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Lui & Lei

Il mio inizio con un lui ........quindicesima parte giovani incontri inaspettate sorprese.


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
27.01.2023    |    888    |    3 9.5
"La cosa mi importava poco, era tutto così eccitante, anche così, mi piaceva vedere Federico con altre donne, indipendente da me che limitandomi ero più..."
Avevo curiosità di conoscere nuove coppie sul sito, e ogni giorno, al risveglio, ci passavo del tempo.
Trovare dei coetanei, in forma, simpatici e non montati, era un’impresa ardua.
Una mattina, sul profilo, ricevemmo un messaggio inaspettato, la giocane coppia di Bellissimi e Sorridenti, come si facevano chiamare, volevano incontrarci.
Li avevamo conosciuti casualmente al Delaxe una domenica. Ricordo che cercavano di scappare da una coppia che avevano deciso di incontrare per conoscenza quel giorno, ma che era poi molto diversa dalle aspettative che si erano fatte, guardando le foto.
Non erano stati sinceri con la coppia, del resto in pochi di noi riescono e invece di confessargli che non erano di loro gradimento, li evitavano, girando da un locale all’altro della spa.
Il loro imbarazzo ci colpì e fu motivo di approccio fra noi. Li aiutammo a nascondersi e insieme uscimmo dal Delaxe spa per farci un cornetto al bar.
Il fine serata fatto di chiacchere, fu piacevole con loro. Lui super chiacchierone, con forte accento Romano. Lei una piccola barbi, con una linea androgena del corpo, unita ad un viso d’angelo senza uguali .
Prima del messaggio, di quella mattina, li avevo dimenticati, come le tante meteore incontrate in questo mondo. Con il messaggio ricevuto, invece, il ricordo di loro tornò vivido e chiaro.
Incontrarli era un piacere per Federico, ma con tante perplessità per me. Erano così giovani, mi sembrava di entrare in un angolo di mondo che ormai non doveva più appartenermi.
Mi sentivo come una donna adulta in un gonfiabile di gomma a forma di castello, a giocare con le palline con piccoli bimbi che scompaiono, inghiottiti dalla profondità delle stesse.
Ma non volli assecondare, la mia inadeguatezza, questa volta. In fondo, erano stati loro a cercarci, sicuramente non ci vedevano inadeguati e troppo adulti per stare con loro, il castello di gomma lo volevano condividere proprio con noi.
Con messaggi su Telegram, gli ricordai la nostra età, scoprendo che non l’avevano dimenticata, anzi , era quella ad interessargli, stufi di coetanei competitivi e altalenanti, già più volte incontrati in passato.
Quindi la nuova esperienza con differenza abissale d’età , non era nuova solo per noi.
Ci ospitarono da loro, sorpresi, di questa fiducia concessaci, dopo una sola serata veloce passata in un bar, a ridere delle fughe fatte alla coppia del Delaxe, li raggiungemmo dopo cena.
La loro abitazione era graziosa e accogliente.
Lui era entusiasta di farmi vedere la cameretta che aveva ammobiliata per la figlia treenne, che viveva per lo più dalla sua ex compagna, ma che gestiva saltuariamente come tutti i padri separati.
Mi colpì la sua tenerezza nei confronti della bimba, mi fece vedere la sua persona in modo più maturo.
Dopo chiacchere e tante risate decidemmo di farci un massaggio nella loro camera da letto.
La lei, ci informò subito, che il suo lui c’era andato pesante, la sera prima con lei, infiammando totalmente la sua vagina che era inutilizzabile.
La cosa non mi dispiacque, non volevo, come sempre ultimamente, arrivare al rapporto completo. Quindi era irrilevante per me il suo piccolo problemino tecnico.
I nostri lui si sdraiarono sul letto , nudi, a pancia sotto.
Io e lei solo con il perizoma addosso ci mettemmo sopra di loro per un massaggio rilassante.
Il massaggio durò pochissimo, il lui volle in un attimo capovolgere la situazione ed essere lui a massaggiare me.
Aveva una bella mano, pesante al punto giusto, e dolce nel contempo, mi fece rilassare.
