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Lui & Lei

ventitreesima enrico


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
06.04.2023    |    3.984    |    13 9.7
"Un lenzuolo pulito e fresco sentii sulla schiena, in contrasto con il suo corpo caldo e avvolgente, che si era coricato su di me come un telo bollente..."
Lo scambio separato viene considerato da molti come il gradino più alto raggiunto da una coppia trasgressiva, come l’apoteosi dello scambismo, come una strada di non ritorno, io e Federico non la pensavamo così.
Il mio amico di chat, Simone, era basito da questa nostra scelta, continuava a ripetermi che mi ero fatta coinvolgere in un gioco più grande di me, non era il momento per me e Federico di salire su un gradino così alto senza aver fatto gli altri con calma.
La sua telefonata, il giorno dopo il nostro scambio separato con Mike e Monica, fu aggressiva e accusatoria.
Ti sei fatta convincere da un esperto in questo mondo senza pensare le conseguenze”, questa era la sua opinione!
Io e Federico ,invece, avevamo trovato la nostra nuova realtà perfetta.
Come un abito costruito a dosso, come un ingranaggio con il suo incastro.
Il giorno dopo eravamo felici, avevamo passato un’ora con due esperti scambisti e ce l’eravamo cavata alla grande.
Forse, dovevo rinunciare solo all’idea che Mike poteva essere il LUI con il quale incontrarmi qualora volevo un rapporto completo con un uomo che non fosse Federico.
Simone, mi sottolineava spesso , durante le sue telefonate, che non era il LUI che cercavo per me. LUI non avrebbe richiamato, LUI cercava sempre prede nuove ed eccitanti per i suoi incontri e non avrebbe richiamato.
Aveva ragione e più i giorni passavano più avevano conferma le sue dichiarazioni.
I primi giorni, aspettavo quel Messaggio, aspettavo mi chiedesse come stavo, aspettavo mi chiedesse come mai non gli scrivevo, ma con il passare del tempo dovetti accettare che il mio chat amico Simone aveva ragione, Mike non avrebbe scritto. Quella promessa di non sciversi più l’aveva accettata con entusiasmo, si vede, con l’dea di essersi tolta una grana.
Determinata a non voler essere una rompiscatole o una grana per qualcuno, smisi anche di pensarlo.
Federico il mercoledì, mi propose di andare nuovamente in spa, un pochino perplessa da quell’idea, mi lasciai comunque convincere.
Federico aveva iniziato a frequentare quei posti con un raro entusiasmo, non volevo lo perdesse, tanto non ero obbligata a giocare con qualcuno sessualmente, né a fare null’altro. Avrei potuto fare naturismo, rilassarmi e lasciare a lui il gusto di fare quello che gli andava.
Il caldo di quel posto mi rilassò subito, entrati in acqua , mi appartai con lui in un angolo e iniziai ad accarezzarlo sotto l’acqua.
L’eccitazione del momento aveva fatto salire sempre di più la temperatura, Federico mi chiese di uscire e di salire sopra al piano riservato alle coppie.
Lo seguii con l’idea di fare l’amore con lui in un angolo al buio, ma lo trovammo occupato.
Federico con fare simpatico, chiese alla coppia che occupava lo spazio se avremmo dato noia affiancandoci a loro.
La lei, bellissima bionda con pronuncia dell’est, accettò con entusiasmo, dopo aver dato un’occhiata a Federico in tutta la sua bellezza e dotazione.
Ci affiancammo a loro, pensavo avremmo fatto l’Amore fianco a loro, ma Lei iniziò a toccare Federico, non appena si accostò al suo fianco.
La passione fra loro salì immediatamente ed io rimasi in un angolo , inizialmente, a guadarli.
Lui, che disse di chiamarsi Enrico, scivolò a mio fianco passando sulla sua lei Hanna.
Quel passaggio leggiadro e delicato fu meraviglioso, Enrico era meraviglioso, nulla di così bello , avevano visto mai i miei occhi.
