Scambio di Coppia

Alice


di benves
12.06.2017    |    60.319    |    12 9.5
"Esploro il suo sesso seguendo il solco delineato della peluria, lo carezzo, arrivo al clito, lo solletico..."
Mi chiamo Giuseppe, sono un Commercialista libero professionista,
Ho 47 anni, sono pelato e corpulento.
Sono sposato ed ho 2 figli.

Da circa 6 mesi ho in studio una praticante, che in futuro, se si abiliterà, entrerà con me in società per dare garanzie di continuità alla mia attività.

Come suo mentore e tutor lei mi affianca tutto il giorno, è la mia ombra, anche perché per imparare questo mestiere “devi rubare con gli occhi” quindi è l'unico modo corretto di apprendimento.

Alice, questo è il suo nome, è una ragazza molto bella ed al tempo stesso molto pudica.
Ha 30 anni, alta circa 1,70, mora con capelli castani lunghi fino alla spalla, seconda di seno, taglia circa 38.
E' molto sensuale anche se non si mette mai in mostra. Riesce ad essere sensuale senza volerlo.
So che convive con un ragazzo, un ingegnere, gran giocatore di tennis, palestrato, direi belloccio.

In questi mesi ho provato con discrezione a cercare un suo punto debole, senza riuscirci.
Piano piano Alice è diventata una mia ossessione; la voglia di scoparla cresce in modo esponenziale giorno dopo giorno. La sua aria da santarellina mi eccita ed il suo charme involontario amplifica la mia voglia.

Lei fa di tutto per non essere provocante, è sempre seria, diligente, morigerata nel vestire, insomma impeccabile.
Anche con i clienti la sua aria da santarellina non passa certo inosservata.

Con mia moglie Erika ci siamo detti sempre tutto, siamo una coppia aperta, ed anche stavolta le ho raccontato della nascita di questa mia nuova fissazione.

Lei mi ha confessato di essersene accorta, pur non frequentando assiduamente l'ufficio era chiaro che qualcosa stava cambiando in me, anche perché a detta sua, ero più attento a come mi vestivo.

Siccome io in passato ho assecondato alcuni suoi “capricci”, si è resa disponibile ad aiutarmi nell'intento di scoparmela.

Inutile dire che ho posto dei limiti morali, ossia niente polverine od altro, Alice si sarebbe dovuta spontaneamente concedere a me, altrimenti mai avrei acconsentito.

In cambio mia moglie mi ha chiesto una macchina nuova.

Accordato sul modello di auto ed altri piccoli dettagli ora ero curioso di capire come Erika avrebbe convinto Alice, come avrebbe scalfito quella scorza di santarellina fino a farla cedere a me che certamente non sono un adone.

Nei giorni seguenti Erika si è fatta più presente in studio, ha iniziato anche un rapporto di complicità con Alice, la quale però ha sempre tenuto il suo comportamento morigerato fino a quando...una sera, Erika mi avvisa di aver invitato per il week-end Alice ed il suo compagno nella nostra casa al mare per la prossima settimana.

Noi abbiamo una villetta con piscina sul litorale Ligure, ci andiamo per rilassarci, fare feste con amici e nuotare in santa pace; quando sono lì spesso non vado neppure in spiaggia, mi adagio a bordo piscina con un buon libro.
Sapere che Alice ed il suo compagno sarebbero stati nostri ospiti e che avrei potuto vedere Alice in costume mi mandava già in ebollizione.

Resto basito dal fatto che abbiano accettato, approvo e sottoscrivo l'iniziativa ma ancora non capisco come ciò possa essere utile a raggiungere l'obiettivo prefissato.
La trama di Erika stava prendendo corpo.

Erika è una donna di 40 anni, molto bella, curata e raffinata, che non passa inosservata; credo che all'inizio sia stata con me solo per i soldi, poi sono nati 2 figli per incidenti di percorso ed allora si è affezionata.
Si concede talvolta delle scappatelle che io approvo, anche perché non sono un adone, per questo le accetto con dignità e consapevolezza, anzi talvolta le ho anche agevolate, ed è per questo che questa volta, lei ricambia il favore.

