Racconti Erotici > Lui & Lei > Il mio inizio con un lui ........undicesima parte Michael One Delux
Lui & Lei

Il mio inizio con un lui ........undicesima parte Michael One Delux


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
20.12.2022    |    1.502    |    5 9.6
"Era come se il mio corpo restasse lo stesso, ma in poche settimane, non ero più la stessa comunque..."
11 parte Maicol
I giorni che seguirono, il nostro ritorno da Milano, furono come ogni inizio settimana, assorbiti dal lavoro .
Vic, fu il primo che vidi, il Lunedì mattina e lo travolsi con la descrizione dettagliata delle mie nuove esperienze.
Era entusiasta e felice per me, si accertò che Federico fosse stato bene a sua volta e gli bastò.
Credevo, il nostro lungo week end sarebbe stato sufficiente e che avremmo fatto una pausa fino a dopo Natale.
Ma Fabiana aveva una gran voglia di vedermi, voleva i particolari, dato che le avevo accennato, su Telegram, che avevo avuto incontri con due donne giovanissime, non potevo cavarmela con una descrizione basilare e spoglia.
Ci demmo appuntamento per il venerdì, di nuovo, alla One Deluxe.
Ormai la nostra spa era come la nostra casa, il nostro nido d’amore, Antonio, il proprietario ci lasciava usare la stanza massaggi e ogni cosa ci facesse piacere usare, non dovevamo neanche chiedergliela.
Con Fabiana ci scegliemmo la camera più vicina al bagno e ci accomodammo lì con Federico e Fabio.
Fabio era rigido, come sempre, l’idea di avvicinarsi a me, era per lui come un permesso concesso a Federico di avvicinarsi a Fabiana. Questo lo teneva a debita distanza, e la cosa per me andava bene.
Potevo giocare con Federico e Fabiana eccitandomi fino a morire e poi godere con L’Amore della mia vita senza problemi.
Venerdì Federico era irrequieto, sembrava che il nostro copione abituale con Fabiana e Fabio gli stesse stretto.
Notavo tra lui e lei occhiate di complicità, credo volessero scaldare Fabio e avvicinarlo a me.
Mentre giocavo con il dillo di Federico, Fabiana aveva iniziato ad assaggiarmi tra le gambe.
Non lo aveva mai fatto, mi sentivo piacevolmente colpita, volevo avvicinarmi a lei per baciarla, sentivo un forte desiderio di farlo, inoltre non avrei dovuto neanche guardare Federico per vedere se gli andasse bene.
Sapevo che con le donne non avevo limitazioni di alcun genere, questo mi faceva sentire libera e mi piaceva.
Quando mi avvicinai a Fabiana, mi ricordò che era troppo raffreddata e che era meglio se la evitassi, mi invitò a giocare con Fabio, che godeva invece di ottima salute. Rimasi perplessa da quest’invito e dal benestare di Federico, per niente sorpreso dalla proposta di Fabiana. Guardai Fabio e vedevo che anche lui era sorpreso e alquanto titubante.
Io ero incerta, non mi piace propormi agli uomini, preferisco assecondare un desiderio verso di me che partire per prima. Non mi fa sentire desiderata.
Accettai comunque l’idea di Fabiana, ormai, con lei ci capivamo al volo.
Guardai Fabio e lui guardò me decidemmo, entrambi, di non fare domande, mi chinai e afferrai il suo Dillo con la mano.
Non sentivo il suo piacere, lo giustificai, l’imbarazzo di trovarsi con me doveva essere forte per lui, o forse non ero il suo tipo di donna ideale. In ogni caso non me ne preoccupai. Il suo Dillo era in erezione, lo afferrai forte e feci scorrere la sua estremità con la mano, mi chinai, chiedendogli con un sussurro se avessi potuto, annui e lo misi in bocca. Era grande e liscio, pensavo a quanto fosse fortunata anche Fabiana per questo regalo della vita, ma mi pentii immediatamente , di quel pensiero improvviso e lussurioso. Ultimamente mi capitava spesso di sorprendermi a fare pensieri tanto intimi, mi chiedevo cosa mi stesse accadendo. Era come se il mio corpo restasse lo stesso, ma in poche settimane, non ero più la stessa comunque.
