Lui & Lei
la visita fiscale
di benves
03.09.2018 |
12.907 |
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"I miei slip sono sempre tirati indietro e la sua erezione sempre più evidente, però, penso, non deve essere male quello strumento..."
Oggi mi sono data malata, davvero non ce la facevo ad andare in ufficio.Ho telefonato alle 9 poi mi sono girata dall’altra parte ed ho continuato a dormire; ieri sera è venuta Nadia a mangiare la pizza da me e si è fermata per la notte.
Abbiamo giocato un po’ a Scarabeo ed abbiamo fatto tardi. Non so come faccia, alle 7 si è alzata ed è andata in studio, ho trovato il suo biglietto sul comodino.
Erano le 11 quando mi sono alzata, ho fatto una bella doccia, poi mi sono rilassata nell’idromassaggio per una quindicina di minuti, poi colazione : cereali, caffè, latte, succo di frutta, una banana e uno yogurt.
Spesso salto il pranzo, è un’abitudine.
Ho chiamato il mio medico per farmi fare un certificato per il lavoro, fortissima emicrania.
Al telefono mi è sembrato dubbioso ma …. è andata, del resto è raro che gli chieda un certificato per il lavoro.
Ho approfittato della giornata a casa per occuparmi un po’ del mio corpo, una bella passata con della crema olio al gelsomino, una sistemata alle sopracciglia con la pinzetta, il resto mi sembra a posto, oggi ho deciso di starmene tranquilla a bighellonare per casa.
Verso l’una mi ha chiamato Nadia per chiedermi come stavo, abbiamo scherzato un po’ sulla notte prima e poi mi sono vestita.
In casa di solito sto comoda, un paio di slip, una magliettina corta e via, in effetti è quello che ho messo, slip bianchi di pizzo di seta ed una canottierina corta.
Mentre ero lì tranquilla e indecisa su cosa guardare con il telecomando in mano e con il portatile aperto mi collego a Messanger e inizio a chattare con un amico sardo molto simpatico.
Sul più bello suona il citofono : “visita di controllo, sono il medico Inps” mamma mia, stacco subito la chat e gli dico “ultimo piano” poi metto una vestaglietta corta velocemente
Eccolo alla porta.
Apro “prego si accomodi” e lui entrando :” buongiorno, la signorina Donatella Txxxxxxxx ? “
“si, buongiorno, sono io” gli faccio strada in salotto.
Si siede sul divano, apre la borsa e tira fuori una cartellina ed io :” un caffè” mi risponde di si e vado nella zona cucina a prepararlo, tanto ho la macchinetta a cialde.
Intanto lo guardo, avrà 50/55 anni, un po’ pelato e con la pancetta, ma ha la faccia simpatica.
Vedo che si guarda intorno, ma non dice niente.
Quando gli porto il caffè mi dice “sono dell’Inps, abbiamo ricevuto dal suo ufficio la richiesta per effettuare una visita di controllo, come stà, come si sente?”
Gli racconto della mia fortissima emicrania, l’espressione che fa non è proprio bellissima, però mi ha trovata a casa, non può dirmi niente sono tranquilla.
Mi dice “beh, direi che è tutto regolare, lei è in casa, cosa si sente? Domani andrà in ufficio?” Rispondo che sto meglio e che il giorno dopo andrò in ufficio.
Lui continua, con la tazzina di caffè in mano :” bella casa, complimenti”
Mi rendo conto che guarda le foto che ho appese alle pareti, (me le ha fatte Nadia penso ed in alcune c'è anche lei, effettivamente mi piacciono molto).
“mi appoggio sul tavolo per compilare il verbale” gli rispondo di fare pure come vuole e raccolgo la tazzina dal tavolino.
Senza rendermi conto che chinata in avanti, con quella vestaglietta corta gli do una splendida visuale del mio sederino con gli slip di pizzo.
Comunque quando mi giro vedo che sta scrivendo, però mentre scrive mi parla : “ certo, che una così forte emicrania…. sarebbe il caso di fare degli accertamenti, lo dica al suo medico, poi se vuole le do’ un occhiata, sono medico anch’io”
Ci stava provando? (penso tra me)
Non era proprio il mio tipo, comunque non volevo indispettirlo :” se vuole, se non è un disturbo per lei”
“no, si figuri, nessun disturbo, dove possiamo metterci?”
Io ho nel bagno grande dove c’è la sauna anche un lettino per i massaggi e lo porto lì.
Lui appoggia la borsa sul bordo della vasca, la apre e così girato mi dice :” si spogli pure e si sdrai sul lettino”
Lo faccio però tengo gli slip, ho ancora il buchino posteriore leggermente dilatato e arrossato per i giochini fatti con Nadia la notte passata, non vorrei che se ne accorgesse.
Mi piacciono sia gli uomini che le donne, è stata Nadia a farmi conoscere l'altra parte di me che non conoscevo e, quando posso, ci divertiamo assieme. Nadia non è etero come me e vive nella speranza che io un giorno possa fare coppia fissa con lei.
Mentre seguo quel ragionamento il medico ha indossato dei guanti di lattice, mi guarda un attimo poi comincia ad auscultarmi con lo stetoscopio.
Poi mi infila un coso nelle orecchie e ci guarda dentro.
Mi fa sedere sul lettino e, con un martelletto, mi prova i riflessi.
