Gay & Bisex
Sabato mattina
di archer81
03.01.2022 |
11.491 |
16
"Perdo il conto degli schizzi che sparo dentro di lui mentre godo senza alcun ritegno rimanendo dentro di lui anche dopo aver terminato la sborrata..."
Appoggiato al ripiano della cucina sorseggio il caffè e mi godo il lavoro di bocca che Giacomo mi sta facendo con impeto e passione.Come ogni sabato mattina la mia compagna e sua moglie si sono catapultate al corso di pilates permettendoci di godere di questa nostra passione nascosta che abbiamo scoperto di condividere.
Mi basta scendere di un piano per trovare questo bel ragazzone di 30 anni voglioso e disponibile a soddisfare le mie voglie e impaziente di gustarsi il mio cazzo.
E’ un perfetto padrone di casa che mi accoglie sempre calorosamente e con un bel caffè approfittando del tempo di preparazione per strusciare quel suo bel culone sodo stretto dentro ai pantaloni del pigiama color tartan sul mio pacco che non esita a gonfiarsi e dimostrare la mia eccitazione.
La sua testa rasata ondeggia sotto di me mentre la sua bocca calda e circondata da una folta barba nera accoglie il mio cazzo accarezzandolo con la lingua e spingendoselo in gola con veemenza e voracità.
Dopo qualche minuto in quella posizione però Giacomo comincia a dare segni di insofferenza dovuti al dolore che prova alle ginocchia che poggiano sul pavimento e che sono sollecitate dal movimento ondulatorio del pompino.
Si alza lentamente tenendo il mio cazzo ben stretto nelle sue manone e baciandomi sensualmente sul collo mi chiede se vogliamo metterci più comodi ottenendo un mio cenno positivo alla sua proposta.
Con pantaloni e boxer alle caviglie mi trascina fino in camera dove il letto è ancora sfatto e caldo per i corpi che ci hanno dormito la notte e, dandomi una piccola spinta al petto, mi fa sdraiare nel mezzo del letto mentre lui ancora in piedi mi sfila gli indumenti consentendomi di mettermi più comodo con due cuscini sotto la testa e rendendo libere le mie gambe.
Sale anche lui sul letto e riprende il lavoro che stava sapientemente svolgendo in cucina riprendendo in bocca il mio cazzo con una passione che mi strappa un gemito di approvazione.
Accarezzo la sua testa liscia assecondando i colpi ritmati con cui sta aspirando il mio cazzo che mi sembra debba esplodere da un momento all’altro mentre con l’altra mano riesco ad intrufolarmi oltre l’elastico del suo pigiama per accarezzare, stringere e pizzicare quello splendido culone che si ritrova.
Interrompe lo splendido pompino guardandomi in viso con quei suoi occhioni scuri e profondi:
“Ti piace?” mi domanda con voce roca. “Sei fantastico, oggi ti stai superando Giacomo” gli rispondo io riaccompagnando la sua testa sulla mia cappella.
Riprende a leccarmi il cazzo mentre con le mani mi accarezza le palle scendendo successivamente a leccarle e a prenderle in bocca alternativamente mentre con la mano mi sega lentamente.
Questo trattamento mi eccita magiormente e il mio cazzo sembra indurirsi ancora di più per quanto possibile mentre stringo ancora più forte il culo di Giacomo che emette un piccolo gemito di dolore.
Il ragazzone interrompe il suo splendido lavoro di bocca e sfila pigiama e slip mostrandomi il suo culone che ondeggia davanti al mio viso; cerco di alzarmi per afferrarlo ma con la sua manona mi tiene sdraiato su letto e si siede sopra di me fissandomi negli occhi.
“Ti faccio giocare un pochino, te lo sei meritato” mi dice mentre si solleva leggermente e struscia il mio cazzo sul suo culone facendo scivolare la cappella verso il suo buchino.
Il mio cazzo punta il suo sfintere ma il ragazzo sembra divertirsi nello stuzzicarmi facendo scivolare il mio cazzo ormai duro come il marmo nel solco tra i suoi glutei.
Il mio viso si dipinge di smorfie di piacere e di impazienza che Giacomo sembra apprezzare con un sorriso malizioso che compare sul suo viso mentre continua quel gioco erotico.
Anche lui però dimostra di non poter resistere oltre in questa situazione visto che puntando sul letto le ginocchia accosta nuovamente il mio cazzo al suo buco facendo lentamente pressione e permettendo al mio cazzo di entrare lentamente dentro di lui.
Il calore del suo culo avvolge il mio pisello che si pianta dentro di lui fino alla base mentre una leggera smorfia di dolore lo pervade facendole gemere non so bene se di piacere o meno.
Comincia a muoversi lentamente sul mio cazzo col suo culone bollente massaggiandomelo e avvolgendolo completamente facendomi provare scariche di piacere inusuali.
Il culo di Giacomo sembra essersi abituato alla presenza del mio cazzo e posso cominciare a dare dei piccoli colpi da sotto di lui che il ragazzone dimostra di apprezzare chiudendo gli occhi e gemendo di piacere mentre aumento sempre più forza ed intensità.
Lo vedo ondeggiare sopra di me ad ogni colpo che riesco ad assestargli mentre sento sempre più massaggiata la mia cappella dai movimenti del suo culo fino a quando Giacomo comincia a segarsi il cazzo sempre con maggior velocità.
E’ evidente come il ragazzone sia ormai vicino al limite e non resista all’impeto di abbandonarsi al piacere del godimento estremo: un colpo più deciso del mio cazzo nel suo culo lo fa prorompere in una sborrata che mi colpisce sul petto imbrattando la mia maglietta che non eravamo riusciti a togliere nelle nostre evoluzioni sessuali.
Il godimento del ragazzo stimola ancora maggiormente il mio cazzo che si avvicina anch’esso al punto di non ritorno: “Sto per venire, attento, non resisto più” sono le parole che riesco a pronunciare per evitare che Giacomo venisse inondato del mio seme.
Il ragazzo non scende però dal mio cazzo che rimane ben piantato nel suo culo che ondeggia su di me facendomi esplodere senza freni mentre con voce strozzata riesco a dirgli: “Cazzo ti riempio, ti sborro dentro, sei una troia”.
Perdo il conto degli schizzi che sparo dentro di lui mentre godo senza alcun ritegno rimanendo dentro di lui anche dopo aver terminato la sborrata. Giacomo si accascia sul mio petto sporcandosi della sua stessa sborra prima di sfilarsi il mio cazzo ancora turgido dal suo culo per sdraiarsi accanto a me.
Il suo viso si appoggia al mio petto facendosi cullare dal mio respiro mentre il suo culo fatica a trattenere il mio seme che sporca le lenzuola; mi guarda sorridente: “Abbiamo fatto un disastro, un bel disastro” facendomi sorridere dopo una intensa sborrata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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