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L'annuncio in rete


di Passioneterna
15.08.2024    |    1.756    |    3 8.7
"Poi Katia inizio a guardare verso di me e automaticamente si fece più audace con il marito, sembrava che la presenza di un estraneo a guardarla le facesse..."
Lessi quell’annuncio in rete e la voglia di rispondere era forte, ma riuscii a desistere controllando alcune mail di lavoro, d’altronde ero in ufficio.
Due giorni dopo sempre dall’ufficio rientrai su “annunci69” come facevo spesso, mi piaceva scorrere tutte quelle immagini e quegli annunci e spesso pensavo che con la prossima compagna (da un paio di mesi ero ritornato single) mi sarebbe piaciuto condividere un gioco del genere, anche soft o solo il guardarsi con un'altra coppia mentre si fa del sesso, ma sapevo essere un utopia. Trovare una donna “che condivida un apertura mentale del genere sulla sessualità” è come fare un terno all’otto, pensai mentre scorrevo i vari annunci; e poi eccolo di nuovo:
- Coppia over 50 cerca singolo vojer. Dopo una conoscenza iniziale davanti ad un buon caffè se si crea il giusto feeling, vorremmo essere guardati mentre facciamo sesso. Per noi sarebbe la prima volta e quindi cerchiamo una persona sana di mente che dopo una breve conoscenza accettasse di guardarci senza partecipare, max pulizia e riservatezza. Nel caso ospitiamo. No a frettolosi di concludere. Gianni e Katia.

Decisi di rispondere all’annuncio sicuro di fare comunque un buco nell’acqua, ma come dice un antica massima “tentar non nuoce” e così risposi:
- Cari Gianni e Katia mi piacerebbe moltissimo provare un esperienza di questo tipo, sono un ragazzo di 43 anni della provincia di Padova. Per me sarebbe la prima volta, offro pulizia e riservatezza consapevole del mio ruolo di singolo nell’entrare nella vostra sfera. Nel caso prendiate in considerazione la mia risposta al vostro annuncio, per me va benissimo un incontro in luogo pubblico per bere un caffè e se dopo questo incontro non dovesse scattare il giusto feeling sarete per me due nuovi conoscenti con i quali avrò fatto due chiacchiere e due sane risate; in caso contrario “cioè che la mia risposta non collimi con il vostro annuncio”, vi auguro con tutto il cuore di trovare quello che state cercando e di viverlo appieno.
Davide.

Dopo una settimana con mio stupore arrivò la risposta:
- Caro Davide la tua risposta è stata per noi un fulmine a ciel sereno, il tuo modo di scrivere e la tua gentilezza ci ha colpiti. Se per te va bene e avresti la serata libera pensavamo a Sabato prossimo in centro a Mirano di trovarci per un caffè e due chiacchiere. Non ci fidiamo per ora di lasciare il nostro numero di telefono ma ti diamo appuntamento al bar …………. Verso le 22.30.
Katia e Gianni.

Risposi il giorno dopo:
- Cari Gianni e Katia un grazie anticipato per la vostra fiducia, per Sabato alle 22.30 per me va benissimo, magari venerdì ci diamo conferma con un messaggio qui sul sito. Una buona giornata.
Davide.

