievolisce man mano che mi allontano dal locale, si mescola con i miei pensieri.

Cammino verso il parcheggio e mi godo il tepore di questa serata, con quel profumo nell’aria che sa di foglie secche del vicino parco.

Mi siedo in macchina, guardo la foto ricevuta in Telegram e la osservo a lungo con un misto di emozioni. Poi rispondo.
Il traffico serale si fa più rarefatto, qualche auto che passa solitaria, qualche clacson che si sente in lontananza, come echi di una serata che volge al termine.


Domenica di inizio Novembre. Oggi spa scambista

Ieri, sabato, mi sono concesso un bel pomeriggio di relax in sauna gay. Oggi domenica mi frulla per la testa un pomeriggio di totale relax in una spa naturista etero.

E’ domenica, tarda mattina d'autunno, con il sole che illumina l'autostrada e una leggera foschia che lascia intravedere le Alpi come una cornice lontana e maestosa. Il paesaggio è di quelli che fanno respirare, con i colori autunnali che scaldano lo sguardo. I raggi del sole entrano obliqui dal finestrino, disegnando linee dorate sul cruscotto e illuminando il volante. In sottofondo, la radio trasmette una musica rilassante, perfetta per accompagnare il ritmo del mio viaggio. Guido, lasciando scorrere i chilometri senza fretta, godendomi ogni istante. Direzione: il centro sportivo, dove so che mi aspetta un pomeriggio di benessere. Oltre al centro sportivo con piscine interne ed esterne riscaldate, ottime per le famiglie, c’è anche la spa naturista. Si accede soltanto con un braccialetto che lascia passare. E’ una spa molto ben attrezzata e pulita e non dedicata la sesso, anzi sono severamente vietati comportamenti del genere con il rischio di essere buttati fuori. In questo posto si praticano solo relax e buone maniere. Potrebbe essere una domenica perfetta.

Sto pensando comunque che se si potesse, una dose di sesso ci potrebbe pure stare. Improvvisamente decido di cambiare rotta, come seguendo un impulso. L’autostrada davanti si biforca, una delle direzioni è quella programmata, ma invece scelgo di prendere quella verso Est. È un momento in cui si segue l’istinto, quel desiderio di novità o esplorazione che ci porta a uscire da un programma prestabilito. La biforcazione dell’autostrada mi porta altrove, verso Est in una città dove c’è una spa per scambisti che conosco molto bene. Senza esitare un secondo cambio programma. In questo locale, oltre a varie forme di benessere, esistono ampie possibilità di sesso anche sfrenato tra scambisti e singoli e occasionalmente anche singole. Considero che oltre al relax ci potrebbe essere anche altro per me.

Sono circa le ore quindici, il posto è già aperto, ci sono auto nel parcheggio.
Accedo allo spogliatoio adibito esclusivamente per i singoli e vedo pochi effetti personali come borse e scarpe. Mi spoglio, mi cingo il telo di spugna attorno alla vita prima di entrare in spa. Noto invece che la porta dello spogliatoio esclusivamente per coppie si apre e si chiude spesso.

La sala bar/rinfreschi è già stata ampiamente allestita. Il buffet è coperto di frutta, dolcetti, tramezzini. I distributori di bevande calde e fredde sono carichi. Mi faccio un caffè e vado ad esplorare.

Oltre il tendone rosso entro dentro un esteso spazio multifunzione. La Spa! L'aria è permeata da aromi leggeri di oli essenziali e il suono dolce di una musica rilassante accompagna i miei passi. La luce soffusa contribuisce a creare un'atmosfera accogliente e rilassante. Le pareti della spa sono realizzate con materiali naturali, come la pietra e il legno, che aggiungono calore e comfort all'ambiente.

Nella vasta vasca idromassaggio noto almeno una decina di coppie e qualche singolo. Coppie che se ne stanno abbracciate tra di loro. Coppie che conversano con altre coppie. I singoli appartati per conto loro per non essere invadenti. Pure qui quando uno entra nudo in acqua viene discretamente passato ai raggi x e sono le donne che di solito osservano, valutano e decidono. Mi immergo per una ventina di minuti e mi rilasso godendomi di un paio di getti d’aria che creano bolle direzionate sul mio fondo schiena e sulle spalle. A volte, quando sei completamente rilassato, puoi percepire una sorta di vibrazione piacevole nelle zone massaggiate, che ti lascia una sensazione di formicolio e leggerezza. È come se il corpo ricaricasse la propria energia, e nel frattempo la mente si concedesse un riposo raro e prezioso.

Dopo l’idromassaggio mi avvio nel giro ispettivo. Qualche persona sta nella sauna finlandese. Nessuno al momento è immerso nella piccola vasca dove si può anche fare sex. Vedo la porta del bagno turco aprirsi e chiudersi spesso.
Mi inoltro nei corridoi che danno accesso alle stanze della perdizione.

I percorsi bui di vari labirintici corridoi si snodano oltre una porta nera. Tra pareti di legno pitturate di nero, dove l'oscurità sembra avere una vita propria, divorando la fioca luce rossastra, quasi infernale. Una semioscurità costante avvolge ogni passo, creando un senso di eterna sospensione tra il nulla e l'infinito. Ecco una stanza molto grande occupata da un esteso giaciglio che può ospitare almeno dieci persone. Le tre pareti sono composte da numerose feritoie sigillate che permettono di osservare dall’esterno le attività erotiche degli occupanti. Quasi tutte le altre stanzette molto più piccole hanno feritoie per osservare chi fa sesso.

