Prime Esperienze
La settimana
di Passioneterna
15.08.2024 |
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"Le labbra di Riccardo appoggiate al suo sesso e successivamente la sua lingua ne percorreva la totalità, dal clitoride fino all’ano..."
Era una settimana che aspettavo questa serata; avevo un appuntamento con Eleonora. Quando mi conobbe piu di un anno fa non ero così convinta, ma poi la curiosità la portò a fare quello che alla fine successe... e risuccesse anche in altre occasioni.Questa volta aspettavo questo sabato con ansia; per l’occasione. la stessa mattina andò a comprare un vestitino bianco molto scollato sul davanti, due sottili tiranti che passavano dietro il collo, schiena totalmente scoperta e due spacchi laterali; quel vestire morbido coprendo solo il necessario e i due spacchi lo rendevano incredibilmente sexy.
La preparazione ad una serata come quella è sempre molto piacevole; il truccarsi davanti allo specchio, seppur sempre leggero, unito al sottile french fatto il pomeriggio su mani e piedi le davano quel tocco sensuale in più.
Eleonora quella sera Accompagnò il vestito con dei sandali argento tacco 12 e una giacchina di pelle per la parte superiore visto che la serata non era delle più calde essendo già novembre.
Salì in macchina e si diresse al solito locale dove ci davamo sempre appuntamento.
Al suo arrivo venne accolta calorosamente da Riccardo;
Ordinammo un drink e seduti ad un tavolo chiacchierammo un poco, come se nulla fosse; in realtà Eleonora percepiva gli occhi di Riccardo addosso cercando di scorgere anche quel poco che restava coperto dal leggero tessuto.
Il desiderio era tanto, ma quell’aspettare era altrettanto bello così ordinammo un altro giro di drink.
Si erano fatte le 22.00 quando d’un tratto cambiando discorso proposi di continuare a casa mia; le intenzioni eran chiare per entrambi, così ci dirigemmo alle auto.
Era meno di un km ma per tutto il tragitto, Eleonora sola in auto fissava come in trans il piccolo suv di Riccardo davanti a lei; sentiva la tensione salire velocemente ...
Parcheggiò dietro di lui aprii la porta, il cancello si chiuse dietro di lei e da subito si sentii di nuovo osservata, desiderata.
Entrati in casa, da buon padrone di casa, mise una musica soft e cominciai a preparare altri due drinks.
Eleonora si tolse la giacchina, Riccardo rimase affascinato; Mentre era al piccolo bancone che dava alla cucina americana dove ultimando i drinks, si avvicinò da dietro e le sussurrò "quanto fossi supenda". Cominciai a baciarla delicatamente sul collo; le mani si appoggiarono sui suoi fianchi e presto salirono lentamente lasciando il tessuto; le carezzava la pelle seguendo la forma del seno sui lati; Eleonara sentiva dei brividi, come se fosse la prima volta, era eccitata, ed il silenzio rotto dalla sola musica rendeva il tutto perfetto.
Ora le mani erano sulle coscie, dove approfittando dei due spacchi, le accarezzavano la pelle; i baci eran passati sulla schiena scendendo molto lentamente lungo la spina dorsale.
Invasa dai brividi e con il cuore che la martellava nel petto, guardava Riccardo di fronte attraverso il sottile spiraglio delle palpebre socchiuse dal piacere di quelle dolci attenzioni.
Eleonora, sentì il retro del vestito sollevarsi lentamente, le miei labbra si appoggiarono sui glutei e, abilmente aiutate dalle mani, cominciai a coccolarli.
Eleonora era in estasi, con il suo sesso ormai in vista, lentamente si chinò in avanti appoggiando i gomiti sul bancone e divaricando un poco le gambe; il suo “invito” fu colto quasi immediatamente; sentiva i muscoli delle gambe tese su quei tacchi 12. le labbra di Riccardo appoggiate al suo sesso e successivamente la sua lingua ne percorreva la totalità, dal clitoride fino all’ano.
