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Lui & Lei

ventunesima parte...........voglia di smettere.


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
28.03.2023    |    2.104    |    7 9.7
"Prima di andare Monica e Federico parlarono fra loro e notai una certa alchimia, ma la cosa non mi interessava, volevo finisse ed ero ancora convinta di..."
Tornare alla normalità dopo un lungo viaggio non è mai privo di effetti.
Il fuso orario, ci impedisce di adattarci subito e ci lascia quella sensazione di spossatezza e di alterata concentrazione che rende sempre complicato il ritorno alla quotidianità.
Questo stato di cose, però , mi dava l’opportunità di creare un ulteriore cambiamento alla quotidianità di prima, almeno così credevo, così da aggiungere al tutto anche un distaccamento netto dal mondo Swinger.
Ci credevo, anche se una parte di me sperava non ci sarei riuscita.
Fu così, non ci riuscii.
La one Deluxe ci aveva invitato per la serata della festa delle donne .
Avevo ignorato la serata inizialmente, fin quando Fabi , mi aveva chiesto se fossi andata.
Avevo voglia di rivederla, non pensavo questo avrebbe cambiato le mie decisioni, prese con tanta convinzione.
Inoltre, durante la serata, avremmo organizzato uno scrub di gruppo e con Fabi c’eravamo sempre dette che lo avremmo fatto insieme.
Arrivai alla serata, piena di buoni propositi, rivedere Fabi e Antonio mi riportò immediatamente in quella realtà , come se non fosse passato un giorno.
La Deluxe per me e Federico ormai era casa.
Durante la serata Federico, mi portò nella sala massaggi per farmi un super massaggio Tantrico che avrebbe calmato le mie ansie relative alla paura di riprendere il gioco con altre coppie.
Durante il viaggio verso la Nomentana, gli avevo ricordato il mio desiderio, da lui non condiviso , di lasciare il gioco per sempre.
Questo in un certo modo, era la dimostrazione, per me stessa, che questa cosa fosse possibile.
In sala massaggi si affacciavano di volta in volta, diverse coppie. Una in particolare attirò l’attenzione di mio marito.
La lei giovane e sotto i trenta, viso da bambola su un corpo perfetto. Il lui, passati i trenta, anche se non da molto, con i caratteri tipici dell’uomo rosso, capelli rossicci, ciglia e sopracciglia quasi bionde, occhi molto chiari, pelle chiara tendente al rosso, statura alta e imponente su un fisico asciutto e definito non da lavoro sportivo ma bensì da dote naturale.
Federico li invitò ad entrare per farsi un massaggio, benché inizialmente non accettarono l’invito, decisero in seguito, dopo decine di minuti, di accettare. Non capimmo se il loro rifiuto iniziale fosse provocato da un’ estrema timidezza o dalla voglia di farsi desiderare. In ogni caso decadde la nostra curiosità come li vedemmo tornare a riaffacciarsi alla nostra sala, per vedere se l’offerta fosse ancora valida.
Lui si accomodò sul divano con fare deciso, mentre la lei si distese sul lettino e si fece massaggiare da noi.
Le mie mani scorsero sulle sue belle gambe magre di media lunghezza, mentre, le mani di Federico, scivolarono immediatamente sulla sua vagina e iniziarono a massaggiarla tra le grandi e piccole labbra accompagnato dai sussulti di piacere di lei evidentemente molto eccitata.
L’entrata di Fabiana, che ci avvisava della cena pronta sul tavolo, fu provvidenziale a interrompere quel caldo momento, fra noi, proprio sul nascere.
Cenammo tutti e quattro insieme e li trovammo subito affabili, almeno lei, in quanto lui, all’inizio , dava l’idea di essere distaccato e poco interessato sia al posto, sia a me.
Dissero di chiamarsi Mike e Monica l’età era quella che avevo supposto all’inizio, anche loro sul sito, ma non ci eravamo mai notati, ipotizzai a causa della differenza d’età e di interessi.
Veterani del gioco, andavano pesante, e lo estrapolai da alcuni loro racconti.
Ci invitarono ad andare nella zona umida, l’idea di immergersi in acqua sembrava l’idea migliore.
