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La spiaggia io lei & lui


di benves
17.09.2018    |    5.200    |    0 9.1
"La risposta di Gloria alla possibilità di un doppia penetrazione fu fremente, ed allora dopo aver cosparso di saliva il mio pene..."
Da anni frequentavo sempre la solita spiaggia.
Mio padre aveva acquistato una vecchia casa di pescatori un po isolata nelle Marche, che di fronte aveva una piccola caletta.
Era un luogo riservato, ed in estate mi rifugiavo a smaltire lo stress dell’ufficio ed a ritemprarmi delle fatiche quotidiane.
Vita sana senza molte distrazioni.
La spiaggetta vicino alla casa era sempre praticamente deserta, la gente preferiva accalcarsi nei bagni più vicini, muniti di sdraio e bar.
La mia vita “monacale” era praticamente salva.
Raramente infatti invitavo amici od amiche, volendo preservare per me quel rifugio sicuro.
La sera raggiungevo la città vicina per cenare in qualche ristorante o bere qualcosa al tavolo di un bar leggendo un libro.
Evitavo club o le discoteche estive improvvisate, tanto che, pur frequentando da tempo quei luoghi, ancora nessuno mi conosceva bene o aveva confidenza con me.
Mentre leggevo qualche classico best book estivo, scambiavo qualche parola con i miei pochi conoscenti che quasi sempre si risolveva sul numero dei turisti presenti quell’anno e sui soldi che spendevano in negozi o ristoranti.
Fu proprio in una di quelle sere che intravidi Gloria e Giorgio.
Stavo cenando in un ristorante che si affacciava sul porto e, mentre sorseggiavo tranquillamente il mio vino, li vidi entrare dalla porta, ed accompagnati dal cameriere, accomodarsi ad un tavolo vicino al mio.
Era una coppia decisamente molto sensuale.
Lui elegante nei pantaloni azzurri corti e la camicia bianca, mente lei, Gloria, indossava un abito bianco leggermente trasparente, dal quale si intravedeva la punta dei capezzoli umidi del sudore di quella caldissima notte estiva.
Le forme di Gloria erano mediterranee e riempiva sublimemente il corto vestito stile anni 50.
Il seno generoso a stento veniva trattenuto nella scollatura chiusa sulle spalle, che lasciava la schiena scoperta.
L’odore della pelle di Gloria, screziato e pungente come incenso, raggiunse ben presto il mio tavolo e i miei occhi furtivamente si spostavano dal piatto per raggiungere la sua scollatura e le lunghe gambe, che a malapena venivano coperte dal corto vestito.
Si notava benissimo che Giorgio era fiero di mostrarla e di sentire su di lei gli sguardi degli altri uomini che riempivano il ristorante.
Percepivo che anche Gloria amava attirare su di se l’attenzione, in quanto tramutò la sua passeggiata fino al bagno in una specie di sfilata che attirò su di se parecchie occhiate d’ammirazione.
Approfittando della sua assenza e della vicinanza dei tavoli, scambiai due chiacchiere con Giorgio. Venivano da Milano ed erano capitati in quel posto alla ricerca di relax prima di partire per un’altra vacanza più impegnativa in America del sud.
Non apprezzavano il caos che avevano trovato in spiaggia affollata in quel weekend di luglio, ma oramai erano li e si sarebbero fermati ancora un paio di giorni.
Gloria ritorno dal bagno e Giorgio me la presentò.
Quando le strinsi la mano sentii subito il calore della sua pelle che ancora era permeata dell’odore salino del mare.
La immaginavo uscire dall’acqua con il costume che faticava a trattenere l’abbondanza delle curve e la pelle umida, che si raccoglieva nella conca del fondo schiena e bagnava i lunghi capelli castani. Mente le parlavo, non potevo non notare gli occhi verdi che risaltavano ancor di più sulla pelle abbronzata, e le infondevano una radiosità sensuale.
Decidemmo di proseguire la serata in un piccolo bar proprio sulla spiaggia e fra un drink ed una risata, li invitai a raggiungermi il giorno seguente presso la mia casetta dove avrebbero potuto rilassarsi nella mia caletta isolata.
Il giorno dopo verso le 2 del pomeriggio Giorgio e Gloria arrivarono alla spiaggia.
Da perfetto padrone di casa li accolsi nel portico e, dato che il sole era ancora troppo caldo, li invitai a mettersi in costume ed a bere un bicchiere di vino bianco e freddo.
