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Prime Esperienze

Professore oh mio professore


di benves
29.04.2019    |    19.565    |    6 9.7
"Si accasciò e lo baciò con voluttuosità Marco voleva di più Invitò la compagna a mettersi sul letto a pecorina Da dietro le strisciava il suo sesso lungo la..."
Nadia non sapeva bene perché si era iscritta al liceo scientifico,ma ormai,dopo quasi 5 anni ne era quasi convinta, era stata la scelta giusta.
Erano quindi già quasi 3 anni che lo conosceva, 3 anni in cui non si erano parlati molto
Si erano scambiati solo qualche sguardo ambiguo, lo sguardo che lei gli rivolgeva furtivamente e si ritirava indietro quando scopriva che lui se ne era accorto.
Marco era abbastanza giovane come insegnante, aveva 35 anni,aveva una folta chioma nerissima, labbra carnose,un fisico asciutto ed attraente e due enormi bellissimi occhi verdi.
Insegnava filosofia negli ultimi 3 anni di liceo, e sarebbe stato l'idolo delle ragazze della scuola se non fosse stato per il suo carattere chiuso.
Nadia era una ragazza distratta, anche se a scuola non andava per niente male ma, le spiegazioni degli insegnanti la infastidivano, preferiva disegnare i suoi splendidi nudi
Anche se non aveva mai avuto un ragazzo, non aveva amici e non conosceva l'amore.
La piccola sognatrice di quasi 19 anni riusciva a stare attenta, solo durante le lezioni di quel professore, Marco, e nella sua materia aveva il massimo dei voti.
Di lui sapeva tutto, l'aveva cercato nell'archivio in segreteria, aveva scoperto che non era mai sposato, che aveva 35 anni e che era del segno del leone.
Non era riuscita a parlargli molto in questi anni, ma credeva che il professore avesse capito cosa lei provasse per lui.
Ogni anno, gli ultimi giorni di scuola, si riduceva in lacrime al pensiero di non rivederlo per un'estate intera, e gli infilava dentro la valigetta una delle sue lettere semi-anonime.
Erano gli ultimi giorni dell'ultimo anno,il quinto.
- “ che ti succede Nadia? Sei sempre andata bene nella mia materia” le disse Marco
- “ forse ne dovremmo parlare in privato, sto avendo così tanti problemi ultimamente. Con i miei genitori non c'è dialogo, non ho amici, mi sento terribilmente sola e rifiutata dalla persona che amo”
- “perché non passi da casa mia uno di questi pomeriggi, oltre ad essere un professore sono anche una persona aperta, con cui si può parlare e cercare di risolvere i problemi”
Così fissarono per il pomeriggio seguente a casa di lui.
Nadia sapeva che non sarebbe mai potuto succedere niente tra loro, ma si preparò ugualmente con cura, lavando il suo snello e giovane corpo e passando sopra una crema alla frutta che aveva comprato appositamente.
Si vestì sobriamente ma con abiti che risaltassero la bellezza del proprio corpo.
Nadia indossò uno dei suoi jeans elasticizzati e a zampa di elefante, una camicetta rosa aderente, scarpe da tennis, calzini sportivi e una biancheria intima ricamata molto attraente.
Pettinò i suoi lunghi e morbidi capelli castani e diede un leggero velo di trucco al suo dolce visino.
Salì sul motorino e si diresse verso la casa di Marco, l'indirizzo lo conosceva troppo bene.
Quante volte si era fermata li sulla soglia senza avere il coraggio di bussare. (inventerò una scusa) aveva pensato, ma non aveva mai avuto il coraggio di farlo.
Quante volte aveva composto il suo numero di telefono e poi aveva riattaccato prima che lui potesse rispondere.
Ora era lì davanti alla porta, sapeva di essere attesa ma aveva timore e curiosità al tempo stesso, era combattuta, emozionata e timorosa di qualcosa di cui non comprendeva neppure lei cosa.
Si fece coraggio,
Bussò e dopo qualche attimo Marco aprì
Attimi che a lei sembrarono eterni.
Marco non aveva la solita giacca e cravatta, aveva una camicia bianca coi primi bottoni sbottonati e un paio si jeans leggermente strappati all'altezza delle cosce.
Entrarono da un elegante e sobrio salottino
Marco le chiese dove si sarebbe voluta accomodare per parlare.
La ragazza suggerì il soggiorno e lì si accomodarono, l'una accanto all'altro.
