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Lui & Lei

ventesima parte Thailandia


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
27.02.2023    |    4.303    |    4 9.0
"Approfondire la conoscenza e ampliare le nostre sicurezze verso di loro, era la mia idea per questo secondo incontro fatto a poche decine di minuti dal primo..."
Il volo per la Thailandia fu lungo ed estenuante Io e Federico eravamo abituati a viaggiare in aereo, ma arrivammo comunque stanchi morti.
Il mio amico Vic ,che erano già due settimane che era a Phuket, ci fece trovare un taxi all’uscita dell’aeroporto.
Rivederlo dopo due settimane fu meraviglioso, continuava a sfilare davanti a noi come un modello di alta moda, chiedendoci se si vedesse che fosse dimagrito, anzi dimagrita, com'era solito dire per ironizzare sulla sua realtà gay.
Tutto notavo, in realtà, fuorché la sua magrezza.
Sembrava , forse , leggermente sgonfio e tanto abbronzato, ma nulla di più.
Ci accolse con abbracci affettuosi e ci presentò tutti i responsabili del piccolo Hotel a conduzione familiare, presso il quale aveva fatto la prenotazione delle nostri notti .
La sera, dopo una bella doccia e una sistemata ai bagagli sentimmo immediatamente una coppia che ci aveva contattato già una settimana prima di partire .
Erano di Rimini, partivano per la nostra stessa destinazione.
Avevano letto della nostra prossima partenza sul sito scambista. Ci avevano contattato per vederci a Roma per una incontro conoscitivo dal quale ci eravamo lasciati con la promessa di contattarci appena fossimo arrivati a destinazione, una settimana dopo il loro arrivo.
Rivederli fu meraviglioso, anche se dovemmo raccontare delle bugie a nostro figlio, che ci seguiva sempre nei nostri viaggi esteri, asserendo che con i suoi amici non avrebbe mai potuto farli; per stare con loro doveva accontentarsi di mete più vicine e meno costose.
Raccontammo che la lei di coppia, Miky , faceva la ballerina di burlesque, che l’avevamo conosciuta in una serata durante un suo spettacolo, e durante i nostri discorsi fosse uscito l’argomento Thailandia scoprendo che le date del loro viaggio coincidevano con le nostre.
Nostro figlio ci credette, era talmente strana la storiella, da non destare dubbi nella sua giovane mente.
Ultimamente, ci vedeva così girovaghi e stravaganti che aveva smesso di farsi domande, ci aveva confessato.
Dichiarava spesso tra i sorrisi, che da noi ormai, si aspettava di tutto e nulla lo avrebbe sorpreso, gli bastava vederci insieme e in accordo con la nostra nuova vita, anche se ignorava i particolari più piccanti.
Miky era sorridente, una perfetta lei di coppia swinger.
Sapeva come essere di compagnia nella sua discreta ed estroversa personalità.
Il lui, Cece, era simpatico , sempre sorridente, un vero compagnoni.
Si adattavano bene alle scelte organizzative, di una comitiva di viaggio, consolidata di amici storici , quali eravamo con Vic e con Mauro.
Quest’ultimo si era unito all’iniziativa del viaggio in Thailandia, solo due giorni prima del volo.
Durante una cena, si era fatto incantare dai nostri racconti sulle belle cose da fare lì e si era organizzato in quattro e quattr’otto per raggiungerci.
La vicinanza di Miky mi aveva salvato dal ritrovarmi in viaggio con quattro uomini.
Saperla con noi , mi piacque.
Da subito mi accorsi di non avere con loro la giusta alchimia, né quell’attrazione che serve per giocare sessualmente.
Evitai comunque di dirglielo, il tutto si leggeva lo stesso dai programmi che facevamo con loro che includevano ogni volta anche tutti gli altri, senza lasciare spazio ad intimità o privacy alcuna.
Cece era dotato di sguardo profondo e sincero, mani forti da muratore storico, ma il suo modo di essere così giovanile e giocherellone, lo rendevano ai miei occhi poco maturo e maschio, come piaceva a me.
