tradimenti
IL MARITO STERILE
di benves
11.05.2012 |
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"Ho parlato con Andrea, verrà a trovarci al mare ad Agosto, sarà nostro ospite in casa per una settimana..."
Mi chiamo Stefania, ho 40 anni, sono una bella donna dicono.Alta (si fa per dire) 1,55, castana, occhi castani, capelli lunghi, 3° di seno ed esile di corporatura.
Sono sposata con Massimo da circa 10 anni, mio coetaneo.
Quello che sto per raccontarvi è una cosa vera successa circa 4 anni fa.
Da tempo con mio marito cercavamo di avere un figlio ma chissà perchè non riuscivo a rimanere incinta. Noi siamo sempre stati innamorati e ci conosciamo dalle superiori. Il nostro amore è cresciuto piano piano fino al coronamento con il matrimonio.
Abbiamo sempre desiderato, una volta sposati, avere dei figli ma, il destino questa volta ci stava remando contro.
Visto che non riuscivamo ad avere figli decidemmo di fare entrambi le prove di sterilità.
La sentenza, come la chiama mio marito, arrivò alla metà del mese di Maggio di 5 anni fa.
L'analisi di fertilità di mio marito non lasciava scampo ad equivoci “astenospermia al 99%” ossia STERILITA' ASSOLUTA !!!
Il mondo parve caderci addosso. Io cercai di sembrare disinteressata per far forza a lui, il quale invece si abbattè in modo inaspettato, entrando in un periodo di profonda crisi.
Iniziò per noi il giro di andrologi, alla ricerca di speranza ma, dopo l'ennesima analisi, a fine anno ci rendemmo definitivamente conto che non c'era nulla da fare.
Io provai a proporre a mio marito il ricorso all'adozione, per coronare il nostro desiderio ma lui, non ne voleva proprio sapere!
Provai allora a proporre di rivolgerci alla “banca del seme” ma anche stavolta, mio marito si oppose fermamente.
Io lo amo e non volevo valutare altre alternative!
Fu lui verso il mese di Aprile dell'anno successivo, a mettermi in imbarazzo con una proposta che mai mi sarei aspettata.
Mi portò fuori a cena in un locale molto romantico poi, introdusse l'argomento e mi disse: “sai, mi sono sfogato con Andrea (il suo più caro amico dall'epoca delle elementari), e scherzando e ridendo, è venuta fuori l'idea che potrebbe lui metterti incinta al posto mio, in modo che noi possiamo coronare il nostro sogno”!
Io sgranai gli occhi, mi pareva impossibile, il mio Massimo, così geloso, mi proponeva di farmi mettere incinta da un altro.
Lui vedendomi turbata cercò di rincuorarmi “è un sacrificio per me, lo sai che ti amo e quanto sono geloso di te ma, per la nostra felicità, sono disposto a tutto”! “Non voglio che tu rinunci ad una fase fondamentale di donna, quella di diventare mamma”!
Cercai razionalmente di valutare il suo gesto ed effettivamente era un sacrifico enorme, poi...iniziai a pensare ad Andrea.
Io non avevo avuto altri uomini oltre a Massimo, lui era stato il mio primo ed unico!
Andrea era un donnaiolo, affascinante, magro, atletico, insomma proprio un bel tipo.
L'idea in testa iniziava a piacermi, anche perchè le voci che circolavano su di lui lo definivano come un perfetto scopatore!
Massimo continuava a dirmi che lo faceva per il nostro bene, per il mio desiderio di maternità etc...io facevo finta di ascoltarlo ma in mente cercavo di immaginarmi a letto con Andrea e mi resi conto da lì a poco di bagnarmi sotto al solo pensiero.
Tornando a casa dalla cena, in macchina, regnava il silenzio fino a quando io dissi: “va bene, ma ad una condizione, che tu sia accanto a me quando mi faccio mettere incinta da lui, e che tu non mi rinfacci poi, quello che io faccio solo ed esclusivamente per noi due”.
