Prime Esperienze
Il lettino
di Passioneterna
15.08.2024 |
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"L'invito sottinteso è palese e sfrontato, mi siedo sul bordo del suo lettino, dando le spalle agli altri ombrelloni, approfittando del fatto che i nostri..."
E' lì distesa sul lettino nell'ombrellone a fianco al mio, di tanto in tanto do una sbirciata alle sue cosce , alle sue natiche abbronzate baciate dal sole, davvero un gran bel vedere.La vedo armeggiare nella borsa per prendere un flaconcino di crema e noto che anche lei mi lancia un'occhiata distratta, prima di cominciare, con movimenti impacciati, a spalmarsi la crema sula schiena.
- Scusa non vorrei apparire invadente, posso aiutarti?-
La domanda la coglie di sorpresa e la sua risposta, che non mi aspettavo, sorprende maggiormente me
-Grazie, molto gentile!-
Verso un po' di acqua da una bottiglietta per pulirmi le mani e avvicino il mio lettino al suo mentre mi porge la crema; se da alcuni metri il panorama era interessante, ora a pochi centimetri lo era ancora di più, due bella cosce e della natiche sode nelle quali affondare le mani potrebbero essere il desiderio di ogni uomo.
Lascio cadere poche gocce di unguento sulla schiena e per un attima la sento fremere per il contatto sula pelle calda e comincio con un movimento circolare sulle spalle, rendendomi perfettamente conto che di solito quando mi spalmo la crema lo faccio in maniera molto più frettolosa, mentre quello che sto praticando assomiglia molto di più ad un massaggio.
Pare che il mio agire non le dispiaccia, anzi ! La sento proferire un...
-Mmmmmhhh sei bravo....-
Incoraggiato e lusingato dal commento azzardo..
-Posso slacciarti il reggiseno? Non vorrei si ungesse con la crema-
Mi rendo conto di quanto possa essere banale come scusa, ma lei precedendomi, porta le mani dietro la schiena slacciandolo da sè, ora ho davanti un corpo nudo se si eccettua un piccolo slip arrotolate tra le natiche.
La spiaggia data l'ora di pranzo è semi deserta e d'altronde nessuno farebbe caso a chi sta spalmando la crema su una schiena.
Scendo lungo i fianchi facendo pressione coi pollici all'altezza dei reni, la mia mente la immagina nuda, con le natiche esposte alla mia vista ed il culo offerto. Le sposto idealmente lo slip dal solco delle natiche per poi scendere lungo l'interno delle cosce.
Allontano questi pensieri, perchè sento l'eccitazione tra le mie gambe, sento il cazzo che si sta gonfiando costretto all'interno dello slip, poche altre gocce di crema e le mani scivolano lungp la schiena, la osservo, ha gli occhi chiusi,l'espressione del viso rilassata.
-Penso sia il caso dispalmarne un po' anche sulle gambe- le dico-
- Sembrano arrossate-
-Assolutamente, non vorrai lasciare il lavoro a metà- con la voce appena sussurrata e il tono di chi si sta beando della situazione.
Mi sporgo leggermente verso di lei per raggiungere più agevolmente le sue gambe, dalle caviglie risalgo lentamente lungo i polpacci, ha la pelle vellutata, con le mani afferro entrambe le cosce con i pollici rivolti all'interno esercitando una leggera pressione risalendo verso i glutei.
Si affacciano nuovamente i pensieri; nella mente le mani si infilano sotto allo slip, si impossessano delle natiche, le separano esponendo il forellino tra di esse e più giù la fessura che si apre rosa e umida.Continuando a tenere saldamente i glutei, i pollici la sfiorano, separano le labbra e scoprono il clitoride gonfio....
Mi sto letteralmente facendo violenza per non pensare, prendo il flacone della crema e richiudendolo glielo porgo....
-Ecco fatto signora, spero di aver svolto bene il mio compito- le dico sollevandomi.