Marco era proprio lì, accanto a lei, la guardava coi suoi bellissimi occhi verdi.
Nadia arrossì
Marco cercò di metterla a proprio agio e finalmente cominciarono a parlare.
Il discorso cadde su Nadia, i suoi problemi personali, la sua solitudine,e come in pochi mesi stava cambiando.
A Nadia sembrava incredibile come, dopo tanti anni, stava riuscendo ad aprire il cuore a quell'uomo che era il suo unico motivo di vita, che amava e desiderava più di qualsiasi altra cosa.
Mentre parlava, le lacrime scendevano, e Marco la abbraccio teneramente.
Le labbra dei due si congiunsero in un bacio tenerissimo e lunghissimo.
Nadia credeva di essere in un sogno, aveva gli occhi chiusi e stava assaporando quel momento tanto atteso
Carezzò la chioma di Marco spingendo la testa a se, quasi a non volersi più staccare da lui.
Voleva di più, era decisa ma temeva un rifiuto
Si staccò da Marco e decise di confessare il suo amore per lui.
Marco la lasciò parlare, lei svuotò tutto ciò che sentiva dentro, si sentiva di poter dare fiducia a lui e finalmente si liberò di tutte le sue angosce.
Terminò il discorso con l'ultima confessione, la più difficile “Marco ho sognato di fare l'amore con te”
Marco la guardò con tenerezza, le prese le mani e tornò a baciarla
Questa volta le bocche si aprirono, le lingue si esplorarono
Era un sì? Nadia non sapeva bene come interpretare quel comportamento ma quel bacio così lungo la fece fremere.
Il corpo caldo e giovane di Nadia divenne sempre più languido sempre più ricco di desiderio.
Marco si alzò, in silenzio, prendendola per mano ed invitandola a seguirlo.
La portò nella sua stanza da letto ed accese la radio, forse per metterla più a suo agio.
Nadia capì, era eccitata e terrorizzata al tempo stesso, era una cosa nuova per lei ma, l'aveva tanto sognato e desiderato. Ora non sapeva cosa fare, restare, scappare, ma in fondo se l'era cercata.
I due si sedettero sul bordo dell'enorme letto matrimoniale.
Marco ricominciò a baciarla
Nadia si piego' sotto il peso di Marco.
La ragazza era distesa sull'enorme e fresco letto della casa di Marco, e l'uomo la baciava e la carezzava teneramente
I due erano ancora vestiti, la ragazza si rendeva conto di ciò che stava per succedere, ma era troppo presa dalla passione per rinunciare ed in fin dei conti era ciò che inconsciamente desiderava da mesi, anzi da anni.
Marco le carezzava le liscissime braccia fino a sollecitare il collo, poi cominciò a sbottonarle camicetta rosa.
Fin dai primi bottoni aperti emergevano due candidi seni sodi da adolescente, perfettamente rotondi e dallo splendido colorito confetto.
I capezzoli erano ancora rilassati e caldissimi,e uscivano appena dal morbidissimo reggiseno ricamato.
La mano di Marco entro discretamente nella camicetta di Nadia, fino a raggiungere la schiena, e dopo averla coccolata con lievi carezze e baci, sganciò il reggiseno mostrando lo splendido panorama.
Nadia giaceva a seno nudo sotto il giovane amante, mentre le labbra caldissime di Marco si spostavano dal caldo collo della ragazza al giovanile e sodo seno.
Al contatto con la bocca di Marco il capezzolo destro della giovane donna si irrigidì, mentre l'altro veniva ancora sollecitato con la mano di Marco.
Anche Nadia cominciò a sbottonare pian piano la camicia del giovane docente, fino a mostrare il petto asciutto e villoso del bel compagno,e a torturare i capezzoli già tesi dello stesso.
La passione saliva sempre più, e mentre Marco baciava il seno di Nadia, la sua mano scorreva tra le pieghe del jeans, nel tenerissimo e inviolato interno cosce della ragazza.
Il sorriso appena accennato di Nadia fu come un si per Marco, un segno ad andare avanti nel suo proposito.
La cerniera della ragazza scese dolcemente, e la mano di Marco vi si introdusse al di dentro .
Nadia teneva gli occhi chiusi, si godeva quei dolci tocchi e le sensazioni che la sua pelle le trasmetteva.
