Il mio inizio con un lui ........ sedicesima parte Veramente niente male

La coppia , che ci aveva ospitato a casa loro , era veramente molto costante nella nostra quotidianità.
I loro messaggi pieni di attenzioni e curiosità erano motivo di gioia per noi.
Lui, Michele, non mancava ai nostri risvegli e a fine giornata, sempre affettuoso con la sua voce roca da cantante rock, trovava sempre un modo per farci ridere.
Lei Francesca come del resto anche Federico, apparivano poco nella nostra chat di gruppo, più riservati di me e Michele, rispondevano ai nostri messaggi saltuariamente.
Io e il lui invece eravamo in costante contatto tutto il giorno.
Era solito estraniarmi le sue fantasie e giochi sessuali con la speranza riuscissi a coinvolgere tutti e potesse realizzarle.
Ci provavo, manifestando il mio entusiasmo sincero, ma sentivamo poco trasporto dalla due controparti che rispetto noi dovevano trovare la giusta sintonia fra loro e con noi.
Avevo la sensazione, malgrado entrambi si piacessero tanto, ci fosse ancora dell’imbarazzo fra loro.
Federico la trovava incantevole, smaliziata e dolce nel contempo, con la giusta carica sexy che a lui piaceva, mai volgare e tanto avvolgente.
Francesca, a dire di Michele, trovava Federico un gran bell’uomo , la differenza di età fra loro non era assolutamente un problema per lei, lo affascinava per i suoi modi eleganti, caratteristica che emerge di lui a prima vista.
Malgrado questo il loro approccio era sempre impacciato e un diesel a partire.
Era come se entrambi aspettassero fosse l’altro a fare un gesto per primo, il nostro primo incontro aveva lasciato trasparire questo e le nostre chat quotidiane lasciavano confermata la stessa cosa.
Il nostro appuntamento successivo alla spa naturista arrivò in un lampo, organizzato per la domenica pomeriggio.
Tardarono ad arrivare, per motivi di gestione della bimba di Michele e per via del traffico sul raccordo.
Nel frattempo , noi ci facemmo un delizioso pranzo al Deluxe in compagnia di Antonio, il gestore della Deluxe e di Fabiana, la mia amica ormai un braccio destro per Antonio .
Antonio ci offrì un delizioso vino che accompagnato alla sua pasta cozze e pecorino, ci tenne impegnati a tavola per molto tempo.
Si unirono alla nostra compagnia, anche perché fummo noi , in realtà, a invadere il loro tavolo, Paola e Luca.
Paola e Luca , li avevamo incontrati in sala massaggi, qualche settimana prima, ma in realtà li avevo notati in spa già da mesi.
Ero rimasta colpita dalla classe di lei e dalla dolcezza di lui.
Avevo saputo da conoscenti, che fossero nel mondo Swinger da anni, rispetto noi, e che fossero degli abituè di nudismo soprattutto estivo.
Avevo visto, in questi mesi di frequentazione di locali privé , una predisposizione delle coppie Swinger navigate, a diventare troppo volgari nei loro giochi sessuali con altre coppie. Trovavo troppo spinta la loro manifestazione di trasgressione e speravo a me e Federico questo non accadesse mai.
Vedere Paola e Luca, sempre così composti ed innamorati, mi tranquillizzava molto. Non volevo diventare come alcune coppie che abitualmente mi capitava di incontrare, impegnate in rapporti orali con più uomini nello stesso momento, senza sentimento o considerazione alcuna.
Stare in loro compagnia , mi piaceva, Luca era riservato ma sempre molto galante, lei una simpatica compagna di chiacchere trasgressive e non.
L’attesa per l’arrivo di Michele e Francesca passò veloce con loro.
Quando Francesca mi vide la accolsi con una bacio, ero felice di vederla, con Michele feci lo stesso. Il saluto tra Federico e la lei invece lo sentii piu’ di circostanza.
Con Michele ci scambiammo uno sguardo di perplessità reciproca a riguardo, ma lasciammo proseguire la serata nell’attesa uno dei due si muovesse.
Ci accomodammo nella vasca del Deluxe, considerato fosse ormai quasi in orario di chiusura, eravamo soli.
L’imbarazzo tra Francesca e Federico invadeva l’aria, io e Ercole cercavamo di scaldarli con caldi baci e focose carezze nelle loro nudità.
Nulla sembrava riuscire.
Michele estraniava ad alta voce e con estremo entusiasmo, la descrizione di giochi sessuali che avrebbe voluto fare in quel momento in acqua. Io mi illuminavo sentendo le descrizioni dei suoi giochi, ma mi trovavo ad essere l’unica ad entusiasmarmi.
Dopo mezz’ore trascorse in ammollo con chiacchere futili e relax parziale, con Michele proponemmo di coccolarci in camera.
Avevamo capito che nulla sarebbe partito da loro.
Iniziammo, col distenderci nude, io e Francesca, supine sul lettone, Michele chiese se avesse potuto giocare con me, dato che la volta scorsa, a casa loro, non aveva potuto , avevamo interrotto bruscamente a causa del problema infiammatorio intimo di Francesca.
