Gay & Bisex
Pioggia Dorata
di Grey-Heron
29.08.2019 |
18.305 |
20
"Gli passo una mano sulla testa, capello corto moro..."
Bazzicavo un sito di incontri che ora non esiste più. Una decina di anni fà. Profili, date di appuntamenti, gruppi, singoli, molti bisex e sposati, mi piaceva per questo.
E’ notte fonda, circa le 02:00. Non ho voglia di dormire perché altre voglie mi fanno prurito tra le gambe. Apro il PC e inizio a navigare in rete, siti porno, un sito dove gli utenti si mettono in web-cam, altri cazzeggi e il sito di cui sopra. Mi arriva un messaggio “Ciao, belle foto, ti va di venire da me ora”? Leggo attentamente il profilo e guardo bene le sue foto. Deve essere un bel tipo alto, longilineo, ben fatto e mette in mostra solo le chiappe e tutto il lato B. Mi piace sentire il mio Pippo che risponde tra le mie gambe. Rispondo al tipo e gli chiedo dove vive, che zona.
Premetto che vivevo nella capitale che in fatto di estensione geografica è molto vasta e spostarsi da un punto all’altro può essere difficoltoso o richiedere molto tempo. Ecco perché quando contatti uno o una ti chiedono subito “Zona”? Se non vivi nello stesso quartiere ti dicono subito “ Distante” Si, ho sperimentato che se non sei del quartiere o subito nelle vicinanze ti mandano affanculo immediatamente. Bah…! Valli a capire quelli della capitale.
Alla sua richiesta se andassi da lui, ovviamente mi attengo alle tradizioni locali e gli chiedo quale sia la sua zona. Abita non proprio vicino ma in centro. Posso raggiungerlo con il motorino in circa 15/20 minuti. Accetto l’invito, ci scambiamo i contatti, mi sciacquo l’uccello il quale è già barzotto e mi gusto l’idea di fare una bella maialata notturna con sconosciuto a casa sua. Deposito il suo contatto sul tavolo della mia cucina. Non si sa mai che sia un tipo pericoloso, lascio tracce di dove sto andando. Quel bel culo aperto in foto mi attizza parecchio e promette bene.
Inforco il motorino e vado in centro. La città generalmente congestionata di giorno è vuota di notte tranne che nei quartieri della movida notturna. Nella zona monumentale non c’è anima viva e lui abita nei pressi non distante dal fiume. Arrivo in una bella strada di gente con il grano, lo si deduce dalla pulizia della strada (insolito per questa città) e per gli ingressi dei palazzi ben curati. Lo chiamo al cell e mi dice di salire al piano e da il tiro. Cazzo, è un gran bel palazzo tutto ridecorato a nuovo, ottima impressione. Salgo al piano e trovo una porta aperta, entro come da istruzioni. Lui e seduto , completamente nudo e una benda nera sugli occhi, sul divano del salotto che da verso una open kitchen. Appartamentino ben curato e ben arredato con gusto.
Mi eccita vederlo totalmente nudo e bendato. Sembra essere un bel tipo come da foto, alto e longilineo. Lui percepisce che sto entrando, emetto un piccolo colpo di finta tosse, tanto per risvegliare la sua attenzione. E’ tutto molto eccitante tra di noi. Per lui sono soltanto una presenza e lui per me è un perfetto sconosciuto che si offre ai miei servigi. Spingo la porta e la chiudo. Siamo soli nella penombra e nel silenzio totale. Ora lui sa che gli sono accanto. Gli passo una mano sulla testa, capello corto moro. Poi con la mano gli accarezzo il volto bendato. Ha un sussulto.
Successivamente lo prendo per un polso e porto la sua mano sul mio pacco. Lui fa un profondo sospiro e inizia a massaggiarmi il cazzo da sopra i jeans, poi continua a massaggiarmi con le due mani. Avvicina il volto bendato al mio inguine e inizia a fare un lavoretto si bocca sul mio pacco che nel frattempo si è ingrossato di brutto. Lo sente tutto, lo cerca e con le labbra sopra i jeans fa di tutto per farmelo venire ancora più duro.
