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Lui & Lei

Sesso in gravidanza


di benves
11.03.2019    |    19.240    |    2 8.9
"Lascio da parte la ragione e lascio fare al mio istinto così, improvvisamente mi alzo, prendo l'iniziativa e lo bacio..."
Mi guardo allo specchio e non riconosco quella ragazza riflessa.
Ha un seno enorme intrappolato in una canottiera di cotone blu con le spalline usurate.
I capelli castano rossicci le scendono oltre le clavicole in onde disordinate, mentre i fianchi iniziano a cedere sotto il peso della pancia che alla fine del sesto mese è sempre più visibile e ingombrante.
Da quando sono diventata una futura madre single ho smesso di scegliere me, ma anche di scegliere, in generale, ed ho lasciato che le ore della giornata mi trasportassero al confine di un territorio sconosciuto e brullo, inospitale e desolante.
Oggi mi vedo per la prima volta e sorrido a questa pancia che cresce e da una solitudine che presto scomparirà, per fare spazio a sentimenti nuovi, tanto entusiasmanti quanto spaventosi.
Il sangue sotto la pelle brucia da qualche giorno, gli ormoni scossi si stanno agitando ancora di più e non mi tolgo dalla mente Davide, l’insegnante di scuola guida conosciuto l’anno scorso, quando pensavo solo a prendere la patente della moto, pronta a muoversi su due ruote con un motore rumoroso tra le gambe ed i piedi agili nel cambiare marcia.
Ero concentrata solo sulla velocità, la libertà, nuove sfide ed un ragazzo severo, silenzioso, intransigente, ma abile nel farmi progredire lezione dopo lezione.
Pensavo di stargli antipatica, che mi compatisse perché ero una donna sui trenta che non aveva nemmeno mai guidato un motorino sfigato.
Credevo ridesse segretamente di me e delle mie paure, mentre tremavo a ogni curva stretta o quando invece di inserire la freccia spingevo il clacson.
Lo spiavo mentre con aria neutra, quasi glaciale, mi allungava l’auricolare o i para ginocchia e la maglia lasciava intravedere gli addominali.
Ascoltavo la sua voce piena e rassicurante, darmi istruzioni e sgridarmi a ogni errore.
Mi sentivo piccola, fragile ed avrei voluto fargli sapere quanto mi eccitasse questo rapporto insegnante/allieva.
Avrei voluto che la sera, a fine lezione, tanto ero sempre l’ultima e si arrivava alle nove, mentre mi aiutava a sfilare la giacca smanicata arancione, quella orribile e antiestetica giacca, mi prendesse la testa tra le mani e mi baciasse, invece di salutarmi per andare a portare le moto in garage.
Solo poco prima della fine del nostro percorso, quando l’esame era vicino, ha mostrato un lato diverso, facendomi capire che gli ero tutt’altro che indifferente.
Nel parcheggio dove ci si allena per la prova con i coni, quella che continuavo a sbagliare perché non mi fidavo dei suoi consigli, non seguivo il senso delle parole che mi ripeteva nell’auricolare, ero troppo presa da lui, dal cercare di far colpo su di lui.
Quella sera finalmente ha capito che esito e finalmente, quando ha detto che se non fossi stata fidanzata ci avrebbe provato con me e mi avrebbe portata in vacanza in moto e ci saremmo divertiti come pazzi, in quel momento, mi sarei levata il casco e seduta cavalcioni sulla mia moto, lo avrei baciato ma no, mi sono trattenuta, ero fidanzata, non potevo tradire il mio ragazzo, dovevo contenere una cotta passeggera.
Oggi invece, sola con la mia pancia, ripenso con nostalgia a quei momenti persi, vorrei essere desiderata in quel modo e non vista solo con animo compassionevole.
Decido di reagire, buttare la canotta logora, passare del rossetto color corallo, infilare i jeans a vita bassa attillati che ancora mi entrano ed indossare una maglia scollata, per lasciar emergere questo nuovo ed esplosivo seno.
Non so cosa mi aspetto possa succedere durante una semplice passeggiata in centro, ma sento che è necessario.
Capisco mentre sto entrando in un piccolo bar a due isolati da casa, quale fosse l’urgenza che l’universo mi ha segnalato: Davide, l'insegnante della scuola guida, il motociclista !!!
Come entro nel bar lui mi fissa stupito
Quando mi avvicino a lui mentre sta ancora finendo di sorseggiare un espresso nota la pancia, ma prima indugia sul seno, indeciso su quale delle due novità lo interessi maggiormente.
E’ il mio momento, devo cogliere l’opportunità, testare se, nonostante tutto sia ancora interessato a me, se questa condizione può intrigarlo comunque ed immediatamente prendendolo in contropiede spiego di essere single e rido, sdrammatizzo sulla gravidanza, cerco di sembrare easy
Funziona eccome se funziona.
