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Adesso non restava che conosci


di Passioneterna
21.07.2024    |    468    |    1 8.7
"Bello, troppo bello per finire così..."
La nostra prima conoscenza che per motivi vari era già slittata di 2 volte, ma che allo stesso tempo non aveva affievolito il desiderio di conoscersi.... bensì l'aveva amplificato, caricato di voglia e di eccitazione.
Finalmente era arrivato il giorno dell'incontro reale.
Preceduto solo da alcune telefonate e messaggi che ci aveva già permesso di scoprire qualcosa di noi (il timbro della voce, la risata, qualche voglia in comune) .... ma che allo stesso tempo aveva lasciato tante cose in sospeso.
Non sapevamo nulla di noi, non sapevamo se ci saremmo riconosciuti e piaciuti.
Il nostro "rapporto" era nato da un semplice desiderio di conoscersi al di là dell'aspetto fisico....un piccolo incontro al buio... anche se in pieno giorno, un giorno infuocato di agosto!
Appuntamento alle 14,30 in un bar per prenderci un caffè e fare 4 chiacchiere e poi lasciarsi andare agli istinti ... quelli più primitivi! ;-)
Queste erano le semplici regole del "gioco".
Qualche ora prima del nostro incontro sentii già il cuore che impazziva, un leggero brivido lungo tutto il corpo ... eppure dissi tra me :"non è il primo incontro che fai, ne con singole, ne con coppie... allora cosa ti prende?"
Difficile da spiegare ... non sapevo come poter eliminare quella "strana" sensazione.
Le 14,30 ormai erano scoccate.
Ci ritrovammo puntuali nel luogo dell'incontro.
Lei venne vestita con un abito leggero estivo di colore blu, arrivava appena sopra il ginocchio, un po' largo e che lasciava spazio all'immaginazione ma allo stesso tempo permetteva di scoprire le sue dolci curve.... molto seducenti!
Ci lasciammo andare a delle piacevoli conversazioni, finché io - nascondendomi sotto al tavolino - raggiunsi la sua gamba con la mano ed iniziai ad accarezzarla partendo dal polpaccio fino a risalire piano piano fino alla coscia. Notai subito un primo imbarazzo da parte sua... ma mi fece capire che la cosa era ben voluta.
Talmente ben accetta che poco dopo cadde (o fece cadere) la sua pinza dei capelli, mi piegai gentilmente per raccoglierla ed in quel momento mi ritrovai questa visione: le sue gambe aperte e senza mutande - wooow che eccitazione, rimasi un attimo senza respiro!
Mi risollevai subito e bastò un semplice sguardo per capire che il desiderio di entrambi era quello di andare oltre. Di fretta in furia pagai il conto e salimmo in macchina ... direzione IGNOTA ma con un FUOCO palpabile e visibile di entrambi.
Accarezzai subito la sua coscia con il piacere di poter arrivare ben presto al suo "monte di venere" ma fui interrotto dal semaforo e dalla sua mano.
Come ci fermammo al rosso lei avvicinò il suo volto al mio, mi leccò il lobo dell'orecchio e mi sussurrò: " Voglio le tue mani, la tua bocca, il tuo sudore sulla mia pelle".... Un brivido attraversò tutto il mio corpo ed il mio membro stava quasi per esplodere!
Inutile dirlo l'eccitazione per l'atmosfera era già alle stelle.
Trovammo li vicino un casolare abbandonato, mi ricordai di avere in macchina una coperta vecchia da poter distendere a terra ... non avevamo ne tempo ne voglia di aspettare oltre. Andava bene così... un po' country ed un po' immersi nella natura e con tanta voglia addosso.
Il tempo di stendere la coperta, l'afferrai subito da dietro abbracciandola e stringendo tra le mie braccia il suo prosperoso seno e facendole sentire quanto era duro il mio cazzo... e le sussurrai sul suo orecchio: "TI VOGLIO MIA."
Eccitatissima lei si girò, si inchinò e si mise subito il mio membro in bocca, iniziò a manovrarlo e leccarlo delicatamente finché .... non gli afferrai la testa e la spinsi energicamente per farlo entrare tutto nella sua bocca calda e profondissima.
Ci inginocchiamo a terra, lei continuò a darmi piacere .... io le iniziai a toccare la sua bella fica tutta depilata... prima accarezzandola, poi infilando un dito, due dita, tre dita all'interno. Iniziò così il nostro piacere.... il gioco le piacque da matti... era eccitatissima. Sentì i suoi gemiti, iniziai a sentire i suoi odori fino a quando un enorme calore mi scaldò e bagnò tutta la mano. Lei urlando mi sussurrò: Voglio SCOPARTI!!!
MI gettai a terra, lei - Decisa, indemoniata, instancabile - mi montò sopra e iniziò a cavalcarmi, mi fece suo. Io afferrai le sue tette, le palpeggiai, le leccai, la situazione era talmente intrigante ed eccitante che ero pronto per venire, glielo feci capire e lei insistette con maggiore enfasi ed all'improvviso sentii un fuoco che dal suo basso ventre arrivò fino al mio cazzo.
wooow ..... bello, troppo bello per finire così....
Ci prendemmo un attimo di relax ed ammirammo la bellissima vista che questo casolare aveva. Su di un "cucuzzolo" di un piccolo promontorio si vedevano le bellissime colline marchigiane, la campagna, dei piccoli borghi .... fino a scorgere il mare, un vista da sogno che iniziammo a goderci solo in quel momento... chissà perché!
Passarono pochi minuti e la voglia di entrambi rimase alta... come il mio cazzo ancora duro dall'eccitazione.
Avvicinandomi al suo orecchio le sussurrai: "ORA TOCCA A ME SCOPARTI"
La feci girare e mettere a pecora ed iniziai a sbatterla .... Sentì subito la sua fica ancora umida, ancora vogliosa, ancora calda.
L'afferrai energicamente sulle maniglie dell'amore, sulle spalle, sui i capelli ed infine la sculacciai per bene sul suo bel culo... e lei con voce tremolante dalla goduria mi disse :"quando è duro il tuo cazzo, non ti fermare!"
Carico, continuai il mio movimento, nel mentre feci anche scendere la mia saliva sul suo secondo buco e con il dito iniziai a massaggiarlo ed allargarlo.
Sentì subito i suoi gemiti aumentare, stava impazzendo.
Non contento mi alzai un po' e gli infilai pian piano il mio cazzo nel culo.
Un attimo di silenzio... non riuscii a vedere il suo viso ma lo immaginai bene. Dopo qualche secondo la senti esplodere di piacere, gemere... continuai, continuai e dalla sua bocca emerse un liberatorio "SI SI... fammi venire con il culo"
La sentii priva di forze, la feci girare e sedere ... lei mi strinse il cazzo tra le sue mani e la sua bocca ricominciando a farmi un bel pompino.
Ultime succhiate e, poi, glielo tirai fuori dalla bocca e scaricai tutta la mia sborra sulla sua faccia, godendo come non mai, ed eccitandomi vedendola così piena del mio seme. Lei mi guardò e mi disse: "quanto eri carico!"
Il nostro incontro terminò poco dopo, si erano fatte le 16,45 ... un po' anche stremati dal caldo, in una giornata torrida di agosto e resa ancora più caliente dal nostro eros.
Ci fermammo a riguardare per un po' il magnifico panorama... e incrociando lo sguardo ci siamo detti: NON FINISCE DI CERTO QUI!

TO BE CONTINUED....
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