Le dita di marco cominciarono a sollecitare la parte più intima della ricamata mutandina di Nadia, ed i sospiri della ragazza facevano capire che lei approvasse.
I pantaloni della ragazza scendevano sempre di più fino a scoprire tutte le cosce, che finalmente l'uomo poteva orgogliosamente ammirare.
Marco era rimasto in jeans, mentre il suo petto nudo sfiorava dolcemente il seno della giovane.
I due si baciavano dolcemente
Marco accennò ad invadere la biancheria intima della ragazza ma, si fermò un attimo.
La mano della fanciulla lo invitò ad superare l'elastico della mutandina, per poter finalmente toccare il pelo della parte più intima di lei.
Con l'altra mano Marco prese la mano della giovane amante eccitata,e la mise sul cavallo dei suoi pantaloni, accennando a sganciarne i bottoni.
I bottoni erano duri, e Marco l'aiutò in questa impresa
Poi appiò le tenere e calde dita di lei sopra il suo boxer nero elasticizzato, sotto al quale si poteva sentire la forte pressione di qualcosa di caldissimo.
Mentre baciava le calde labbra di Nadia, Marco osò di più, iniziando a carezzale accuratamente il
clitoride
Si accorgse che la ragazza era già molto eccitata e le sue Vergini parti intime erano gonfie di liquidi.
Le strofinò dolcemente, aumentando così la frequenza dei sospiri della ragazza, che ne frattempo si avventurava dentro i boxer dell'amato insegnante.
I due erano ormai seminudi, distesi sopra le inviolate lenzuola.
La ragazza giaceva semi nuda con la camicetta sbottonata ed i jeans quasi alle caviglie.
Marco strisciò le dita delicatamente sopra il morbido pelo riccio e foltissimo dell'inguine di Nadia.
Decise stranamente di alzarsi e si diresse verso il bagno, lasciando la giovane amante da sola sul letto.
Dopo qualche minuto tornò dal bagno con un piccolo rasoio e della schiuma, e la giovane
innamorata capì subito cosa voleva farle.
Era timida, introversa e non si sentiva pronta per queste cose
Marco se ne accorse.
“tranquilla non farò nulla di cui poi potrai pentirti o che tu non voglia” le disse con voce dolce e sicura, “in qualsiasi momento potrai dirmi di fermarmi ed io lo farò” incalzò con dolcezza.
Poi prese i sui polsi e li legò dolcemente con della seta rosa presa dal comodino, alla spalliera del letto.
Nadia non si oppose, in fin dei conti se l'era cercata.
Maarco rivose le sue attenzioni verso il morbido pelo del pube della giovane e lo cosparse di
schiuma da barba.
Poi continuò a riempire di baci il viso ed il collo dell'amata, che si trovava in una posizione tesa che metteva in risalto le sue generose forme.
Dalle sue braccia alzate spuntavano due piccoli batuffoli di peli sotto le ascelle che la ragazza aveva incurantemente dimenticato di depilare.
Appena Marco se ne accorse sali' su con le mani e mise la parte restante della schiuma sopra quei batuffoli.
Adesso la schiuma aveva già fatto effetto sui peli del pube
Accostò il rasoio al giovane corpo della fanciulla e le depilò l'inguine accuratamente.
Il rasoio scorreva sull'inviolato pube lasciando sotto la sua scia la pelle chiara e liscia dell'inguine ormai rasato, che Marco sembrava gradire molto di più.
Lei guardava un po perplessa negli occhi il bel compagno
Quando ebbe finito Marco pulì il rasoio in una bacinella di acqua che aveva già preparato e le spalmò una crema profumata.
Poi passò alle ascelle già insaponate
Passò ancora più delicatamente il rasoio, solleticandola e non lasciando traccia degli esili ciuffetti.
Scese a baciare le morbidissime e profumate ascelle depilate, coi suoi baci scese sempre più fino a strisciare la sua lingua sull'ombelico della ragazza.
Le sue labbra scesero sempre di più fino a raggiungere il ventre, ed infine il liscissimo pube.
Le labbra dell'uomo si fermarono sulle parti intime mentre lei tremava e fremeva di desiderio.
Leccò quel fiore accuratamente poi si soffermò a baciare il delicato e vergine clitoride.
Marco era chino tra le gambe della bella ragazza, a baciare dolcemente e stimolare con la lingua il suo inguine liscio e appena rasato.
