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Lui & Lei

Enrico 27 anni ventiseiesima parte


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
24.05.2023    |    1.827    |    2 9.2
"Arrivò presto una nuova compagna di giochi per Enrico e una mattina il suo buongiorno fu accompagnato da questa bella notizia..."
A volte il tempo ti aiuta a capire tante cose.
Riguardo me aiutava a capire che appartenevo a questo mondo sempre meno, al contrario di mio marito.
Federico sembrava adattarsi sempre meglio, sempre più determinato e convinto , sempre più concentrato e sereno.
Io continuavo insieme a lui a giocare con gli uomini in modo soft e restavo fedelissima solo ai due lui che mi facevano stare bene, con loro avevo confidenza, sentivo amicizia affetto, e facevo l’amore quando capitava di vedersi, si chiamavano entrambi Enrico .
La differenza fra loro era abissale, Enrico che viveva fuori Italia aveva 49 anni e l’altro era giovanissimo non arrivava a 28 anni, anche se questa cosa me l’aveva confessata dopo alcuni incontri.
Quest’ultimo, in realtà, era un lui della coppia bellissimi e sorridenti che ormai si erano lasciati definitivamente.
Dall’accento Romano e con una figlia di tre anni, era sempre preso dalle battaglie legali e personali con la sua ex per poter vedere la sua piccolina.
Ormai il giovane, Enrico e noi eravamo diventati amici e confidenti, le sue battaglie personali erano di casa e cercavamo con Federico di consigliarlo al meglio, per evitare reagisse troppo impulsivamente, ad alcuni eventi.
Una sera Enrico e Federico decisero di vedersi in un club .
L’idea di vederlo mi faceva piacere sapevo che con lui avrei potuto avere una serata calda senza remore .
L’arrivo di Enrico, al locale, fu travolgente e inaspettato quando si presentò con al suo fianco una ragazza fuori dal comune.
La giovane Mary aveva meno di trent’anni ma ne aveva passate tante, a suo dire e sembrava più grande.
Il corpo era ricoperto di tatuaggi, fai da te, come solitamente erano soliti fare i galeotti.
Manifestò da subito, al contrario di me, una forte predisposizione al trasgressivo estremo.
Fianco a Enrico secondo me, non era nulla di buono, ma mi limitai a conoscerla e aspettai momento migliore per dare la mia opinione.
Era volgare, non avevo in mente idea diversa, vestiva in modo comodo e ordinario e non ne capii subito il motivo.
Tutto si chiarì quando ci appartammo in quattro in una stanza.
Iniziò un balletto, che sicuramente lei credeva sexy, ma che risultava volgare e spinto all’estremo, lasciando sul viso di Federico un’espressione contrariata e indiscutibilmente disgustata.
Durante il suo ballo , la giovane Mary, si accasciava con il busto come per fare pipì e a gambe larghe lasciava scoperta la sua vagina pelosa, scostando lo slip, con espressione libidinosa e vogliosa, che invece di stimolare sesso nei due uomini presenti, aveva lasciato sul loro volto un sorriso sarcastico e disgustato.
Inoltre le sue forme, nascoste dal suo abbigliamento comodo, lasciavano ora in vista, pelle penzola e smagliature, evidenti di un grande dimagrimento.
L’idea di trovarle altra sistemazione arrivò all’improvviso nella mia mente.
Proposi di scendere a bere con lei, mi seguì entusiasta.
Una volta scesi in area bar le chiesi diretta cosa le avrebbe fatto piacere fare.
Mi rispose senza alcuna timidezza che avrebbe avuto piacere avere un ‘ora di sesso estremo con uno sconosciuto.
Mi illuminai e senza esitare iniziai a guardarmi intorno, era pieno di singoli bellissimi bisognava solo scegliere, la invitai a farlo.
Iniziammo a camminare nel buio della penombra e Mary con una velocità estrema mi indicò un giovane ragazzo sulla trentina alto e ben proporzionato che beveva un drink ascoltando la musica.
Nel frattempo Federico ed Enrico erano vicino a noi, ma non troppo e ci osservavano, parlottando fra loro, gustandosi la scena con sorriso malizioso, in attesa di capire cos’avessi in mente.
Mi avvicinai al ragazzo alto con fare deciso, tenendo per mano Mary.
Diretta e senza mezza termini chiesi se avesse voluto salire nelle stanze del piano superiore con noi.
Il sorriso rispose al suo posto prima di lui che annuì con evidente desiderio di conoscerci forse entrambe, ignaro che a me non avrebbe neanche toccato un braccio.
Salimmo al piano superiore e scegliemmo una camera tutti insieme.
Il ragazzo felicissimo iniziò a sbottonarsi la camicia iniziando a guardarmi con fare eccitato e libidinoso.
Federico ed Enrico guardavano la situazione cercando di capire cosa fare, ma non tardai a proporre a tutti di separarci in due camere.