-Benissimo direi, potrei anche assumerti- aggiunge ridendo.
- Ma credo che psicologicamente per te sia stato piuttosto probante- rivolgendo lo sguardo verso il mio basso ventre.
Alzandomi in piedi non mi rendo conto sul momento che l'erezione provocatami è piuttosto evidente, particolare che evidentemente a lei non è sfuggito.
-Forse è meglio che ti risiedi per qualche minuto- mi dice sorridendo maliziosa.
-Ma non pensare di essere stato l'unico a subirne le conseguenze- e girandosi leggermente su di un fianco esibisce le tette con i capezzoli turgidi.
-Ne sono compiaciuto- le rispondo
-Peccato ti sia fermato sul più bello- incalza lei distendendosi ancora e chiudendo gli occhi con un sospiro.
L'invito sottinteso è palese e sfrontato, mi siedo sul bordo del suo lettino, dando le spalle agli altri ombrelloni, approfittando del fatto che i nostri sono nell'ultima fila adiacente alla spiaggia libera semi deserta dato il giorno feriale di inizio estate.
Le sposto delicatamente lo slip nel solco delle natiche fin quasi a farlo sparire dalla vista, passo lievemente un dito lungo il centro della schiena fino alla nuca, per poi scendere nuovamente verso i glutei, fino al limitare dell'elastico dello slip.
Percepisco un fremito del suo corpo a quel contatto . Le accarezzo le natiche, prima delicatamente, poi con tocchi sempre più decisi, scendo lungo l'interno delle cosce e mi accorgo che divarica leggermente le gambe e adesso sento il suo respiro. Risalgo lentamente verso i glutei, all'attaccatura delle cosce, la sfioro appena senza scostare il costume, le sfugge un piccolo gemeto soffocato e ora le gambe sono decisamente spalancate mentre solleva leggermente il bacino per offrirsi meglio alla carezza.
Sento distintamente attraverso la stoffa sottile dello slip le forme della figa e al centro, il turgore del del clitoride eccitato
Ma sono molto eccitato anche io e il desiderio di liberarlo è prepotente, quasi dolorosa la voglia di afferrarlo e iniziare a scappellarlo mentre continuo ad accarezzarla.
-Non fermarti- sussurra appena volgendo il viso verso di me con gli occhi socchiusi.
Sento la mutandina inumidirsi e il suo respiro più affannoso, costellato di piccoli gemiti che ogni tanto le sfuggono, incurante, almeno in apparenza delle sue sensazioni, continuo lentamente ma sadicamente il massaggio e i passaggi furtivi vicino alla figa si fanno più frequenti e per stuzzicarla maggiormente, anche tra le natiche a sfiorarle il buco del culo, sento l'orifizio tra le natiche dilatarsi sotto la pressione del mio dito bagnato degli umori della figa,lei protende il bacino verso di me , sono dentro di lei, le mie dita la stanno penetrando completamente
Allungo una mano sotto al busto,mentre non smetto di torturarla tra le cosce e tormento con i polpastrelli un capezzolo, il suo viso è un'espressione devastata dal piacere, le labbra serrate ed è talmente contagiosa che devo violentare il mio istinto per non tirare fuori il cazzo e segarmi come un porco mentre la sgrilletto.
-Siiii così ancora , non fermarti !!! Aaaaaahhhhh-
Sento la mano fradicia,mentre il suo corpo è squassato dall'orgasmo e le sue unghie affondano nella mia coscia.Mi avvicino per sfiorarle la guancia con un bacio...un sussurro, quasi una supplica....
-Voglio il tuo cazzo...adesso-
-Vieni- prendendola per mano
-Lascio qui il reggiseno- Mi dice maliziosa, mi sa che sarebbe solo d'impaccio-.
Ci allontaniamo verso il bagnasciuga per qualche centinaio di metri allontanandoci dagli stabilimenti per raggiungere la spiaggia libera.
