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Lui & Lei

Il mio inizio con un lui....... parte quarta


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
29.11.2022    |    4.459    |    3 9.8
"Alex si alzò, felice dell'invito, Moira lo seguì..."
Notare la normalità delle coppie e singoli frequentanti la spa naturista, mi aveva, in qualche modo, tranquillizzata. Iniziai a fare tante domande, per conoscerli meglio , per assaporare la realtà delle loro vite, ora così simile alla mia, da farli apparire, NORMALI, ma alla fine mi chiesi quale poteva essere la normalità e se fosse esistita veramente.
Quando ancora non frequentavo l'ambiente, avevo un'idea contorta delle persone del posto, come se fossero tutti ,malati di sesso, depravati legali, traditori di mogli ,quando invece le mogli ora le vedevo al loro fianco, come anch'io lo ero a fianco di Federico e Moira di Alex.
Persone in realtà , non solo normali , con una vita ordinaria come quella di molti, ma persone oltretutto , che con la consapevolezza e la sincerità ammettevano a se stessi e alle loro compagne/i il desiderio di voler provare altro che esula dalla normale sessualità di coppia, ma cercando di non vivere questa esigenza soli o all'oscuro della compagna/o.
Persone Vere quindi, con le stesse esigenze della mia vita, con un lavoro ,con una famiglia.
Moira, per esempio, lavorava come avvocato presso uno studio legale di Roma Eur non aveva figli , a suo dire , per fortuna, ma con una sorella disabile da accudire quasi quotidianamente. Le sue giornate erano interminabili ed estenuanti ,tanto da aspettare con ansia le bellissime serate nelle spa, dove si denudava degli abiti e di tutti i pensieri, percepivo la sua serenità , la sua voglia di divertirsi che diventava contagiosa.
Io ,cercavo di farmi assorbire da lei, così travolgente e piena di iniziative, iniziava a conoscermi trovando sempre un modo per dire la cosa giusta che poteva darmi serenità.
Mentre tutti mangiavano, la tensione era piu' sottile, decisi quindi di farmi un bel piatto di passa al pomodoro, che tanto decantavano da quando c'eravamo seduti ai divani vicino il buffet.
Erano tutti lì con i loro piatti colmi, poggiati sulle gambe nude o avvolte con asciugamani minuscoli legati alla vita.
Mentre riempivo il mio piatto alla mia destra vidi , con la coda dell'occhio, un ragazzo in attesa anche lui, con il piatto in mano, che aspettava finissi. Mi guardava incuriosito , forse dal mio accappatoio , più grande di me ,che mi avvolgeva completamente, mi girai verso di lui e gli porsi il mio piatto per gentilezza, mi guardò sospettoso ma compiaciuto, mi rivolse un sorriso al quale risposi e mi chiese se oltre quello avevo altro da dargli.
Mi pentii subito del mio gesto carino, non risposi neanche ,continuai , mentre riempivo il mio piatto a dirmi che ero stata una stupida, che ero la solita ingenua, che aveva abbassato la guardia, che c'era un motivo se Alex mi aveva detto di non essere troppo gentile con gli uomini lì, dato che qualcuno lo avrebbe visto come un gesto/ invito a fare altro , quindi di evitare.
Presi quell'episodio come un insegnamento e non come un motivo di dispiacere, ero carica di tranquillità e non volevo perderla, mi accomodai vicino al mio Federico e mangiai voracemente il mio piatto di pasta ben condito, posai il piatto e mi accucciolai sulle sue gambe con fare ruffiano di sempre, chiusi gli occhi ,come a rilassarmi maggiormente ,ma ad un tratto notai tra l'accappatoio semi aperto che il suo Dillo era piccolissimo infreddolito dal cambio della temperatura, rispetto la zona vasche. Mi fece curiosità e con estrema naturalezza avvicinai il viso e iniziai a stuzzicarlo con la lingua , sperando che nessuno lo notasse.