Spinsi fuori Mary con il giovane alto e chiusi la porta restando sola con mio marito ed Enrico.
Non ero mai stata sola con loro, ma era evidente che mio marito con Mary non voleva restare, tanto valeva approfittare della situazione e godermi entrambi, almeno potevo provarci.
Mi guardarono sorridendo, felici della mia iniziativa, che poco si aspettavano da me, ma felici fossi stata tanto brava da organizzarla.
Salii sul letto e mi misi al centro lasciandoli in piedi alla fine del letto.
Iniziai a spogliarmi, avevo un vestito stretto e corto che poco nascondeva le mie calze autoreggenti bianche e il mio intimo di egual colore.
Continuai a sbottonando il reggiseno e li guardai come ad invitarli a raggiungermi sul letto.
Li vedevo salire sul letto e li immaginavo due pantere pronti a saltarmi addosso, ma forse ero io a desiderare lo facessero.
Si affiancarono a me uno da un lato uno dall’altro, iniziarono ad accarezzarmi con dolcezza infinita e la temperatura fra noi salì terribilmente.
La piccola Mary bussava insistentemente alla porta chiedendo di entrare ma la nostra eccitazione era salita al punto che non sentivamo nulla a parte i nostri respiri.
Federico invitava il giovane Enrico ad accarezzarmi, intimidito, dalla coppia, era in attesa che qualcuno gli dicesse cosa fare.
Si avvicinò a me più vicino e iniziò a baciarmi sulle labbra.
Le labbra di Enrico erano carnose e calde e la sua lingua morbida s’insinuava dolcemente nella mia bocca e giocava con la mia.
Federico nel frattempo era sceso tra le mie gambe e sentivo aveva preso a sfilarmi il perizoma e aveva iniziato ad assaggiarmi con la maestria che conoscevo.
Tra i baci di mio marito fra le gambe e quelli di Enrico sulle labbra, sul collo e sui seni , io non riuscivo a dominare la mia eccitazione.
Il sussurro di Federico mi arrivò alle orecchie, anche se non sentii cosa disse, ma lo capii presto, Enrico aveva indossato il preservativo e si era posizionato tra le mie gambe, lasciando le labbra a mio marito.
Davanti ai miei occhi avevo L’amore della mia vita, ma quello che avvertii dentro di me fu qualcosa di diverso. Enrico era dotato anche lui, la sua dotazione era comunque diversa da quella di Federico e avvertii la sua pienezza dentro di me in un attimo, sussultai, ma il piacere arrivò accendendo con calore il mio viso.
Federico mi sorrideva vedeva salire il mio piacere e questo aumentò anche il suo, mi mostrò il suo Dillo ed io iniziai a succhiarlo avidamente, e godemmo insieme, adoravamo raggiungere l’orgasmo nel contempo.
La complicità fra i due amanti, che avevo fianco a me, era stata entusiasmante.
Tutta la settimana che seguì non feci che pensare a quel momento tanto tenero ed eccitante fra noi.
Fortunatamente la compagna di Enrico di quella sera non si era arrabbiata, malgrado l’avessimo esclusa dai nostri giochi, aveva capito che volevamo stare fra noi e comunque anche lei si era divertita con il singolo non aveva avuto una serata meno eccitante della nostra.
Enrico, ormai, era l’unico amante che consideravo fisso per me e iniziammo a sentirci più spesso su la chat Telegram che condividevo con Federico.
Enrico e Federico erano complici e molto legati.
Fu chiaro per tutti che quella sera era solo l’inizio.
Federico comunque chiese ad Enrico di scegliere altra compagna, visto che l’ultima era stata disgustosa per tutti.
Arrivò presto una nuova compagna di giochi per Enrico e una mattina il suo buongiorno fu accompagnato da questa bella notizia.
Era una bella ragazza, molto più matura rispetto l’altra sia mentalmente che anagraficamente, una persona ordinaria , con una quotidianità semplice e indiscussa, che aveva una gran voglia di conoscere questa realtà e con Enrico.
Entusiasta di conoscerci, dopo i racconti di Enrico, organizzò, lei stessa, una serata per stare insieme e scelse un club per farlo.
Arrivammo prima di loro, era una serata cubana dove dei neri meravigliosi ballavano la salsa più sexy che avessi mai visto.
Ero terrorizzata all’idea che mi prendessero a ballare, dato che avevo deciso di indossare un abito stretto di tessuto metallizzato rosa con sotto nulla.
Quella sera Federico era determinato a fare scambio separato, voleva conoscere la nuova fiamma di Enrico e godersela senza distrarsi a guardare me.
Arrivarono in tarda serata, l’attesa ci rese irrequieti e sempre più curiosi.
Enrico quando arrivò mi baciò sulle labbra e Federico fece lo stesso con lei.