Appena mi vide serena mi fece girare di nuovo e volle massaggiare anche sul davanti.
Non guardavo più cosa accadesse fianco a me, era travolgente il suo tocco e il suo respiro e mi persi con lui nei suoi giochi.
Iniziai a giocare anche con la sua dotazione in evidente stato di eccitazione. Non pensai a cosa fare in quanto tutto arrivava nei gesti prima ancora che nella mente, con una tale naturalezza di espressione che mi sorpresi. La lei si avvicinò e iniziai a baciarla sulle labbra e sul collo con estrema naturalezza, sentendo di essere ricambiata in eguale entusiasmo.
Il momento si scaldava sempre di più.
Federico iniziò a penetrarmi con vigore eccitato come poche volte accadeva in così poco tempo, venne immediatamente dentro di me. Vedevo loro limitati dai problemini di lei.
Suggerii a tutti di rimandare la nostra serata, considerato la lei fosse impossibilitata a fare altro.
Ci rivestimmo tutti e mentre ci guardavamo ridemmo di quel momento caldo, nato così velocemente, senza preavviso, lasciandoci tutti piacevolmente sopresi.
In macchina, durante il nostro ritorno a casa, ci scoprimmo senza parole, come avevamo potuto essere travolti così tanto, da una giovanissima coppia.
Questo era l’ennesimo esempio di quanto le cose accadute , potevano essere tanto diverse da come ce le aspettavamo.
Inutile prevedere, dare età, volto, caratteri generali ai nostri partners, a contare poi erano le sensazioni che emanano le persone. Come avevo notato alla Maison di Milano con il singolo. Mai farsi dei programmi, darsi dei canoni, soffermarsi con le caratteristiche estetiche. La realtà delle cose, poi esulava dalle nostre aspettative regalandoci momenti inaspettati.
IL giorno dopo Federico si svegliò con una faccia, che conoscevo.
Mi girava intorno irrequieto e distratto.
Mi dichiarava di non avere nulla che non andasse, ma il suo viso mi diceva il contrario.
Durante la nostra passeggiata sportiva , nella quale coinvolgemmo anche il mio amico Vic, il suo silenzio parlava per lui.
Dopo futili chiacchere con il mio amico, in procinto di partire per la Thailandia , dove lo avremmo raggiunto da lì a due settimane, Federico si aprì.
Confessò il suo malumore mattutino, la sua angoscia inaspettata e apparentemente immotivata.
Vic lo fece parlare, interrompeva me, quando sentiva che lo accusassi di gelosia, per lasciarlo sfogare.
In effetti uscì fuori, questa volta, che non era la gelosia a travolgerlo negativamente, ma l’immagine di me che cambiava ai suoi occhi.
Non ero più la piccolina che gli era appartenuta per 33 anni, che aveva cresciuto sola i suoi figli, che aveva provveduto alle incombenze di casa, lasciandolo lavorare e crescere professionalmente.
Mi vomitò la sua insoddisfazione a vedermi così a mio agio con altri uomini, anche i giovanissimi che avevo evitato fino alla sera prima.
Sembrava che nulla mi creasse problemi, la mia capacità di adattamento era sorprendente, ma non abbastanza coinvolgente per lui, che restava basito, a volte, a guardarmi scoprendo una Giorgia diversa.
Cosa creasse problemi, di questa nuova realtà, non lo capivo ancora, comunque aveva dato profondo sconforto in lui e la cosa mi faceva arrabbiare.
VIc cercava di calmare gli animi, accesissimi, con i quali mi rivolgevo a lui, accusandolo di trovare sempre qualcosa che non andava ma non rinunciando a continuare nella trasgressione.
Federico asseriva, che tornare indietro era ora impossibile. Mi aveva fatto conoscere un mondo meraviglioso, nel quale mi vedeva muovere con estrema naturalezza, togliermelo, secondo lui, sarebbe stato brutto per me.
Io invece lo accusavo di trovarsi bene, quanto e più di me, in questa realtà, ma dispiacersi che riuscivo a divertirmi con altri uomini con la naturalezza che sempre era stata solo per lui.
