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Lui & Lei

Il mio inizio con un lui.......parte quinta


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
29.11.2022    |    1.790    |    2 9.8
"Continuammo a restare a letto abbracciati ancora per un po' , ci raccontammo le nostre emozioni e sensazioni e continuammo a coccolarci fino alla telefonata..."
La serata volgeva al termine, eravamo stanchi, ma felici e appagati.
Riprendemmo la macchina di Alex e andammo in albergo per la notte, eravamo stanchi ,ci salutammo in ascensore con un bacio, noi al primo piano, loro al secondo.
Rientrata in stanza mi docciai, indossai un pigiamino di raso écru e scrissi al mio amico Matteo.
Matteo è un singolo conosciuto sullo stesso cito dove avevamo incontrato Alex e Moira, essendo solo , avevo con lui solo un rapporto di chat, scrivevo quello che accadeva, mi allertava su ciò che avrei dovuto evitare per essere più tranquilla, scrivevo a lui il nome delle coppie che mi contattavano e mi consigliava su quali continuare su quali no, insomma un consigliere, soprattutto un amico.
Mi domandò come stesse andando il week end, se ci fossero stati passi avanti con Alex, gli risposi di no ,ma aggiunse che avevo ancora una giornata e tutto poteva accadere, derisi il suo pensiero, anche se fosse navigato nel mondo scambista, odiavo la sua ostentata sicurezza con la quale dava sentenze, forse deviazione professionale visto che anche lui è un avvocato, a volte era quasi irritante, ma lo lasciai parlare e lo salutai con la promessa di finire di raccontargli tutto il giorno dopo.
A letto, confessai a Federico che avevo trovato maggior sicurezza e mi sentivo più serena credo fosse compiaciuto all'idea che tra me e Alex non ci fosse stato più di qualche carezza e bacio, evitai di farmi raccontare invece cosa ci fosse stato tra lui e Moira, mi sembrava di invadere la loro intimità era mio marito, ma in quei momenti sentivo che non appartenesse solo a me.
La stanchezza ebbe la meglio e ci addormentammo in un attimo.
La mattina arrivò con la luce del solo calda sul letto, ottobre non finiva di regalarci caldo e temperature ancora estive , ci alzammo con il sorriso, corsi in bagno x una nuova doccia, avevo portato con me una sottoveste di seta con un coordinato di lingerie dello stesso colore rosso fuoco.
Mentre l'acqua scorreva in doccia non mi accorsi dei rumori nella stanza...mi vestii, mi asciugai i capelli e uscii sorridente dal bagno.
In camera al posto di Federico c'era Alex, dorso nudo, muscoli in evidenza, sorriso sul viso, la mia espressione di imbarazzo e ansia fu eloquente, si giustificò dicendo che Federico era salito da Moira, che voleva lasciarmi sola per fare le mie scelte , che restare e guardarmi negli occhi, avrebbero impedito a me di lasciarmi andare ad altro lui serenamente, forse disse altro ma io non sentivo più ,terrorizzata da quell'immagine davanti a me, sola in una stanza senza che fossi stata io a deciderlo.
Alex notò il mio imbarazzo, capì che non ero stata felice di questa scelta alla quale ero stata esclusa, ci sedemmo sul letto e mi rassicurò in tutti i modi, dolce e tenero come sempre, mi ricordò che solo io avrei deciso se avessimo fatto di più o se avessimo solo pomiciato come avevamo fatto altre volte.
Mi tranquillizzò, come sempre riusciva, le sue carezze divennero baci che scivolarono dal viso al collo fino ai seni. La sottoveste e il reggiseno li fece scivolare sopra la mia testa e la sua bocca divenne calda sui capezzoli si soffermò a giocare con quelli , malgrado la cosa mi desse fastidio, evidentemente divertito continuò a farlo su entrambi i seni .
Mentre i suoi baci diventavano roventi approfittò del momento caldo creatosi fra noi per far scivolare il perizoma dal bacino, sentivo l'elastico scorrere lungo le gambe fino ai piedi e oltre li stessi.
Mi sentii nuda , ed era evidente che lo fossi, mi guardava immobile, mentre si posizionava a cavallo delle mie gambe e mi ricordava quanto fossi bella in quel momento, e che tenerezza c'era in quell'istante. Il viso gli divenne porpora, mi chiese se poteva mettere il preservativo e se avesse potuto giocare un pochino con me, se ne avessi avuto voglia, annuii e non se lo fece ripetere due volte, mentre strappava con i denti la carta protettiva io coprii il mio corpo con le braccia presa dall'imbarazzo e dalla timidezza.