Raggiunto un punto lontano da sguardi indiscreti, mi precede ed entra in acqua ancheggiando lascivamente. Con l'acqua che le lambisce le tette mi invita a raggiungerla la vedo armeggiare con le mani sott'acqua, facendole riemergere con lo slip appallottolato.
-Puoi tenermelo? Non mi serve- I
Il suo sguardo ora è intenso, l'espressione di donna vogliosa. Mi avvicino a lei, premo il bacino contro il suo, ha i capezzoli turgidi, mi abbasso a lambirli con le labbra, li succhio, li stringo leggermente tra in denti, la sento sospirare e le sue mani scendono a cercarmi.
Mi abbassa il costume liberando finalmente il cazzo duro, con una mano lo afferra e l'altra scende a raccogliere nel palmo le palle, stringendole e facendomi uscire un gemito al confine tra il piacere e il dolore, mentre io allungo una mano e raggiungo il suo inguine, le scopro il clitoride, lo sento gonfio e duro tra le dita. Occhi negli occhi i sessi nelle nostre mani , lo sguardo carico di desiderio incuranti di quello che ci circonda e di essere visti.
-Senti che cazzo che hai- Dice scappellandolo completamente,stingendo tra le dita la cappella gonfia e con l'altra mano arrivandomi a sfiorare con un dito tra le natiche
- Sei una porca, mi stai facendo impazzire, senti come sei aperta, hai due dita nella figa, ma non credo ti bastino te lo leggo negli occhi-
-Sono la tua troia scopami ho voglia del tuo cazzo riempimi-
Si avvinghia con le gambe ai miei fianchi cingendomi le braccia attorno al collo
- Prendila, sono aperta è tua!!!-
Scivolo facilmente dentro di lei, sento il cazzo scappellarsi nella figa, la sostengo con le mani sotto i glutei e la posizione mi permette di stuzzicarle il buco del culo con le dita, un gemito, quasi un rantolo le sfugge dalle labbra.
-Spingi con quel dito, fammelo sentire-
Per tutta risposta le dita diventano due e le sfugge un gemito di piacere
-Aaaahhhh siiii hai capito che mi piace-
-Te la sfondo la figa- Mentre le spinte si fanno sempre più veloci e profonde, faccio uno sforzo enorme per non inondarla subito di sborra.
-Si continua così sbattimi, chiavami e non venire poi lo voglio anche nel culo-
Le sue parole non fanno che aumentare la mia voglia di sborrare, sono ormai al limite, quando con un gemito mi stringe al momento dell'orgasmo cercando la mia lingua con la sua.
Per alcuni momenti rimaniamo ansanti in silenzio, io ancora con il cazzo duro piantato nella sua figa.
-Togli le dita- Mi dice guardandomi negli occhi abbracciata a me, mi prende l'uccello in mano e punta la cappella nel buco del culo.Col cazzo nella sua mano, la tengo saldamente per i fianchi e la tiro verso di me, sento la cappella stretta e avvolta dal suo sfintere, spingo delicatamente e inizio a penetrarla.
- Mi fai male ma non fermarti, spingi, inculami!-
Lentamente scivolo dentro di lei, tutto fino alle palle, intuisco dai suoi movimenti che si sta masturbando e la sua espressione da tesa si sta sciogliendo in piacere.
- Si così....ancora, adesso mi piace, spingi più forte sborrami nel culo!-
Poche spinte e non riesco più a trattenermi e con un rantolo da animale svuoto il mio piacere nel suo culo come una liberazione.
Passano alcuni minuti prima di accorgerci che non distante da noi una bella signora ci sta osservando sorridendo prima di allontanarsi nuotando.
- Stasera ti fermi a casa mia a fare la doccia vero? "Appatto che ti fai legare e ti fai scopare da me!! vediamo dove riesci ad arrivare mio massaggiatore. Adesso vado a prendere il sole che ho voglia di abbronzarmi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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