Miky dolcissima, con la sua cadenza dialettale, tanto curato il suo italiano perfetto, mi trasmetteva tranquillità.
La trovavo anche bella, nelle sue forme morbide e voluttuose, ma Federico, che da sempre amava le donne magrissime e super in forma, non riusciva a vederla abbastanza sexy per desiderarla sessualmente.
Eravamo comunque concordi, che con loro non sarebbe potuto accadere nulla a parte condividere esperienze di viaggio, come con i nostri amici.
Infatti ci organizzammo con loro ogni pasto, ogni escursione con pernotto presso altre strutture e altro tutti i giorni.
Anche loro, credevo, avessero fatto le nostre stesse considerazioni, riguardo gli incontri Hot , dato che non ci proposero nulla di piccante per i primi giorni insieme.
Ma in seguito, invece, dopo alcuni giorni trascorsi insieme, con la giusta confidenza, fecero qualche gesto che voleva suggerisci qualcosa.
Una sera, mentre dormivo, Marco ricevette una foto dalla chat di telegram che li ritraeva nudi sul letto.
Voleva essere un invito, la scusa che dormissi fu un modo per rinviare e la nostra mancata controproposta nei giorni a seguire, fu la conferma del poco interesse al gioco fra noi.
Capirono, spero apprezzarono, prima di tutto, la nostra sincerità e poi il nostro desiderio di continuare la nostra bell’amicizia e condivisione di viaggio ed esperienze, che ritenevo molto più importanti di tutto il resto.
Nel frattempo, ci scrisse sul sito una coppia Campana.
Avevano visto dal radar del sito, che permetteva di trovare coppie vicine a loro, che eravamo vicinissimi.
Ci scrisse una sera il lui, e non perdemmo tempo a darci un appuntamento.
Con l’aiuto dei nostri amici di viaggio e approfittando che la coppia Swinger ,che stavamo frequentando, fosse rimasta in albergo, raggiungemmo la nuova coppia di sconosciuti Campani.
Incontrarli fu una sorpresa, erano bellissimi.
La lei ci guardava estasiata e anche lei meravigliata.
Grandi occhi azzurri e capelli scuri , aveva il fascino della donna matura con espressione da ragazzina.
Un grande sorriso rispose al mio immediatamente, come solo l Campani sanno fare da sempre.
Il lui aveva il fascino dell’eterno ragazzo, capello lungo da surfista, magro alto il giusto e con il sorriso più coinvolgente che avessi mai visto.
Sembrava la coppia che desideravo incontrare da sempre, belli entrambi, non malati di sesso, con la giusta dolcezza e una buona dose di simpatica allegria mai volgare.
Parlare con loro non faceva che aumentare notevolmente la mia buona opinione su di loro.
Credevo fosse impossibile trovare tanti punti in comune , oltre le loro graziose fattezze e i loro modi tanto garbati e affabili, ma dovetti ricredermi.
Non finivo di trovare affinità tra noi; entrambi avevamo due figli maschi più o meno della stessa età, avevamo uguali disponibilità economiche, date da un lavoro imprenditoriale e capacità commerciali e direzionali .
Avevamo entrambi la barca e i lui erano abili capitani.
Erano talmente tanti i punti in comune fra noi che sembrava troppo irreale per essere vero.
Dopo mezz’ora di chiacchere ci lasciammo con l’idea di rincontrarci la sera dopo.
Trovandoci soli, dopo il loro incontro, con Federico ne parlammo, trovavamo così insolite questa molteplici affinità fra 4 che non volevamo smettere di stare con loro.
Proposi a Federico di richiamarli e di fare ancora qualcosa insieme, quella stessa sera e non di rimandare al giorno dopo.
Nel ritrovarci, lei mi confessò che avevamo fatto bene a richiamarli, anche loro stavano parlando bene di noi, ed erano rimasti colpiti.
Non volevo dare l’idea di voler giocare subito con loro, perché in realtà non era quello che volevo.
