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Lui & Lei

Il mio inizio con un lui .........diciannovesima parte uno scalino in più MATTEO


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
08.02.2023    |    1.426    |    5 9.6
"Di aver bevuto troppo tanto, da non essere attenta a ciò che accadeva intorno a me..."
Sento sempre dire che le cose organizzate all’ultimo sono le migliori, in effetti capita spesso questo a confermarlo.
Il sabato al Deluxe sembrava non finire mai, con il singolo era stato bello ed emozionante, ma il desiderio di qualcosa di familiare era sempre costante per me.
Qualcuno, che in qualche modo, avevo nel cuore, anche se non in modo assoluto.
La serata volgeva al termine e iniziavo a smaniare per tornare a casa.
Vedevo Fabiana molto stanca e restavo lì, solo con l’idea che potesse servirgli una mano per finire prima il suo lavoro.
La cercavo con gli occhi, ormai nel mio cuore lei era la mia ragazza, prendermi cura di lei, era una priorità per me.
Non aspettai molto, la vidi entrare in sala spa con l’accappatoio, iniziò a battermi il cuore.
Avanzava verso di noi, ma gli occhi erano solo su di me, mi sorrideva e mi guardava senza esprimere quello che invece stava già esprimendo. Il desiderio e la passione emergevano da tutta se stessa.
Appena mi fu vicina, mi avvolse in un caldissimo abbraccio, tolse l’accappatoio e mi abbracciò ancora con il suo corpo bellissimo e voluttuoso, che tanto esprimeva, tra sensualità e desiderio.
Federico ci accompagnò in un angolo della vasca, eravamo soli, ma anche se ci fosse stato uno stadio pieno, eravamo soli lo stesso.
Iniziò a baciare Federico, la mia piccola Faby e ad accarezzare me nel contempo.
Io la baciai posizionandomi dietro la sua schiena e con le mani la accarezzavo sui seni, le due melette perfette, con una forma da ragazzina che il tempo non aveva intaccato.
Lei intanto fece salire Federico sul bordo della vasca e iniziò a succhiare il suo Dillo in erezione.
Le mie mani scesero dai seni al suo ventre e le infilai dentro il suo perizoma, finalmente anche lei ne portava uno, così da non criticarmi perché portavo il mio.
La sua patatina era bagnata e lo avvertivo, malgrado l’acqua fosse tutta intorno a noi.
Continuai ad accarezzarla, sentivo Federico godere con la sua bocca e ne ero felice. Volevo anche lei godesse, le mie dita continuarono a insinuarsi tra le sue bellissime labbra intime, fin quando non lasciò Federico e la sentii godere di piacere.
Felice del suo caldo momento di piacere, si voltò verso di me e mi baciò sulle labbra lasciandomi il sapore di Federico a deliziare la mia bocca.
Mi sussurrò , tra i baci, che non era mai venuta con una donna in quel modo e questo mi riempì di immenso piacere.
Finalmente la serata al Deluxe finì, eravamo stanchi ma appagati , tanti incontri emozionanti grazie al last lasciato sul sito, tante sensazioni positive provate con alcuni di loro, null’altro poteva accadere di più in una serata.
Federico amava avere ragione, e mi ripeté che come sempre le serate in spa risultavano le migliori, gli eventi occasionali ci sorprendevano sempre positivamente e se non ci fossero stati , comunque stare in acqua a rilassarsi, era un valido motivo per andare. Non potei non dargli ragione, ma non avere una continuità con le persone , per me, restava sempre il motivo che limitava la mia intimità e i miei giochi con loro.
Non mi lamentavo, in fondo le mie serate finivano sempre bene con Federico, l’eccitazione che davano gli incontri con altre coppie rendevano comunque più eccitanti anche i nostri rapporti.
Mi piaceva l’idea che fosse solo questo, visto che io non so giocare e non so fare sesso senza provare qualcosa che a Federico avrebbe dato fastidio.
Sembrava un giusto compromesso per continuare, senza creare insicurezze e gelosie inutili.
Una mattina proposi a Federico di salire a Roma a salutare Faby, prima di partire per la Thailandia.
Avevo voglia di riempirla di baci, di distrarla dai suoi dispiaceri sentimentali con Fabio, che aveva deciso di non vedere più, almeno questo diceva.
