Gay & Bisex
Gioco notturno
di archer81
08.07.2017 |
11.269 |
4
"I colpi del mio bacino risuonavano secchi contro il suo culo marmoreo eccitandomi ancora di più: volevo e dovevo godere e poco mi importava in quel momento del..."
Era in piedi nella penombra della luce dei lampioni che filtrava dalla finestra, dandomi le spalle come gli avevo ordinato prima di incontrarci, con i pantaloni della tutta abbassati a mezza gamba e gli slip calati che mettevano in risalto le sue chiappe bianche e marmoree che contrastavano con il colore leggermente ambrato della sua pelle.Mi avvicinai da dietro al suo fisico statuario e lo bendai con una sciarpa di seta come lui stesso mi aveva chiesto di fare e scesi ad accarezzare quei glutei sodi ed eccitanti facendo aderire il mio corpo nudo al suo e leccandogli il collo mentre con voce bassa gli sussurravo che la lunga attesa a cui mi aveva costretto doveva essere punita.
Mentre con una mano infilata sotto alla sua maglia cominciavo ad accarezzare i pettorali e a giocare con i suoi capezzoli turgidi, con l’altra cominciai a stringere forte una delle sue chiappe fino a fargli emettere un piccolo gemito di dolore che zittii subito ordinandogli di non emettere alcun suono.
Cominciai a sculacciare le sue chiappe bianche eccitandomi ancor di più sentendo i suoi muscoli contrarsi e sentendolo trattenere i piccoli gemiti che, nonostante un pizzico di dolore, testimoniavano la sua eccitazione e scesi ad accarezzare dapprima il suo addome per poi prendere in mano il suo cazzo grosso e duro che puntava eccitato verso l’alto.
Gli ordinai di spogliarsi completamente nudo e di rimanere nuovamente fermo ed immobile al centro della stanza senza muoversi e senza parlare mentre nascondevo i suoi abiti che gli sarebbero stati resi solo quando avrebbe completamente appagato ogni mio desiderio di quella notte.
Con le mani accarezzavo quel corpo muscoloso mentre strusciavo il mio cazzo duro sui suoi glutei e leccavo la sua schiena il collo e le orecchie con avidità ed incontrollata eccitazione e lo spinsi successivamente in avanti fino a farlo appoggiare al divano con le mani inarcando la schiena e spingendo in fuori il suo culo.
Rimasi estasiato per qualche istante di fronte al suo buchino che si schiudeva davanti ai miei occhi e, una volta inginocchiatomi, presi a leccare il suo foro caldo e completamente glabro infilando dapprima un dito e poi due dita facendolo nuovamente gemere; mi alzai in piedi sempre tenendo le dita infilate completamente dentro il suo culo e cominciai a mordergli leggermente il collo sentendo brividi di piacere percorrergli la schiena per poi tornare ad inginocchiarmi e riprendere a leccare quello splendido culo e a mordergli le chiappe.
Muoveva sinuosamente il suo culo dimostrandomi quanto apprezzasse il mio trattamento e godendo appieno delle mie attenzioni.
Decisi però che era giunto il momento di mettermi comodo e godere della sua bravura, sedendomi in poltrona e guidandolo tra le mie gambe facendolo inginocchiare e infilandogli in bocca il mio cazzo ormai al massimo della tensione.
Lo lecco dapprima in punta infilando poi l’intera asta fino in fondo alla gola e cominciando da solo a scoparsi la bocca con la cappella che spingeva provocandogli piccoli conati di vomito e accentuando la salivazione ma facendolo impazzire di piacere.
Leccava e succhiava con tremenda voracità il mio cazzo mentre io gli accarezzavo la testa ed il viso complimentandomi per la bravura con cui si stava dedicando al mio cazzo e ordinandogli di scendere a prendersi cura delle mia palle piene e gonfie.
Era completamente dedito al mio piacere nel succhiarmi il cazzo con abilità eccitandomi fortemente con la sua lingua e appagando la mia bramosità di sesso alla sola vista di quel corpo splendido e perfetto.
Lo feci alzare nuovamente e, infilato velocemente un preservativo, in piedi in mezzo alla stanza punta il suo culo forzandolo leggermente; lui alzò una gamba appoggiando un piedi sul bracciolo del divano e facilitando la mia penetrazione.
Una volta completamente all’interno di lui presi a scoparlo con forza e con colpi profondi aggrappandomi al suo corpo da dietro e stritolando i suoi pettorali martoriando i suoi capezzoli sempre turgidi mentre continuavo a leccare e mordere il suo collo.
I colpi del mio bacino risuonavano secchi contro il suo culo marmoreo eccitandomi ancora di più: volevo e dovevo godere e poco mi importava in quel momento del suo piacere e pertanto continuai a scoparlo in quella posizione dominante e con un impeto incontrollabile.
I miei colpi si fecero sempre più forti e veloci testimoniando quanto fosse vicino il mio orgasmo: sborrai dentro al suo culo con una forza ed una veemenza mai provati prima e riuscii a godere con una intensità devastante, accasciandomi successivamente sulla sua schiena perlata da qualche goccia di sudore.
Uscii da lui e gli ordinai di non muoversi mentre andavo in bagno a sciacquarmi per poi tornare da lui che era in piedi nudo e ancora col cazzo duro e bendato.
Lo feci sdraiare sul pavimento della stanza e cominciai a leccargli dolcemente i capezzoli ed il petto mentre la mia mano gli segava quel cazzo bello e grosso desideroso di sborrare. Scesi a leccargli le palle mentre lui si segava furiosamente ma gli ordinai di smettere non essendo ancora giunto il momento di sborrare.
Accarezzai e leccai lentamente ogni angolo di quel corpo eccitante facendolo fremere di piacere per poi tornare a segare il suo cazzo che dopo pochi colpi cominciò a sborrare una quantità enorme di sborra che finì in parte sul suo petto e in parte sulla mia mano che prontamente avvicinai alle sue labbra perché la ripulisse con la lingua.
Aveva il fiatone per quanto intensa fosse stata la sensazione di piacere ed il suo ventre si muoveva ritmicamente mentre ancora si godeva l’appagamento dell’orgasmo.
Gli tolsi la benda e mi complimentai con lui per quanto fosse stato eccitante il nostro gioco quella notte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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