Approfondire la conoscenza e ampliare le nostre sicurezze verso di loro, era la mia idea per questo secondo incontro fatto a poche decine di minuti dal primo.
Proposi allora, di farci tutti e 4 un massaggio insieme, così da occupare la serata .
Trovammo un centro, defilato in una stradina secondaria, seguendo una bella ragazza Thailandese che ci aveva avvicinato sulla strada principale.
Anche l’inglese spartano e maccheronico era un’affinità comune fra noi, purtroppo.
Infatti la spa menanger Thailandese non capi,’ molto le nostre richieste, le quali erano per un massaggio hot per i nostri mariti, uno relax per me e la lei della coppia Campana.
Ci separano inizialmente in due stanze per farci un massaggio di coppia.
La nostra stanza era fornita di tre letti Futon a terra, chiesi a Federico di invitare l’altra coppia a farsi massaggiare insieme a noi, così da chiacchierare tutti insieme e farci qualche risata.
Fu difficile spiegare alla ragazza Thai che ci saremmo stretti in 4 sui tre materassini senza problemi, ma con gesti e parole maldestre e mal pronunciate riuscimmo comunque a farci comprendere.
Infatti dopo qualche minuto ci ritrovammo, tutti e 4 nella stessa stanza.
I nostri lui si denudarono completamente esibendo le loro dotazioni non indifferenti.
Io e la lei ci lasciammo indosso solo il perizoma.
Da subito capimmo che il massaggio sarebbe stato Hot per tutti e 4.
Iniziarono a massaggiarci tutti da subito, molto intimamente, sollecitando le nostre zone erogene il più possibile.
Due di loro inserito il preservativo sul Dillo in erezione dei nostri lui iniziarono ad assaggiarli con la bocca.
Mi sorprese l’utilizzo del preservativo per quest’atto, ma lo compresi e giustificai subito da il numero di volte che ipotizzati lo avessero fatto solo in quella serata.
Con la lei non smettevamo di ridere, l’imbarazzo dei nostri lui per un inizio così diretto, era evidente.
Facevano commenti sulle performance delle ragazze più divertiti che eccitati.
Il brutto arrivò quando le Thai massaggiando noi, iniziarono a toccarci le vagine e poi i seni con molta pressione.
Mi strizzarono i seni come se fossero pongo, succhiandomi il capezzolo talmente forte da farmi pensare al dolore dell’allattamento nei primi giorni.
Dopo decine di minuti di fastidiose toccatine, di comune accordo, proponemmo di farle uscire e continuare da soli.
Si creò immediatamente la giusta intimità fra noi.
Iniziammo ognuna con il proprio compagno con baci appassionati e giochi con la bocca reciprocamente.
Eravamo caldi ed eccitati con la voglia di conoscerci sempre di più.
Dopo alcune decine di minuti La lei propose di scambiarci, era inutile continuare con la stessa coppia, sarebbe stato opportuno cambiare.
Timidamente scivolai fra le braccia del lui.
Mi guardava incuriosito, forse aveva notato la mia timidezza, che esulando da una realtà caratteriale , appariva all’improvviso solo durante quei momenti.
Era come se La Giorgia adolescente appariva ogni tanto a dimostrazione che quella nuova realtà non gli appartenesse o che comunque era insolita per lei ogni volta.
In ginocchio entrambi, mi accarezzava i seni, ma con estrema dolcezza , mi fece distendere con gesti impacciati e timidi anche lui e mi assaggiò, per pochi minuti tra le gambe .
Era abile e provai una grande e calda emozione.
Salì su di me, senza gravare con il suo peso e mi baciò sul collo e sui capezzoli succhiandoli senza che sentissi dolore, anzi facendomi salire il piacere.
Il suo Dillo era enorme ed eccitato e lo sentivo premere tra le labbra della mia vagina come impaziente di entrare.
Mi guardò un attimo sollevandosi sui gomiti come in attesa di un consenso da parte mia.
Ebbi l’impressione, in quel momento, che avrebbe iniziato senza preservativo e nel dubbio gli sussurrai di metterlo.
