incesto
Una famiglia senza tabù
di benves
27.04.2021 |
36.009 |
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"Su dai non ti vergognare, non pensare di essere il solo ragazzo ad aver desiderato la propria madre in modo osceno, specialmente se è carina come me, anche..."
Sono una bella quarantenne ed ho un ottima intesa sessuale con mio marito, un uomo molto virile e intrigante sotto l’aspetto sessuale, libero da ogni tipo di tabù.Io sono convinta che tutte le coppie dovrebbero amare e farsi amare liberamente, con la complicità del proprio compagno, per poter godere e vivere veramente felici, e senza paura di tradimenti in piena sincerità.
Ci siamo conosciuti e fidanzati da ragazzi ai tempi della scuola.
Con la scusa che si studiava insieme ad una coppia di compagni di scuola, anch’essi fidanzati, spesso ci trovavamo abbracciati a pomiciare nella stessa stanza, con molta soddisfazione sia per le pomiciate e sia per lo spettacolo che sbirciavamo di nascosto, l’uno dell’altra coppia.
Poi sempre più esigenti quando ci furono le occasioni facemmo l’amore nella stessa camera, ma ognuno con il proprio partner.
Fare l’amore insieme capitava sempre più spesso, e sempre più spesso mio marito amava esibirmi nuda all’altra coppia, che a loro volta gradiva mostrarsi a noi.
Un giorno eravamo tutte quattro sdraiati nel letto matrimoniale di mia madre, in una villa che i miei adoperavano solo nelle vacanze estive quando, iniziammo a spogliarci e a scopare vicinissimi nello stesso letto, cosa che, malgrado tutto, non avevamo mai fatto.
I nostri corpi si strofinavano, si toccavano, era bellissimo e molto eccitante toccarsi, sentire gli odori, i lamenti, i respiri affannosi, e vedere i nostri corpi vibranti di desiderio, sotto i colpi di cazzo dei nostri uomini.
Nel dimenarmi sempre più forte, per far capire come gradivo quel rapporto molto libidinoso, strinsi forte la mano della mia amica accanto a me .
Gridai “è bello fare l’amore una accanto a l’altra, siii…..sono molto eccitata della tua bellezza e del cazzo del tuo ragazzo che entra ed esce dalla tua tenera fica”.
Mi avvicinai ancora riuscendo a baciarla in bocca come un’amante,
lei ricambio quel bacio
Le confessai che desideravo tanto essere baciata, toccata e scopata da loro, ero sconvolta dal piacere che stavo provando a pomiciare con una donna mentre entrambe venivamo scopate.
Il mio ragazzo accelerò i colpi dentro la mia fica, dimostrando di aver gradito il mio coraggio, a dichiararmi gran troia, ed incitò gli altri a liberarsi dei tabù e di abbandonarci nelle gioie del sesso.
I due sorrisero compiacenti
A quel punto, il mio ragazzo si alzò da me lasciandomi con le cosce oscenamente divaricate, invitando l’amico a prendere il suo posto
L’amico preso dall’eccitazione non se lo fece ripetere due volte, come un toro infuriato prese immediatamente posizione e mi in filo quel bellissimo cazzo, sotto gli occhi emozionati del mio ragazzo e della mia amica, facendomi impazzire di piacere.
Io non capivo più niente, gridavo “siiii,. ci amo, dai, scopami, scopami Matteo, chiavami davanti alla tua fidanzata.
Siiii…….. guarda come scopiamo bene, Nicola Luisa, su dai scopate pure voi.
Siii…. Godiamo insieme che bello abbandonarsi all’amore, essere dei porci”.
Luisa non se lo fece ripetere due volte, allargò anch’essa oscenamente le cosce, con le dita dilatò le grandi labbra della sua fica, invitando il mio ragazzo a possederla
Nicola si precipito ad infilare la minchia nella fica di Luisa, che confesso tra i suoi lamenti, di non aspettare altro di fare sesso con noi, che adorava fare la porca e che ci voleva, ci desiderava, che se lo sognava pure la notte di partecipare ad un’orgia dove poteva lesbicare mentre un uomo la scopava
“voglio stare sempre con voi e bello avervi come amanti
Intanto Nicola infoiato più che mai gridava a Matteo di chiavarmi forte che godeva pure lui a vedermi fare l’amore con un altro
” su dai infilaglielo tutto al mio amore, non vedi che ha voglia di sentirsi puttana siii…. Dai, fammi il favore soddisfa la mia donna fagli male, insegnale ad essere vacca, fammela diventare troia che mi piace vederla godere”.