Nadia ansimava e faceva capire con tenere e intense frasi d'amore al compagno che voleva che continuasse col le sue dolci attenzioni a quella prima di allora così segreta parte del suo corpo.
Le braccia di Nadia erano ancora impedite da due morbidi nastri di seta al bordo del letto, ma a lei questo gioco erotico cominciava a piacere, e non voleva essere slegata.
Quella posizione le metteva in luce tutto il suo corpo.
Le posizioni delle braccia accentuavano le rotondità del perfetto seno, e mettevano il luce la sottile vita e il bacino largo teso nello sforzo di tenere il più possibile le gambe aperte dove in mezzo stava lui.
Nadia teneva gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, la pressione del sangue saliva sempre di più, le scendevano gocce di sudore dalla fronte.
Marco, tornò a rivolgere la sua attenzione sui bei seni della giovane donna.
Cominciò a stimolarne i piccoli capezzoli, l'uno stringendolo tra l'indice ed il pollice l'altro baciandolo e tringendolo tra le labbra.
Mentre Nadia con tenere parole che ormai stavano diventando gemiti lo pregava di continuare a
provocarle quel piacere intenso e mai provato.
Mentre Marco le baciava il seno, la sua mano si spostò e scese giù, tornando a poggiarsi sulle grandi labbra della sua intimità.
L'indice e il medio si intrufolarono in cerca di quel piccolo foro inviolato e vergine.
La ragazza senti un piccolo dolore e Marco ebbe la conferma che Nadia fosse ancora vergine.
“sei sicura di voler andare avanti, di voler regalare a me il dono più bello”? Incalzò nuovamente Marco
Nadia aprì gli occhi ed annuì, del resto il movimento involontario e sussultorio del suo bacino che mimava i movimenti dell'amplesso era un messaggio inequivocabile.
Marco salì allora con le dita, dopo averle bagnate negli umori della fanciulla, continuò ad carezzare e stimolare quel dolce bocciolo che pulsava sempre di più, rosso e gonfio, tra le gambe della sua giovane donna.
Faceva dei cerchietti intorno ad esso, e talvolta bagnava il dito nella bocca di lei o nella sua.
Mentre con una mano faceva questo, con l'altra percorse le braccia della ragazza liberandole le mani Presa una sua mano, la condusse fino al suo membro, e la infilo dentro i suoi boxer
Nadia fino a quel giorno non aveva mai visto o toccato un pene, e fu sorpresa dalla sua dimensione e dalla sua consistenza.
Guidata dalla mano di lui imparò a masturbarlo ed a toccarlo come a lui piaceva
Accompagnata dalla sua mano cominciò a scorrere avanti e indietro
Gli occhi di lui si chiusero per amplificare il piacere, mentre Nadia lo guardava,bellissimo, con le sue lunghe ciglia che gli chiudevano i grandissimi occhi, il suo torace nudo e sensualissimo e il boxer aderente che gli metteva in risalto le perfette forme del sedere .
Continuavano ad arrecarsi piacere a vicenda, le loro labbra si schiusero ancora una volta in un bacio lunghissimo.
I due corpi erano a strettissimo contatto tra di loro, mentre diventavano sempre più caldi
I battiti dei loro cuori diventavano sempre più frequenti, battevano quasi all'unisono.
Erano fianco a fianco
Marco decise di accostarsi sopra di lei.
Nadia aveva capito che per Marco era il momento di fare l'amore, ma era tanto insicura..aveva paura di sentire male, di deluderlo, di non essere all'altezza delle sue aspettative.
Marco si sfilò i boxer restando completamente nudo, quel corpo tanto desiderato da Nadia stava per farla diventare donna
Lui si adagio' sopra di lei.
Marco la posizionò ben distesa sul letto, allargò le gambe della timida compagna e le indico la posizione migliore per rendere la prima penetrazione meno dolorosa.
Nadia fiduciosa segui i consigli dell'amato, alzò le gambe, ripiegandole su se stesse e chiudendole dietro la schiena di lui.
Marco le aprì le grandi labbra umidissime con due dita, appoggiò lì la punta del suo pene
Nadia osservava era tra l'estasi e la paura di ciò che le stava succedendo.
Marco appoggiò la punta della cappella all'ingresso del suo fiore poi, la fece scorrere su e giù stuzzicandone il clitoride
Si fermò un attimo ed infine iniziò a spingere dolcemente, guardandola fissa negli occhi
Nadia strinse le labbra, ebbe un sussulto
Lui si fermò dentro di lei permettendole di abituarsi all'ingresso di quell'estraneo nel suo intimo.