Mentre lo cercava la mia mente fu assalita da mille dubbi, mai in un secondo o poco più, avevo girovagato in così tanti pensieri.
(Sarà dolce con me?? O come Matteo, la scorsa volta, si farà prendere dalla frenesia del momento e mi riempirà di piaghe e piccole lacerazioni?
Federico si sta divertendo con la lei?
Forse dovrei fermarlo e chiedergli di farlo in un secondo incontro , così da trovare la giusta confidenza che non mi faceva sentire in quel momento tanto inadeguata e spaventata?)
Quanti pensieri in quel momento così millesimale da non arrivare al minuto!!
Quanti dubbi in quelle briciole di istanti da trasformare , qualcosa di naturale e tenero fra noi , in qualcosa di diverso.
Il lui non credo notò tutte le mie numerose perplessità, ma si fermò nel vedere che guardavo Federico.
Il quale preoccupato dall’ultimo incontro che avevo avuto la serata con Fabiana e Matteo, si assicurava che tutto fosse a posto.
Solo che, nell’assicurarsi che il mio lui non fosse troppo vigoroso con me, Federico aveva perso l’attenzione per la lei con la quale stava amoreggiando , perdendo anche la sua preziosa erezione.
L’attimo caldo e spensierato fra noi 4 si perse in un attimo.
Il lui propose alla compagna di giocare con Federico per riaccendere la passione fra noi, ma io non riuscii a proseguire.
La massaggiatrice rientrò, chiedendoci di lasciare la cabina da lì a 5 minuti, spegnendo totalmente ogni nostro desiderio.
Ci rivestimmo velocemente e uscimmo dal centro massaggi.
Ci guardammo e ci venne da ridere .
Ci eravamo fatti cacciare dalle cabine massaggi dove , per primi credo, avevamo fatto uno scambio di coppia un po’ insolito.
Forse, se ci fossimo trovati in un posto più riservato e intimo , avremmo trovato di nuovo la nostra eccitazione e avremmo potuto riprendere a giocare.
Ma questo lo posso solo ipotizzare.
Ci fermammo a bere in un locale Gay , il mio amico Vic ce ne aveva parlato e ci aveva già portato lì la sera prima.
Avevo trovato divertenti le esibizioni delle dark queen
e volevo portarci anche loro sperando condividessero con noi anche la nostra affinità al mondo gay .
Non gli dispiacque il posto, carine le esibizioni delle Dark e sicuramente originale il cameriere che sembrava una caricatura di donna fanatica vestita da ragazzo sexy.
Ad un tratto però, il lui esordì con una gran risata dicendo che nel loro lungo decennio trasgressivo, mai nessuno li aveva portati a fare tutte quelle stranezze in poche ore e al primo incontro.
Un inizio singolare in un centro massaggi, utilizzato per un personale scambio di coppia.
Oltre un proseguo in un locale Gay con esibizionismo femminile ostentato e celebrativo da parte di uomini accuratamente vestiti e truccati da donna.
Finito il suo elenco che ci fece sorridere tutti, data la sua esposizione in un perfetto dialetto Napoletano, ci chiese ironizzando, se alla fine di tutta la serata non gli avremmo anche fatti fumare una canna.
Federico mi guardò sgranato gli occhi e senza esitare tirò fuori dalla tasca un enorme cannone ben arrotolato lasciando la coppia con grande stupore.
Ehh si c’era anche quella come contorno che ci mandò a casa storti, assonnati , ma con la consapevolezza di aver trascorso una delle serate più belle e meno trasgressive della nostra vita swinger.
Ci rivedemmo altre due volte durante la nostra vacanza, ma non si ripresentò più l’occasione di giocare ancora.
Ci confidammo con loro una sera, parlammo del problema di gelosia di Federico, accompagnato dalla preoccupazione che non fossi trattata come lui aveva fatto in questi anni.
Ci tranquillizzarono che era stato un problema anche loro, anche se per motivi diversi, che l’adattamento era lungo e bisognava avere pazienza, perché uscire una volta entrati era difficile.