Federico decise di prenotare in un ristorante, famoso per la cottura della carne.
Lui amava mangiarla, diceva di piacergli perché in fondo era un pochino cavernicolo dentro.
Nulla di più vero, pensavo, ogni qual volta lo diceva, era antico e prepotente, con me soprattutto, malgrado l’amore assoluto che provava che lo portavano sempre alla ricerca del mio benessere.
Inizialmente credevo saremmo andati noi con Faby soltanto, ma invece ci venne in mente di coinvolgere anche Matteo.
Amico del sito, con lui non avevamo mai avuto modo di giocare, a parte un piccolo approccio in acqua durante una festa al Deluxe avvenuta almeno due mesi prima, presente anche il mio amico Vic.
Con Matteo ci scrivevamo spesso, era rimasto contento del nostro piccolo gioco soft, impressionato dal mio seno prosperoso e sodo, come lo aveva definito.
Arrivammo al ristorante in tarda serata, presi tutti da impegni di lavoro.
Vederci fu una vera gioia, Matteo era leggermente ingrassato, rispetto l’ultima volta al Deluxe, ma aveva sempre il suo sguardo timido e rispettoso che mi piaceva tanto.
Gli presentammo Fabi e ci accomodammo.
Federico si mise di fianco a Fabi lasciando me vicino a Matteo.
Questa scelta dei posti mi colpì, come anche la scelta di un tavolo tanto defilato e discreto rispetto il resto dei tavoli.
Da subito l’atteggiamento di Federico si manifestò tutt’altro che discreto rispetto la serata che doveva essere di assoluta tranquillità, destinata a salutare i nostri amici prima del viaggio in Thailandia.
Matteo era in evidente imbarazzo ed io con lui, anche se fingevo di non esserlo.
Ero sorpresa quanto lui, se non di più, di come stava evolvendo la nostra serata tanto casta, come l’avevo proposta.
Fabiana, vestita con una mini molto sexy, aveva aperto le gambe mostrando le calze autoreggenti e niente slip a parte un minuscolo bodi che finiva con dei bottoncini.
Federico aveva oltrepassato il tutto e la massaggiava nella sua intimità baciandola nel contempo sulle labbra, senza preoccuparsi del nostro imbarazzo.
Nascosi la mia perplessità a riguardo sorseggiando vino e sorridendo a Matteo che si guardava intorno per vedere se qualcuno ci guardasse.
La serata non fece che continuare su questa linea.
Matteo, sempre più imbarazzato, mi sussurrava all’orecchio che non si aspettava di trovare Federico così tanto cambiato, rispetto il nostro ultimo incontro.
Mi guardava per vedere cosa stesse succedendo, attraverso qualche espressione dei miei occhi, ma non lasciai trapelare emozioni.
Il vino iniziava a salire nella mia testa, malgrado la cena accompagnasse molto bene, ma era quello che avevo bevuto prima del pasto che aveva annebbiato tutto . Smisi di pensare a cosa stesse accadendo, ma i lamenti di Matteo a riguardo , mi fece pensare che la temperatura fra Federico e Fabiana fosse salita oltre misura.
Proposi di cambiare locale, anche per evitare che qualcuno ci notasse, iniziai a pensare che il vino non avesse annebbiato solo la mia mente. Era l’unica giustificazione che davo ai miei due amori, in quel momento.
Matteo gentilmente ci propose di andare da lui per un caffè, visto che era vicina a dove stavamo cenando.
Arrivati a casa di Matteo fui attratta dal piccolo acquario che arredava il suo salotto.
Centinaia di minuscoli pesciolini nuotavano sulla superficie mi accasciai sedendomi sui talloni per vederli meglio. L’alcool offuscava molto la mia realtà del momento, Federico venne a prendermi per portarmi dov’erano loro nella sala principale.
Matteo armeggiava in cucina e lo raggiusi per avere un caffè, sperando mi concedesse più tempo per riprendermi dalla sbronza.
In cucina mi abbracciò da dietro e mi poggiò il viso sulla spalla. Un abbraccio innocuo, ma pieno di dolcezza ed emozione.
Mi voltai e mi baciò con tanta tenerezza, sorrideva, sembrava felice, peccato che l’alcool mi impediva di vederlo con nitidezza.