Decidemmo di interrompere la nostra discussione. Vic ci ricordò che a breve lo avremmo raggiunto al viaggio più bello che avessimo mai fatto e di pensare solo a quello. Come un modo per staccare dal nostro mondo Swinger per vivere momenti solo noi.
Ci ritrovammo tra le braccia l’uno dell’altra, una mezz’ora dopo e non riaffrontammo più il discorso.
Io ero dell’idea che saremmo potuti tornare indietro in qualsiasi momento, non doveva pensare di togliermi nulla di così basilare importanza da non poterci rinunciare.
I giorni seguenti, si fecero sentire un’altra giovane coppia , con la quale avevamo fatto una cena la settimana prima.
La lei era una piccola ragazza curiosa con grandi occhi azzurri, il lui un alto ragazzo chiacchierone e simpatico, con non apparenti doti estetiche ma con un grande sguardo dolce e gentile.
Avevo pensato di non rivederli all’inizio, l’età mi aveva bloccato.
Ma l’esperienza con la coppia che ci aveva ospitato qualche giorno prima, riaccese la nostra curiosità verso di loro.
Ci organizzammo una serata tranquilla in un club privé.
L’ambiente pubblico, ci avrebbe consentito di sfuggire, se tra noi non fosse nato nulla di interessante, permettendo a loro, di non buttare una serata, cercando altro nel locale.
Entrati, preso un drink insieme ci sedemmo per chiacchierare.
Li guardavo chiedendomi, cosa avrei potuto fare con il lui, tanto giovane e diverso dai miei gusti personali. Speravo nell’entrata di qualcuno a me noto che mi permettesse di sfuggire da quell’imbarazzo che mi bloccava.
Il lui incuriosì Federico sul piano inferiore del locale, adibito in darkroom collocate a labirinto. Orientarsi nell’area era quasi impossibile. Ci trovammo a guardare nelle varie stanze e a perderci in un attimo.
Io con il lui, alla ricerca del bagno, Federico con la lei, in chissà quale angolo buio.
Dopo qualche ricerca, li trovammo in una stanza, lei era in ginocchio con il Dillo del mio Federico in bocca e lui gli accarezzava il seno fuoriuscito dal corpetto del vestito.
Il lui di coppia sorrise e manifestò la gioia davanti quella scena strofinandosi le mani.
Io non sapevo che fare a quel punto, mi buttai su mio marito per evitare che il lui mi afferrasse, giustamente, per iniziare con me quello che tra la sua donna e il mio uomo fosse già iniziato.
Federico aveva Il suo Dillo in erezione nella bocca di lei che, con l’altra mano, giocava con quello del suo compagno. Io avvinghiata al mio Amore lo baciavo avidamente cercando di trovare la giusta eccitazione da sostituire a tutto quell’imbarazzo.
Il lui ad un tratto iniziò a far scorrere le mani sotto la mia gonna, tra le gambe coperte da una sottilissima calza autoreggente e sexy.
La mano era decisa ma tremante, come presa da una forte emozione o una spasmodica voglia di cominciare. Mi avvicinò a lui e iniziò a baciarmi sul collo e sulla spalla scoperta da un body di pizzo estetico che arrivava all’altezza del seno lasciando nude le spalle e il collo.
L’eccitazione arrivò inaspettata anche per me, il buio aiutava a dimenticare la sua età e a lasciare spazio alle sensazioni che mi lasciava ogni secondo che passava.
Finalmente la mia mente aveva smesso di pensare e il lui mi aveva finalmente travolto, la sua emozione, il suo desiderio, la sua passionalità tanto esperta , malgrado l’età, tutto mi travolgeva in un mare di sensazioni bellissime.
Iniziai a giocare con la sua dura virilità, sorprendendolo con la mia voracità negli assaggi profondi, con la mia abile capacità di farlo sentire un tutt’uno con la mia bocca calda.
Mi sorprese quando si staccò da me per essere lui ad assaggiarmi tra le gambe, il suo altruismo mi colpì.
Era più interessato al mio piacere che al suo, la sua giovane età mi avevano fatto pensare fosse impossibile un tale gesto.