Massimo accettò senza indugio le mie condizioni, ma io incalzai “quando succederà voglio che tu non mi lasci un attimo e che tu non ti intrometta in tutto quello che io ed Andrea faremo; non dovrai parlarne con nessuno, mai, e tratterai il figlio come tuo sempre e comunque”!
Massimo annui!
Io sapevo che poteva essere consenziente inizialmente ma poi, la vita non smette mai di riservarti sorprese, così cinicamente, a casa, decisi di mettere per iscritto le mie richieste “morali” facendo sottoscrivere a Massimo un accordo che avrei custodito ed usato solo in caso di necessità.
Massimo, stupito, lo firmo !
Chiesi a Massimo di far fare ad Andrea gli esami per l'Aids e per la fecondità, in modo da non rendere vano il mio presunto sacrificio.
Dopo circa 2 settimane Massimo mi portò a casa una busta con carta intestata della Asl; erano gli esami di Andrea. Il suo spermiogramma evidenziava una notevole capacità procreativa.
Non c'erano più dubbi, io sarei stata fecondata da lui !
I giorni seguenti io non tornai sull'argomento, del resto avevo accettato ma, volevo che fosse Massimo ad accordarsi con Andrea ed a stabilire i dettagli.
Verso la fine di giugno, mentre una sera eravamo tranquilli sul divano a goderci un film, Massimo mi disse “maggio è un bel mese per far nascere nostro figlio”! Io lo guardai con aria interrogativa.
Ho parlato con Andrea, verrà a trovarci al mare ad Agosto, sarà nostro ospite in casa per una settimana.
“Cosa credi che faccia la puttana con lui una settimana?” dissi alterata.
Massimo subito si riprese “no amore, ho solo detto che in quella settimana farete all'amore una volta, in modo da restare incinta”.
“Fare all'amore?” Risposi io, “solo sesso e per di più con il fine di restare incinta!” Ribattei alterata!
“Sarà solo una scopata, niente di più!” aggiunsi con fervore.
“Cosa credi che mi faccia piacere? A me non mi va a genio ma, lo faccio solo per noi due”!
Facevo la sostenuta mentre invece il tarlo di provare un altro uomo, con mio marito consenziente e per di più davanti ai suoi occhi, mi stava eccitando tantissimo.
Lui sommessamente sorrise ma, quella sera, facemmo l'amore più selvaggiamente del solito, forse l'idea di darmi ad un altro e di assistere, stava eccitando anche Massimo!
Agosto arrivò, e con lui le meritate vacanze. Partimmo per la nostra casa al mare, iniziando così la vita di spiaggia e ricominciando ad intrecciare le solite amicizie estive.
Subito dopo ferragosto, ecco che arrivò la telefonata di Andrea, che ci preannunciava il suo imminente arrivo.
Un misto di timore ed emozione mi pervase!
Lasciai però che fosse Massimo a condurre il gioco, io forse, mi sarei divertita vivendolo il momento.
Andrea arrivò la mattina seguente, con il suo maggiolone cabriolet.
Andrea, leggermente palestrato, capelli brizzolati, occhiali Raiban all'ultima moda e vestito da playboy, scese dall'auto e mi salutò diversamente dal solito, pareva un gatto che gioca con il topo!
Massimo lo accompagnò nella sua camera e si fermò a parlare con lui per circa un'ora!
Nel pomeriggio Massimo mi chiese di accompagnarlo a fare la spesa, cosa del tutto inusuale, dato che di solito è lui che si diletta in queste cose quando siamo al mare, ma io lo assecondai.
Ci fermammo a comprare del pesce fresco e passammo da una nota enoteca, dove acquistammo 6 bottiglie di vino bianco di ottima marca, due bottiglie di vodka alla pesca, una bottiglia di limoncello ed una bottiglia di Champagne. Il momento si avvicinava!
Non mi sbagliavo.
Il giorno seguente Massimo stette tutta la mattina a cucinare, mettendo accuratamente le bottiglie bene in fresco. Quella sera sarebbe stata la sera prescelta!
Io mi curai più del solito, indossai dell'intimo leggermente trasparente e mi depilai per bene, anche nella mia intimità, ed un vestitino leggero. Ero pronta!