Ci sediamo ad un tavolino ed incominciamo a parlare come due vecchi amici
Ci raccontiamo di tutto, entriamo in confidenza, lo vedo curioso così, senza vergogna, spiego l'evidente novità e lui mi rassicura.
Mi prende la mano e me la carezza poi, mi carezza il viso dolcemente.
Lascio da parte la ragione e lascio fare al mio istinto così, improvvisamente mi alzo, prendo l'iniziativa e lo bacio.
O la và o la spacca, non ho tempo da perdere penso
Risponde al mio bacio, le nostre lingue si toccano, ha un ottimo sapore
La mia sfrontatezza funziona, funziona talmente bene che mi porta a casa sua
Percepisco l’urgenza che ci muove entrambi, come se sapessimo che sta suonando la nostra sveglia.
Ci baciamo ancora, questa volta con più calma
Le sue mani esplorano il mio corpo, le mie mani il suo
Tasto il suo pacco, è già eccitato, sorrido felice di riuscire a fare ancora quell'effetto
Sono eccitata, lo desidero, non voglio ancora rimpianti, voglio cogliere l'attimo, senza pensare a conseguenze, voglio fare qualcosa che mi faccia stare bene, voglio pensare solo a me stessa.
Mi spoglio restando in reggiseno e mutandine
Mi guarda come si guarda un quadro prezioso, arrossisco !
Mi chiede il permesso di toccare la pancia. Sorrido
Non lo spaventa, anzi ne è attratto, tanto da farmi sentire più preziosa, più attraente e sexy di quanto lo sia mai stata.
Carezza la pancia con delicatezza, la bacia.
Afferro la sua mano e la porto sul mio seno
Mentre mi carezza i seni e mi stuzzica i capezzoli infilo una mano nei boxer e sento che ce l’ha duro, pronto, grosso.
Lo immaginavo così, un pezzo di legno dal diametro largo e dritto.
Gli faccio cenno di spogliarsi, lo fa in silenzio
Nudi ci stendiamo sul letto toccandoci e baciandoci.
Ha la pelle dolciastra, ancora abbronzata dal sole, lascio scivolare sui pettorali il palmo della mano, memorizzandone la forma e la consistenza.
Sono impaziente, improvvisamente mi giro su un fianco dandogli le spalle, afferro il suo cazzo e lo dirigo tra le mie gambe, con l’urgenza di chi deve tamponare una ferita sanguinante.
Punto la sua asta alla mia fica che agogna il piacere
Non esita, non ha timore, mi penetra dolce ma deciso, attento a percepire ogni mia reazione.
Mi muovo permettendo la penetrazione il più a fondo possibile, socchiudo gli occhi e mi godo quei brividi che mi salgono dalla fica su su per tutta la schiena
Voglio di più
Mi stacco da lui e mi inginocchio sul letto, invitandolo a prendermi alla pecorina
Per una donna in gravidanza quella è la posizione migliore
Sento in suo sesso nuovamente impossessarsi di me, mi afferra per i fianchi e mi sbatte
Le mie tette ballonzolano, danzano ad ogni affondo che mi da piacere
Mi carezza con una falange il buchetto del culo, a quel punto sono talmente eccitata che non reggo,
e rispondo con un orgasmo quasi immediato, bastano pochi colpi di reni e già crollo.
Non mi sono masturbata per mesi, persa in quello stato di non-esistenza ed ho molto arretrato da appagare.
Vedo che questa mia reattività nutre il suo ego, e lo entusiasma
Lascia che io mi riprenda un attimo poi, dolcemente mi invita a riprendere la posizione di prima
Mi penetra con passione, rinvigorendo i movimenti.
Mi scopa senza sosta, alternando il ritmo, toccandomi il clitoride, strizzando i seni, leccandomi il collo e la schiena, fino a che entrambi perdiamo completamente il senso del tempo, dello spazio, della materia dei nostri corpi.
Sto bene, sono in uno stato di grazia, nessun dolore, solo un piacere continuo, inarrestabile che cresce, divento agile e capace di assumere posizioni come se non fossi incinta di quasi sette mesi, finché non capisco che anche lui sta arrivando alla fine.
Agogno questo momento, l'avevo sognato nelle mie fantasie ed ora, finalmente il sogno si sta realizzando.
Prendo il suo cazzo in bocca, lo assaporo e lo massaggio, lo sfrego con la lingua, con le labbra, lo lecco e quando è sul punto di venire, lascio che il getto di sperma macchi la pelle liscia della mia pancia.
È stupito, colpito da questo gesto sfrontato, quasi osceno ed eccitante.
Sento che è in grado di apprezzare le nature ambivalenti che ora mi comandano e gli sorrido, mentre con un dito raccolgo un po’ di seme dall’ombelico, lo porto sulle sue labbra e le sigillo con un lungo bacio.
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