Era bravissimo nel suo caldo tocco tra le mie labbra intime, insieme ad un dito che mi penetrava dolcemente, raggiunsi un orgasma forte in pochi minuti.
Mio marito, si complimentò con lui per avermi fatto divertire, considerato che ultimamente riuscivo di rado a rilassarmi e a godermi il momento.
Felice del mio caldo momento di piacere lo baciai con trasporto sulla bocca e lo invitai a distendersi, comodo, sul letto, per dare modo a me di contraccambiarlo.
Non fui da meno.
Federico, gli anticipò che nessuna aveva trovato più brava di me, in quell’atto intimo che agli uomini tanto piaceva.
Avvolsi il suo Dillo con la mano e con la bocca, lo succhiavo scorrendolo nella sua lunghezza e lo mandavo in profondità fino alla fine della mia gola, felice di sentirlo impazzire.
Mentre stava per venire, me lo sussurrò, pensando volessi scansarmi e mi fermassi per fare altro, ma non lo feci.
Continuai nei miei intervalli di bocca e mano fino a sentirlo venire nella mia bocca.
Avevo giocato la mia carta di spegnere la sua eccitazione, per evitare il rapporto completo anche questa volta, come avevo fatto in passato.
Ricordavo il povero Alex che fuggiva dalla mia bocca, dopo la nostra seconda volta insieme, consapevole che utilizzavo quell’atto anche per evitare di andare oltre con lui.
Solo che avevo giocato male le mie carte, questa volta, ero stata ingenua da non considerare l’età.
Dopo il suo orgasmo si distese sul letto e volle che mi distesi abbracciata a lui sul suo petto con la testa, per riposare, mente mi stringeva a se.
Nel frattempo Federico e la sua lei avevano iniziato un eccitante rapporto completo con lei carponi. Noi li guardavamo rilassati, pensando , almeno io, che avremmo terminato lì la nostra serata.
Ad un tratto le sue carezze disinteressate e tenere di prima, vennero sostituite a baci caldi e a toccate intime e inequivocabili.
Caspita si era ripreso velocemente e con lo stesso trasporto di prima, meno timido più sicuro di se che mai .
Iniziai a giocare di nuovo con il suo Dillo, nella speranza di giocare anche questa volta la mia carta, ma inutilmente. Mi chiese di incartare il suo Dillo per farmelo provare anche lui, come già stavano facendo i nostri rispettivi compagni.
Mi sentivo in trappola, lo conoscevo appena e benché avessi trovato con lui una bella sintonia non mi sentivo pronta a fare altro.
Mentre le sue carezze si facevano più intime e decise, volli esprimere con estrema sincerità, questa volta, i miei dubbi, le mie remore.
Mi soprese, con quanta dolce comprensione, non mi fece pesare la mia decisione, anzi, mi confessò di aver ricevuto un momento bello ed eccitante con me e che non era indispensabile andare oltre se non me la fossi sentita.
Gli fui grata, peccato che il buio, mi impedì di dimostrarglielo con il mio sguardo. Gli diedi un bacio dolce a stampo sulle labbra e ci invertimmo per continuare con i nostri rispettivi con i quali finimmo per avere un nuovo orgasmo condiviso.
Il resto della serata fu veloce e loquace, Il lui ci confessò che amava andare con donne più grandi e che era stato benissimo con me, anche la lei disse lo stesso al mio Federico, ci lasciammo con baci caldi e abbracci inequivocabili con la promessa di rivederci presto.
Ma io, consapevole che se ci fosse una seconda volta sarà per accettare che tutto tra noi possa accadere e purtroppo non so se fossi ancora pronta a farlo.
Se non mi sentissi con coetanei, né con giovanissimi, la domanda che mi facevo è cosa bloccasse la mia mente.
Una risposta forse, Federico non è pronto a vedermi da altri posseduta, non sono io a non esserlo.
La cosa mi importava poco, era tutto così eccitante, anche così, mi piaceva vedere Federico con altre donne, indipendente da me che limitandomi ero più serena e consapevole di rendere sereno Lui , contava di più . Il segreto quindi era uno……..NON CREARE SECONDI INCONTRI.

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