L’inizio dello scrub di gruppo, ci impedì di entrare nelle vasche Fabi, non appena mi vide mi invitò a proporre agli altri ospiti di partecipare al nostro gioco.
Non appena ci avvicinammo alla vasca, gli ospiti si avvicinarono al bordo, incuriositi della nostra proposta così nuova in quella spa.
L’invito di massaggiarci in gruppo con composto fatto da zucchero miele ed olio, fu da tutti accettato con estremo entusiasmo.
Ma fu, anche, il modo migliore e piu’ facile, per alcuni di loro, di metterci le mani addosso senza impedimento alcuno.
Io Federico e Fabiana finimmo per essere aggrediti dalla massa con calde carezze su tutto il corpo.
Ad un tratto , mi accorsi, che alle mie spalle un singolo mi ansimava su una spalla mentre mi aveva avvinghiato a lui premendo il suo Dillo in erezione contro le mie natiche.
Mi girai invitando tutti a massaggiarsi fra loro, in quanto questo, era lo scopo del gioco, non a massaggiare solo noi, gli ricordai inoltre che il prodotto era commestibile e volendo avrebbero potuto assaggiarlo.
Questo non fece che peggiorare le cose in quanto i miei seni finirono per essere succhiati da molti e le mie spalle leccate come fossi un gelato.
Mi divincolai a quel punto scivolando tra le persone e mi rifugiai nell’angolo dove Miky, Il lui che aveva cenato con noi, era intento a gustarsi la scena divertito ed entusiasta. Quando lo raggiunsi mi sorrise e mi indicò di guardare alle mie spalle dove mio marito, a sua volta catturato dalle lei, era bloccato con il Dillo in bocca ad una di loro e lo sguardo imbarazzato da un lato, ed eccitato dall’altro.
Ridemmo insieme, gli chiesi come mai non avesse partecipato al gioco e dove fosse Monica, la sua lei.
Mi confidò di non amare la calca, e che la sua lei, da poco operata la seno, aveva le cicatrici troppo fresche per farsi palpeggiare.
Invidiai la sua scelta, ma presi un pochino di prodotto e glielo massaggiai sul braccio, su tutta la sua lunghezza per fargli provare e vedere il risultato estetico della cosa.
Mi sembrò infastidito o forse indifferente dalla mia vicinanza, allora lasciai che si asciugasse dallo zucchero e proposi a Federico di rientrare a casa.
Sembrava fosse troppo presto per andare via, secondo l’opinione tutti, ma io in quel momento, sentivo solo la voglia di fuggire, lo feci con estrema convinzione e fiera che la serata fosse andata in quel modo.
Prima di andare Monica e Federico parlarono fra loro e notai una certa alchimia, ma la cosa non mi interessava, volevo finisse ed ero ancora convinta di questo.
Il giorno dopo, al mio risveglio notai su Telegram un messaggio. Federico e la coppia della sera prima si erano scritti al ritorno dalla spa, e si erano lasciati il nik per scriversi in privato. Lessi il messaggio iniziava con un eccoci, chiesi se fosse il lui a scrivere e mi confermò.
Mi aggiunse, che la sera prima era rimasto male che non avessimo proseguito la serata fra noi.
Gli ricordai che mi ero avvicinata per fargli uno scrub sul braccio e che non lo avevo visto predisposto a fare altro con me. Mi scrisse che ero sulla strada sbagliata, che se non fosse stato interessato sarebbe andato via dalla spa e non avrebbe trascorso la serata con noi. Che avevo sbagliato su tutta la linea, che invece voleva rivedermi e che se fosse stato possibile , solo con me.
Mi lasciò senza parole quella chat, la mia famosa capacità di individuare chi fosse e chi no, interessato a me, con lui non aveva funzionato.
Perplessa inizialmente non risposi. Federico, che condivideva lo stesso nik Telegram con me, aveva letto la proposta di Mike e mi scrisse in privato che poteva essere una buona idea per noi.
Aspettai il suo ritorno a casa per parlarne apertamente.
Gli ricordai che era stato sempre contrario allo scambio separato , come fosse possibile ora uno stravolgimento così repentino della sua idea iniziale?
Mi sembrava a volte di non conoscerlo, questa sua così variabilità di idee a riguardo mi destabilizzava.