Arrivò il Venerdì e come da accordi lasciai loro un messaggio dicendo che sarei stato presente all’appuntamento e aspettavo la loro conferma che andava benissimo per l’indomani pomeriggio. Il Sabato verso le 13 accesi il pc di casa ed entrai su “annunci69” e come d’incanto vidi lampeggiare il messaggio, lo guardai e lessi la loro conferma “non erano online in quel momento”. Rientrai sul sito alla sera verso le 21 ma non erano ancora online, tenni buona la conferma e decisi di andare a prepararmi.
Ero agitatissimo, andai a farmi una doccia e dovetti masturbarmi con l’acqua calda che mi batteva sulla schiena, una sensazione meravigliosa accompagnata al pensiero di quell’incontro.
Non sapevo come vestirmi, se casual o sull’elegante perché volevo essere perfetto per quell’incontro ma poi optai per essere me stesso e quindi casual, un paio di jeans ed una camicia nera.
Alle 22.15 ero già seduto su un tavolino del locale sul plateatico che si affacciava alla strada, “così avrei potuto vederli arrivare”, ed in più essendo una bella serata di Settembre si stava decisamente meglio all’aesterno.
Nel frattempo mi ero ordinato un caffè e appena me lo portarono, vidi avvicinarsi una coppia sulla cinquantina all’entrata del locale, ma dopo aver guardato all’interno proseguirono senza entrare, li fissai mentre mi passavano davanti; avevo il cuore in gola e la pelle d’oca per l’emozione.
Non erano loro, o forse lo erano e avevano deciso di proseguire, mi alzai ad andai ai servizi. Tornato dopo cinque minuti trovai una coppia che girava per il locale guardandosi attorno, incrociai lo sguardo di lei mentre il marito era girato dall’altra parte, così lo chiamai per nome ed ebbi la conferma.
Ci stringemmo la mano presentandoci e ci sedemmo al tavolino, mi scusai di aver già ordinato un caffè durante l’attesa e ordinai un bicchier d’acqua minerale e due caffè per loro.
Lei era una donna dall’aspetto comune comunque ben curata e con un bel fisico, con quell’aria timida che affascina; alta un metro e sessantacinque con i tacchi. Truccata il giusto e non in maniera appariscente, indossava un vestitino blu che faceva intendere ma non vedere “in maniera provocatoria” le sue curve. Lui un uomo brizzolato e un po’ stempiato con un po’ di pancetta, con un viso che esprimeva simpatia e bontà.
Eravamo tutti e tre impacciati nel parlare ma dopo una mezzoretta parlando del più e del meno sembravamo amici di vecchia data e ridemmo molto, senza mai andare con i discorsi sul motivo per cui eravamo lì. Avrei voluto chiedere qualcosa a riguardo ma mi sembrava giusto fossero loro ad introdurre la discussione e quindi non osai chiedere, non avrei saputo dire da chi dei due fosse nata quella voglia di trasgredire, ma pensai che probabilmente arrivava da entrambi, per movimentare la loro sfera intima ed aumentare la libido magari un pò assopita dopo tanti anni di convivenza.
Ci lasciammo dopo un paio d’ore e non ci furono scambi di numeri di telefono ed io non osai chiedere, in fondo era loro la decisione. Eravamo comunque stati bene nel chiacchierare e tornando in auto pensavo di aver trascorso comunque una bella serata e che probabilmente non erano pronti; se non gli ero piaciuto come persona erano riusciti a nasconderlo molto bene “e se fosse stato così” gliene sarei comunque stato grato.
Tornato a casa accesi il pc e gli lasciai un messaggio ringraziandoli per la bella serata.
Mi risposero dopo un paio di giorni dicendomi che ero una persona squisita e ringraziandomi a loro volta per la bella serata passata assieme.
Passò un mese e oramai non ci pensavo più, poi un giovedì pomeriggio dall’ufficio entrai su “annunci69” e vidi il loro messaggio:
Caro Davide se per te va bene e siamo ancora nei tuoi pensieri nonostante il tempo trascorso prima del nostro invito, ci piacerebbe averti a cena questo Sabato o magari il prossimo, come vai meglio. Non sentirti in obbligo. Questo è il nostro numero 347………….
Gianni e Katia.