Poi, non contento di tutto ciò, Nicola volle esagerare
Disse a Matteo di stendersi supino ed a me ordinò di impalarmi su quel meraviglioso cazzo
Non me lo feci ripetere due volte, mi impalai facendomelo arrivare fino in fondo
A quel punto fece stendere il mio corpo su quello di Matteo
Solo allora capii
Voleva farmi provare la doppia penetrazione
Lo vidi venirmi dietro, sentii il suo cazzo puntare al mio sfintere e subito dopo riempirmi tutta
Mi sentivo farcita come un tacchino il giorno del ringraziamento
Una sottile striscia di pelle divideva quei due cazzoni
Iniziarono a muoversi all’unisono mentre la mia amica, rimasta a bocca asciutta, baciava alternativamente Nicola e Luca, arrivando anche a toccarmi le tette ed a stuzzicarmi i capezzoli
E’ stato veramente bello prendere due cazzi contemporaneamente
Alla fine eravamo esausti ma felice di quella esperienza, che segnò per sempre la nostra vita.
Il nostro menage durò ancora qualche mese, ci scambiammo più volte i parters ed anche Luisa provò finalmente la doppia penetrazione, con la soddisfazione di tutti
Matteo e Luisa cambiarono città per questione di lavoro
Io e Nicola ci siamo sposati ed abbiamo avuto un figlio
Con Luisa e Matteo ora ci vediamo saltuariamente, ma quando ci incontriamo facciamo di tutto per poter finire a letto come quando eravamo ragazzi, raccontandoci le nuove esperienze che nel frattempo abbiamo fatto.
A Nicola il desiderio di mostrare la mia bellezza gli è rimasta, così, complici come sempre, mi incita a provocare gli uomini con il mio abbigliamento o con il mio modo di fare da vera porca per poi scappare a casa a scopare e a sognare quello che mi farebbero i cazzi che faccio eccitare.
Intanto mio figlio si è fatto grande, ha 18 anni, e bisogna prendere delle cautele per poter continuare a godere delle nostre perversione di coppia disinibita.
Per vivere situazioni eccitanti ormai, io e mio marito, siamo costretti a fare le vacanze in periodi fuori stagione, in modo che mio figlio non potendo lasciare la scuola, nno può venire con noi.
Così possiamo approfittarne per poter soddisfare le nostre voglie, abbuffandoci di scopate e di doppie penetrazioni.
Spesso andiamo nei cinema di altre città per vivere momenti emozionanti con i nostri vicini di posto che nel buio della sala si vedono tirare fuori il cazzo da me per fargli una sega davanti a Nicola che fa finta di non accorgersi di nulla, con l’immenso godimento sia mio, di mio marito e del nostro compagno occasionale, che mai saprà chi è l’angelo benefattrice del suo cazzo.
Tutto questo può sembrare assurdo ma ci tiene affiatati sessualmente, e anche nel rapporto del quotidiano ci fa sentire amici, leali, complici più che mai.
Ora è estate io sono andata al mare con mio figlio, mio marito è rimasto in città perché non ha più ferie, e ci raggiunge tutti i week-end.
Ogni sera ci sentiamo per telefono e vuole che gli racconto tutto specialmente le occasioni eccitanti che spesso mi capitano, essendo una donna bella e provocante.
Mi chiede se l’ho tradito, se ci sono uomini che ci provano a portarmi a letto, e mi incita di farlo, di uscire, di andare a scopare, di andarmi a divertire, così quando lui viene a trovarmi gli racconto tutto.
Vuole che gli dica che gli ho fatto le corna o che mi sono toccata pensando altri uomini.
Mi confessa che gode ad essere umiliato, a sapere di essere un cornuto, e mentre gli racconto le mie fantasie oscene, lui si masturba raggiungendo l’orgasmo dall’altra parte del telefono, facendo godere pure me.
L’altra sera gli raccontai di un ragazzo molto carino che mi fa la corte, e che sicuramente sarebbe piaciuto pure a lui vederlo tra le mie cosce.