Mi confessò che lui , durante il viaggio in Thailandia, dal quale eravamo da poco tornati, aveva avuto incontri con le Giovani massaggiatrici dei centri hot ed era stato bene. Questo lo sapevo , era una prova che avevamo fatto insieme e quella dalla quale era partita la mia scelta di lasciare il mondo scambista.
Mi disse che voleva fare un’altra prova e dare a questa realtà un’altra possibilità, avremmo accettato la proposta di Mike e ci saremmo separati con lui e Monica così da valutare come ci saremmo comportati.
L’incontro con Miky e Monica fu organizzato ma senza mai trovare un posto ed un orario che fosse comodo per tutti cosi’ Mike divenne il mio nuovo amico di chat.
Non fu solo lui ad iniziare con me un’amicizia di chat, ad accompagnarmi, nelle mie giornate, iniziò anche Simone.
Quest’ultimo ci contattò come coppia, ma poi su Telegram ci confessò di essere ormai un singolo.
La lei di coppia, era tonata dal suo ex fidanzato , dopo una separazione fatta di alcuni anni, durante i quali con Pasquale avevano giocato insieme.
Le chat di Simone erano quotidiane e a volte, accompagnate da lunghe telefonate.
Aveva preso a cuore, almeno così diceva, la nostra situazione così poco serena, in questo mondo.
Aveva letto, in una notte, la maggior parte dei nostri, ci definiva diversi dagli altri e forse anche poco adatti a quella realtà.
Ogni giorno mi diceva cosa ci fosse di sbagliato nelle nostre esperienze, soprattutto, asseriva, il nostro inizio burrascoso con coppie navigate esperte e che ci avevano mal consigliato.
Insisteva poi, con l’esprimere la inadeguata scelta dei nostri partner.
Secondo lui dovevamo sceglierne di più belli, dato che noi eravamo molto belli e in forma e le coppie sbirciando il nostro profilo, dalle nostre scelte avrebbero pensato il contrario.
La simpatia di Simone , mi impediva di interrompere la nostra chat, anche se ascoltavo poco i suoi consigli.
Alcune coppie, forse, non erano bellissime, di questo gli davo ragione, ma la qualità del rapporto che avevo con loro e del tempo che trascorrevamo insieme, dava valore alla loro frequentazione.
Era proprio questa mia risposta, che secondo lui, dava completezza alla sua idea di non compatibilità con il nostro modo di essere e il mondo trasgressivo.
Le coppie sono come i fazzoletti di carta, asseriva con assiduità, li usi e li getti e possibilmente non li riusi.
Era squallida la sua perla di saggezza, come la definiva, ma mio marito l’appoggiava a pieno e la sua stima nei confronti del mio nuovo amico di chat, aumentava di giorno in giorno.
Nel contempo, anche se con meno assiduità, continuavano lo stesso i messaggi con Mike, che desiderava lo scambio completo con me. Era convinto mi sarei lasciata andare più facilmente, senza mio marito a fianco, ed era certo sarei stata bene con lui.
Mi spaventava la sua sicurezza la sua determinazione nell’esprimere le sue teorie su di me.
Mi sembrava spocchioso e presuntuoso, ma malgrado ciò, sentivo di pancia il mio legame con lui e il desiderio di provare questa separazione con loro.
Organizzarsi con Mike però era difficile, voleva decidere lui il posto e l’ora e il giorno, non si preoccupava della distanza dalla nostra abitazione , ma solo della sua e questo mi indispettiva.
Le nostre chat spesso erano burrascose e finivano con discussioni sterili.
Simone definiva, la mia amicizia con Miky inutile e dannosa, continuava con l’insistere alla sua teoria usa e getta.
Un giorno mio marito mi propose di provare a fare come piaceva a lui.
Andiamo in una spa, mi propose, e vediamo che succede, senza dare appuntamenti a nessuno, senza sapere cos’accadrà, senza fare alcun programma.
Utilizzammo il mercoledì, giorno di chiusura della mia attività, per andare dal pomeriggio nella spa naturista di Roma.
Ero serena, sapevo che nessuno si aspettava nulla da me e questo ,in effetti, era positivo per me.