Annuii alla sua richiesta e lui si accostò alla mia vagina con grande voracità ed estrema abilità.
Mi fece impazzire con caldi assaggi delicati, mi fece raggiungere picchi di piacere che dovetti sedare, per evitare raggiungessi immediatamente il piacere, che avrebbe poi interrotto la mia sete di sesso.
Federico intanto faceva lo stesso con Francesca e dai suoi gridolini di piacere, capii anche lui era abilissimo con lei, ma conoscevo bene le sue capacità con il rapporto orale, fui felice anche lei lo stesse testando.
Ci scambiammo di nuovo, per volere di Francesca, per essere noi , ora, a giocare con il loro Dillo.
Notai Federico fortemente a disaggio, e iniziai a giocare con lui con forte coinvolgimento tra succhiate profonde e massaggi lunghi su tutta la sua immensa estensione. Si eccitò immediatamente, e sentivo Ercole, a sua volta, molto eccitato dalla sua lei e dai suoi giochi di bocca.
Ercole vicinissimo a me mi diede un bacio caldo sulla bocca, ma nell’immediato, Francesca lo spostò per evitare questo riaccadesse. Immediatamente capii cosa stesse accadendo a Federico.
Federico non potendo baciare la lei, che non ricordavo avesse questo paletto di chiusura, non riusciva ad eccitarsi come desiderava, sentiva il rapporto con lei freddo e distante.
Capitava, di trovare alcuni che non volevano baciare per non vedere il proprio partener fare lo stesso.
In effetti anche nella scorsa occasione, Federico aveva trovato da questo impedimento poca eccitazione.
Era evidente che il presupposto del bacio, erano essenziali per lui, al fine di trovare la giusta sintonia e la giusta tenerezza.
Il tutto mi venne confermato dalle lei nello spogliatoio femminile.
Mi confessò di trovare eccitante Federico e che lo considerava un gran bell’uomo.
Mi confidò inoltre di dover superare il tabù del bacio che il suo lui avrebbe condiviso con me. Non riusciva a vederlo impegnato in quest’atto con me, considerandolo troppo intimo, che avrebbe voluto tenere come un ‘esclusiva solo loro.
La ascoltai, appena finì la rassicurai che questa cosa del bacio, avrebbe potuto condividerla solo con una lei che avrebbe sentito di fiducia. Le confidai, inoltre, che Federico trovava la giusta eccitazione e il giusto feeling con le lei di altre coppie, proprio iniziando da quello.
Con il tempo avremmo superato questo ostacolo, se avessimo voluto continuare a giocare insieme.
Federico anche, come Francesca, aveva dei tabù e dei paletti di limitazione . Essi non consistevano a limitare alcuni passaggi nel gioco con altre coppie, ma a limitare gli incontri stessi con la stessa coppia.
Ne io ne Michele eravamo d’accordo con queste limitazioni, entrambi eravamo come cavalli impazziti, vivevamo il momento senza limitazioni o pensieri alcuni.
Durante i giochi dovevano esserci solo le sensazioni regine del momento e null’altro.
Non riuscivamo a far vivere la cosa a loro, come volevamo viverla noi.
Parlando con Michele, sentivo aveva le mie stesse fantasie, ma bloccate come per me, dalla loro gelosia. Malgrado fosse presente in loro la giusta dose di trasgressione, non si lasciavano andare e noi a sua volta ci limitavamo . Io e Michele smettevamo, i giorni che seguirono, a parlare e descrivere, come volevamo i nostri futuri incontri.
Michele proponeva una cena dove avremmo cucinato nudi con in dosso solo un grembiulino, mentre io rincaravo i suoi desideri aggiungendo di mangiare il dessert sulla schiena mia e di francesca.
I nostri piccoli desideri trasgressivi erano e restavano, per ora, solo in chat, ma eravamo in accordo mentale di realizzarli presto nel nostro prossimo incontro.
Non mi serviva parlare con Michele, le somiglianze caratteriali ci facevano portatori di sempre nuove iniziative emozionanti che reciprocamente approvavamo. Avevamo solo bisogno di aspettare che anche i nostri rispettivi trovassero la giusta sintonia e iniziassero a vivere il momento e le nostre curiose fantasie e giochi, spegnendo la mente dalla razionalità e dalla gelosia inutile e infondate.
Troppo distanti anagraficamente per essere qualcos’altro, io e Michele eravamo esclusivamente degli ottimi amici di giochi, ma indispensabile per noi era condividere tutto con loro.
Aspettavamo con ansia, questo accadesse, perché trovata questa quadrupla armonia e serenità, che tanto cercavamo, avremmo trovato la complicità perfetta per restare insieme.
Finalmente stavo per raggiungere, l’obiettivo che avevo, di non cambiare continuamente partner.
Sia per me che per Federico, era un piacere sentirli, i nostri approcci fisici avvenivano per gradi e ogni incontro diventava curiosità per il prossimo e questo mi regalava grande serenità.