Era la mia mente tanto diversa, mi muovevo, in quegli ambienti, in assoluta naturalezza. Ricordavo, come fosse un’eternità, la mia prima entrata alla spa quando Alex mi teneva stretta per farmi sentire al sicuro. Avevo la sensazione ,che oltre la mia sicurezza e conquistata serenità, fosse diversa la mia voglia di desiderare e cosa. Diventavano inconsueti, dentro di me, la realtà dei miei pensieri, la curiosità che avevo sulle persone. Non è che non fosse più importante, l’anima delle stesse, com’era sempre stato, ma non era solo quello, ora, ad incuriosirmi.
Lasciai il posto al piacere, quella sera, senza farmi soffocare dai miei dilemmi esistenziali. Dovevo accettare il cambiamento, considerato che la mia realtà sessuale e quella di Federico fosse cambiata e noi con lei. La serata, meravigliosa, trascorsa con Fabiana e Fabio, ci lasciò appagati. Non mancarono risate o eventi strani, come un singolo che voleva prepotentemente entrare nella stanza dov’eravamo per giocare con noi, come fosse dovuto da parte nostra coinvolgerlo. Non mancarono chiacchere sulla nostra vita quotidiana, non mancò la tenerezza, che per me era essenziale, ma mi mancò l’affetto di Fabiana. Fabio non aveva riempito L’eccitazione che solo lei sapeva darmi.
Tornammo a casa tardi e stanchi, ma anche io ero mancata a lei, infatti Fabiana mi invitò a tornare al Deluxe la domenica pomeriggio per poter stare insieme.
La domenica mattina, mi svegliai carica, l’idea di tornare al Deluxe per passare del tempo con Fabiana e Fabio, era motivo di gioia per me. Federico durante il viaggio verso la Nomentana, mi confessò, che vedermi giocare con Fabio il venerdì sera , lo aveva eccitato molto. Fabio era stato in evidente imbarazzo, Federico leggeva questo, invece, come una forma di discrezione e rispetto nei suoi confronti, io invece continuavo a pensare che o non fossi proprio di suo gradimento o l’idea che Federico potesse poi giocare anche lui con Fabiana, in qualche modo, lo bloccasse.
La giornata al Deluxe avrebbe dato le sue risposte.
Fabiana ci chiamò, all’improvviso, per informarci che il raffreddore si era trasformato in una febbre molto alta che gli impediva di raggiungerci alla spa.
Non avevo più voglia di andare, senza di lei, ma Federico mi ricordò, che Cristian e Ginevra sarebbero stati lì e per noi sarebbe stato comunque bello rilassarci in una vasca calda e chiacchierare con due amabili persone come loro.
Mi feci convincere facilmente, l’ambiente ormai familiare mi lasciava sempre un senso di serenità e pace.
Trovammo Antonio, gestore della spa, all’entrata. Ci accoglieva, sempre, con grande affetto e trasporto. A suo fianco c’era Ginevra, con un’enorme scollatura che metteva in evidenza il suo seno bellissimo. Mi sorrise, anche lei contenta di vederci, e mi sentii subito felice di essere venuta a trovarli.
Pranzammo al tavolo con Cristian e Ginevra e iniziammo a commentare gli ospiti della spa, su quale avremmo puntato l’attenzione e su quale no.
Quel giorno era presente anche una giovane coppia di bellissimi con i quali intrattenemmo, da subito, una conversazione . Si parlò della diversità delle coppie Swinger che avevano conosciuto nei loro anni di vita alternativa e trasgressiva. Erano una coppia navigata , rispetto noi, mi sentivo come una bimba delle medie che parla con studenti universitari. Gli iniziai a fare tante domande e scoprii, sin da subito, che non erano una coppia adatta a noi. Il lui era sicuro di sé con le idee ben chiare su cosa pretendesse dalla lei che avrebbe scelto. La sua compagna, non aveva e non voleva perdere tempo con dei lui indecisi e poco coinvolgenti. Insomma non erano, decisamente, la giusta combinazione di elementi che avrebbero consentito di passare un pomeriggio serenamente trasgressivo, ma con la giusta dose di tenerezza come piaceva a me.
Decidemmo quindi di recarci in vasca e di trascurare le conquiste, avremmo passato un pomeriggio con Cristian e Ginevra, che ci avevano appena raggiunto in vasca, ignorando tutto il resto inesorabilmente.