Entrammo in vasca, era gremita di coppie e singoli.
Ci mettemmo in un angolo, cercando di abituarci a quella temperatura molto alta dell’acqua.
Federico non perse tempo ad attaccare bottone con la vicina di seduta, una giocane ragazza riccia che parlava simpaticamente con il proprio ragazzo.
Solo a fine serata seppi che oltre a parlare Federico le aveva anche allungato le mani sotto l’acqua, ma la cosa era deducibile dal fatto che, il suo compagno si era avvicinato alle mie spalle e aveva iniziato ad accarezzarmi sulla schiena e sui glutei.
In pochi minuti la bocca del ragazzo, a mio avviso, poco più che trent’enne, aveva iniziato ad esplorare la mia e le sue carezze erano diventate più calde e insistenti.
Guardai Federico, mi sorrise e mi disse se avessimo voluto continuare sui divanetti della zona al piano di sopra delle vasche.
Ci ritrovammo seduti e notai che Federico e la lei avevano da subito iniziato.
Il lui di coppia si avvicinò a me con caldi baci e intense carezze. Continuavo, però, a sentire quelle mani , come estranee e mi infastidivano a dosso.
Proposi al ragazzo di sdraiarsi e di lasciare fare a me che non se ne sarebbe pentito.
Si lasciò convincere e questo mi fece sentire trionfante, avevo la situazione in mano, era perfetto!
L’attenzione e la curiosità fu anche di alcuni singoli intorno a noi. Cosparsi di olio, il corpo e il bacino del giovane, compreso la sua erezione.
Iniziai con lente e calde carezze di buona pressione sul petto che avvolgevano e alleggerivano la pressione intorno al Dillo per aumentare la sua eccitazione.
Quando notai la sua massima eccitazione iniziai a giocarci con la bocca fino a farlo eiaculare fra le mie labbra.
Ero soddisfatta, ancora una volta avevo evitato di farmi toccare troppo, dato che non amavo questa cosa.
Intorno a noi, notai si fosse avvicinata una coppia coetanea con una lei molto bella ed eccitante.
Si erano sistemati vicinissimi fino a toccarci e avevano iniziato a giocare fra di loro.
Alcuni singoli avevano iniziato a giocare con loro e nel frattempo anche Federico aveva lasciato la sua lei ed era venuto a giocare con me penetrandomi con eccitazione massima.
L’arrivo di uno strano personaggio attirò fortemente la mia attenzione. Era un singolo di bassa statura, né la sua virilità, né la sua bellezza, erano così evidenti da motivare la mia attrazione, ma, malgrado ciò, lo seguivo con lo sguardo in ogni suo spostamento.
Disse di chiamarsi Riccardo, si avvicinò a me e mi accarezzò il seno baciandomi sulle labbra. Era tenero nello sguardo e nei modi e leggermente Atipico, anche lui, come del resto anche io venivo definita tale, da qualcuno.
Ma la sua diversità mi attirava come una calamita ed anche il suo essere così irrequieto e ansioso nei movimenti, spariva per riapparire minuti dopo. Non capivo dove finisse, ma quando il mio sguardo non riusciva a captarlo lo chiamavo a gran voce e lo cercavo tra i presenti.
Vicino a me mi faceva scudo tra lui Federico e il muro e tutto questo mi faceva sentire al sicuro e mi limitava il palpeggiamento delle tante persone che si erano unite a noi.
Il divano era diventato in pochi minuti un raggruppamento di persone nude ed eccitate, partecipanti o meno al gioco di gruppo, che ormai era diventata un’orgia, alla quale però, stavo partecipando solo in parte.
Federico mi penetrava con la sua estrema dolcezza e Riccardo con la sua atipica presenza mi baciava sulla bocca e ogni tanto scendeva ad assaggiare fra le grandi labbra della mia vagina.
Tra i baci si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò che, fosse certo, avessi capito e dal primo momento, che non era del tutto etero.
Questa cosa mi eccitò ancora di più facendo salire la mia eccitazione al punto di esplodere in un sonoro orgasmo dal quale non potei non farmi sentire dai presenti e anche dagli ospiti del piano di sotto.