Mi accompagnò in sala e una volta lì, mi accorsi che Federico e Fabi già erano aggrovigliati in esplicite scene di sesso.
A quel punto Matteo iniziò a baciarmi mentre le sue mani esploravano il mio corpo da sotto il vestito di ciniglia lungo che avevo indossato.
Tra baci e carezze, mi trovai spinta in camera da letto, seguita da Federico e Fabi.
Quest’ultima mi fece distendere e mi chiese se stessi bene, annuii e gli bastò per iniziare a coccolarmi come amava fare .
Mi riempiva di baci e carezze mentre Federico e Matteo facevano con me la stessa cosa.
Era bello averli tutti intorno, ma la cosa mi rendeva irrequieta e non sapevo dove guardare e cosa toccare.
Forse lessero i miei pensieri in quanto Fabi iniziò a giocare con Il Dillo di Federico, sempre più eccitato, lasciando Matteo in un angolo del letto su di me.
Matteo mi guardava con tanta tenerezza alternando baci intensi e carezze a parole sussurrate all’orecchio.
Mi denudò un seno, sapevo fossero la sua passione da sempre, feci lo stesso liberando l’altro, facendo scivolare il vestito sotto di essi .
Iniziò a baciarli con grande trasporto, e anche per me era un grande piacere.
Mi baciava sul collo e sulla bocca, si alternava velocemente travolgendomi con tutto il suo calore.
Scese in basso tra le mie gambe e iniziò ad assaggiarmi penetrandomi con un dito, ero bagnata e desideravo ogni cosa stesse facendo.
Con gli occhi chiusi sentivo e non vedevo gli spostamenti su di me, ma assaporavo il piacere di ogni gesto.
Tornò sul mio viso e lo riempì di baci, mi sussurrò che mi conosceva abbastanza da sapere che non amavo andare con gli uomini fino in fondo, ma se avessi fatto un’eccezione lui mi avrebbe amata in quel momento. Non sarebbe stato solo sesso, perché durante le innumerevoli volte che ci eravamo parlati, aveva iniziato anche a volermi bene a sentirmi molto vicina ad apprezzarmi. Stare con me in quel momento, era una cosa che voleva fortemente.
Sentivo strusciare il suo Dillo in erezione sulle labbra della mia vagina come a farsi largo fra le stesse.
Sembrava, il suo Dillo, avesse un’autonoma capacità di movimento e venisse attratto fortemente dall’apertura che c’era nella mia intimità.
Mi sussurrava che dovevo solo fermarlo, se avessi voluto e lo avrebbe fatto senza esitare, non avevo dubbi di questo, lo conoscevo bene anch’io.
Presi tempo e gli chiesi se avessi potuto giocare con il suo Dillo. Mi sorrise, lo divertiva molto il fatto che chiedessi il permesso di giocare, quand’ero in procinto di farlo. Sapeva fosse mia abitudine, leggendo le mie storie e la cosa lo aveva sempre sorpreso. Mi chiedeva spesso se pensassi mai che, qualcuno potesse dirmi di no.
Sapevo fosse improbabile ma gli avevo risposto che tutto poteva accadere, non volevo darlo per scontato.
Giocai con lui a lungo, sperando che, come tutti gli altri partener, raggiungesse l’orgasmo spegnendo il desiderio di continuare con me oltre.
Solo che il mio giochetto, più volte ripetuto in passato, ero certa con lui non avrebbe funzionato, mi conosceva troppo intimamente per cascarci.
Conosceva la mia tendenza di scappare dal rapporto completo, utilizzando l’atto orale e anche la fierezza e soddisfazione che mi dava riuscirci.
Mi prese il viso e lo allontanò dal suo Dillo facendomi salire, fino a farmi raggiungere il suo, mi baciò e mi sorrise senza dire nulla. Si alzò dal letto e si allontanò per alcuni secondi, tornò con la sua erezione coperta da un preservativo e si distese su di me.
Iniziò a penetrarmi con dolcezza e provai un enorme piacere, nel frattempo mi accarezzavo il clitoride per aumentare il mio piacere e farlo esplodere.
Mi sussurrava nelle orecchie che voleva fare con me un patto, preso dalla passione e dal desiderio mi chiese di essere solo sua e di nessun altro a parte Federico.
Credo l’alcool e il desiderio avessero offuscato la sua capacità di essere razionale e sensato com’era di solito quando mi parlava, durante i miei racconti infiniti in chat.