Le risate con la coppia Ginevrastill furono tante, la confidenza fra noi ormai ci consentiva di avere dei toni assolutamente confidenziali.
Cristian continuava a porre l’attenzione su una coppia alternativa che lo incuriosiva molto, Ginevra invece trovava interessante giocare con il mio seno e il mio sedere, ma anche con lei non mancarono attimi di assoluto divertimento. Ad un passo da noi, in solitudine e serenità era posizionato un singolo di rara bellezza. Alto forse un metro e novanta su gambe lunghissime e muscolose. Un viso regolare, con occhi neri, dal taglio leggermente orientale e lunghe ciglia nere. Le labbra carnose leggermente nascoste da una barba lunga e nera, come i capelli ondulati corti e molto curati. Ci guardava e sorrideva alle nostre chiacchere e pettegolezzi sterili, fatti di doppi sensi e frivolezze volte ottimizzare il tempo che passava. Restare nello steso posto per più di mezz’ora è quasi impossibile per il mio carattere vivace e vulcanico, dopo un po' iniziavo a smaniare e proposi a Federico di uscire dalla vasca per fare un giro e magari bere una cosa al bar.
Antonio ci fece assaggiare le sue buonissime tisane e chiacchierammo con lui di una coppia che, la sera prima, aveva dato spettacolo sul lettone circolare all’entrata. Mi colpiva l’idea di coppie che amavano esibirsi, quando io neanche lontanamente pensavo lo avrei fatto. Ma era anche vero che, solo due mesi prima, non avrei pensato neanche di entrare nel mondo swinger eppure ero lì. Mi sorpresi a pensare quanto la vita delle persone possa cambiare in poco tempo, e ciò che prima ti sembrava impossibile, ,diventare poi così normale.
Federico distolse i miei pensieri con la proposta di un massaggio.
Mi vedeva troppo poco rilassata quel giorno e pensò di trovare un modo per cambiare la cosa.
La stanza dei massaggi era calda e accogliente, fornita di olio e un divano per i guardoni, ma speravo nessuno lo usasse.
Federico mi fece distendere e iniziò un caldo massaggio rilassante, il passaggio di singoli era continuo. Qualcuno si fermava, semplicemente per guardare, altri aprivano l’accappatoio e iniziavano a giocare con la propria erezione, come adolescenti immaturi. Niente mi aveva dato mai più fastidio, nella vita, di vedere un uomo che si smanetta il Dillo davanti una donna.
Era un gesto che mi infastidiva da sempre e avevo capito il motivo solo da adulta.
Il tutto era partito dai tempi della scuola. Avevo 14 anni, quando un compagno di classe, molto irrequieto, mentre ero al banco davanti a lui, disegnando cuoricini infantili sul diario dei compiti, alla mie spalle si era dilungato in una super pippa (reggetemi la volgarità), con conseguente eiaculazione finita su un foglio di quadernone . Non mi accorsi di nulla fin quando, la mia compagna di banco, iniziò ad urlare schifata, mi voltai inorridita e lui in piedi con il Dillo di fuori aveva preso il foglio sborrato del suo seme e cercava di spingerlo contro i miei capelli con fare divertito e soddisfatto. Normale per un adolescente irrequieto, ma ha lasciato in me profonde perplessità, fastidi per alcuni gesti consueti e naturali, da parte degli uomini, e non smetterò forse mai di vederli senza inorridire.
Ricordando quest’episodio mi irrigidii e invitai il singolo, entrato nella stanza massaggi, a smanettarsi il Dillo, lontano dalla mia vista.
Federico, conoscendo i miei trascorsi sorrise senza profilare parola.
Dopo alcuni minuti di calde coccole, si affacciò incuriosito Cristian.
Ci ricordò che era stato un abile massaggiatore e mi chiese se mi avrebbe fatto piacere che continuasse lui. Guardai Federico, mi annuì e sorrisi a Cristian.
Si sostituì a Federico e chiusi gli occhi.
Cristian era davvero un abile massaggiatore, le sue mani esperte, mi rilassavano e mi riempivano di piacere.
Alle mani di Cristian si unirono quelle di Federico sulle gambe e mi sentii come inondata di pace e tranquillità.
Una mano calda all’improvviso, si insinuò tra le mie gambe, ma lasciai continuasse, senza pormi domande.
