Gay & Bisex
Il compagno della palestra parte 5
di archer81
16.04.2013 |
20.373 |
12
"Puntuale la partita di coppa iniziò e come mio solito svolsi la parte del gufo dato che ero l’unico che non tifava per la squadra italiana impegnata quella sera..."
Mi accasciai su di lui esausto e sfinito ma appagato per la splendida cavalcata appena conclusa e rimasi su di lui finchè Dario non mi diede una sonora pacca sulla chiappa destra dicendomi che forse era bene andare a darsi una sciacquata.Il giorno seguente, a metà mattina, ricevetti un sms da Dario che mi chiedeva se avessi qualche impegno per la sera o se volessi passare da lui per vedere la partita in compagnia di una bella birra fresca e di un paio di amici.
Accettai volentieri l’invito e alle 8 in punto mi presentai da lui che era già in compagni degli altri ragazzi. Puntuale la partita di coppa iniziò e come mio solito svolsi la parte del gufo dato che ero l’unico che non tifava per la squadra italiana impegnata quella sera.
Terminò in un pareggio a reti inviolate sintomo di una partita priva di emozioni e di giocate degne di suscitare l’entusiasmo degli spettatori tanto che mentre gli altri parlavano di tattica e schemi trangugiando litri di birra io mi persi nei miei pensieri.
Ripensavo a tutto quello che era successo non esitando di incrociare lo sguardo di Dario che inevitabilmente suscitava in me una scarica di adrenalina che percorreva la schiena e cacciai da me ogni pensiero che le nostre serate di divertimento si evolvessero in qualcosa di più.
Al fischio finale i nostri amici schizzarono via immediatamente e solo io mi ofrii di aiutare Dario a sistemare il casino di bottiglie vuote disseminate per tutto il soggiorno.
In realtà fui solo io a dedicarmi all’opera di pulizia dato che Dario era rimasto sul divano a vedere i gol degli altri match trattenendosi dall’addormentarsi.
Finito di sistemare mi avvicinai a lui e lo vidi che si era addormentato sul divano: rimasi ad ammirare il suo viso dolce e il suo fisico perfetto trattenuto dentro a quella maglietta bianca aderente che poco lasciava all’immaginazione.
Riaprì gli occhi mentre ero intento a fissarlo e nuovamente mi sorrise con fare sornione invitandomi con la mano ad avvicinarmi a lui.
Appena fui a portata di mano mi spinse in basso verso il suo basso ventre che cominciai a massaggiare sfilando contemporaneamente i pantaloni. Mi sorprese il suo bel pisello ancora a riposo che non era libero di muoversi dato che Dario non portava le mutande.
Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo sentendolo crescere il bocca mentre con le mani gli massaggiavo le palle.
In breve tempo aveva raggiunto il massimo dell’erezione e mi riempiva la bocca vogliosa di lui e del suo sapore. Ero estremamente eccitato e mentre gli segavo l’asta cominciai a succhiargli e leccargli le palle depilate e gonfie facendolo dimenare sul divano e costringendolo a emettere sospiri e urletti di piacere.
Mi fermò dicendo che se fossi andato avanti così avrebbe a breve raggiunto il massimo del piacere ma mi informò che i suoi programmi erano ben altri.
Mi fece alzare e mi spogliò completamente facendomi distendere di schiena sul tappeto e posizionandomi di nuovo il suo pisello vicino alla bocca.
Ripresi a succhiare il suo bastone durissimo mentre con le dita cercava di forzare e di allargare il mio culetto che lentamente cedeva alle sue eccitanti torture.
Mi fece appoggiare al divano e mi infilò in un sol colpo il suo cazzo facendomi sussultare per la forza con cui era entrato in me e facendomi gridare per il piacere.
Prese a scoparmi con foga mentre il mio cazzo dondolava con forza ad ogni colpo ricevuto e tappandomi con una mano la bocca per evitare che urlassi tutto il mio piacere.
Continuò in quella posizione per qualche minuto finchè non mi prese e mi fece sdraiare sulla schiena sul pavimento appoggiando le mie gambe sulle sue spalle e riprendendo a scoparmi con forza e rinnovata intensità.
Sentivo le sue palle sbattere contro il mio culo e vedevo la sua faccia percorsa dal piacere della scopata che stava donandoci violente emozione di piacere.
Sentivo il suo cazzo sbattere dentro di me, raggiungendo punti mai toccati prima e provocando in me un piacere inaudito.
Venni senza toccarmi mentre mi stava scopando. Quando Dario vide la fontana di sborra uscire dal mio cazzo accelerò ulteriormente il ritmo e in breve sborro dentro di me.
Si accasciò su di me esausto guardandomi fisso negli occhi per qualche secondo, sorridendomi nuovamente con quel sorriso che mi faceva sciogliere.
Avvicinò il viso al mio finchè le nostre labbra non si sfiorarono e cominciò a baciarmi dapprima timidamente poi sempre con maggior passione e intensità intrecciando le nostre lingue negli istanti più belli della mia vita, istanti che avrebbero significato un futuro diverso.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.