Il Top

Pensate all’attimo che il tuo lui di gioco strappa con i denti l’angolo della bustina del preservativo!!!.
Forse non ci avete mai pensato, ma questo gesto banale lascia in tutti emozioni diverse.
Qualcuna guarda con grande impazienza e attende con entusiasmo di essere penetrata e mentre ci pensa in quegli attimi la sua vagina si riempie di caldo nettare lubrificante che consente al lui di scivolare dentro e godere di tutto quel calore.
Altre invece, tra loro mi ci metto anch’io, sentono quegli istanti come una probabilità.
Si, cavolo, faccio ancora in tempo a dire di no.
In ogni serata, ad ogni incontro, il mio pensiero è stato quello!
Sono ancora padrona di scegliere, una parte cattiva di me, mi suggerisce di fermarlo.
Digli che non ti va più Giorgia, digli che ci hai ripensato, digli che hai un forte mal di testa…….digli NO…..semplicemente.
Per quale motivo la testa mi manda questi secondi di pensieri , ancora non l’ho capito, eppure sono stata io ad accettare, è il potere che noi donne abbiamo da sempre.
Fortunatamente lo sguardo dolce e tenero di chi ho scelto, mi fa sempre cambiare idea, resta una ridicola cattiveria che mi lascia il sorriso e che muore sopito dentro di me.
Una sera, invece questo pensiero nella testa non è per niente comparso lasciandomi una sensazione di estrema serenità.
Il lui era come avevo sempre sognato dai primi inizi in questo mondo.
Alto, moro con il capello morbido intorno al viso, un coetaneo, ma con corpo curato e pelle morbidissima.
Lo sguardo dell’uomo maturo, della persona intelligente e sicura di se, mi coinvolgeva nel gioco di seduzione.
Ci eravamo già incontrati nei locali ed avevamo già giocato con la sua bellissima compagna e il mio Federico. Quella sera, in ogni caso, fu diverso e malgrado non credevo potesse accadere , fu ancora più bello.
Ci aveva ospitato nell’ appartamento, dove viveva solo.
Teneva molto alla sua indipendenza e alla sua libertà, la sua compagna ne era consapevole intelligentemente sapeva che da lui non poteva avere un compagno di vita standard.
Ma proprio il suo lato ribelle e indipendente era la sua forza secondo me.
Sul viso emergeva un sorriso coinvolgente che metteva una serenità infinita.
Le sue mani enormi erano capaci di sfiorarti appena e malgrado ciò lasciarti il suo calore e il suo desiderio, come fosse una piccola scossa.
Nella sala d’ingresso trovammo un lettino massaggi che usava per lavorare.
Ma trovarlo lì montato diede a Federico lo spunto per chiedere alla sua lei di farsi massaggiare.
Io e lui ci sedemmo sul divano per guardarli e l’immagine di loro con alle spalle una foto rossa di foglie e pietre lasciata fissa dalla televisione, ci eccitò.
Avevo messo per l’occasione un body super sgambato metallizzato con una zip centrale che arrivava fino al pube, quasi a suggerire aprimi.
Così fece, ma al contrario di cosa immaginai, non l’aprì tutta.
Scese fino all’ombelico e iniziò ad assaggiare i seni girando con la lingua tutta intorno ai capezzoli.
Pensai che finalmente non era il classico tipo che li gira con le dita come fossero pomelli on off……che nervoso quando succede!!!!, vorresti quasi afferrargli il Dillo e fare lo stesso.
Lui aveva dei modi meravigliosamente dolci ma nel contempo decisi ed eccitanti.
Il tempo per pensare non era nel gioco, non sapevi cosa avrebbe fatto né per quanto tempo.
Ruppi il ghiaccio assaggiando la sua dotazione che ricordavo benissimo, come se l’avessi vista mille volte.
Dotatissimo lo sentii crescere tra le labbra fino ad avere difficoltà ad averlo tutto nella bocca.
Chiaro e morbido mi rendeva schiava di quel sapore dolce e di quella morbidissima sensazione sulla lingua.
Volevo continuare per ore ma dopo pochi minuti mi sollevò per sdraiarmi sulla schiena sul divano di pelle che mi lasciò un brivido.
Era enormemente forte sollevarmi e girarmi sul divano fu come scivolare tra le sue braccia come se pesassi nulla, come fossi foglia che cade dall’albero.
Il piacere della sua bocca sulla mia vagina mi fece impazzire. Desideravo smettesse per non esplodere dopo solo quelle carezze della sua lingua.
Fortunatamente si fermò e mi guardò.
Mi chiese se avessi voluto il preservativo o senza.
Gli risposi che non doveva rischiare ma mi rispose che si me si fidava.
Gli chiesi di usarlo, ma mi sorprese che ci avevo anche solo minimamente pensato a non farlo.
Eccolo, era arrivato, il momento fatidico.
Quei denti bellissimi rompono l’angolo e mentre lo fanno mi sorridono.
Lo scarta e lo mette mettendoci anche qualche istante, il tempo per pensare c’era, ma il suo sorriso mi distrasse.
Rimasi affascinata dalle dita lunghe che srotolarono il lattice intorno al suo enorme Dillo e lungo tutta la sua eccitazione.
Mi chiesi come non avevo immaginato il solito ripensamento che mi catturava in quegli istanti ogni volta.
Perché non c’era ripensamento? Perché non c’era quel briciolo di cattiveria che immaginava la sua faccia dopo averlo lasciato lì senza continuare?
Nulla di tutto questo, avevo solo pensato, mi piaci , ti voglio , baciami ancora e sorridimi mentre entri dentro di me.
Così è stato, mi guarda entra mentre mi sorride, dal piacere chiudo gli occhi, cerco di adattarmi alla sua pienezza che lascia un po di dolore all’inizio.
Mentre accade mi sussurra di aprire gli occhi e di guardarlo.
Che bello…..non sono un oggetto per lui.
Mi fa sentire che conta il mio piacere e non posso fingere.
Vuole vedere quanto godo di lui, vuole vedere mentre esplodo dopo pochi affondi di tutto il piacere che m’invade.
Sono diversi mesi che giochiamo con coppie meravigliose. Uomini giovanissimi e in forma splendida trascorrono momenti caldi con me, ma diciamolo sei il TOP .
Non stancarti mai di me.