Sono eccitato al massimo. Inizio a togliermi il giubbotto, poi la camicia, poi le sneakers. Allento la cintura e dal rumore che fa lui capisce che mi sto denudando. Abbasso i jeans e gli metto il cazzo duro sotto il naso e gli chiedo di annusarlo. Lo fa e si gode il mio odore inebriante di uccello. Poi mi mette le mani sul culo e mi attira a se. Prende il mio cazzo in bocca e inizia a succhiare. Succhia divinamente. Gli metto le mani sulla testa e lo tiro a me affondando il mio uccello fino alla gola. Ci abbandoniamo a una serie di ciucciate galattiche che lui mi fa e io godo da impazzire. Mi eccita all’inverosimile vederlo bendato e darsi da fare. Noto però che lui non si eccita. Ha un bel cazzo ma rimane moscio. Non me ne frega un cazzo. Decido di trattarlo un poco da schiavo. Gli faccio cambiare posizione, ma sempre mentre mi succhia.
“Ti va di toglierti la benda”? Mi dice di si, se la toglie, ci guardiamo in viso poi tutto lungo il corpo. Ci si piace, è una bella sorpresa. Mi fa togliere i jeans sbottonati (adoro i jeans con i bottoni). Ora siamo completamente nudi. Mi siedo sul divano a gambe larghe e gli ordino di inginocchiarsi davanti a me a sbocchinarmi visto che gli piace tanto. Poi gli dico di leccarmi l’interno delle cosce, di mordicchiarmi i capezzoli e leccarmi sotto le ascelle, ma soprattutto di leccarmi sotto la gola che mi fa impazzire per poi scendere giù fino al cazzo, succhiarmelo tutto ancora e leccare le palle. Quando arriva la sotto con la lingua alzo le gambe e gli metto davanti il buco del culo. “Ora mi lecchi il buco del culo, porco” ! Esegue e mi tratta benissimo con una magistrale leccata anale. Finito questo lavoretto mi chiede se mi piacerebbe fargli un bel pissing in faccia. Woooww….una novità per me. Mai fatto pissing in vita mia e la cosa mi attizzava. Gli spiego che avrebbe dovuto insegnarmi come farlo.
Va in cucina tira fuori un paio di botttiglie da litro di acqua minerale. Le mette nelle vicinanze e mi dice di bere a sorsi piccoli ma spesso, dovrei finirne almeno una bottiglia. Dopo mezza bottiglia d’acqua gli dico che mi scappa. “Ottimo” mi risponde, “vai al bagno e falla tutta poi torna qui” Vado al bagno e piscio. Il colore è il tradizionale giallo paglierino. Mi lavo l’uccello e torno da lui. A questo punto mi dice di continuare a bere molto e se possibile finire le bottiglie mentre lui inginocchiato davanti a me continua a sbocchinarmi.
Dopo quasi un litro e mezzo di acqua gli dico che sento il bisogno di farla. Si alza, mi prende per mano e andiamo in bagno, siamo nudi entrambi. Lui entra in doccia e si siede a terra sul piatto della stessa. Inizia a segarsi. Mi dice di segarmi un poco, di rilassarmi e pisciargli addosso anche in faccia in tutta tranquillità. All’inizio mi era difficile, ma poi ecco un getto, un forte getto di piscio chiaro quasi trasparente salire dalla mia vescica con potenza e con massima goduria glielo lo mollo addosso, soprattutto sul viso. Una vera doccia calda che mi esce dalla pancia. Lui apre occhi e bocca e si gode la pioggia dorata che poi tanto dorata non era più. Ci alziamo ed entriamo nella doccia per una bella pulizia a base di sapone profumato di ottima qualità.
Ora siamo seduti ancora sul divano entrambi rilassati e a gambe larghe. Mi offre una coca da bere. Ce la meritiamo.
Iniziamo a parlare del più o del meno, mi chiede che lavoro faccio e di lui mi racconta di se. Dopo un po’ mi dice che si sta facendo tardi (sono quasi le 04:00) ma vorrebbe farmi un lavoro manuale per scaricare lo sperma che tengo dentro. Dopo un bella manipolazione sento tutto il mio carico salire dalle palle e lo erutto tutto sulla mia pancia.
Sono tornato da lui in più occasioni sempre la notte tardi per ripetere, ma non mi ha mai dato il culo.
Sto sfrecciando sulle strade coperte di sampietrini, passo davanti ai monumenti illuminati di notte, ne approfitto per fermarmi in uno dei tanti bar sempre aperti per cappuccino e cornetto prima di andare a dormire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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