Mi dice di portare avanti le braccia, di tenerle tese e di chiudere gli occhi, eseguo tutto in silenzio. Mi dice di sdraiarmi di nuovo sul lettino ma supina, lo faccio e sento che mi passa la mano sulla spina dorsale premendo e scendendo dal collo fino a ….. accidenti mi sta spostando gli slip.
Penso, adesso se ne accorge del mio buchino arrossato, sicuramente l'ha visto ma non mi dice niente.
Sono sempre supina con le braccia ai lati del lettino, con i suoi movimenti avanti e indietro striscia contro le mie braccia.
Mi accorgo subito della sua erezione, non sono proprio sprovveduta, vedo che continua a muoversi strisciando e passandomi le mani su tutta la schiena.
I miei slip sono sempre tirati indietro e la sua erezione sempre più evidente, però, penso, non deve essere male quello strumento.
Naaaa, cosa mi viene in mente, buona Dona lascialo guardare e basta.
Ad un certo punto però, si mette in testa al lettino.
Mi dice si sollevare la testa all’indietro e mi aiuta con le mani.
Ora la vedo evidente la sua erezione, i jeans sono tiratissimi ed ha un bozzo.
Si accorge del mio sguardo e del fatto che, inconsciamente, mi sto passando la lingua sulle labbra.
Allora cambia tono :” sei una bella porcellina, ti piace vero?” e facendo così si tocca davanti.
Non riesco veramente a dire niente sono imbambolata, (“chi l'avrebbe mai detto che questo ci provasse” penso tra me.
“Guarda che roba” mi dice, poi si tira giù la zip ed estrae il suo strumento.
Mamma mia, chi se lo aspettava da uno così che avesse un arnese del genere; non solo sarà lungo circa 23 centimetri ma ha anche un bel diametro!
Inconsciamente comincio a bagnarmi
Me lo trovo spiattellato sul lettino di fianco alla mia faccia, beh ormai ci sono, che devo fare? Comincio a leccarlo girandomi su un fianco, poi allungo le mani per impugnarlo (è talmente grande che con la mano non riesco ad afferrarlo tutto per la circonferenza)
Lui intanto mi sta stropicciando le tettine (ho una seconda) e tormentando i miei capezzolini turgidi per l'eccitazione.
Ormai mi sta praticamente scopando in bocca, ma vuole dell’altro c'era da aspettarselo.
Mi fa scendere dal lettino ed appoggiarci le mani sopra, poi si mette dietro di me.
Mi sfila lentamente gli slip eccitandomi ancor di più (menomale che mi ero depilata penso)
“adesso ti do quello che ti meriti troietta, fare un certificato falso per non andare al lavoro, non si fa, non si fa”
Con una mano mi tiene girata appoggiandola sulla mia schiena (come se ce ne fosse bisogno – da uno con quell'arnese mi sarei fatta fare di tutto anche se fosse stato mostruosamente brutto).
Con l’altra mano sento che fruga nella borsa, poi una sensazione di fresco intorno al mio buchino. Mi ha messo della crema lubrificante, poi lo sento imperioso puntare e spingere, “ ti devo rompere il culo, devo punirti, sei stata cattiva,” e senza pietà mi pianta quell'arnese mostruoso nel culo.
Urlo per la veemenza con cui entra
E' dentro di me, faccio fatica a stare in piedi reggendomi al lettino tanto i suoi colpi sono lunghi, profondi e violenti mi fa male ma mi piace, Dio se mi piace.
La mia fighetta sta sbrodolando, i muscoli della mia vagina si muovono all’unisono con i suoi colpi provocandomi un orgasmo che arriva violento, proprio mentre lui mi inonda il sederino con la sua sborra bollente.
Mamma mia sto ansimando, mi prende per i capelli e mi fa girare e mettere in ginocchio “ lecca puttana, puliscilo bene” non posso che eseguire, ho le sue mani tra i capelli.
Non è finita qui (lo spero bene penso tra me) adesso voglio assaggiare la tua micetta.
Mi mette a sedere sul lettino, mi spalanca le cosce e si tuffa a leccarmi la mia fighetta grondante di umori.
Caspita se ci sa fare con la lingua.
Non passa molto che esplodo in un copioso orgasmo.
Lecca tutto poi si alza difronte a me, punta la sua cappella sulle grandi labbra, le piccole labbra già dilatate gli indicano la via da percorrere.
Entra con veemenza.
La mia fichetta si impegna ad accogliere quel cazzo nodoso, ogni affondo è un brivido di piacere.
Mi stantuffa per bene, le sue labbra leccano il mio collo, scendono fino ai capezzoli che succhia come un bimbo succhia il latte dalla mamma...sono in estasi, sono completamente nelle sue mani, può farmi ciò che vuole.
Succhia i capezzolini, lecca le aureole, mi stringe a se per entrare dentro il più a fondo possibile poi...un sussulto, sta venendo. Velocemente si stacca da me, riversandomi il suo piacere sul pancino.
Sono esausta, mi stendo sul lettino a gambe divaricate, il mio piacere esce dalla fichetta bagnando il lettino, sono invasa da brividi in ogni parte del mio corpo.
Una volta finito si siede sul bordo della vasca e cambia di nuovo tono “ bene signorina, nulla di che preoccuparsi, io vado, buon pomeriggio”
Resto come una scema sul lettino del bagno, mentre sento la porta d’ingresso chiudersi
Ma guarda che storia, in ginocchio apro il rubinetto della vasca, mi ci vuole davvero un bel bagno.
Ripenso a lui, a Nadia ed a come è bello poter godere con entrambi.
Mi sa che mi ridarò nuovamente malata a breve !!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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