La mano divenne calda e umida e da lì capii che non era una mano, Ginevra, silenziosamente si era unita al massaggio dando anche lei un caldo contributo. Anche il divano degli ospiti, prima vuoto, ora era occupato, non mi ero accorta dell’entrata di Michael, che guardava in silenzio, avvolto nell’accappatoio.
Lo guardai e gli sorrisi, come ad approvare la sua presenza, discreta e silenziosa vicino a me.
Chiusi di nuovo gli occhi e all’improvviso sentii, oltre la lingua calda sul mio clitoride un dito discreto penetrare la mia vagina con fare esperto. Li riaprii e Michael si era unito, alla mia sinistra, al trio di massaggiatori.
Il suo Dillo era in erezione e fuori dall’accappatoio, si ergeva con decisione sul lettino, vicino la mia mano, che si mosse senza pensare, quasi in automatico, e iniziò ad accarezzarlo, mentre l’altra iniziò ad accarezzare il Dillo di Federico alla mia destra.

Sembrava tutto molto eccitante e nuovo per me, ma qualcosa disturbava il mio piacere.
Federico non si stava divertendo, sentivo delle vibrazioni negative, oltre al fatto che il suo Dillo non era eccitato come quello di Michael.
Questa cosa mi dispiacque, mi alzai dal lettino e mi scusai con tutti per l’interruzione.
Per me quel mondo era lecito se condiviso con mio marito. Sapermi sola in quell’oblio, mi faceva sentire in ansia e non mi piaceva.
Chiesi a Federico se avesse piacere ad appartarsi in una camera solo con me ed accettò, felice della mia scelta e per aver capito, al volo, il suo poco coinvolgimento e la gelosia a vedere tutte quelle mani su di me.
Cristian e Ginevra capirono e furono molto comprensivi. Mi chiusi in camera con il mio amore che mi strinse forte, mi chiese se volevo che invitasse Michael per un gioco soft, che avrebbe gestito lui e governato lui, come era sua indole fare. La sua maniaca forma di controllo su di me, ogni tanto, appariva e lo devastava, preferii lasciare a lui ogni scelta. Mi recai in bagno per diluire l’olio che Cristian mi aveva, con tanta cura, massaggiato sul corpo.
Tornai nella camera e Michael era li con Federico, mi guardavano entrambi e non sapevo cosa fare. Avrei voluto essere disinibita e sexy come Moira, in quel momento, oppure suadente e sicura di se come Fabiana. Invece ero una Giorgia insicura e timida che finge di dare un’altra impressione, senza riuscire a convincere nessuno.
Michael, mi fece un sorriso e si sedette sul letto, aspettando che qualcuno facesse la prima mossa.
Federico mi chiese di giocare con il dillo di Michael, lo feci, e cercai di rilassare il nostro ospite. La nostra indecisione e le nostre scelte insicure si percepivano, anche se Michael non lo dava a vedere. Avrei voluto essere nella sua testa, per capire se la nostra condotta fosse nuova per lui o un copione già letto in altre nuove coppie come la nostra.
Cercai di spegnere la mia mente vivace, e mi lasciai prendere dal Dillo di Michael che reagiva con una bella erezione solida, lasciandomi grande soddisfazione.
Mentre giocavo con le mani e con la bocca sul Dillo di Michael, Federico mi posizionò carponi e mi penetrò da dietro. Era bello, avevo due bellissimo uomini con me, mi sentivo come graziata di virilità e bellezza.
Sapere che Federico si stesse divertendo, aumentava il mio piacere in modo assoluto. All’improvviso Federico si fermò e fermò Michael. Lo guardammo entrambi stupiti, quando invitò Michaela mettersi il preservativo e a scoparmi, chiedendogli se gli avesse fatto piacere.
Anche Michael esitava, e non credo ,fosse inesperto e alle prime armi, ne che fossero inusuali per lui quelle richieste. Credo sia stata la mia faccia stupita e terrorizzata a sorprenderlo. Era riapparsa, inesorabilmente, una Giorgia che si sentiva spaventata come nel bagno della scuola con un compagno più grande.
Rimasi in ginocchio sul letto con Michael che mi guardava inespressivo e in attesa, cercavo una risposta alla domanda su cosa fosse accaduto al mio Federico geloso e possessivo.