Magro asciutto come Federico, coperto di peluria scura rasata accuratamente, aveva un Dillo enorme ed eccitatissimo mentre mi guardava nuda tra l’accappatoio.
Mi sussurrò il suo nome in un orecchio e continuò a baciarmi dal lobo fino al collo.
Era caldo e profumato di fragola il suo dolcissimo alito, il suo sapore ancora più gustoso, i nostri baci ricambiati sapevano di buono, le mie labbra finivano tra i suoi denti in delicati morsi indolori.
Le sue mani andavano ovunque e la mia eccitazione saliva, come anche la sua, con una evidente erezione .
Lo vidi cercare il preservativo nel suo porta chiavi poggiato in un angolo, seguivo con ansia ogni suo movimento.
Una parte di me lo voleva ardentemente, una parte invece, mi diceva di fermarmi, non lo conoscevo, io non vado con gli sconosciuti, Giorgia bimba aveva sempre evitato la confidenza agli estranei.
Forse non era solo questo, l’idea di cosa pensasse Federico, era la mia paura principale.
L’idea che lui mi guardasse fare l’amore con Enrico , mi terrorizzava.
Lo fermai, Enrico mi guardava comprendendo immediatamente che qualcosa non andava, e con lui anche gli altri si fermarono.
Hanna era dispiaciutissima, “non scambiate?” Ci chiese, mentre sul suo viso accaldato ancora c’era un briciolo di speranza.
Io feci cenno di no con la testa, lei ancora carponi lasciò cadere la testa come in segno di dispiacere accompagnato da un no prolungato.
Continuammo con i nostri rispettivi, ma l’eccitazione tra me e Federico si era freddata.
Sussurrai a Federico che non conoscevo Enrico e non me la sentivo.
Ancora avevo a dosso il sapore e il profumo di Mike che avevo incontrato due giorni prima e non volevo altro partener per ora.
Cosa divento se cambio partener continuamente, mi ripetevo nella testa, voglio essere sempre fiera di me, la mia moderazione mi faceva stare bene.
Federico era un uomo, era giusto giocasse con chiunque, sconosciute usa e getta, ma io no.
Avevo creduto di aver trovato il mio Lui in Mike, da condividere con la sua lei e Federico, la delusione di non averli sentiti più era ancora forte, non volevo essere l’usa e getta di Enrico ora.
Tornammo al piano di sotto, li incontravamo ovunque e loro ci guardavano parlottando fra loro.
Mi dispiaceva aver dato l’idea della bambina capricciosa, ma non mi ero sentita a mio agio, Volevo la giusta confidenza.
L’unico dispiacere era stato che la mia decisione aveva fermato anche Federico che invece era molto preso da Hanna e il dispiacere glielo leggevo negli occhi.
Inoltre era il pomeriggio che doveva scegliere lui cosa fare, peccato che Enrico non li avesse lasciati continuare anche da soli.
Erano una coppia che avrebbe giocato solo insieme, non come tante, che accettavano il mio allontanamento e continuavano con Federico malgrado la mia assenza.
Capitava spesso nelle spa che questo accadesse ma Hanna ed Enrico non erano abituati se non a scambiare partner e restare insieme.
Nel corridoio ci fermammo a parlare con loro, avevo desiderio di spiegare cosa fosse accaduto.
Enrico aveva pensato non mi fosse piaciuto, ma tolsi dalla sua testa quel pensiero dicendogli che era uno degli uomini più belli incontrati in quei posti.
Mi sorprese, durante le nostre chiacchere, sapere che fosse mio coetaneo, quando io invece gliene davo almeno quindici di meno.
Mi parlava guardandomi negli occhi, e mi colpì che il suo sguardo non si fermava sui miei seni o sulle mie forme.
Mi raccontò che non erano sui siti, che giocavano da due anni insieme con Hanna, erano una coppia di nuova formazione ma si vedeva il loro amore da com’erano uniti.
In mezz’ora ci eravamo raccontati tante cose, più di quante avremmo potuti dirci in una chat.
Nel parlare e con poche decine di minuti, mi ero accorta che ci eravamo separati, parlavamo a coppie scambiate.
Hanna era vicina al mio Fede e con aria dolce scambiava chiacchere, che non udivo, vicina a lui.
Io facevo lo stesso con Enrico.
Gli confessai che avevo desiderio di avere un partener e non tanti sconosciuti, volevo uno massimo due LUI con i quali sentirmi tranquilla per lasciarmi andare senza ansie e preoccupazioni.
Forse un Amante, mi fece notare Hanna in modo provocatorio, Forse SI, mi scoprii a confessare.
Non chiedo fedeltà dall’altra coppia, continuai a raccontare, sarà solo una mia scelta, sarò io a limitarmi a loro, solo io, neanche Federico avrebbe avuto questa limitazione.
Restarono senza parole e si creò una lunghissima pausa che sembrava aver gelato l’aria intorno a noi.
Ma la sorpresa presto fu la mia.
Enrico mi sorrise,” tu sei quella che cercavo, io voglio fare l’amore con una persona dolce come te,” Federico sorrise ad Hanna e la tranquillizzò che sarebbe stata solo una cosa sessuale e null’altro.
Mi difese dicendo che, conoscendomi bene, era certo nulla di diverso ci sarebbe stato fra me ed Enrico, sarebbe stato solo uno scambio separato che durava il tempo di stare insieme e null’altro.
Hanna sicura di se e del rapporto fra lei ed Enrico gli credette e accettò .
Federico ad un tratto mi guardò e mi chiese se me la sentivo di separarci con loro in due stanze, così come avevamo fatto con Miki e Monica alcuni giorni prima.
Non ero certa di sentirmela, ma mi sentii come in trappola, accettai presa dal momento, chiedendomi come mi sarei sentita sola con Enrico, se sarei stata bene come con Mike o se mi sarei pentita ad aver accettato.
Il tratto di tempo intercorso per raggiungere le stanze del privé fu per la mia testa pieno di dubbi e paure, ma mi convinsi che avrei dovuto provare.
I dubbi passarono non appena chiuse la porta alle mie spalle, la dolcezza che mi avvolse dal suo sguardo mi distolse da ogni pensiero.
Mi abbracciò, inizialmente, come si abbraccia un amico alla stazione prima di un lungo viaggio.
Poi mi sciolse il fiocco dell’accappatoio e me lo tolse per appenderlo fianco a lui.
Mi coprì la bocca di baci e di delicati succhiotti come se volesse risucchiarsi le labbra.
Continuò sul collo e sui seni e mentre lo faceva mi spingeva delicatamente sul letto.
Un lenzuolo pulito e fresco sentii sulla schiena, in contrasto con il suo corpo caldo e avvolgente, che si era coricato su di me come un telo bollente.
Caldo di passione e desiderio mi accarezzava ovunque e con gli occhi chiusi assaporavo i suoi movimenti, ascoltavo con curiosità le sue parole sussurrate tutte intorno a me.
Mi chiedeva dove fossi stata prima di quel giorno, se fossi vera così come mi vedeva, se meritasse quell’amore che dimostravo solo per lui in quel momento.
Amore fatto di carezze e baci dedicati con tanto ardore e passione come se nella mente non ci fosse null’altro.
In quel momento era così, lo scambio separato era questo, dedicarsi all’altro senza distrazioni senza farsi influenzare da altro, dare e ricevere come se fosse solo lui ad esistere in quel momento.
Sbagliato in questo mondo, Simone era stato nel giusto ad averlo pensato, si era vero, non ero portata per il sesso scambista , né per la trasgressione e l’usa e getta del partner ,ne per qualsiasi altra cosa esisteva al di fuori di quello che stavo vivendo in quel momento.
Tenerezza, rispetto, considerazione assoluta ed unica, questo era nelle mie corde null’altro, era giusto imparare soltanto a separare quei momenti dalla vita quotidiana, ma ero brava e se ci avessi creduto potevo farcela.