Cenammo in giardino. Gustammo l'ottimo pesce accuratamente cucinato da Massimo, accompagnato dal vino bianco, che stava dando i suoi effetti!
Per finire, prima la vodka poi il limoncello stavano dando il colpo finale. Intuii che volevano stordirmi e sbloccare i miei freni inibitori con l'alcol e francamente, ci stavano riuscendo!
Massimo iniziò a far notare ad Andrea come fossi una bella donna e come fossi ben vestita.
Andrea iniziò a farmi complimenti sempre più galanti, fino a quando Massimo disse ad Andrea “hai visto che belle tette ha Stefania, non cadono, stanno su da sole”!
Andrea fece finta di non crederci e Massimo a quel punto mi invitò a mostrargliele.
Diventai in un solo momento paunazza ed iniziai a balbettare, riuscii a malapena a
dir loro che, lì all'aperto non mi pareva il caso, e li invitai ad entrare in casa a proseguire il discorso.
Ci spostammo in salotto, io in piedi al centro, Andrea seduto e Massimo che si mise dietro di me; afferrò le spalline del mio vestito lasciandolo cadere a terra. Andrea si complimentò per il completino intimo che indossavo, notando bene le trasparenze. Penso si rese subito conto del fatto che la mia intimità fosse completamente depilata.
Massimo sganciò i gancetti dietro la mia schiena, lasciando liberi i miei seni.
Ero eccitata, non potevo nasconderlo, i miei capezzoli spiccavano irti come chiodi.
Andrea si alzò dal divano procedendo verso di me, il cuore mi batteva a mille.
Senza proferir parola si avvicinò, poggiò le sue labbra sulle mie per baciarmi, io come una bambola nelle sue mani, lo assecondai.
Le nostre lingue si intrecciavano, notai da subito che aveva un buonissimo sapore.
Caspita se ci sapeva fare! Era un ottimo baciatore e se quello era il preludio...pensai che mi sarei proprio divertita.
Le sue mani esperte esploravano i miei seni mentre Massimo si era accomodato sul divano.
Andrea voleva di più. Con la sua mano andò ad esplorare il mio sesso, stuzzicandolo da sopra la lieve stoffa semi trasparente delle mutandine. Con il dito medio si accorse che ero già bagnata.
Scostò la stoffa e lo introdusse sul mio sesso, stuzzicandomi il clitoride; poi, levando la mano si lecco quel dito con avidità. Io non capivo più nulla, ero in suo completo potere.
Massimo, senza che me ne accorgessi si era alzato, venendomi nuovamente alle spalle.
Afferrò i bordi delle mie mutandine facendole scivolare lentamente fino alle caviglie sfilandole definitivamente.
Mi stava palesemente offrendo ad Andrea !
Andrea mi prese in braccio, accompagnandomi nella nostra camera, mentre Massimo ci seguiva come un cagnolino. Io tra le sue braccia mi sentivo protetta e sicura.
Mi trovai distesa sul nostro lettone matrimoniale. Con dolcezza mi allargò le cosce.
Le sue mani sui miei seni e la sua lingua che esplorava il mio sesso in ogni sua parte erano una sensazione idilliaca. Andrea non era come Massimo, che di solito è frettoloso alla sola ricerca del suo piacere, lui voleva farmi godere e...ci stava riuscendo.
Mi leccava le grandi labbra, le piccole labbra ed il clitoride. Succhiava avidamente. Mi teneva il clitoride tra le sue labbra muovendo leggermente la testa. Ero in paradiso!
Non mi vergognavo di gemere ed urlare, di incitare il mio amante occasionale e probabilmente Massimo ne soffriva ma, l'aveva voluto lui pensai.
Raggiunsi il mio primo orgasmo mentre lui tra le sue labbra suggeva il mio bottoncino ormai ingrossato dall'eccitazione. Stava riuscendo a farmi venire senza avermi penetrato neppure con un dito!
L'orgasmo arrivò dirompente con grida di approvazione da parte mia. I movimenti del mio bacino erano un chiaro invito ad andare oltre.