Il famoso fine settimana è arrivato, il venerdì sera io, Erika ed i bambini ci muoviamo per andare al mare, gli ospiti arriveranno il sabato mattina.
Arrivati do indicazione alla servitù circa il menù e tutta la gestione, voglio godermi gli ospiti senza pensare ad altro.
Erika ha curato ogni dettaglio compresi i menù da annaffiare con vino in abbondanza, è risaputo che il vino abbassa l'inibizione.

Erika però pare avere anche un altro intento, si è portata dei vestiti molto provocanti, non capisco se si vuole mettere in competizione con una più giovane di lei oppure ha voglia di uno scambio di coppia.

Sabato mattina c'è movimento, la camera degli ospiti pronta, tutto tirato a lucido, i ragazzi organizzati per lasciarci liberi con gli ospiti.

Verso le 11,30 la Dacia Duster di Michele ed Alice entra in villa.

Michele è veramente un bel ragazzo, i pantaloncini che indossa e la t-shirt mettono in mostra il so fisico asciutto e palestrato, Erika rimave affascinata, lo capisco dallo sguardo.
Alice è splendente con un abitino di cotone beige che le fascia il corpo e le ballerine; dallo scendere dalla macchina riesco ad intravedere delle mutandine bianche, sono già su di giri.

Fatti gli onori di casa, Erika li accompagna a fare un tour della casa e poi nella loro camera mentre io, per raffreddare i miei bollenti spiriti mi tuffo in piscina. Per la testa mi passa di tutto, quel chiodo fisso di possederla mi martella come la peggiore emicrania.

Dopo poco eccoli arrivare tutti in piscina, Erika si sta lavorando Michele, che non le toglie gli occhi dal seno prosperoso, evidentemente ne è attratto, come dargli torto.
Alice ha un bichini normalissimo, unico vezzo, è allacciato da due fiocchi sulle anche; il fisico snello ma proporzionato, la pelle bianca e quell'apparire santarellina mi aumentano la pressione.
Dietro gli occhiali scuri non si capisce ma, non le tolgo gli occhi di dosso, le faccio una serie di radiografie memorizzando ogni centimetro della sua pelle.

Ci vengono serviti degli aperitivi, Erika non perde tempo, vuol fare ubriacare i nostri ospiti, ormai il suo intento è evidente. Alice che da quel che so è quasi astemia, per non apparire maleducata beve, beve e beve ancora.
Arriviamo a pranzo che già siamo tutti abbastanza alticci.

I commensali paiono gradire, mangiano e bevono, sembriamo un'allegra combriccola.
Alice e Michele si sciolgono, incominciano a parlare e sparlare, Michele si lascia andare a qualche avance verso Erika, la quale anziché respingerlo lo incoraggia.
Io invece aspetto che l'alcol abbia saturato Alice, visto come stanno andando le cose, inizio ad avere un piano.

Il limoncello ci da il colpo di grazia.

Erika propone di smaltire andando a passeggiare in pineta, Michele accetta mentre Alice declina l'invito per andare a prendere il sole in piscina.
Io per fare il gentiluomo mi propongo di restare a farle compagnia.

Incamminandosi, Michele da uno sculaccione sulla chiappa di mia moglie, la quale sorridendo fa l'occhiolino, mi sa che quei due in pineta faranno ben altro.

Resto solo a bordo piscina con Alice, non posso farmi scappare l'occasione.

Passata mezz'ora faccio cenno alla servitù di portare altri coktail, puntualmente Alice non disdegna.

Mi tuffo in acqua, fingo un malore, Alice prontamente, anche se non nel pieno della sua lucidità, si tuffa in mio soccorso.

Faccio finta di arrancare, la abbraccio ed infine...la bacio.

Mi aspetto una reazione da lei ma, inaspettatamente non avviene.

Ci avviciniamo a bordo piscina, lei con la schiena appoggiata al bordo io davanti a lei.
La ribacio, inizialmente le sue labbra sono serrate, pian piano lascia che la mia lingua tocchi la sua. Ha gli occhi chiusi. Finalmente risponde ai miei baci. Ha un buon sapore.
Le mie mani carezzano il suo corpo, sento la sua pelle vibrare.
Le mani si spostano sul suo petto, slaccio il sopra del costume. Il pezzo di stoffa sfluttua mentre io tocco quell'acerbo seno. I capezzoli ergono dritti come chiodi, sono rossi come ciliege maggioline, attirano la mia attenzione e mi abbasso a succhiarli.
Lei ha sempre gli occhi chiusi.
Succhio come un infante si allatta dalla mamma.
Inizia a piacerle, lievissimi gemiti escono dalle sue labbra.
Le mie mani birichine si fanno ancor più audaci, si spostano sul pezzo di sotto del costume, arrivano ai laccetti laterali e li slacciano.
Resta completamente nuda, il suo pube è quasi completamente glabro, coperto centralmente solo da una strisciolina di peluria appena accennata.
Il cazzo non mi regge nei pantaloncini e mi libero anche io dell' ormai ingombrante indumento.
Esploro il suo sesso seguendo il solco delineato della peluria, lo carezzo, arrivo al clito, lo solletico.
Lei, forse involontariamente, allarga leggermente le gambe agevolandomi le carezze.
Il clito pian piano si ingrossa, la mia falange si sposta all'ingresso del paradiso, fa capolino rispettosamente, lentamente si inserisce esplorandola.
Inizio a masturbarla con movimenti lievi e ritmo costante, continuando a baciarla.
Non ho idea di quanto tempo passi ma finalmente un gemito più forte degli altri ed una contrazione del monte di venere, mi fa capire che Alice è giunta al capolinea.
La cingo, lasciando che il mio desiderio si faccia sentire sulla sua intimità
Alice ha sempre gli occhi chiusi, non proferisce parola, mi sorride.
Mi attendevo una sua resistenza, temevo di essere respinto invece, eccoci lì, nudi in piscina, la bella e la bestia.
Non resisto, le faccio ancor più appoggiare la schiena sul bordo, sostenendole le natiche, faccio sì che allarghi le gambe, tenendola io in equilibrio, punto la mia verga sul suo pube, lentamente entro in lei.
A quel punto apre gli occhi, mi fissa “cosa fai”?
“ti desidero sei diventata la mia ossessione” riesco a sussurrarle.
Si Erika me l'ha detto, con Michele volevamo provare cose nuove, cercavamo persone fidate, ecco perché siamo qui, io con te ed Erika con Michele.

Ora tutto mi è chiaro, resto basito.
Penso a mia moglie e Michele in questo momento, un brivido di gelosia mi invade.
Dura solo un attimo quella sensazione.
Guardo Alice, nuda, davanti a me.
Mi sorride e mi bacia.
Scopiamo in quella posizione, fortunatamente nessuno ci disturba.
Lei ad un tratto si irrigidisce, viene ancora.
Sono felice di essere riuscito a renderla felice, il mio ego si esalta nel sapere di riuscire a gratificare ancora una giovane e bella.
La giro, siamo in piedi a bordo piscina, lei ora mi è di spalle, guarda verso le sdraio, entro dentro di lei mentre con le mani stuzzico i capezzoli turgidi per il freddo dell'acqua e per l'eccitazione.
Un leggero sciacquettio accompagna i nostri flebili gemiti.
Vorrei provare ad esplorarle il culetto ma temo un rifiuto, non vorrei rovinare tutto, quindi mi accontento e godo di lei così.
Finalmente tocca a me venire, mi scosto da lei appena in tempo, il mio sperma si mescola con l'acqua della piscina.
La giro, il tempo di un bacio e nuoto a recuperare i nostri costumi vaganti.
Ci ricomponiamo e ci sdraiamo assieme al sole.
Verso le 17 ecco tornare Erika e Michele, sorridenti e giosi...chissà perchè !!!

Tutti e 4 ci stendiamo al sole come lucertole beandoci di quanto accaduto.

Verso le 21 ci avvisano che la cena è servita, senza nemmeno cambiarci ceniamo in giardino carezzati dalla leggera brezza marina.

Il vino la fa da padrone, la lauta cena e soprattuto il vino ci ringalluzziscono.

Ci sediamo a bordo piscina e le donne decidiamo di raccontarsi come abbiano passato il pomeriggio reciprocamente.

Sia Alice che Erika raccontano del rapporto sessuale avuto non tralasciando il minimo particolare, le loro sensazioni, le loro aspettative e cosa le incuriosirebbe ancora.

Mentre raccontano sia io che Michele ci eccitiamo, l'eccitazione è evidente, i nostri costumi danno poca possibilità di nasconderla.

Siamo seduti a bordo piscina, Eika allunga la mano sulla mia protuberanza, mi tira fuori il cazzo ed inizia a masturbarmi mentre Alice fa la stessa cosa con Michele.
Noto con soddisfazione che Michele ha un cazzo più piccolo del mio.
Dalla masturbazione al pompino il passo è breve.

Siamo mezzi ubriachi a bordo piscina mentre due splendide donne ci stanno facendo un pompino, io e Michele ci scambiamo sguardi di complicità.

Alice si stacca da Michele e viene verso Erika, le fa cenno di voltarsi e, senza preavviso, la bacia.
Si scambiano un profondo bacio, le lingue intrecciandosi mischiano i nostri sapori.

Iniziano a toccarsi, a spogliarsi reciprocamente arrivando ad essere completamente nude.

Erika bacia i seni minuscoli di Alice mentre con la mano esplora il sesso.

Alice si gode quelle sensazioni poi, si allontana per rituffarsi sul florido seno di Erika.

Cambiano nuovamente, ci aggradano con lo spettacolo di uno splendido 69.

Sembra una scultura di Michelangelo da quanto sono belle.

Arrivano all'epilogo assieme, come sincronizzate, venendo l'una nella bocca dell'altra.

I nostri cazzi sembrano razzi pronti al decollo.

Si alzano, si baciano ancora poi, Erika afferra due preservativi che non so come e quando erano stati messi lì vicino, passandone uno all'amica.

Alice viene verso di me ed Erika verso Michele.

Noi seduti sul lettino della piscina non capiamo, ci fanno stendere, ci infilano il condom e poi, montandoci sopra, afferrano i nostri cazzi, puntando la cappella alle rispettive vagine, ci impalano.

La loro complicità è evidente, noi siamo solo strumenti nelle loro mani.

Ci dominano, ci montano come amazzoni. I loro bacini roteano all'unisono si dettano reciprocamente il ritmo.

Io attratto dai capezzolini, lo stuzzico facendoli indurire ancor di più, cosa che pare gradire Alice, mentre Michele affondando le mani nei giugonici seni di Erika, pare impastare il pane.

Mi pare di vivere un sogno, sto scopando Alice, non mi pare il vero, fino a poco fa mi sembrava una missione impossibile; ad eccitarmi ancor di più, la visione di mia moglie che si fa chiavare davanti a me.

Non mi accorgo del passare del tempo, il mio corpo vibra e gode in un ancestrale connubio tra tutti e quattro.

Alice si sposta, mi da le spalle e si rimpala su di me.

Erika fa un cenno a Michele, pare tutto preparato, Michele si toglie il preservativo e si avvicina, punta la cappella all'ano di Alice.

Capisco che è la prima volta, perché mia moglie lo guida dandogli istruzioni.

Lo spompina per lubrificarlo poi, prende degli umori che colano dalla fica di Alice per la scopata che sta facendo con me e le lubrifica il culetto.

Michele punta la cappella, Alice chiude gli occhi, si gira e mi bacia.

Michele lentamente entra in lei, il bacio contiene gli urletti di dolore.

Piano piano sento il cazzo di Michele entrare, lo spessore di pelle che ci divide è minimo.

L'annello iniziale è passato, Michele si ferma per farla abituare.

Una leggera lacrima esce dagli splendidi occhi di Alice, prontamente me ne impossesso con la lingua.

Michele inizia a muoversi, questa doppia penetrazione pare essere gradita, Alice comincia a farneticare frasi a casaccio.

Sento la penetrazione perchè il suo pene struscia con il mio, è una sensazione fantastica, Alice gronda umori come una fontana, la sua pelle morbida a contrasto con la mia mi fa provare qualcosa di nuovo, di unico. L'odore della sua pelle mentre gode è ancor più gradevole.

Il respiro le aumenta, bacia Michele mentre Erika, si dedica a stuzzicarle seni e capezzoli.

Alice è un sandwinch, è attaccata su tutti i fronti, ha i buchi pieni ed Erika che la eccita ancor di più, come se ciò fosse possibile.

Michele ed Alice vengono all'unisono e si staccano, accasciandosi sui lettini, ansimanti.

Io resto lì, col cazzo ritto.

Fortunatamente viene in mio soccorso Erika, mi toglie il preservativo e si impala guardandomi negli occhi.

“soddisfatto”? Mi dice con aria di superiorità e di vittoria, “me la merito la macchina nuova”?

Io le sorrido annuendo, ancora non sono venuto, l'afferro per i fianchi dettandole il ritmo.

Le succhio le grandi aureole, scopiamo come mai fatto ormai da anni.

Quando arrivo al culmine lei vorrebbe scansarsi, io l'afferro trattenendola, le inondo la fica del mio desiderio sopito, poi la bacio col la lingua che va a cercare le tonsille, le tolgo il fiato.

Che serata !

Il tempo di riprenderci e tutti e 4 ci tuffiamo in piscina.

Siamo completamente nudi, ormai i nostri corpi non hanno segreti.

Le femmine non sono ancora appagate.

Io fortunatamente per evitare figuracce mi ero portato del viagra.

Il tempo di prenderlo e sono in piscina pronto per un nuovo round, ignorando cosa mi aspetti.

Michele li avvicina ad Erika, la fa mettere a sedere sul bordo della piscina mentre lui resta in acqua, le allarga le gambe ed inizia a leccarle la fica.

Alice per non essere da meno, mi ripropone la stessa posizione.

Io col naso percorro il suo solco, stuzzicandole il clito, poi allungo la lingua. Afferro il clito tra le labbra e lo sollecito. Questo in breve risponde. Lo lecco e lo succhio come fosse un mini pene.
Alice di risposta, in poco ha un orgasmo, mi riversa tutto il suo piacere sulla bocca, lecco avidamente non lasciando disperdere neppure una goccia del suo prezioso nettare.
Sono tutto concentrato che, non mi accorgo che Michele ed Erika hanno cambiato posizione.

Michele ha fatto rientrare Erika in acqua, gli sta dando le spalle e, dalle movenze, mi rendo conto che la sta inculando.
Erika muove il bacino in modo diverso, del resto ha sempre amato farsi inculare ed ora, che ha la possibilità di avere un giovane stallone, certamente ne approfitta.

Guardo Alice con aria interrogativa e supplicante, vorrei incularla a mia volta.

“no mi spiace, mi fa ancora troppo male per prima, non sono abituata”.

Mi invita ad uscire dall'acqua, stende un asciugamano e si mette alla pecorina invitandomi.

Prendo un preservativo e prontamente sono dietro di lei. Punto la mia asta al suo paradiso ed entro.
Una posizione bellissima quella, allungando le mani riesco a stimolarle i capezzoli, riesco a penetrare fino in fondo al suo intimo, quel culo a mandolino mi entusiasma.

Michele rimane anche lui affascinato da quella posizione, esce dalla piscina e si inginocchia a cazzo ritto davanti ad Alice.
Alice prende il cazzo di Michele in bocca e gli fa un pompino. Dura poco, essendo già da prima a buon punto, schizza il suo essere in bocca ad Alice, poi rivolgendosi a lei “amore fatti ingravidare” le dice.

Io ed Eika lo guardiamo con aria interrogativa. Lui a malapena spiega di non essere fertile ma che vorrebbero bambini e noi siamo le persone ideali.

Senza pensarci due volte, non aspetto neppure che Alice dica qualcosa, esco da lei, mi levo prontamente il condom e rientro in lei.

Le sensazioni della pelle sono amplificate, l'idea poi di poterle venire dentro è sublime.

Riesco a malapena ad attendere che lei venga che subito, a ruota, la seguo, una due tre contrazioni del mio cazzo, riversano dentro di lei il mio appagamento.

Questa volta sono sfinito. Mi accascio al suolo come un mollusco, esausto ma appagato.

Il tempo di riprenderci, bere ancora qualcosa assieme ed andiamo a letto. Domani è un altro giorni, nuove esperienze ci attendono assieme.

To be continued
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