Ma purtroppo non posso mostrarmi tanto disponibile, e rispondere all’avance del ragazzo, perché c’è nostro figlio che non mi lascia mai da sola nemmeno in spiaggia, mi sta sempre appiccicato, intimidendo sia me che i miei pretendenti.
Del resto non posso lasciarlo solo perché qua non ha amici e sembra che non ne voglia avere
Sta sempre con me, e non fa niente per farsi dei compagni, di cercarsi una ragazza per portarsela a letto e lasciare me libera di scopare con chi mi pare.
Ne parlai con Nicola aspettandomi qualche consiglio
Invece, porco come è, mi rispose che forse mio figlio aveva preso una cotta per me e se volevo lo potevo assecondare nei suoi desideri incestuosi.
Aggiunse che tutti ragazzi, compreso lui, in quel periodo della adolescenza desiderano la propria madre e si sparano le seghe pensando di fare delle gran porcate con lei.
Quindi mi incitò ad aiutare nostro figlio a scoprire i piaceri dell’amore, e di non essere come le altre mamme stupide e bigotte che amano fare le troie con tutti tranne con i propri figli che invece, sono veramente bisognosi di carezze ed esperienze d’amore nella loro giovane età.
Io mi sono imbarazzata a sentire tutto ciò, non sapevo come uscirne fuori da quella discussione, anche perché volevo nascondere a mio marito che mi stavo eccitando parlando di nostro figlio, e che iniziavo a desiderare l’esperienza dell’incesto.
Quella notte mi sono masturbata pensando al mio ragazzo che mi scopava
Mi eccitava l’idea di fare da “nave scuola”, mi eccitava l’idea di me che gli insegnavo a fare l’amore facendogli gustare tutti i piaceri che un uomo e una donna si possono dare.
L’indomani, avendo avuto il placet di Nicola, vidi mio figlio con altri occhi
Iniziai a provocarlo, desideravo con tutta me stessa vedere se riuscivo a farlo eccitare, a costatare se fosse maschio o finocchio
Speravo tanto che perdesse la testa per me, che mi afferrasse e mi sbattesse il suo cazzo in fica, in bocca, in mezzo le tette.
Ero decisa a tutto ed avevo campo libero quindi...
Gli proposi di affittare il pedalò, per andare al largo a prendere il sole in topless.
Lui mi assecondò
Giunti lontano dalla riva, appena possibile, appurato che non ci fossero altri pedalò od imbarcazioni attorno, mi slacciai il reggiseno chiedendogli di spalmarmi l’abbronzante sulla schiena e nelle cosce di dietro
Nnel frattempo mi spalmai la crema davanti io stessa, toccandomi come una spogliarellista facendogli avere i primi brividi.
Poi mi distesi e ridussi al minimo il pezzo di costume rimasto, dicendogli di stare attento se qualcuno si avvicinasse in modo da potermi avvertire, poiché non volevo dare scandalo.
Lui rise e mi disse ” Bella come sei dovresti stare sempre in topless saresti la gioia di tutti gli uomini”
Finalmente aveva avuto il coraggio di mostrarmi che gli piacevo, e di rimando feci la finta complessata rispondendogli
“Ormai sto diventando vecchia, non sono più bella come prima quando i maschi mi venivano dietro e mi spogliavano con gli occhi e gli diventava subito duro solo a guardarmi”.
” No! mamma, ma che dici! Stai sbagliando sei bellissima, e secondo me tutti i maschi si eccitano e gli diventa duro a guardarti, soprattutto quando sei in costume o quando indossi quelle minigonne aderenti che fanno risaltare il tuo magnifico corpo”.
Felice delle sue risposte continuai “non ci credo di fare ancora questo effetto, tu mi dici queste cose carine solo per farmi piacere”
Lui stette zitto un attimo, si stropiccio il cazzo da sopra il costume e poi disse “se non mi credi guarda un po’ tu che effetto fai a gli uomini”
Mi girai verso di lui, era proprio vero gli si era drizzato per bene, tanto che gliene usciva un pezzo fuori dagli slip.
Gli sorrisi, poi lo incoraggiai a venire vicino a me
“ togliti il costume, prendi il sole pure tu in modo integrale, su dai viene vicino alla mamma, fammi un po’ vedere se ce l’hai veramente duro”.