Non so se Massimo in quel momento si stesse pentendo di ciò che mi aveva chiesto e di avermi concesso al suo amico. Io non mi stavo trattenendo, mi beavo di ciò che Andrea sarebbe riuscito a darmi.
Ripresami dall'orgasmo, mi misi a sedere sul letto, invitando Andrea ad avvicinarsi a me.
Lo spogliai a mia, liberando la sua asta dalle mutande.
Un cazzo di dimensioni enormi mi si presentò davanti ma, non ero in grado di valutarlo correttamente, avendo avuto solo quello di mio marito. Quel che mi sorprese, oltre alla lunghezza fu anche il diametro.
Mi voltai a guardare Andrea, cercando un segno di dissenso ma, invano.
Non ermo mai stata contenta di fare pompini anzi, francamente mi faceva un po schifo ma il momento e l'eccitazione di quegli attimi, mi stavano trasformando.
Afferrai con le mani quel totem ed appoggiai la mia bocca a quell'asta iniziando a fargli un pompino.
Massimo mi osservava con attenzione, cercando di capire cosa stessi provando ma io, non me ne curavo, avrei preso il meglio di quella esperienza forse unica ed irripetibile.
Da prima lo leccavo con la lingua, poi lo presi in bocca non riuscendo però ad infilarmelo tutto.
Andrea pareva gradire. Stava quasi per venire, me ne accorsi dai suoi sussulti e, facendo pressione con il mio indice e pollice sul suo glande, riuscii a non farlo sborrare.
Il suo seme mi sarebbe servito!
Andrea mi fece distendere sul letto ed allargandomi le gambe puntò l'asta all'entrata della mia intimità.
Massimo si avvicinò a me, iniziando ad accarezzarmi i capelli.
Il momento era giunto.
Mentre Andrea entrava in me, io guardavo negli occhi mio marito.
Con un colpo secco infilò tutta la sua asta, estirpandomi un urlo misto tra dolore e piacere, poi iniziò a stantuffarmi, alternando momenti lenti a momenti veloci. Godevo, i miei urletti d'approvazione non facevano altro che incitare ancor di più il mio partner a scoparmi con ancor più foga..
Dopo un po mi fece cambiare posizione, mettendomi alla pecorina, ed anche in quella posizione mi stantuffò per bene. Con le sue mani contemporaneamente mungeva le mie tette.
Effettivamente Andrea era un gran bravo scopatore!
Andrea successivamente provò anche ad imboccare il suo sesso sul mio culetto ma, io non volli.
Non avevo mai provato a prenderlo nel culo, ero ancora vergine e temevo di sentire male.
In un barlume di lucidità gli ricordai che eravamo in quella situazione per altri motivi. Fortunatamente lui non insistette, perchè se solo avesse insistito io...avrei ceduto.
Cambiammo nuovamente posizione, mi invitò a salire su di lui, impalandomi sull'asta.
Andrea aveva una resistenza superiore certamente a quella di mio marito.
Io ero già venuta almeno tre volte.
Ad un certo punto, lo vidi cambiare colore.
Eccoci, eravamo arrivati al momento clou pensai !.
Una serie di sussulti mi fecero capire che era arrivato al culmine...scaricò in me una sborrata epica.
Mi sentivo la fica riempita in ogni sua parte. Mi ritrovai la fica a sussultare con lui e un rigagnolo di sperma uscirmi viscoso e denso.
Mi appoggiai alla spalliera del letto con le gambe appoggiate al muro ed alzate in verticale, in modo da far sì che lo sperma permanesse in me il più allungo possibile (come mi aveva suggerito il ginecologo).
Mi trovai mio marito ad accarezzarmi il viso ed a sussurrarmi parole dolci.
Era fatta? Quella fu la nostra speranza, anche se francamente, il mio sesso sperava di poter ripetere quella terapia!
Solo dopo qualche giorno, da un test ultramoderno acquistato in farmacia, venne la sentenza...INCINTA !!!
Abbracciai mio marito ed assieme telefonammo ad Andrea ringraziandolo.
Già maturava in me, l'idea di dare in futuro un fratellino od una sorellina al nascituro ma...questa è un'altra storia !!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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