Gay & Bisex
Week end al mare
di archer81
05.12.2015 |
14.494 |
8
"Marco era la personificazione del ragazzo medio e quando non parlava di calcio e sport si soffermava a commentare le forme sinuose di qualche bella ragazza che..."
Andrea e Giorgio erano una coppia affiatata, ormai erano fidanzati da quasi 5 anni e vivevano con serenità il proprio rapporto che ormai trentenni li aveva portati ad essere maturi e consapevoli dell’importanza di quella relazione.Nel mese di Luglio che quell’anno era stato particolarmente caldo ed afoso a Milano, decisero che sarebbe stato opportuno fuggire dalla canicola cittadina e approfittare di un week end sulla riviera romagnola per godersi un po’ di mare e di refrigerio non rinunciando però al divertimento dei locali e delle discoteche.
A loro si era unita Martina, cara amica di Giorgio, che li avrebbe raggiunti insieme al suo fidanzato Marco per passare quel week end insieme all’insegna del divertimento.
Passarono quei pochi giorni in allegria e spensieratezza e Marco che non aveva mai avuto modo di frequentare assiduamente i due ragazzi instaurò con loro un buon rapporto di amicizia.
Ad esser sinceri, mentre Giorgio passava molto tempo con Martina sotto l’ombrellone a spettegolare dei loro amici e a commentare qualche rivista di gossip, Marco e Andrea avevano trovato nel calcio un punto di contatto.
Entrambi sportivi e appassionati di calcio commentavano le notizie della gazzetta dello sport e si lanciavano in appassionate discussioni di calciomercato e di tattica calcistica giocando anche a palla lungo la battigia e facendosi ogni tanto nuotate rigeneranti.
Marco era la personificazione del ragazzo medio e quando non parlava di calcio e sport si soffermava a commentare le forme sinuose di qualche bella ragazza che passava in bikini o avvolta in un costume che poco lasciava alla fantasia; era anche estremamente allegro e simpatico e spesso domandava ad Andrea come fosse possibile che potesse rimanere indifferente di fronte a un bel culo a mandolino o a due tette da paura o che non fantasticasse sulle labbra pronunciate di qualche bella donna.
Andrea si faceva delle grasse risate di fronte all’esuberanza dell’amico confermando le proprie convinzioni che certi etero erano proprio irrecuperabili.
I pochi giorni di vacanza trascorsero velocemente e l’ultimo giorno dovettero lasciare le stanze dell’albergo in mattinata decidendo però di non rinunciare ad un ultimo momento di spiaggia e nuotate.
Mentre però Giorgio e Martina decisero di rimanere al bar per evitare di riempirsi di sabbia, Andrea e Marco, rimasti in costume, decisero di godersi quell’ultima mattinata di sole.
Trascorsero le ore senza che quasi se ne accorgessero finché non videro Martina sbracciarsi dal bar e sbraitare per attirare la loro attenzione e far loro intendere che era tardi e che era ora di ripartire per Milano.
Al fine di ottimizzare i tempi i due ragazzi si infilarono in una cabina per cambiarsi ed evitare di incappare nelle ire dei rispettivi compagni.
Andrea dando le spalle a Marco si sfilò velocemente il costume e rimase completamente nudo; si girò poi per recuperare dallo zaino il cambio da utilizzare e si ritrovò di fronte all’amico che lo osservò attentamente e poi guardandolo negli occhi disse: “capisco perché Giorgio è sempre sorridente…con la trivella che ti ritrovi lo renderai contento ogni sera”
Andrea scoppiò a ridere e lo mandò a quel paese dicendogli di darsi una mossa che era tardi ma in tutta risposta Marco gli diede uno spintone facendolo andare a sbattere contro la parete in cemento della cabina.
Fu così improvvisa e fulminea la mossa di Marco che Andrea non riuscì a capire quanto stesse accadendo. Realizzò solo pochi istanti dopo che Marco era inginocchiato ai suoi piedi e si era infilato in bocca il suo cazzo che immediatamente si era risvegliato.
Andrea rimase attonito e il pensiero di far smettere immediatamente l’amico venne accantonato a causa dell’intenso piacere che il ragazzo gli stava facendo provare.
Non si limitava infatti a succhiare il suo bastone turgido ma con le mani gli massaggiava le palle facendogli provare dei sussulti di godimento e con un dito gli stuzzicava il buchino che aveva cominciato a contrarsi.
La bravura di Marco in quello che stava facendo insieme alla trasgressione di quel momento ed alla paura di essere scoperti portò Andrea a godere velocemente e a sborrare in pochi minuti nella bocca del ragazzo che non si lasciò sfuggire nemmeno una goccia di tutto quel nettare.
Andrea rimase senza fiato e senza parole mentre Marco finì velocemente di vestirsi e raggiunse la propria ragazzo che li stava aspettando.
Andrea terminò di cambiarsi e ancora attonito e scombussolato raggiunse la combriccola di amici.
Giorgio lo abbracciò e gli disse che con Martina avevano apprezzato che lui e Marco avessero stretto così velocemente amicizia e che magari avrebbero potuto cominciare a giocare insieme a calcetto anche dopo essere tornati in città.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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