Lui arrossì, si avvicinò e nel muoversi gli era uscito fuori ancor di più, poi con orgoglio si tolse il costume.
”Ora sei convinta, guarda, guarda mamma come mi è diventato grosso e duro a starti vicino, te l’avevo detto che sei bella e molto eccitante”
Aveva un cazzo favoloso
Non ho resistito, non ho potuto fare almeno di toccarglielo
Così ho avvicinato la mia mano, lui mi ha guardato con occhi imbarazzati ma desiderosi
Non si è tirato indietro
L’ho afferrato, ne ho saggiato la consistenza
Era più grosso di quello di Nicola, magnifico
Così ho iniziato a menarglielo un po’, con la scusa di costatare che quello che diceva lui fosse vero.
“Complimenti anche tu sei un bel ragazzo e hai un bel cazzo beate le tue amichette che se lo possono godere, chi sa quante ragazze avrai? Carlo dico davvero è proprio una bella minchia, più grossa di quella di tuo padre. Sai a noi donne piace afferrare e stringere i cazzi belli grossi come il tuo. Giuro se non fossi tua madre ti farei un pompino volentieri.
Anzi posso continuare a stringertelo o ti faccio male? Vuoi che smetta? O desideri che continuo?”
Carletto prima non rispose, annui solo con la testa, poi con un filo di voce ” forse sarebbe meglio smetterla, se no fra poco non rispondo più di me. Mamma sei troppo bella ed io ho troppo voglia di te, va finire che se continui ancora di accarezzarmi ti salto a dosso e ti violento”
“Ma che dici, Carletto sono la tua mamma, non credo che ne saresti capace” e mentre continuavo a masturbarlo ” davvero mi violenteresti ? avresti veramente il coraggio di infilare questo cazzone alla mamma? Davvero sei così porco, che scoperesti con me? ”
“Si mamma scusami, sei stata tu per prima a provocarmi, forse è meglio che smettiamo questo gioco, prima che facciamo qualche pazzia”
“Dai, Carletto, amore della mamma un altro pochino, fammi vedere come diventa massaggiandolo così. Ti vergogni, non vuoi che la mamma ti tocchi ? o forse vorresti qualcosa in più, che te lo prendesse tra le tette e poi in bocca?”
” Si che lo verrei, però tu sei certa di quello che facciamo? Sei mia madre, sarebbe un incesto “.
“Eh! Non fare il bacchettone, scommetto che lo hai sempre desiderato, e chi sa quante seghe ti sarai fatto pensando al mio seno, al mio culo ad me che ti abbraccio e ti bacio mentre il tuo cazzo è fra le mie cosce, su dai dimmelo che vuoi che te lo prenda in bocca o tra le tette, dimmi che vuoi che te lo succhio un po’. Tesoro cucciolone su dai dimmi che mi desideri e che ti masturbi pensando a me, dai amore fammi felice, fammi sentire una donna fatale”.
E dicendolo aumentai il ritmo della sega, baciandogli dolcemente il ventre e la grossa cappella.
“Si mamma stringi, stringi pure non mi fai male anzi mi piace tanto. Sei bravissima, veramente brava. Credo che grazie a te mi diventerà più grosso da oggi in poi, si dai mamma baciamelo! È vero sai mamma, l’ho desiderato tante volte che tu mi facessi un pompino o che facessimo l’amore. Mi sono fatto un sacco di seghe pensando al tuo corpo prosperoso che sbirciavo di nascosto. Sai mi vergogno, ma i sogni che faccio spesso sono di scoparti insieme al papà a sandwich o mentre tu masturbi e succhi il cazzo di un cavallo ed io dietro che te lo infilo dentro, sai quanto ho goduto mamma sognando di fare l’amore con te”.
” Carletto sei un porco, uno sporcaccione come tuo padre, mi piace sentirti dire le maialate.
Bravo bambino mio raccontami tutto. Racconta tutto alla mammina che capisce le tue voglie, i tuoi desideri e ti perdona. Su dai non ti vergognare, non pensare di essere il solo ragazzo ad aver desiderato la propria madre in modo osceno, specialmente se è carina come me, anche le mamme sai pensano al sesso e certe volte mentre scopano con i papà chiudono gli occhi e sognano di fare l’amore con altri uomini, di fare le corna ai propri mariti con donne o con i propri figli ancora adolescenti che anno la minchia sempre in tiro desiderosi di esperienze. A volte, le mamme sognano pure di essere violentate, scopate da tanti uomini contemporaneamente senza ritegno. Tutto ciò per raggiungere un forte e sempre nuovo orgasmo che li possa appagare e far sentire troie, sperando che l’occasione giusta gli capiti prima o poi per dar sfogo alla loro libidine e far sborrare la propria passera con l’emozione che solo la trasgressione può dare”.