Pian piano Marco introdusse la sua asta fino a metà
Al dolore dello sverginamento seguirono le pressanti attenzioni di lui, che rese tutto bellissimo.
Marco incominciò a muoversi lentamente avanti e indietro, ed anche Nadia ondeggiava il bacino
acconsentendo al forte piacere
Marco era ormai eccitatissimo, sarebbero bastati pochi attimi allo spargimento del seme, se non avesse invitato la compagna a cambiare posizione.
Le si distese accanto invitandola a distendersi sopra il suo corpo nudo.
Il meraviglioso corpo sensualissimo di Nadia giaceva diritto sopra gli occhi del giovane professore, mentre i suoi seni sodi e rotondi ondeggiavano ad ogni movimento della ragazza.
Appena il pene del giovane entro nel grembo di lei Marco le insegno ad ondeggiare avanti e indietro, per provocare piacere ad entrambi, dirigere il ritmo e far toccare il pene con le parti della vagina che le provocavano un più intenso piacere.
Nadia in quella posizione finalmente raggiunse l'orgasmo
Arrivò in modo irruento, sentì un forte piacere al suo basso ventre e finalmente scaricò la sua essenze sul pube di lui.
Si accasciò e lo baciò con voluttuosità
Marco voleva di più
Invitò la compagna a mettersi sul letto a pecorina
Da dietro le strisciava il suo sesso lungo la fessura di Nadia con l'intento di masturbarla.
Poi finalmente ripuntò il suo arnese all'ingresso del sesso appena defloro entrando nuovamente il nei
Stavolta Nadia non provò dolore, sentì il piacere arrivare subito
Il petto muscoloso di Marco strisciava con la perfettissima schiena di Nadia, mentre le sue mani si rivolgevano ai seni della bellissima compagna
Lei ansimava di piacere mentre Marco la penetrava ancora una volta
Questa volta vennero all'unisono Lei sentì il membro di Marco avere dei sussulti e, mentre lui lo estraeva appena in tempo, lei ebbe un nuovo orgasmo.
Marco sparse il suo seme sulla sua schiena, con un orgasmo liberatorio.
Si faceva sera e Marco e Nadia sembravano non smettere mai di farlo.
Per lei era quasi l'ora di andare via.
Marco si rivestì
Lei giaceva stanca ma compiaciuta, nuda sul letto dove avevano provato quei piaceri.
Marco era estasiato alla vista del corpo nudo di quella ragazza che fino ad allora aveva visto solamente a scuola.
Quella vista lo eccitò nuovamente, la sua mente perversa portò lui stavolta ad osare, così
le chiese dolcemente di fare quello che lui le aveva fatto, probabilmente per
la prima volta...di masturbarsi davanti a lui, di torturare il suo clitoride con la sua stessa mano, davanti alla sua vista estasiata.
Nadia era un pò timida, ma decise di accontentare quell'uomo che l'aveva così dolcemente avviata al piacere.
Appoggio la mano sul liscissimo pube e lascio cadere due dita in quel punto che le faceva provare una tale estasi
Comincio' così a muovere la mano come lui gli stava insegnando.
Grazie alle parole sensualissime che lui le continuava ripetere, Nadia continuò ad eccitarsi in tal modo, mentre lui estasiato,si risbottonava i pantaloni e prendeva il suo membro in mano ormai tornato duro.
Vennero guardandosi masturbare reciprocamente, in una intensa complicità
Marco le fece promettere di masturbarsi ogni giorno mentre pensava a lui.
Nadia capì che con quella parole voleva chiudere una storia a cui Nadia teneva fin troppo
- “piccola lo sai che le convenzioni ci obbligano a star lontano, mi sono reso conto che ti amo, tantissimo ma...”
Nadia incalzò “resterà una storia segreta non per molto, anche io ti amo fin troppo per rinunciare a te. Tra qualche mese mi diplomo, voglio venire a vivere con te”
Marco le sorrise in un modo così ambiguo che la giovane amante non capi se era un si o un no
- “Promettimi di impegnarti a scuola e di diplomarti poi...vedremo” rispose il giovane professore.
Da allora Nadia e Marco si rividero molte volte, sempre segretamente, Nadia riuscì a diplomarsi e e dopo il diploma diventarono una vera coppia, alla luce del sole.
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