In seguito Federico mi raccontò che oltre ad assaggiare me aveva assaggiato anche lui, ma questa conferma non mi serviva, Riccardo mi aveva sussurrato la sua bisessualità io ero l’unica ad averne avuto la certezza da subito, come da lui intuito.
Quel pomeriggio era stato divertente per me e Federico, il suo sistema usa e getta in effetti non era stato omesso di divertimento e caldi momenti.
Ma io non riuscivo comunque a lasciarmi andare totalmente.
Continuavo a pensare che ancora non ero parte di quel mondo, così come avrei dovuto e come Simone asseriva nelle chat.
Prima di tornare a casa, parlai molto con Riccardo, si complimentò con me per la mia eleganza ed era felice perché aveva giocato con me, che a suo dire, ero somigliante alla sua attrice preferita Claudia Gerini.
Questa della somiglianza con la nota attrice era cosa vecchia e già sentita per me, ma come me la espose e la dolcezza come me lo disse, mi fece immenso piacere.
Quella sera, comunque, Federico non era venuto, l’orgia era un impatto troppo forte per lui, gli impediva di lasciarsi andare e in macchina, sulla strada di ritorno mi propose di continuare.
Non capivo cosa intendesse, mi spiegò che si sentiva ancora carico ed eccitato e avrebbe voluto che scrivessi a Simone, il singolo amico che sentivo tutti i giorni, e vedere se gli andasse di vedersi con noi in un parcheggio.
Pensai fosse strana e oltreché insolita come proposta, ma la variabilità di Federico , degli ultimi tempi, mi lasciò poco perplessa.
Non volevo impedirgli di sperimentare, anche se non sentivo il desiderio di fare altro quella sera, ero stanca e appagata, lui no.
Scrivemmo a Simone che imbarazzato e dispiaciuto ci confessò che non voleva farsi vedere in quel modo quella sera, sfatto da un’ora di palestra e in disordine con barba e capelli da radere, declinò, con suo grande dispiacere, l’invito.
Federico dispiaciutissimo accelerò verso casa, io invece super felicissima, ero in imbarazzo all’idea di vederlo e iniziare subito a giocare senza conoscerlo affatto, continuava ad essere importante per me questa cosa.
La giusta sintonia, per entrare in una confidenza intima, per me, continuavano ad essere essenziali.
IL giorno dopo raccontai l’esperienza nel dettaglio, della serata precedente, sia a Simone, che ancora si giustificava per la mancata adesione alla nostra proposta, sia a Miky che diventava sempre più distante e non dava alcuna risposta soddisfacente alle mie confidenze.
Raccontai inoltre a entrambi, che la coppia che era stata presente con noi all’orgia, ci aveva cercati facendo un last sul sito, al quale Federico aveva risposto lasciando il nik e si erano uniti alla lunga lista delle chat, e presto mischiati e dimenticati nel calderone.
Mi accorsi che la mia costanza a uscire dal mondo trasgressivo era svanita e il mio adattamento alla quotidianità dopo la lunghissima vacanza in Thailandia, aveva accompagnato con estreme naturalezza il mio ritorno alla trasgressione.
La consapevolezza, però, che ci fosse qualcosa di diverso era forte.
Con Fede avevamo dato via a un nuovo gioco, nato proprio a soddisfare le nostre diversità in tal senso.
Il mercoledì sarebbe diventata la giornata che Federico sceglieva cosa fare e con chi, sempre fermo restando che io facevo con i lui scelti, solo quello che sentivo di fare, e la domenica o il sabato diventava la mia giornata, dove io avrei organizzato con coppie amiche che mi facevano stare bene.
Raccontai della nostra nuova organizzazione a Simone che esordì con una gran risata, aggiunse che era un’idea Atipica ma che forse avrebbe potuto funzionare, ma si raccomandò comunque di usare sempre la testa.
Raccontai la stessa cosa anche a Miky, la sua reazione iniziale fu di poca considerazione, ma lo immaginavo dato che non proveniva da lui, solo le sue di idee avrebbe considerato geniali.
Inoltre dopo un po’ mi riscrisse e mi chiese chi avrei voluto io dalla mia giornata da poter scegliere…..ci pensai un solo istante e gli risposi ; TU.

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