Le nostre liti ci avevano portato a decidere di fare giochi soft e senza rapporti completi. Il mio attaccamento ad Alex, dopo lo scambio, lo avevano spinto a fare giustamente un passo indietro ed evitare altri scambi. Federico era stato chiaro sul fatto che io non fossi in grado di giocare, che nei rapporti completi finivo per cercare le tenerezze di cui lui solo voleva esserne il beneficiario. Sapeva bene che non avrei mai voluto sentirmi lo svuota palle di nessuno, un numero dell’agendina conquiste di un uomo, volevo essere qualcosa di speciale e da ricordare per sempre. Non volevo che nessuno dopo aver fatto l’amore con me si dimenticasse chi ero. Federico conosceva bene le mie idee e per questo avevo ritenuto giusto il suo ragionamento, lo avevamo condiviso in tanti, ma questo cambiamento repentino di condotta mi lasciava inebetita. Michael esitava, confuso dalla mia espressione sorpresa, Federico notando la sua indecisione da me contagiata, lo esortò di nuovo a mettere il preservativo. Lo fece e rimase ancora in attesa, con evidente eccitazione.
Decisi di buttarmi nel vuoto, era così che mi sentivo, Michael era un completo sconosciuto, mai avrei pensato che avrei fatto una tale scelta, in passato.
Federico si mise di fronte a me ed io carponi iniziai a succhiare avidamente il suo Dillo eccitato. Michael con estrema delicatezza mi penetrò da dietro affondando piano dentro di me.
Il contatto con lui mi riempì di eccitazione, ma la consapevolezza fosse un estraneo per niente interessato a me come persona, mi distraeva dal pieno godimento. Federico nella mia bocca, eiaculò dopo pochissimi minuti. Michael vedendo che aveva finito si fermò un attimo e senza parlare mi fece capire che voleva mi girassi .
MI sdraiai sul letto e mi penetrò di nuovo frontalmente, mi sollevò le gambe e mi guardò negli occhi. I suoi occhi erano dolcissimi, o forse ero io a cercare in quell’amplesso tanto inaspettato e poco voluto da parte mia, della dolcezza, del desiderio che fosse non solo fisico e meccanico. Sentivo da parte di Michael della tenerezza quel po' di dolce considerazione di cui avevo bisogno per non sentirmi usata. Il contrasto tra i miei pensieri e i miei desideri, in quel momento, distrassero la mia serenità. Mi accorsi dalla variazione del respiro e dall’aumento del movimento, che Michael aveva raggiunto l’orgasmo. Fui felice per lui lo guardai con un gioia, mi diede un bacio sulla spalla, come per dirmi che era tato bene e mi sentii in colpa per non essere venuta con lui e avergli dato la soddisfazione, meritata, che anche io ero stata bene .
Mi giustificai immediatamente, dicendo che senza Federico avevo avuto delle difficoltà, ma in realtà non era vero. Non credo Michael ci avesse creduto, si rivestì e con la scusa di una doccia scappò da quel momento imbarazzante.
A quel punto guardai Federico con fare interrogatorio e di disapprovazione, come gli era venuto in mente questo cambio di idee così all’improvviso!
Volli conoscere il motivo, mi rispose che non lo sapeva, che durante l’eccitazione accettava delle novità che a mente fredda non avrebbe mai pensato.
Non dissi nulla sul momento, ma la consapevolezza che voleva l’assoluto controllo su tutto, era una conferma. Tutto lecito, tutto giusto, se fosse Federico a deciderlo e nel momento che riteneva più giusto.
Aggiunse che non avrei mai dovuto rivedere Michael e che se ci fosse stata un’altra volta come quella, non sarebbe stata con lui.
Quindi risposi, di tutto punto, che se pensasse che avrei spupazzato altri uomini diventando una svuota palle senza nome ,solo per non affezionarmi e avere della tenerezza con il mio partner di giochi ,allora avrebbe dovuto dimenticare che sarebbe riaccaduto.
Giorgia ora era sul piede di guerra, in attesa che una bellissima lei, prima o poi apparisse, per ricordare a Federico che malgrado i suoi desideri di fare altro i ns sarebbero stati solo giochi soft, e che le cose non sarebbero cambiate.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il mio inizio con un lui ........undicesima parte Michael One Delux:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni