Lui & Lei
Non credevo esistessi veramente
di Passioneterna
23.02.2024 |
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"“ Vuoi leggere il mio racconto”, non feci in tempo a rispondergli che mi inondò di messaggi, mi stava trasmettendo il suo desiderio..."
ll momento del risveglio è come quello dell’assopimento: è vago il senso della realtà e alla mente, non è ben chiaro se il pensiero in quel momento è ancora perso nei meandri onirici o ha un qualche effettivo aggancio con ciò che ti circonda.Un fruscio continuo, uniforme, insistente è il sottofondo ad una giornata che sta cominciando, con i raggi di sole che penetrano attraverso le fessure della persiana chiusa appena e che mi colpisce direttamente dritto sugli occhi.
Occhi gonfi di una nottata ricca di passione di gentilezza condivisa con ormai sono certo di definirla un’ amica, lei è Sarah, l’empatia creatasi e qualcosa di fantastico, non avrei mai pensato di trovarmi, a dialogare su un sito di incontri, ma a volte il destino riserva momenti straordinari, ho avuto modo di conversare e di sedurre donne come si evince dai racconti pregressi. Mi ritengo una persona normale che vive la quotidianità e nel contesto si immedesima nel dialogare con menti sovraffine, per instaurare magari anche una bellissima amicizia se naturalmente ci sono le basi per coesistere. La mente deve essere sedotta, plasmata e incuriosita, senza argomentazioni di tal genere non si arriverà mai a nulla. Lei qualcosa di speciale, il suo racconto mi ha rapito la mente, ogni frase rispecchiava un sentimento un desiderio tanto da farmi incuriosire da non farne a meno di contattarla. Una donna semplice gentile, passionale e soprattutto Colta, Ci Sentiamo la sera, le nostre conversazioni sono qualcosa di fantastico, come 2 amici che non si sentivano da moltissimo tempo ed avevano di nuovo riallacciato i contatti. Si dice che una mente per essere desiderata deve essere Incuriosita!!! Posso dire che entrambi eravamo riusciti eravamo riusciti a far questo!!! La sua voce, qualcosa di univoco, dolce appagata. Sarei stato volentieri ore ad ascoltarla, ma i messaggi sul sito hanno un tempo di esecuzione. Dopo un mio racconto dedicatogli per descrivere la sua mente, ieri sera volle stupirmi. “ Vuoi leggere il mio racconto”, non feci in tempo a rispondergli che mi inondò di messaggi, mi stava trasmettendo il suo desiderio. Rimasi folgorato a primo impatto, un mix tra erotico e seduzione, naturalmente non poteva mancare la passione, qualcosa di travolgente. Avevo letto dei racconti, ma lei non aveva rivali, solo estimatori, le dissi di pubblicarlo, meritava di essere contemplato da menti passionali, non so a mio avviso se lo farà, certo che non avrei mai pensato di conoscere una mente fantastica come la sua.
“Ma dai Non credevo ti potesse piacere così tanto” Amo molto la passione. “E’ quella che muove tutte le cose belle”. Mi hai stregato, ti ho sottovalutata, non credevo arrivassi a farmi impazzire. Ho sempre creduto che avessi delle potenzialità, ma che fossi così brava mi lasci senza parole. “Esagerato dai Ho semplicemente messo per iscritto i miei pensieri”. La confidenza ormai era di casa, mi ritengo una persona gentile e soprattutto onesta. Le dissi che le dovevo assolutamente dire una cosa importante, non amo giocare con i sentimenti, tutto si fermò, lei sicuramente capì qualcosa. Io dal mio canto esordii se non fossi singol tra noi cambierebbe qualcosa, se non vorrai più parlarmi lo accetterò a che se a malincuore, perdendo una vera amica, visto che ormai tale ti reputo. “No, questo no Il mio motto è Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
Mi seccherebbe molto, continuerei a parlarti ma smetterei di coltivare l'idea di poterti vedere un giorno”. La conversazione continuo per alcuni minuti ma si intuiva che lei era delusa e amareggiata, ci salutammo per la buonanotte con la speranza di sentirci il giorno dopo. Cominciai a prendere coscienza e a ricordare come sono andate le cose. Con gli occhi socchiusi guardo in giro, ritrovando i miei compagni della notte: la televisione accesa, piena di puntini bianchi e neri che emette quel fastidioso fruscio, una bottiglia di sambuca, un bicchiere rovesciato sul tappeto. Chiudo gli occhi e mi lascio ricadere sul divano, dal quale mi sono leggermente sollevato, e ripercorro con la mente alcuni momenti delle ore passate. Il suo racconto con i suoi amplessi, dove emergeva la sua bellezza un culo tondo e sodo è nitidissima, un seno straordinario, avevo sognato quello che mi aveva fatto vivere nel suo racconto, quel buco così accogliente tanto da rimanere aperto anche quando lo sfilava; quella fanciulla, vestita solo di scarpe parigine intimo di pizzo ed una mascherina che le copriva il viso. Gambe bellissime proporzionate al tronco, un culetto ben fatto, due tette tese e giuste, labbra carnose. Dopo essersi fatta vedere in tutte le posizioni, la mia mano partiva per una solitaria avventura di passione: eccitato da diverse ore con colpi poderosi scappellavo e richiudevo il mio cazzo duro e gonfio, fino a giungere al godimento finale con densi e caldi schizzi di sperma, che mi hanno imbrattato il petto e perfino la barba. Riapro gli occhi guardo il telefono e le auguro il buongiorno, con la speranza che la notte abbia trasmesso ad entrambi la voglia di continuare ad essere amici. Mi avvicino alla finestra, apro la persiana e , con lo sguardo perso verso l’oceano, sbadiglio rumorosamente, allargando e tendendo le braccia, come in un gesto liberatorio: i muscoli tesi rivitalizzano la circolazione sanguigna e rinvigoriscono le mie membra.
Questa visione di mare sconfinato mi infonde, allo stesso tempo, un senso di inadeguatezza di fronte all'immensità del mondo, ma anche di grandezza per il fatto di esserci, io, unico: ognuno di noi è un unicum in questo mondo e dovrebbe esserne fiero.
Vado sotto la doccia cercando di organizzare mentalmente la giornata, ma è inutile ogni tentativo di distrarmi dall'unico pensiero che mi assilla in questo istante. L’acqua calda che scivola sul mio corpo nudo ha un che di voluttuoso, come carezze ardite di mani che ti cercano dovunque, e, con gli occhi chiusi, corro immediatamente con la mente a Sarah, come se ci fosse lei lì con me ad accarezzarmi e procurami piacere e godimento. Non so come combattere questo pensiero la desidero e vorrei adesso, negli ultimi tempi è diventata il mio pensiero fisso.
Giro il rubinetto verso il segno blu e uno scroscio di acqua fredda mi risveglia da quel piacevole sogno; esco immediatamente dalla cabina, ma mi ritrovo, riflessa nello specchio, la mia immagine con un cazzo duro e teso che chiede solo una cosa.
Faccio forza a me stesso, mi asciugo di corsa, metto addosso i primi indumenti che mi capitano tra le mani ed esco, sbattendo la porta dietro di me. Avevo bisogno di distrarmi, di avere gente attorno a me, qualcosa che mi riportasse alla quotidianità ‘normale’.
Salgo sulla mia auto, l’aria fresca che mi investe la faccia mi fa bene, la statale che corre lungo il litorale fa il resto: le dune che incominciano a imbiondire alla luce del sole, il cielo che va sfumando da quel colore sbiadito del primo mattino verso un blu terso e intenso, l’odore salmastro che le onde vanno diffondendo, tutto contribuisce a farmi pensare che di sensazioni piacevoli se ne possono ricevere tante e, non necessariamente, di tipo erotico. Me ne vado a velocità ridotta, cullandomi tra questi pensieri innocenti e addirittura poetici, quando decido di fermarmi per un caffè. La litoranea è piena di locali, aperti di giorno e di notte, dove, oltretutto, si possono incontrare tipi tra i più stravaganti, con i quali magari si attacca bottone. Ti trovi così a parlare con gente sola, che annega nell'alcool la malinconia, coppie in fuga desiderose di raccontarti la loro storia, quasi per liberarsi di un senso di colpa, professionisti del viaggio, amanti di una vita on the road, un giorno qua, un altro dove ti porta la strada …….