Cercò di allontanare le braccia che avevano coperto le mie nudità, trovò resistenza e tra noi ci fu un attimo di lotta giocosa, come a prendere possesso dei propri ruoli, vinse lui ovviamente e mentre mi guardava fisso negli occhi alzò le mie braccia sopra la mia testa, come a ritrovare la posizione che avevo assunto nella spa quando mi ero aggrappata al muro di canne di metallo, la posizione gli ricordò quel momento, il viso si riempì di nuovo di rossore , mi guardava senza emettere fiato, i secondi sembravano ore. Sembrava assorto quasi pensieroso , ad un tratto mi confessò che l'emozione gli avevano impedito di avere ancora la sua erezione e che non poteva più continuare.
Si scusò con me, ma io ero felice, quel momento di emozione era stata la cosa più bella che poteva regalarmi.
Continuammo a restare a letto abbracciati ancora per un po' , ci raccontammo le nostre emozioni e sensazioni e continuammo a coccolarci fino alla telefonata di Moira, che ci chiedeva di far tornare su Alex per cambiarsi e uscire così tutti insieme.” Ti porto in un bel posto,” mi disse prima di uscire dalla camera, dandosi il cambio con Federico che scendeva dalla camera di Moira.
Federico era ombroso , io mi vestivo lui mi guardava appena, sembrava non volesse sapere, o sperava forse, che fossi io a raccontare, ma ero troppo arrabbiata con lui, come poteva pensare che la fuga dalla stanza con il cambio con Alex potessero passare inosservati, come nulla successo.
Ad un tratto mi chiese diretto come fosse andata e senza che rispondessi ancora, aggiunse che lo aveva fatto per me, per evitare che vederlo andare via potesse turbarmi. Voleva avessi un’esperienza diversa, che fosse per me emozionante e romantica e inoltre voleva vedere se restare da solo con Moira anche la sua di emozione potesse ridursi rispetto alle effusioni che avevano avuto nelle spa, dove la presenza di altre persone aveva giocato un brutto scherzo anche sulla sua di eccitazione.
Chiariti i particolari dei nostri incontri, uscimmo per raggiungere la macchina di Alex dove già in vettura ci aspettavano.
Alex guidò per circa mezz’ora e quasi tutto il viaggio raccontò della faccia che avevo fatto quando, uscendo dal bagno, lo avevo trovato in camera al posto di Federico, sembravano tutti divertiti dal racconto di Alex che aggiunse che a tutto pensava al momento del nostro incontro meno che sarebbe riuscito ad avere effusioni con me .
Mi sentivo messa in mezzo, ma erano talmente divertiti che finii per riderci sopra anch’io , ripensando a quei momenti.
Ci portò a Monza , Alex era affascinato da quella città e capii immediatamente il perché’ non appena arrivammo.
Era una città pulita ordinata, il sole di quel giorno, la rendeva ancora più bella.
Il duomo di S. Giovanni aveva una meravigliosa entrata frontale fatta in marmo e frontalmente una piazza bellissima dove passeggiare .
Alex mi prese la mano e passeggiò tutto il tempo fianco a me raccontandomi tante cose della sua vita e della sua famiglia di origine, ogni tanto mi attirava a se e mi dava un bacio a stampo sulle labbra. Moira e Federico facevano lo stesso a un passo alle nostre spalle, era tutto così strano e surreale , sembrava una fuga con amante con la compresenza di marito con propria amante .
Pranzammo in un’enoteca vicino la piazza, che oltre un buon vino ci deliziò con meravigliosi affettati tipici del posto, mangiammo tutto il tempo con la super visione di due piccoli cani che speravano di ricevere qualcosa in cambio dei loro dolcissimi sguardi.
Dopo pranzo tornammo alla spa, la sonnolenza del post pranzo e dell’alcool rendeva rallentati i nostri movimenti, ci sentivamo come senza forze. Approfittammo del lettino da massaggio, trovato casualmente in una stanza, per giocare con i ns corpi e farci delle coccole reciproche.
Moira e Federico, dopo poche decine di minuti si stancarono e salirono al piano superiore a cercare un posto più riservato dove continuare, mentre io e Alex continuammo lì in sala massaggi. Alex quasi dormiva , mi guardò per chiedermi se anche io cercassi un posto tranquillo dove andare, ma io avevo trovato un gusto particolare a massaggiarlo lì, anche sotto gli occhi curiosi degli altri ospiti, il suo corpo era rilassato , ma il suo Dillo invece lo era meno e questo contrasto mi piaceva e nello stesso tempo , mi rendeva orgogliosa.
Iniziavo a prendere gusto nel vedere Alex eccitato per merito mio, non aveva mai avuto importanza questo per me in passato, ma ora lo aveva, qualcosa in me stava cambiando.



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