Forse impazzito dal momento e sentendo anche me molto trasportata da attimi così insoliti tra noi, iniziò a possedermi con sempre più forza e passione .
Sentivo pesante il suo corpo su di me tanto da impedirmi di accarezzarmi intimamente.
Si spingeva dentro , a volte con forte pressione e ripetizioni veloci e sentivo dolore misto a piacere, ma l’alternarsi dell’uno all’altro, mi impedirono di raggiungere l’orgasmo, malgrado ci arrivassi sempre molto vicino.
Mi voltai verso Federico e vedevo mi guardava ignorando Fabi che, a sua volta, seguiva il mio amplesso ignorando il resto.
Li ignorai, la loro continua ansia nei miei confronti, mi rendeva inquieta senza gratificarmi.
Matteo continuò, ignorando tutto, diventando ancora più possente e vivace.
Mi sussurrò un attimo prima che accadesse che stava venendo e raggiunse il piacere crollando su di me in un caldissimo abbraccio.
Mi guardò, ancora e mi baciò affettuosamente ,prima di alzarsi e allontanarsi verso il bagno.
A quel punto guardai i miei amori, quelli che ormai da mesi chiamavo i miei fidanzati, e aspettai mi dicessero qualcosa.
Federico era di fianco a Fabi, lei fu la prima a interrompere il silenzio, dicendo che io ero una creatura troppo dolce e che Matteo non avrebbe dovuto essere tanto forte con me. Scivolò su di me, mi avvolse con il suo corpo e mi ripetè che non ero il tipo di donna che doveva ricevere tanta voracità e forza durante il rapporto. Accusò se tessa di non averlo fermato, che non avrebbe permesso più a nessuno di essere tanto forte con me .
Non capivo perché tanta preoccupazione da parte di quei due, che avevano rinunciato a continuare per preoccuparsi così tanto di ciò che accadeva intorno a me.
Federico si avvicinò e cercò di continuare con me ciò che aveva interrotto con Fabiana. Ma appena cercò di penetrarmi sentii un forte dolore e lo feci fermare proponendo di tornare a casa.
Forse Matteo era stato forte con me, non perché fosse lui violento, ma perché io non ero abituata a quel genere di rapporti e con poco mi infiammavo nella mia intimità.
Dalla sua macchina, Fabiana, iniziò a mandarmi vocali nei quali mi accusava, di non aver pensato a fermarlo, invece di lasciarlo fare .
Di aver bevuto troppo tanto, da non essere attenta a ciò che accadeva intorno a me.
Di aver bloccato Federico dal divertirsi con lei, perché preoccupato per me, consapevole non fossi lucida da capire che non ero abituata a quel genere di amplessi tanto profondi e decisi, avendo ricevuto sempre rapporti dolci teneri ed, estremamente delicati, fino a quel momento.
Quello che non riuscii a dirgli, era che invece ero consapevole di cosa accadesse quanto loro, ma che avevo amato quelle attenzioni e quelle carezze tanto da non voler rovinare quel momento.
Non volevo Matteo rinunciasse al piacere ricevendolo così com’ero abituato, solo perché io ero particolarmente sensibile nella .mia intimità
Volevo pensare che, come altre donne, potevo anch’io ricevere dei rapporti tanto volutamente irruenti e passionali , volevo iniziare a provare e vedere se potessi abituarmici così da goderne a pieno.
In fondo se sono in questo mondo è per provare cose nuove, cose che solo persone diverse possono farti provare, come aveva fatto Matteo .
Amai Fabiana, infinitamente, in quel momento, le sue parole forti e accanite dimostravano il suo amore per me, ma non volevo anche lei, come Federico, diventasse possessiva e premurosa tanto da credere non fossi in grado di gestire le persone con le quali mi relazionavo.
Obiettivo per il mio ritorno dalla Thailandia, fare in modo che le persone che mi amano sanno che so quello che voglio e quando sbaglio è per fare sempre meglio , la prossima volta.
Grazie a Matteo, avevo fatto uno scalino in più e non era solo il nostro fare l’amore insieme, ma il rinunciare al sesso freddo di gioco, lasciando posto alle sensazioni e all’affetto , senza che questo sfociasse in qualcosa che non si potesse controllare.


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