Era bella nella sua semplicità, viso dolce ed espressione accomodante che confermò anche il suo carattere, nel corso della serata.
Il suo nome Serena era perfetto per lei, iniziò a voler girare in ogni dove all’interno del locale per non perdere nulla, per niente intimidita dalla realtà del posto così nuova per lei.
Ci separammo dopo una mezz’ora dal loro arrivo, ma l’utilizzo delle camere chiuse del secondo piano era vietato a meno di tre persone così Federico portò Serena nella camera che aveva affittato per la notte per non tornare a casa dopo una serata di eccessi alcolici.
Io ed Enrico invece restammo in un’ area riservata del privé solo coppie.
Enrico mi guardava con un espressione dolcissima, mi iniziò a baciare con immensa passione e affetto.
Mi sussurrò quanto tenesse a me e a Federico, quanto fossimo importanti per lui questo periodo e quanto amava stare con me.
Tra di noi era dolcezza infinita ed io amavo questo, odiavo l’idea del sesso fine a se stesso, per questo avevo scelto di limitarmi a chi mi aveva fatto stare bene e tornare sempre da loro.
Per Enrico, l’idea di avere un momento per stare solo con me, era entusiasmante.
La sua bellezza di giovane uomo gli consentiva di poter avere qualsiasi donna desiderasse, ma l’idea di passare del tempo con una donna che, oltre ad essere desiderata da lui era un affetto , era aver trovato completezza in un gioco si, ma che lasciava tanto oltre l’orgasmo.
Scoprire che sotto il vestito non c’era niente lo fece sorridere, mi accusò di essere stata spinta, e non mi credeva capace di farlo, ma mi ringraziò per l’iniziativa.
Sollevare il vestito e guardare sotto era il desiderio più forte che aveva da sempre.
Quella infantile curiosità di guardare sotto le gonne delle amiche che hanno i bimbi, era ancora presente in lui, me lo confessò e iniziò a sbirciare eccitato.
Mentre mi baciò fece scivolare la bretellina di metallo del vestito e mi accarezzò il braccio fino la punta delle dita stringendomi le stesse fra le sue.
Prese anche l’altra mano e incrociò le sue dita tra le mie, mi sussurrò che ero bellissima e che era felice tornassi da lui quando volevo fare l’amore con qualcuno mentre Federico si divertiva con altre.
Lusingato, di essere la mia scelta, diede il massimo per confermare e sugellare questa fedeltà.
Iniziai a succhiare forte la sua erezione forte e maestosa che mi invitava, lui sembrava impazzire, accarezzava la mia testa e i capelli spingendo con dolcezza la testa e accompagnando i miei movimenti.
Dopo poche decine di minuti si staccò da me e mi aiutò a distendermi per assaggiare me.
Ricordavo la sua abilità e passione con la bocca, caldissima che accendeva un fuoco sempre più forte tra le mie gambe che saliva fino al viso.
Quando vide che non ne potevo più mi raggiunse sul viso, mi prese a baciare mentre infilava il preservativo sulla sua eccitazione.
Risi della sua goffaggine e lo aiutai a farlo per fare prima.
Mi penetrò con tanto vigore che pensavo di impazzire, la mia mente era concentrata su di lui sui suoi movimenti sul mio corpo che diventavano sempre più frenetici, intorno a noi era come si fosse creato il vuoto assoluto.
Esplodemmo insieme con una bellissima sintonia, mi baciò ancora e ancora, felici entrambi.
Restammo abbracciati e solo allora ci accorgemmo che qualche coppia si era fermata a guardarci, intimiditi ci ricoprimmo e decidemmo di uscire a cercare i nostri rispettivi.
Camminavo con la mano nella sua vicinissima , l’ora era tarda e la temperatura dei presenti e la loro eccitazione si era alzata notevolmente.
Passando per raggiungere il piano di sotto era un’impresa difficile, cercando di evitare le mani sul sedere e dovunque riuscissero a raggiungere.
Cercavo Federico, ovunque, con lo sguardo nella speranza di trovarmi presto con lui, il tempo del gioco era finito ed ora avevo voglia solo di riunirmi a lui e sapere com’era andata la sua trasgressione con la tua partners.
Dopo l’incontro non c’era altro, solo la voglia di ritrovarsi, di riabbracciarsi, di raccontarsi, di vivere la serata con i nostri partner come fossero amici ordinari, come la serata potesse trasformarsi in attimi di chiacchere e drink e ordinaria armonia.
Così accadde e così doveva essere anche in futuro, Enrico e la sua lei restarono con noi fino alle primi luci dell’alba, quando la stanchezza si fece sentire e ci salutammo con un tenero bacio sulle labbra e un appuntamento per il giorno dopo con colazione e passeggiata insieme, perché in fondo quando si sta bene, ma bene veramente non e’ mai solo sesso.










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