Lui & Lei
La mamma dello stagista
di benves
11.03.2019 |
5.909 |
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"Anna ansima sonoramente, le sue mani sulla mia chioma mi invitano a continuare
Prendo il clito tra le labbra, ci gioco, lo mordiccio, Anna è una fontana..."
Mi arriva una telefonata, si presenta Anna, mamma di uno studente delle superiori, che mi chiede di poter accogliere suo figlio a fare lo stage scolastico presso la mia struttura, poiché tutti i compagni hanno trovato e lui no. Rispondo che ho avuto esperienze negative con gli studenti in stage, che in più di una volta sono stati di intralcio od hanno creato qualche inconveniente.
Anna quasi mi prega di prendere il figlio per "fargli fare qualcosa" durante l'estate.
Prendiamo appuntamento per conoscerci con lei e il figlio presso la mia attività il mercoledì successivo.
Anna mi richiama il giorno prima per confermare l'appuntamento e spera davvero che io possa accettare lo stage del figlio utile come credito scolastico.
Arriva il giorno dell'appuntamento, entra un ragazzo timido e dietro una vera e propria MILF.
Tacco 12, gambe nude, minigonna color panna, maglia scollata e almeno una 4a di seno, un bel rossetto rosso e capelli biondi. "Che bella mamma!" penso subito.
Ci presentiamo e parliamo di scuola lavoro e stage.
Il ragazzino è un po sulle sue, con Anna parliamo un po di tutto.
Anna è seduta davanti a me, mentre parliamo più volte accavalla le gambe cambiando posizione,
è davvero una bellissima signora sui 40/42 anni, ed indossa un perizoma rosso con pizzo (lo si intravede mentre accavalla le gambe).
Non riesco a distogliere lo sguardo, fa di tutto per farsi notare e far notare il suo intimo, che non impegna di sicuro a nascondere non tenendo le gambe chiuse.
La sto mangiando con gli occhi.
Sa quel che vuole e sa come ottenerlo, mi stuzzica in tutti i modi, mostrando il meglio di se, tant'è che mi convince ad accettare lo stage del figlio
Riesco solo a dirle che era meglio risentirci e rivederci per fissare i dettagli.
Ci salutiamo con 2 baci sulla guancia e scambiandoci i numeri di cellulare.
Mi sveglio la mattina seguente, guardo il cellulare e, ecco un sms da Anna "grazie, non so davvero come ringraziarti" (me la serve su un piatto d'argento...), le rispondo e le chiedo di ripassare appena può per accordarci su orari e altri dettagli dello stage, ed aggiungo “preferirei passassi all'orario di chiusura così non avremmo avuto interruzioni”.
Risposta “ok ma passo senza mio figlio, sai siamo separati e stasera è a casa del padre”.
Ottimo direi.
Conto le ore, mi preparo come un adolescente al primo appuntamento.
Ore 20,00 entra Anna, sola, tacco di ordinanza, un vestitino nero strettissimo e molto corto, accollato ma con spacco tra i seni.
Verrebbe voglia di saltarle addosso subito, ma cerco di trattenermi.
Facciamo 2 chiacchere e poi iniziamo a parlare dello stage del figlio.
Lei è contenta che il figlio possa essere impegnato in un lavoro e apprendere qualcosa, e continua a ringraziarmi ogni 2 parole.
“le parole non bastano” le dico guardandola fissa negli occhi
Lei senza minimamente scomporsi mi sorride
Mi alzo e chiudo la porta a chiave "così possiamo parlare meglio senza essere disturbati" lei mi sorride nuovamente.
L'approccio con qualche complimento, dicendole che è la mamma più bella che abbia mai visto, ed incalzo che ho accettato suo figlio allo stage solo per merito suo.
Lei pare lusingata, seduta con le mani sulle ginocchia si intimidisce.
Sto giocando come il gatto gioca con il topo
Lei sta al gioco e giochiamo sul fatto che si sia intimidita, dice che sono troppo buono etc...
poi da lì decido di ingranare la marcia "posso farti una domanda?"
"Certo!"
"Hai le mutandine rosse anche oggi come l'altro giorno?"
Anna si ferma un attimo, forse ho esagerato penso, rimane in silenzio un attimo, ma io incalzo "era uno spettacolo, non volevo essere scortese, ma era un gran bel vedere!"
"No, oggi dovrei averle nere, o almeno credo..."
"Se vuoi do un'occhiata" E' FATTA!!!
E così dicendo mi avvicino a lei che resta seduta, divarica leggermente le gambe e si alza il vestitino quanto basta.
Indossa mutandine nere lisce in seta.
Ci guardiamo negli occhi, le prendo le mani e la faccio alzare.
Avvicino lentamente il mio viso al suo nell'intento di baciarla
Non so cosa aspettarmi, che mi assecondi nel bacio od uno schiaffone !
Le mie labbra sono a pochi centimetri dalle sue, ho dei brividi adolescenziali che mi pervadono...
Dopo neanche 2 secondi abbiamo le lingue in bocca che si baciano voracemente!!
In silenzio, con la mano sinistra la tengo da dietro al collo e con la destra inizio a palpare il culo sodo e lentamente risalgo su verso il seno.