Carlo aveva gli occhi chiusi, si stava godendo quell’inaspettato sogno che si avverava ed anche io ero lanciatissima a provare piacere
Mi calai sul cazzo e incominciai a sbocchinarlo, sentivo che non sapeva più oppormi resistenza ed era proprio bello far scomparire la canna di mio figlio dentro la mia bocca.
Un’emozione cosi forte malgrado la mia vocazione da puttana non l’avevo mai provata, tremavo, avevo i brividi di piacere, non capivo più nulla, mi sentivo una padrona dell’amore, una vacca, una femmina diversa delle altre che conoscono certi piaceri, una vera dea dell’amore e tutto grazie a quel rapporto proibito con mio figlio.
Lo spompinavo e lo masturbavo
” Ti piace, vero amore? Vuoi? Vuoi che continuo ancora a fare la puttana? Dimmelo ti prego su dai dimmi le parolacce, mi fanno godere”.
“Si mi piace, sei proprio una grande puttana mamma meriteresti un premio. Sei una gran troia, ti amo”.
Mentre mi diceva quelle cose si irrigidii, vidi il suo ventre contrarsi e finalmente, il suo piacere esplose nella mia bocca”
Ingoiai tutto da esperta qual’ero
Carlo era imbarazzatissimo “scusa mamma non volevo” mi disse con un filo di voce
“non ti preoccupare tesoro” lo rassicurai
Ero felice ed amareggiata al tempo stesso, avrei voluto godere di quel cazzone, sentirmelo dentro ma, lì in mezzo al mare, era già tanto quello che ero riuscita a fare
Così tornammo a casa
Telefonai subito a Nicola felice dell’accaduto
Nicola era contentissimo di non avere un figlio gay
Lo rassicurai in tal senso e lo preavvisai che nel pomeriggio il mio intento sarebbe stato quello di scoparmelo e poi raccontargli tutto
Lui era molto eccitato e mi fece promettere di non tralasciargli nessun particolare di quanto sarebbe successo
Subito dopo pranzo andai a farmi una doccia rigenerante, l’idea di scopare Carlo mi faceva ribollire il sangue, la mia fica delusa della mattinata trascorsa reclamava di essere appagata
Ancora in accappatoio andai in camera del Ragazzo
Lui era sul letto ad ascoltare musica con addosso solo il costume
Come mi vide sorrise
“amore, sono qui per te, non penserai mica di aver finito con me” ed immediatamente lasciai cadere a terra l’accappatoio, restando completamente nuda
Carlo mi sorrise, dal suo costume vidi subito l’effetto che il mio corpo nudo e profumato faceva a quel giovane stallone
“Levati il costume” ordinai
Carlo prontamente ubbidì
Salii sul letto, mi misi tra le sue gambe, afferrai il cazzo ancora barzotto ed iniziai a masturbarglielo come avevo fatto la mattina
Poi chinai la mia bocca sulla cappella, dopo qualche leccata lo infilai in bocca
Sentivo il suo arnese crescere
“bravo tesoro, lo voglio duro come stamattina” sussurrai
Quando fu abbastanza duro mi distesi accanto a lui, presi la sua mano e la misi sulla mia fica
Ora tocca a te darmi piacere
Carlo non se lo fece ripetere due volte, iniziò da prima a toccarla dolcemente e poi, pian piano, prendendo confìdenza, sentii le sue dita farsi strada dentro di me
Contemporaneamente le sue labbra si impossessarono dei miei seni, li leccò avidamente, afferrò alternativamente i capezzoli tra le labbra succhiando come quando era piccolo
Avevo la sua mano tra le mie cosce oscenamente spalancate
Lo sciacquettio dei miei umori faceva da colonna sonora a quell’incestuoso amplesso
“Sii! Sono la tua troia” gridai venendo finalmente ed inondando la sua mano di umori
Mi rialzai guardando il cazzo del ragazzo che aveva ripreso vigore, era bellissimo, forse più duro di questa mattina
Mi chinai su di esso ricominciando a spompinarlo
Questa volta stetti attenta, avevo paura che venisse troppo presto tra le mie labbra
“fammi godere” gli dissi distogliendomi da quel totem
Mi distesi sul letto con le gambe spalancate invitandolo a mettersi su di me
Afferrai il cazzo guidandolo tra le mie cosce
“Carletto amore su vienimi addosso, infilami il cazzo, riempimi tutta, fammi sentire quando mi desideri. Senti come è bagnata la mammina eh, senti come ti desidero su dai coraggio scopami, scopami forte, forte amore”
Ci baciammo appassionatamente con la lingua in bocca.
“Mamma ti desidero sei la donna dei miei sogni” disse puntando la sua asta all’ingresso del mio paradiso
“Carletto sono qua, sono tua non è un sogno, la mamma ti vuole ti desidera pure lei, dai ficcamelo dentro, sborrami dentro puoi farlo, sai prendo la pillola non corriamo nessun rischio”
Carlo era impazzito, in un sol colpo mi trovai la sua asta completamente dentro di me
Rimasi per un attimo senza fiato
Iniziò così a scoparmi con una foga inaudita, tipica della sua giovane età
Io mi sentivo piena, finalmente felice
La mia fica emetteva umori come una fontana del Bernini
Quel giovane torello mi assestava colpi in profondità andando a sconquassare il mio essere donna
“Amore come ficchi bene, mi stai facendo impazzire, riepimi la fica, fammi tua, sono tua” impazzivo di piacere
Poi ad un tratto... “!gooodooo… ssiiii.. ..Veeengooo……amore Sii… Vengooo, ancora porco, spingi più forte porco, rompi la fica della mamma che le piace” ….finalmente il primo orgasmo
Carletto non si fermava, era posseduto ed io...ero posseduta da lui ma volevo di più quindi l’ho fatto fermare
Il mio giovane amente rimane stupito
“aspetta amore che la mamma cambia posizione”
Mi sono messa a pecorina e l’ho invitato a prendermi da dietro
Carletto non se l’è fatto ripetere due volte, la cosa parve piacergli
Mi ha afferrato per i fianchi e zac !!! Ha ricominciato a darmi possenti colpi nella fica
Era un amante perfetto, il suo cazzo nerboruto mi sconquassava tutta, le mie tette ballonzolanti attiravano la sua attenzione, me lo sono trovato tutto disteso sulla mia schiena con le mani in avanti alla ricerca dei miei seni
Mi scopava e mi toccava le tette, così facendo il suo cazzo mi entrava ancor più in profondità
Non ero ancora contenta, volevo vederlo godere quindi, ancora una volta l’ho fermato, con suo estremo rammarico
Anche stavolta abbiamo cambiato posizione
L’ho fatto stendere e mi sono impalata io sul suo totem ancora al massimo del vigore
Stavolta ero io a dettare il ritmo
Alternavo movimenti rotatori del bacino a movimenti sussultori
“amore come è bello vederti godere” gli dicevo
Aveva gli occhi sgranati, guardava il suo sesso entrare ed uscire dal mio mentre mi toccava le tette che ritmicamente parevano ballare
Mi torturava i capezzoli irti come chiodi per il piacere
Era da tanto tempo che non mi scopavo un giovane stallone e, per di più, c’era l’eccitazione per la trasgressione dell’incesto
Seguivo i miei pensieri quando ad un certo punto il suo corpo si è irrigidito
“mamma scansati, scansati” mi ha urlato
“no amore voglio tutto dentro il tuo piacere” gli ho detto sorridendo e baciandolo sul petto contratto “mamma Vengooo…. Sborro ti amo ”
Ho sentito la mia fica riempirsi del suo piacere
Era stato bellissimo, sentire mio figlio che mi riempiva la pancia dal suo caldo amore.
Mi sono accasciata su di lui esausta e felice
Ritornati alla realtà andai a farmi una doccia, poi ci vestimmo ed andammo in spiaggia felici
La sera telefonai a Nicola, raccontandogli tutto senza tralasciare il minimo particolare ed anche se prendevo la pillola, la notte sperai che questa storia non avesse conseguenze indesiderate.
To be continued
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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