I miei pensieri scomparvero, era sceso ad assaggiarmi tra le gambe e io gli accarezzavo i capelli morbidissimi mentre godevo di quelle calde e umide carezze .
Salì per evitare che raggiunsi l’orgasmo, mi disse che voleva vedermi mentre godevo.
Con estrema velocità prese il contenitore rotondo dove sapevo tenesse i preservativi, lo aiutai a prenderne uno che indosso velocemente.
Si fermò un attimo a guardarmi, cercando non so cosa dal mio sguardo, mi penetrò con estrema dolcezza, ma lo sentii comunque entrare , data la sua dotazione, ci muovemmo insieme continuando a guardarci negli occhi.
Raggiunsi più di un orgasmo con Emilio, fin quando dopo un’ora anche lui esplose di passione dentro di me.
Rimase dentro di me ancora qualche minuto, e mi riempì di baci e di carezze sui capelli, i suoi baci si distribuirono su tutto il viso mentre continuava a dirmi cos’aveva provato.
Mi fece promettere che lo avrei rivisto ancora e che saremmo stati ancora insieme e presto.
Avevo trovato uno dei miei LUI? Stavolta ci credevo.
La promessa che mi aveva chiesto era diversa da quella che avevo fatto a Miki…. Ero certa che lo avrei rivisto e lo promisi .
Anche Hanna era stata bene con Federico e ritrovarci in vasca fu bellissimo, come se ci conoscessimo da sempre.
Tra noi si era creata una tenera complicità.
Non essendo loro sul sito, ci scambiammo i numeri di telefono e creammo una chat a quattro, con la quale ogni mattina ci lasciavamo foto e buon giorno, accompagnati da racconti sulla nostra giornata e tanto altro.
Ero presa da loro e confidarlo a Simone era la mia nota dolente.
Come immaginavo , mi fece mille accuse, mi chiamò dicendo che stavo facendo un gioco che avrebbe portato danni.
Hanna poteva innamorarsi di Federico, io di Enrico, era ufficiale eravamo amanti, questo era un grave errore.
Non sapevo se avesse o meno ragione, ma io non volevo usare gli uomini, volevo confidenza, il rapporto con loro, comunque era a quattro, non era mio con Enrico, in effetti poi, Hanna e Federico si scrivevano molto più di noi.
Enrico prima di uscire dalla spa, aveva passato del tempo in acqua con me quella sera, a mi aveva rivelato qualcosa che non sapevo mi avrebbe rattristato tanto.
Stava lottando contro una malattia terminale e dipendeva da una cura sperimentale che per ora bloccava il progressivo peggioramento della malattia.
La chat di gruppo era incentrata molto sulla salute di Enrico, sui risultati dei suoi esami clinici e sul suo stato psicologico che era molto labile altalenante.
Dalla comunicazione in chat si capiva quanto fosse provato dal suo stato.
Un giorno organizzammo con loro una cena ,serata solo per stare insieme e fu proprio lui a chiederla, con mia grande sorpresa, voleva solo stare un pochino insieme e non era per scopo di sesso.
Ci incontrammo sera tardi e prima di allora con Federico eravamo stati in Spa per passare un pomeriggio trasgressivo. Avrei voluto Enrico e Hanna lì con noi e non potendoli avere feci l’amore con mio marito senza giocare con altre coppie.
Li raggiungemmo per cena e lo stato d’animo di Enrico era a pezzi, lei sempre bellissima con il suo fascino straniero e il suo sorriso disarmante, lui era un misto di tenerezza e angoscia.
Si perdeva continuamente nei suoi pensieri e quello sguardo perso nel vuoto rimarrà sempre nella mia mente.
Ci salutammo dopo un buon pasto e ci promettemmo di vederci in spa due giorni dopo.
Mi salutò con un bacio mi strinse forte la mano e mi sussurrò che ci saremmo visti presto.
Prestissimo!!!!
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