In questi locali trovi spesso ragazze che servono ai tavoli, sempre abbastanza procaci e provocanti nel vestire, ma sufficientemente disinibite e pronte con la risposta giusta per tenere a debita distanza gli avventori, che non mancano mai, che lanciano messaggi inequivocabili e apprezzamenti non sempre delicati.
Ordino qualcosa e il mio sguardo rimane catturato dal messaggio di Sarah “ Dammi tempo per metabolizzare cosa stia succedendo, mi farò sentire io” Quando la ragazza si avvicina al tavolo per servirmi, cerco di evitare il suo sguardo,
Faccio presto a bere il mio caffè e a filare via, angosciato e preoccupato di non riuscirmi a liberare tanto facilmente di questa idea fissa, che ora mi provoca addirittura delle visioni.
Ormai e sera, nessun messaggi di Sarah, leggo le nostre precedenti conversazioni per alleviare il pensiero.
La musica in sottofondo mi rilassa la mente, senza volerlo mi addormento.
Piombo in un sogno gestito a mio desiderio, non riesco a focalizzare, mi trovo in aeroporto, non capisco come sia arrivato qui, ricevo un messaggio su whatsapp Sarah “ sei sceso già dall’aereo sono agli arrivi che ti aspetto”, la mia mente confusa non riesce ancora a capire cosa stia accadendo, ritiro il trolley e mi accingo all’uscita, la intravedo subito, anche lei, mi avvicino e ci salutiamo” Non credevo venissi veramente ero scettica, dai tuoi messaggi ho capito che tra noi è nata una bellissima amicizia e deve continuare anche se mi hai deluso”. Saliamo in macchina e le dico, il mio albergo si trova ****** la macchina si ferma di colpo “Non ti capisco sei venuto da me e vai a dormire in albergo!!!!” Non volevo recare disturbo, magari hai le tue abitudini e non vorrei stravolgerle, cmq è prenotato solo per questa notte, non sapevo se fosse vicino a te per poterci vedere!!! Da Google Maps sembra sia dietro l’angolo, saliresti con me in stanza Sarah! “certamente”. Arrivati in stanza adagiai la valigia sul letto e incominciai ad alleggerirmi prima della giacca e poi della camicia, lei era seduta sulla poltrona impeccabile che mi osservava, tuta sportiva attillata che marcavano le sue forme ed un cappello con visiera che conteneva i suoi lunghi capelli. Incominciammo a parlare, senza volerlo le ore passarono, dovevo assolutamente riconquistare la sua mente, mi dava l’impressione di essere serena dopo questo chiarimento. Le chiesi dove mi porterai questa sera, non conoscendo la città sarai la mia Cicerona, il silenzio totale viene avvolto da una risata soave “ma certamente”. Dammi il tempo di una doccia e sono da te, lasciai la porta del bagno semiaperta come di mia consuetudine, con la speranza che lei venisse da me. Quella situazione tanto gradita non tardo a manifestarsi Sarah si avvicinò da dietro prendendomi la nuca fra le dita e iniziando un massaggio che ha subito effetti rilassanti. Un’evidente eccitazione, “Girati”, mi dice all'improvviso, interrompendo non so quale discorso sul rilassamento dei muscoli. Ubbidisco curioso, ma non ho il tempo di immaginare il seguito, che Sarah si avventa con le sue belle e carnose labbra sul mio cazzo, che fa sparire in un sol colpo nella bocca, iniziando un pompino sontuoso, quasi violento, che mi fa perder quel poco di raziocinio che mi rimaneva. Tira giù la pelle e accompagna il movimento affondando il cazzo in bocca, con ritmo, desiderio, occhi chiusi e respiro ansimante: si vede che è arrapata da morire, ma non chiede di essere in qualche modo sollecitata: vuol condurre lei il gioco. Ora è la lingua che scorre lungo l’asta per soffermarsi alla base della cappella per girarci attorno; ogni tanto gioca con la saliva, che lascia sulla punta del cazzo, per poi allontanare la lingua, tirando a se un filino, come se fosse sperma; poi affonda di nuovo il cazzo in bocca , fino a toccare la gola; poi inizia il frenetico dentro e fuori del glande