Risposi immediatamente alla mail dicendo che andava benissimo per questo sabato, avrei telefonato alla mattina per conferma. Era giovedì e sembrava mancasse un eternità all’appuntamento, le ore iniziarono a rallentare e il lavoro a diventare più pesante, mentre quella cena era al centro dei miei pensieri.
Finalmente arrivò il giorno fatidico erano le 19.30 in punto e avevo appena suonato alla loro porta, jeans camicia bianca e una bottiglia di Chianti in mano, visto che si mangiava carne alla brace.
Abitavano su una porzione ad angolo di una villetta a schiera di tre unità, giardinetto sul davanti e probabilmente un altro pezzetto di verde sul retro.
Si aprì il cancelletto e mi venne incontro un cagnolino di media taglia molto simpatico e giocherellone, poi arrivò Katia vestita con un pantalone nero e una maglia attillata di color argento, non ricordavo avesse un seno così prosperoso:
- Ciao Davide, sei puntualissimo. Vuol dire che le indicazioni che ti abbiamo dato per telefono erano buone! Gianni è nel giardino dietro che sta accendendo il fuoco, disse tutta sorridente. Era raggiante.
Dopo avermi fatto fare un breve giro turistico della casa mi passò un bicchier di vino e sparì in cucina dietro ai fornelli, mentre io uscii in giardino per salutare Gianni.
Era davanti al caminetto che metteva legna, sorridente e raggiante pure lui.
Lo raggiunsi e ci mettemmo a chiacchierare bevendo un altro paio di bicchieri di vino come aperitivo, la serata era armoniosa. Gianni mi confidò che in questi giorni solo al pensiero di questa serata la loro voglia di fare sesso era rinata e mi disse che ci avevano dato dentro ogni giorno “cosa che non succedeva da molti anni”, ecco il motivo per cui li vedevo così felici e raggianti pensai.
Cenammo e fu una cosa splendida, parlammo del più e del meno e ridemmo molto. Complice il vino bevuto e il digestivo dopo il caffè eravamo abbastanza su di giri e non mancammo anche di fare qualche battuta spinta sulla sessualità, collegandoci ad una barzelletta “sporca” e molto divertente che aveva raccontato Gianni.
Poi arrivò un momento di silenzio in cui gli sguardi si evitavano e si cercavano di sfuggita, l’aria era quasi elettrica attorno a noi, ad un tratto Katia si alzò e disse tutta rossa in viso : vado a prepararmi.
Gianni mi spiegò la loro visione del gioco cercando la mia approvazione e questo mi rese partecipe e molto felice. Avevano preparato delle luci a faretto che illuminavano il letto e le lenzuola erano rosse, mentre il resto della stanza era al buio. Gianni mi fece sedere su una poltroncina vicino al letto.
Poi se ne andò pure Gianni dalla stanza. Era tutto pronto e mi sentivo eccitatissimo, avevano preparato tutto in modo “perfetto” , io dovevo godermi lo spettacolo e Gianni mi aveva chiesto gentilmente quasi scusandosi “di non proferire parola”, dovevo rimanere in completo silenzio.
Dopo una decina di minuti entrò Katia con una vestaglia di seta nera coprente fino a metà gamba, si avvicinò al letto dalla parte opposta alla mia e senza guardarmi se la tolse e si buttò sopra al letto.
Aveva delle autoreggenti nere e delle mutandine sgambate con il pizzo nero semi trasparenti, un reggiseno in pizzo copriva i suoi enormi seni e rimasi sorpreso nell’intravvedere due capezzoli di lunghezza esagerata che puntavano sul reggiseno, era una visione paradisiaca.
Poi arrivò Gianni con dei boxer attillati di colore nero, come sempre noi uomini siamo meno affascinanti quando siamo nudi o semi nudi.
Iniziarono a baciarsi con ardore e le mani iniziarono a togliere quei pochi indumenti che li coprivano, in un attimo furono entrambi completamente nudi, le tette di Katia erano enormi e i capezzoli sporgevano di un paio di centimetri eretti quasi fosse un adolescente, durante le loro prime effusioni rimasero dall’altra parte del letto senza mai guardare nella mia direzione, intimiditi dalla mia presenza.
Poi Katia inizio a guardare verso di me e automaticamente si fece più audace con il marito, sembrava che la presenza di un estraneo a guardarla le facesse fuoriuscire “un lato di lei” finora tenuto nascosto, iniziò a soddisfare il marito oralmente con una foga inaudita ed emettendo dei mugolii, scendendo con la lingua leccava i testicoli ed anche l’ano al marito, che dall’espressione del viso sembrava alquanto meravigliato e compiaciuto.
Poi si misero a 69 lui sotto e lei sopra con il fondoschiena di lei rivolto nella mia direzione, vedevo le sue natiche aperte e la lingua del marito che indugiava sul clitoride.
Cambiarono svariate posizioni e sembravano posseduti da un erotismo ed una forza che riempiva la stanza di energia, ero eccitatissimo e decisi di calarmi i pantaloni e le mutande fino a metà gamba e sempre da seduto iniziai a masturbarmi.
Gianni la stava possedendo con vigore in tutte le posizioni e lei iniziò ad urlare di piacere, ad un tratto la mise a pecorina e questa volta lei aveva la faccia rivolta verso di me, quando vide che mi stavo masturbando senza mai togliere gli occhi dal mio membro disse ad alta voce a Gianni di volerlo prendere dietro.
Gianni ebbe un attimo di esitazione probabilmente perché erano anni che non gli concedeva il lato “B”, e anche forse perché a lui non mancava molto di arrivare all’orgasmo viste le espressioni del suo viso, ma la accontentò e dopo una penetrazione lenta e profonda, iniziò a stantuffare con forte vigore.
Lei iniziò ad urlare “sto godendo”, “più forte ti prego” mentre non toglieva gli occhi dal il mio membro.
Poi per la prima volta da quando era alla pecorina Katia alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi e mi disse di avvicinarmi al letto; anzi le testuali parole furono “avvicinalo” riferito al mio membro.
Udite queste parole Gianni iniziò ad aumentare il ritmo mentre Katia me lo prese con la mano ed iniziò a masturbarmi con foga gridando che stava per venire, dando colpi di reni all’indietro.
Venne prima lei ed io la seguii un secondo dopo, continuava a menarmelo con la mano e lo sperma continuava a fuoriuscire, un minuto dopo Gianni le venne dentro all’ano.
Loro due si buttarono sul letto sfiancati ed ansimanti, guardavano il soffitto mentre io mi rimisi seduto e chiusi gli occhi, tutti e tre ci stavamo godendo il piacere del dopo orgasmo, la quiete dopo la tempesta.
Una decina di minuti dopo Katia si alzò e andò nel bagno padronale, mentre io andai a risciacquarmi nel secondo bagno, alla fine del corridoio.
Quando tornai trovai Gianni rivestito in tuta da ginnastica mentre udivo lo scroscio dell’acqua della doccia, Katia si stava rinfrescando. Andammo in cucina e mi ringraziò dicendomi che erano rimasti soddisfatti e sbalorditi dall’esperienza. Capii che quello era un momento tutto loro, dovevo togliere il disturbo, il mio ruolo me lo imponeva.
Katia non venne a salutarmi con la scusa della doccia ma la capii, in fondo era una donna timida e probabilmente doveva metabolizzare l’esperienza.
Salutai e me ne andai, fu un esperienza meravigliosa che ancora adesso mi porto dentro. Talmente intensa che mi piacerebbe riprovarla, con una coppia simile a loro, almeno di carattere.

Grazie Katia, Grazie Gianni.
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