La trasgressione avrebbe bussato alla nostra porta, sarebbe stato difficile tornare alla banale normalità dopo aver provato quel tipo di adrenalina.
Riflettei molto sulle parole del lui di coppia.
Mi sentivo simile a lui quanto Federico lo era con la lei.
Questa similitudine credo avrebbe reso difficile l’approccio fra loro e burrascoso vivace e forse troppo violento il rapporto fra me e il lui.
Ripartirono per tornare in Italia dopo pochi giorni dal nostro incontro.
Ci lasciammo con un caldo abbraccio e la promessa di rivederci presto in Italia, di viaggiare insieme con le nostre barche e i nostri reciproci amici e figli.
Ma ci lasciammo anche con la consapevolezza che non avremmo ricreato momenti intimi fra noi.
Anche in quest’occasione la coppia perfetta aveva un neo che la rendeva incapace di giocare .
In quei giorni, iniziai a pensare che trovare tutto in una coppia fosse impossibile; l’età, la piacevolezza caratteriale ed estetica, l’affinità per tutti i componenti, impossibile.
La gelosia di Federico poi rendeva questa ricerca ancora più difficoltosa.
Io speravo di trovare una coppia come quella Campana, e portarla avanti sempre, tipo due amanti che di vedono quando hanno voglia di trasgredire.
Federico invece, sempre più convinto di giocare una sola volta , anche con un singolo volendo, ma poi non rivederli più .
Rimaneva vivida i lui l’idea di sentirsi come un’amantide de religiosa, che uccide i propri parners dopo aver copulato.
Mi faceva tanto ridere quanto, quell’immagine, fosse veritiera nella sua mente.
Il desiderio primordiale di eliminare la concorrenza.
Dopo la partenza della coppia Campana, convinsi Federico a farsi, da solo, un massaggio completo con Happy End , come lo definivano le massaggiatrice del posto, alludendo all’atto sessuale compiuto alla fine del massaggio.
Pagando un extra il massaggio volgeva ad altri fini e inoltre potevi sceglierti la ragazza che volevi.
Federico dopo l’esperienza vissuta con una giovane Thailandese, tornò in albergo super felice.
Raccontò di essere venuto in pochi minuti.
Mi riempì di attenzioni raccontandoci ogni cosa.
Presi consapevolezza che la sua incapacità di divertirsi, era limitata esclusivamente al sesso condiviso con altri in mia presenza.
La paura che il lui a me riservato fosse violento e poco dolce, lo mandava in delirio, il tutto influiva negativamente sulla sua eccitazione.
Inoltre, alla lei di coppia, questa cosa dava l’idea irreale che a Federico non fosse gradita.
Ma ciò era ben diverso dalla realtà, e lo sapevo bene.
Quei giorni, benché intensi e pieni di tanti posti da vedere con emozioni nuove da provare, non furono carenti di pensieri negativi e riflessioni su questo mondo .
Non era Federico, in realtà a non essere adatto a questa realtà, ma lo ero io.
Io con la mia eterna dipendenza da lui, lo avevo reso padrone e responsabile della mia vita della mia incolumità, del mio benessere.
Da lì l’inadeguatezza al mondo scambista fin d’ora provato.
Non ero adatta!!
Lui senza di me andava alla grande!!
Una sera, incapace di addormentarmi gli confidai che stavo seriamente pensando a fermarmi totalmente.
Di lasciare come unico legame alla trasgressione, la spa naturista, dove andare per vedere Fabiana e Andonio al One Deluxe dove ormai eravamo di casa.
Di lasciare a Federico l’opportunità di divertirsi come aveva fatto quelle sere con i massaggi con happy end, basta.
Non era d’accordo, Federico trovava sbilanciato il nostro accordo.
Propose di non toccare l’argomento per un po’ di lasciare che il tempo avrebbe assopito le mie amarezze e avrebbe lasciato il posto alla curiosità di ricominciare.
Perché in fondo siamo cacciatori e trasgressivi, nulla avrebbe cambiato questo.







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