teso, scappellato e bagnato, sempre più incalzante. L’eccitazione sale in me, la sento crescere, aumentare: la testa mi scoppia e poi è il cazzo che scoppia. Esplode in un fiotto nella bocca di Sarah, che, famelica, succhia fino all'ultima goccia, chiaramente appagata dal gusto di quel liquido caldo e cremoso. Visibilmente eccitata comincia a leccarmi tutto intorno ai genitali, cercando i testicoli e, allargandomi le gambe, anche il buco del culo. Lecca, lecca e inumidisce e poi tenta una penetrazione con l’indice, ridendo del fatto che di solito è la donna che è oggetto di tali attenzioni. Lo confesso, la sensazione non è affatto sgradevole e glielo fascio notare, cosicché lei insiste, finché tutto il dito non è entrato. Tutto questo ha l’effetto di farmelo ridiventare duro, ma non lo è ancora abbastanza. Mi intima di uscire dalla doccia e di stendermi sul pavimento. Mentre esaudisco la richiesta, Sarah si libera dei suoi vestiti, e allargate le gambe all'altezza della mia testa, comincia a piegarsi lentamente sulle ginocchia, accovacciandosi e avvicinando la fica al mio volto. La visione è da svenimento. Man mano che scende (lo fa maliziosamente in maniera lenta) le labbra si schiudono lasciando saltar fuori quel pisellino rosso che è assai teso: mi vien voglia di assaggiarlo, ma lei me lo impedisce. Capisco il suo gioco; il mio cazzo non è ritornato ancora sufficientemente duro per i suoi gusti. E continua così a torturarmi facendomi guardare e odorare quella fica ormai aperta e invitante. Mi sfiora la punta del naso inumidendola con i suoi umori ormai abbondanti e io, allungando la lingua, riesco a gustare quel sapore pieno e salino che mi manda il cervello in pezzi. “ Basta”, le urlo, “non puoi torturarmi così”. Allora Sarah prende il mio cazzo tra le mani, ne valuta la consistenza e quindi ci si siede sopra facendolo sparire nella sua fica calda, accogliente, morbida , viscida, scorrevole, ……… I movimenti che fa sono delicati e coinvolgenti come quelli delle sue mani: su e giù continuamente per non so quanto tempo; nessuno dei due parla più; assaporiamo, tra respiri sempre più ansimanti, i piaceri del corpo, si sta concentrati solo su quelli.
All'improvviso si solleva leggermente, si sposta poco in avanti e poggia il buco del suo culo sulla punta della mia asta diventata ormai granitica e scivolosa e scende lentamente: è talmente piena di umori anche lì che il cazzo entra senza troppa difficoltà. I nostri corpi sudati, tesi nel piacere, le voci strozzate e le nostre sensazioni forti. Sarah sei veramente magnifica, sto rividendo una parte del suo racconto: me ne sono venuto non più di un quarto d’ora fa e, grazie ai suoi movimenti lascivi, già sento il piacere rimontare in me. Il cazzo entra e esce con la stessa facilità con cui prima riempiva la fica; scivola in quel buco stretto dandomi sensazioni indescrivibili e provocandone a Sarah di almeno pari intensità, a giudicare dalle smorfie e dal volto contratto dal piacere. Continuiamo così per un bel pezzo, alternando movimenti delicati, accompagnati da sguardi liquidi e da mie carezze tenere sui suoi seni, a momenti di agitazione spasmodica. Sarah spegne lentamente la sua azione chinandosi ad abbracciarmi esausta e soddisfatta, dopo aver sentito il calore del mio liquido riempirle le viscere.
Le mie mani non smettono di accarezzarle la schiena, carezze tenere, di appagamento, di gratitudine, di quiete dopo la tempesta.
“Come ti senti ora” – dice con voce flebile – “ ti ho dato dimostrazione che possiamo essere anche solo amici”.
Ci stringiamo e una risata spontanea suggella il nostro appagamento, adesso finisci la doccia e preparati che si fa tardi, ancora dobbiamo passare a casa da me, anch’io mi devo preparare.
Continua.......
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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