Come se fossi nella nostra camera da letto soli, ma così non era. Continuai a stuzzicare il suo glande fin quando la crescita del pene lo portò vicino la mia bocca, iniziai allora a prenderlo e succhiarlo come fosse un gelato succoso , e più continuavo a farlo più lui cresceva allontanando la mia testa dalla coscia alle ginocchia fino le estremità massime delle stesse.
I 21 cm della sua erezione erano ormai manifesti nella sua totale eccitazione.
I miei occhi chiusi, lasciavano all'immaginazione la bellezza e la rigidità del membro che conoscevo benissimo e che adoravo ormai da decenni, ma impedivano anche di vedere gli sguardi divertiti e sgomenti delle persone, che avevano visto una Giorgia pudica e riservata, quasi estranea in quell'ambiente dove ora si stava buttando a capofitto con una performance erotica di sesso orale davanti gli sguardi eccitati di molti.
Federico chiuse il suo accappatoio all'improvviso , lo guardai dispiaciuta per avermi fermato dal continuare quello che per me è sempre stato il gioco preferito. Mi sollevò dalle sue ginocchia e mi sussurrò all'orecchio di salire con lui al piano di sopra, dove c'erano le dark room che avevo visitato velocemente con Alex.
Mi prese per mano e fece per salire, io mi voltai verso Alex e Moira che ci seguivano con lo sguardo e li invitai a salire con noi, subito dopo uno sguardo di assenzo da parte del mio Federico.
Alex si alzò, felice dell'invito, Moira lo seguì.
Le scale buie che portavano al piano di sopra questa volta erano ,si buie come prima, ma meno spaventose mi incutevano meno ansia, mi sentivo più sicura di me, sicuramente, e poi avevo Federico, questa volta, con lui era tutto più tranquillo.
Mentre salivo Alex alle mie spalle allungava la mano sotto il mio accappatoio e mi accarezzava le gambe e il sedere, non si stancava mai di accarezzarmi, ancora oggi mi chiedo se mai lo farà.
Sopra i corridoi erano pieni di singoli in attesa che qualche coppia li invitasse ai giochi di sesso nelle camere, nel frattempo si toccavano il membro eccitati nel solo guardare .
Trovammo una Dark Room vuota, in fondo il corridoio, appena riordinata dalla precedente coppia, con a portata di mano salviettine estraibili dalle scatole e preservativi.
Federico mi fece sdraiare davanti a lui che a gambe aperte mi mostrava la sua eccitazione nella sua totale grandezza. Mi adagiai a pancia sotto sui gomiti poggiata, per poter giocare comoda con il suo Dillo enorme e bramoso di attenzioni calde e umide. Alex al mio fianco fece sdraiare Moira a pancia in su e iniziò a giocare tra le sue gambe, ma con la mano scopri il mio sedere dall'enorme accappatoio e mi accarezzò dolcemente durante il nostro duplice gioco amoroso.
Era bello vedere le belle forme di Moira muoversi fianco a me, mentre Alex la faceva godere, ed io a sua volta cercavo di far godere Federico, carico di eccitazione .
I nostri giochi continuarono per circa un'ora. Intrecciati e caldamente impegnati in sesso orale e penetrazioni rumorose di suoni misti tra gioia e godimento. Era la prima volta che facevamo l'amore tutti insieme, anche se ognuno con i rispettivi compagni, durante gli amplessi ,spesso sentivo le dita di Alex intrufolarsi nella mia bocca ,così da simulare un Dillo, oppure muoversi a circolo sui miei capezzoli e tra i seni, e vedevo le mani di Federico fare lo stesso sui grandi e sodi seni di Moira.
Niente, ricordo di piu' emozionante ed eccitante, provato nella mia vita.
Scendemmo dal piano delle Dark stanchi e soddisfatti, quell'esperienza ci aveva unito ancora di più, quell'intimità condivisa aveva permesso alla nostra nuova e breve frequentazione di diventare un rapporto a quattro come non avevo mai avuto con nessuno.
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