Andarono a cambiarsi in camera mia.
Dopo pochi minuti Giorgio e Gloria mi raggiunsero nel portico.
Gloria indossava un costume bianco che ne faceva risaltare la pelle abbronzata. Forse la taglia non era giusta, faticava a contenere i seni prosperosi e le curve dei fianchi
Si sedette sulla poltrona in vimini e iniziò a sorseggiare il vino freddo che gli procurò dei brividi ed un sussulto.
Il seno le sobbalzò, mentre la pelle per la temperatura del vino ed il calore, iniziò a coprirsi di goccioline.di sudore
L’aria iniziò a riempirsi dell’odore di Gloria, inconfondibile profumo di donna, e dovetti assumere delle strane pose per non mostrare la mia eccitazione, mentre Giorgio la contemplava estasiato. Verso le 3 li accompagnai in spiaggia.
Gli misi a disposizione il mio ombrellone e le sdraiette che avevo per gli ospiti, ed iniziammo a prendere il sole.
Mi persi nella lettura del mio libro, sempre con un occhio a Gloria che si stendeva sinuosa sotto i raggi solari.
Ad un tratto Gloria mi disse: “Non sei in imbarazzo se rimango in topless? Sai non mi piacciono i segni del costume...”.
In realtà non aspettavo altro, ed acconsentii prontamente.
I seni di Gloria, finalmente liberati dall’impiccio del bikini, esplosero prosperosi e duri, mentre il calore estivo li inondava.
Le mie occhiate aumentarono, mentre Giorgio non sembrava prestare particolare attenzione.
Ad un tratto Giorgio si scusò, dicendo che doveva fare una telefonata e si allontanò dalla spiagetta dove la ricezione era pessima.
Dopo pochi minuti Gloria mi disse: “ora mi giro sulla schiena ti dispiacerebbe mettermi l’olio abbronzante?”.
“nessun problema” risposi, e mi avvicinai a lei cospargendomi le mani di olio ed iniziando a sfiorarle la schiena e le spalle lungo tutta la sua lunghezza.
Ho sempre avuto mani forti e delicate ed il mio massaggio iniziava ad avere un certo effetto su Gloria che si muoveva sempre più sinuosa sotto le mie dita iniziando a mugulare e a muovere leggermente i fianchi.
L’odore della sua pelle sudata misto a quello dell’olio solare mi mandava in visibilio.
Le mie narici lo gustavano appieno, ed un altro profumo si univa a quelli che già riempivano l’aria. Era l’odore di donna...gli slip bianchi di Gloria non potevano nascondere la sua eccitazione e l’odore acre della sua voglia creava un insieme irresistibile e melenso di piacere.
La mia erezione era oramai incontenibile, quando decisi di giocarmi il tutto per tutto e con le dita le spostai lo slip iniziando a masturbarle la figa che oramai era un lago.
Le entravo con due dita mentre le baciavo la schiena e Gloria mugolava sempre di più e ripeteva dei continui siii.
Pensavo al casino che sarebbe successo se Giorgio fosse sopraggiunto, ma oramai ero troppo eccitato per smettere e Gloria oramai aveva la vulva fradicia delle mie dita che la riempivano. Quando le estraevo oramai umide le portavo alla sua bocca in modo che leccasse il suo stesso piacere ed aumentasse il suo godimento.
Improvvisamente ed inaspettatamente Gloria mi girò a testa e mi disse “Voglio il cazzo…scopami…ho voglia!!”.
Sempre stesa con il ventre sul lettino spostai ancor di più gli slip e iniziai a leccarle la vulva riempiendo la mia bocca del suo sapore salato misto di voglia e sudore.
Mi riempivo la bocca della sua figa, del suo piacere, del suo desiderio, la sentivo muoversi e godere.
Mi appoggiai delicatamente su di lei, sfoderai il mio cazzo che ormai non si conteneva più nei pantaloncini e l'appoggiai alla sua fighetta che era un lago di umori
Pian piano iniziai a spingerlo dentro di lei, fino in fondo.
Gloria rispondeva con le anche ai miei colpi, per prendere il mio pene ben dentro fino ai testicoli.
Io iniziai a spingere con foga, le presi con una mano i capelli continuando a baciare la schiena. Alzai lo sguardo solo un momento e vidi Giorgio davanti a noi, che vedeva la moglie impalata dal mio cazzo.
Ho pensato subito al peggio ma mi sbagliavo.
Giorgio si stava menando il cazzo e piano si avvicinava alla moglie facendolo strusciare sul suo viso.
Mi sorrise rassicurante, mi diede uno sguardo di intesa a continuare, ed io rinfrancato, aumentai i miei colpi, fino a che Gloria non ebbe un orgasmo che mi riempi interamente il pube.
Giorgio allora alzò piano la testa della moglie e cominciò a darle il suo cazzo in bocca.
Gloria lo succhiava avidamente oramai seduta sulla sdraio.
Mi avvicinai in modo da farmi succhiare per bene anche il mio.
La bocca di Gloria si riempiva di due cazzi fino ai coglioni riempiendoli di saliva e rituffandosi con piacere su entrambi, quando all’improvviso anche Giorgio si sedette sulla sdraio ed insieme alla moglie iniziò a succhiare il mio cazzo avidamente.
Ero esterefatto, mai un uomo mi aveva succhiato l’uccello, ma l’eccitazione era oramai troppo grande ed approfittai di quelle due gole che si aprivano davanti a me per colmarle col mio pene. Dopo qualche minuto di quel succhiare, Giorgio si sdraio e fece salire Gloria sopra di lui.
“dai amore ora fammi godere per bene...”
Gloria si impalò ed iniziò a dimenare i fianchi prendendo il cazzo di Giorgio per tutta la sua lunghezza.
Giorgio le impastava le mammelle, le carezzava le aureole e le stuzzicava i capezzoli, per aumentarle il piacere.
A quella vista il mio pene divenne più duro che mai e iniziai a masturbarmi estasiato dal culo di Gloria.
Mi godevo lo spettacolo del cazzo che entrava ed usciva...quando iniziai a sondarle il culo con un dito.
La abbassai verso il petto di Giorgio che la scopava con foga.
La risposta di Gloria alla possibilità di un doppia penetrazione fu fremente, ed allora dopo aver cosparso di saliva il mio pene ..lo puntai e l'infilai con un colpo secco nel suo culo, fermandomi solo un minuto per farla abituare. Poi iniziando a muovere le anche in modo da darle il doppio piacere.
Gloria era ormai infoiata “Si riempitemi…cazzo sfondatemi” i nostri cazzi la colmavano.
Giorgio al culmine dell’eccitazione ci sbalzò entrambi si mise in piedi e eiaculò sulla bocca di Gloria che ne bevve quanta poté ed il resto lo sparse sulla sua faccia.
Mi ritrovavo estromesso dal culo di Gloria con ancora con il cazzo in tiro quando lei, guardandomi vogliosa, si mise a 4 zampe sul lettino e mi disse “Inculami ancora che è aperto e mi piace”.
Guardai Giorgio quasi a chiedere il permesso, che arrivò immediatamente con un cenno d'intesa.
Mi misi dietro di lei e ripresi a incularla, quando successe una cosa incredibile.
Anche Giorgio si mise a 4 zampe e, dopo aver passato il suo buco del culo con un dito pieno di saliva, mi invitava ad incularlo pari pari della moglie.
Gloria si girò verso di me e mi disse “Inculalo…riempilo col tuo cazzo”.
Non lo avevo mai fatto ma oramai ero partito e non mi sarei fermato.
Estrassi il cazzo dal culo di Gloria e cominciai a sfondare Giorgio, che doveva essere abituato a quella pratica, perché aveva il culo molto aperto.
Avevo di fronte a me le natiche di entrambi e passavo tranquillamente da un culo all’altro, sbattendoli entrambi con foga, mentre le loro lingue si intrecciavano baciandosi.
Ad un tratto Gloria si alzò e mise il suo culo di fronte alla bocca di Giorgio.
Continuando a masturbarsi esplose un orgasmo sulla faccia del marito mentre io continuavo repentinamente ad incularlo sentendo i suoi gemiti di piacere.
Sentivo montare l’orgasmo in me, ed allora Giorgio si ritrasse velocemente, ed insieme alla moglie venne con la bocca di fronte al mio membro.
Venni copiosamente, riempiendo le bocche di entrambi che si affannarono a ripulire per bene il mio cazzo.
Con le bocche piene del mio seme si scambiarono lunghi baci fino ad ingerirne una parte entrambi. Spossati rientrammo nella casetta per ricomporci.
Giorgio e Gloria mi tennero compagnia per la cena e solo a tarda notte rientrarono al loro albergo. Fu un bel weekend un’estate da ricordare su quella solitaria spiaggia.
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