Non indossa reggiseno, le slaccio la zip dietro del vestito
Lei in silenzio mi lascia fare, riesco a vedere che ha gli occhi chiusi, si fa guidare dai sensi e dal suo istinto di femmina
Ora è lì quasi totalmente nuda, con solo a dosso le mutandine
L'abbraccio da dietro palpandole i seni e baciandola sul collo
Sento il suo respiro aumentare sempre più
Sento il palmo della sua mano venire a cercare il mio pacco
Mi trova già sull'attenti, i pantaloni a stento riescono a contenere il mio desiderio
Non parlo, la bacio e la carezzo, esploro il suo corpo
Sento che riesce a slacciarmi i pantaloni che cadono ai miei piedi
Si intrufola nei miei slip andando a saggiare il mio sesso
Lo carezza, lo esplora nella lunghezza e nella consistenza poi inizia una leggera masturbazione
Continuando a baciarla, la mia mano scende sul ventre poi sempre pian piano arrivo all'orlo delle mutandine
Sento il suo respiro aumentare
La mia mano curiosa lentamente si fa strada sotto il lembo degli slip, i polpastrelli toccano la sua pelle, trovando della peluria (fantastica amo la fica col pelo penso tra me)
La percorro, trovandola già umida
Il suo respiro è affannoso, la sua testa è rivolta all'indietro permettendomi di continuare a baciarle il collo, a leccarle l'orecchio giocando con il suo lobo
La mia lingua si intrufola nell'orecchio in concomitanza con il tocco delle mie dita sul suo clitoride
I gemiti fino ad allora lievi ora si fanno più audaci, la sua voce si fa sentire, l'esternalizzazione del suo piacere riempie la stanza
La sua mano sul mio cazzo aumenta il ritmo, ora la masturbazione si fa più veloce, ho il cazzo in fiamme, la voglio
Le mie dita ora esplorano la sua intimità, riesco a introdurle una falange nella fica, è un lago, geme, mi masturba e gode
Mi fermo, da dietro le sfilo le ormai inutili mutandine ed anche io mi libero di tutti gli indumenti
Mi metto davanti a lei, è splendida, meravigliosa, e completamente nuda !!!
Mi afferra il cazzo tirandomi a se, i nostri corpi si toccano
Ricomincio a baciarla, le sue tette mi sbattono a dosso
Le nostre mani esplorano i rispettivi corpi, ho voglia di lei !
Inizio a stringerle e leccarle i capezzoli dando piccolo morsi
Mi inginocchio, avvicino le mie labbra al suo boschetto, mi inebrio con le narici della sua essenza
La lingua curiosa inizia ad insalivarla, prima dall'esterno poi, sempre più audace si fa spazio tra le grandi labbra, arriva alle piccole labbra e si concentra sul clito.
Anna ansima sonoramente, le sue mani sulla mia chioma mi invitano a continuare
Prendo il clito tra le labbra, ci gioco, lo mordiccio, Anna è una fontana di umori
Vado a leccare il monte di venere mentre con un dito esploro la sua ormai fradicia fica, dopo due dita, arrivo a tre ed inizio a masturbarla
Torno a stuzzicarla con la lingua, alterno colpetti secchi al clito a leccate lunghe
Ad un tratto sento il monte di venere contrarsi, si irrigidisce, finalmente esplode nell'orgasmo, mi inonda dei suoi umori, è bellissimo. Lecco tutto avidamente
La sua faccia appagata è tutto un programma, mi carezza il viso poi, è lei che si inginocchia davanti a me
Sento le sue labbra impossessarsi del mio sesso, la sia lingua esplorare il mio cazzo
Dall'alto è una celestiale visione, non voglio venire così, non mi accontento
La lascio fare ancora qualche minuto poi .. la faccio stendere a terra sul un telo preparato prima del suo arrivo.
Non parliamo vogliamo entrambi la stessa cosa...
Mi stendo, il mio cazzo è ritto in attesa di lei
Mi sorride, si mette a cavalcioni su di me, si inginocchia
Afferra l'alta, fa passare più volte la cappella lungo il solco della sua fica, si stuzzica poi infine, la punta all'ingresso del suo essere donna
Pian piano si cala lentamente, sento le pareti della sua fica dilatarsi, adattarsi all'intruso
Lei ansima, respira sempre più forte
E' bagnatissima e questo agevola la penetrazione
E' entrato tutto, un attimo per abituarsi poi...inizia a pompare, a cavalcarmi
Vedere quelle tette che danzano su e giù è uno spettacolo, le afferro e le strizzo i capezzoli per amplificarle il piacere
Ha gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte, si passa la lingua sulle labbra
Il bacino alterna ritmi lenti a ritmi veloci, io sono al settimo cielo
Si irrigidisce e nuovamente scarica il suo piacere sulle mie palle
Mi sorride e mi bacia sulla bocca
La faccio girare a pecorina e subito la impalo, gode a gran voce
Le afferro i seni e continuo a pompare.
Ora tocca a me venire
Quando sono vicino glielo dico e per la prima volta parliamo
Mi fa cenno che vuole girarsi, mi fa mettere in piedi e lei è in ginocchio davanti a me
Me lo riprende in bocca, 3/4 pompate e inizio a fioccare i primi schizzi in bocca e poi sulle labbra. Con la mano raccoglie tutto, mi guarda negli occhi, accenna un sorriso, e ingoia tutto.
Ci ricomponiamo parlando del piu e del meno.
Ci lasciamo dicendole "se tuo figlio non si comporterà bene, sarò costretto a chiamarti e fissare un nuovo incontro".
Anna ride, “allora spero che non si comporti bene” mi dice congedandosi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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