Le stanze sono ancora tutte vuote. I giochi per conoscere altri utenti si stanno svolgendo ancora nella vasca idromassaggio. Dopo aver fatto conoscenza ci si doccia, e si procede ad occupare una delle camerette per darsi al sesso più sfrenato. Così va il mondo qui.

Mi passa davanti un ragazzo bellissimo, fisicato, moro. Sta esplorando pure lui i corridoi. Presumo sia uno dei giovani stalloni che scopano le mogli davanti al marito. Questi ragazzi sono molto gettonati dalle coppie. A loro vantaggio, la giovane età, una altissima quantità di forza ormonale e quasi sempre generose proporzioni tra le gambe.

Visto che ancora non succede nulla nelle stanze dell’amore ritorno in vasca per altri venti minuti e poi mi sdraio su un lettino nei pressi del bagno turco sotto una coperta. E’ un’ottima posizione per tenere d’occhio chi entra e chi esce. Di fronte a me ci sono altri lettini. Due sono occupati da una coppia. Lei non tanto alta, ma ben propozionata, belle tettine, capelli scuri e corti a caschetto. Lui un bel maschio ben fatto e pure ben organizzato tra le gambe. Una bella coppia. Li immagino a scopare con un’altra coppia scambiando i partners. Sicuramente lo faranno.

Riapro gli occhi e dall’orologio a muro vedo che…caspita…! Ho dormito per quasi mezz’ora. Ora la coppia si alza dai lettini e completamente nuda entra nel bagno turco. Aspetto qualche minuto ed entro pure io. Ci sono altre persone dentro a sudare. Mi siedo su una panca e noto la coppia seduta di fronte a me ma piuttosto vicino. Conversano a bassa voce. Lui si gira e mi guarda. Poi riprende a conversare, poi si rigira e mi osserva. Io cambio postura da seduto mettendomi in mostra, mi passo “casualmente” una mano sull’uccello e faccio finta di non vedere. Lui si gira ancora e guarda. Poi si alzano ed escono per tornare ai loro lettini. Io esco, mi doccio veloce, mi metto il telo attorno alla vita e torno ad esplorare i corridoi.

Passando davanti la vasca piccola adibita al sex in acqua vedo una coppia in compagnia del bello stallone moro. Lei ha attorcigliato il telo bianco sulla testa stile turbante. Faccio un ampio giro, osservo due che scopano e in una altra stanza due coppie. Le donne si stanno leccando la figa mentre i mariti guardano. Da una stanza in fondo al corridoio sento dei gemiti, vado a vedere. E’ la coppia con il turbante in testa insieme allo stallone. Lui la sta scopando di brutto. Piegato sulle ginocchia le tiene le gambe per aria con le mani e la stantuffa con forza. Il marito osserva soddisfatto mentre si liscia il cazzo. Il ragazzo è bello da morire.

Torno al mio lettino ma noto che la coppia dei lettini di fronte a me si appresta a rientrare nel bagno turco. Dopo di loro entrano due singoli. Attendo qualche minuto e mi viene un sospetto. Che stiano giocando la dentro? Entro pure io bello nudo nel bagno turco.

La stanza principale anche se impregnata di vapore sembra vuota, ma sento dei movimenti nella stanzetta adiacente dove fa meno caldo. Entro e vedo lei seduta che spompina il marito in piedi. I due maschi accanto a loro e lei sta segando i cazzi a turno. A questa vista, mi si drizza pure il pisello pure a me che si scappella da solo. Mi avvicino con la speranza di entrare nei giochi. Lei nota la mia presenza e pure il marito. Io e lui ci guardiamo bene in viso. Uno dei due maschi gode e se ne va. Io prendo il suo posto. Lei mi guarda bene il cazzo duro, lo afferra per un attimo poi continua a segare il secondo maschio. Continuando a succhiare il marito, sega il secondo uomo fino a farlo schizzare poi lui se ne va. Ora tocca a me. Mi piazzo di fianco al marito in piedi, le offro il cazzo che lei prende con decisione tra le mani e inizia a segarmi. Ha la mano delicata, lavora prima la cappella poi tutta l’asta. Mi massaggia le palle e riprende la sega. Il marito mi piace un sacco pure lui. Provo a mettere la destra sulla sua natica sinistra. Si gira, mi guarda e senza alcuna espressione sul viso sento che pure lui mi appoggia una mano sul culo e la tiene ferma.

Sembra che stia entrando qualcuno dalla porta e subito appare un’altra coppia che all’inizio si limita a guardare poi si siede accanto a noi e la lei inizia un pompino al suo lui. La scena è fantastica, erotica ed eccitante. Dopo tanto smanettarmi il cazzo sento che devo sborrare. Inizio a sussurrare che sto per venire, che ci sono quasi, che sto per venire. Punto il cazzo sulla coscia di lui mentre la mano di lei mi sega e sborro sulla sua gamba e tra le dita di lei. Mentre questo accade, io stringo la natica di lui in segno di riconoscenza e lui fa lo stesso sulla mia natica. Mi stacco da loro e ho l’accortezza di passare una mano sulla fronte di lei donandole un sorriso di gratitudine.

La permanenza in spa si è protratta fino alle 24 ora di chiusura. C’è stato un altro gioco. Ma questo lo racconterò in altra occasione. E ora…2 ore e 30’ di autostrada verso casa.























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