Cosi chinata in avanti con il seno che si intravedeva dalla scollatura pronunciata.
Qualche minuto poi ci fu una pausa; sapevamo esattamente cosa sarebbe successo, ed ecco che Eleonora senti il glande di Riccardo appoggiarsi a lei, con una leggera pressione, farsi strada prima tra le labbra e poi infilarsi con lenta decisione nella vagina strappandogli un incontrollabile gemito di piacere. La prese per i fianchi e cominciò a penetrarla; sentiva il sesso di Riccardo scivolare deciso dentro.
Mentre veniva letteralmente scopata da questo desiderio platonico.
Ad un certo punto la feci girare e sedere sul bordo del bancone, le allargai le gambe e, sollevato il vestito, mi rinfilai dentro di lei; la penetrò con vigore sorreggendole le gambe, e si sdraiò indietro sul bancone.
Le sue mani raggiunsero il seno, ormai fuori dal vestito per le spinte poderose, e cominciai a palparlo;
Qualche minuto sul bancone poi la feci alzare; mi spogliai commpletamente, le presi il vestito e lentamente, e lo sfilai dall’alto.
Il pene turgido, eretto; Eleonora si diresse verso di me, i suoi tacchi risuonavano sul pavimento; senza dir nulla mi salii a cavalcioni, con una mano si puntò il membro e si ci infilò sopra. Cominciò a cavalcarlo con desiderio e passione, quando il suo cuore cominció a battere come impazzito, con una mano portò della saliva al suo ano e subito dopo sentii il membro grosso ma delicato, appoggiarsi; lentamente cominciò a spingere; si sentiva allargarta, sempre di più, finché non sentii il glande superare lo sfintere. Le scappò un gemito, era dentro, grosso e turgido; lentamente cominciò a scivolarle dentro, fino in fondo per poi lentamente ritrarsi; gli affondi gradualmente aumentarono il ritmo.
Eleonora era in estasi, cercavo di soffocare i gemiti ma non riusciva a trattenersi.
Qualche minuto e cominciò a sentire la tensione arrivare; brividi, scariche che le percorrevano tutto il corpo, ed ecco che di colpo arrivò violento quell’orgasmo, fortissimo e infinito: secondi interminabili di un piacere fortissimo ed intenso. Sentiva il corpo irrigidirsi,
Riccardo continuò ad affondare dentro di lei; finchè non senti il ventre riempirsi del caldo piacere qualche affondo ancora poi la fece alzare.
Era come frastornata, piacevolmente confusa da quell’incredibile orgasmo,
Quando si alzò le gambe le tremavano, a stento si reggevano sui tacchi, guardò l’orologio, segnava l’una: prese in mano il vestito e fece per rimetterlo ma la fermai “ no non vestirti, è ancora presto” e le posi il drink.
Si notava dal suo viso che si sentiva un po’ a disagio, ma allo stesso tempo la situazione piaceva ad entambi; era nuda, solo le scarpe ai piedi, i tacchi risuonavano sul pavimento in legno ad ogni suo passo;
sentiva il mio piacere farsi strada lentamente verso l’esterno, fuori dal suo corpo; si sentiva, sporca, imbrattata di piacere, e al tempo stesso tremendamente maliziosa.
Bevve un sorso del drink e lo appoggiò sul tavolo, si rivolse a Riccardo e gli chiesi quali fossero le sue intenzioni.
“ divertirsi, passare una bella serata in compagnia, sempre che te non abbia altri programmi” gli risposi avvicinandomi e carezzandola.
Delicatamente la guancia con 2 dita.
Eleonora abbassò lo sguardo e vide il membro nuovamente eretto;
mi sorrisi, si abbassò fino a sedersi sui talloni,
le cosce divaricate, prese con una mano quel membro dalle dimensioni più che generose e se lo porto dinuovo alla bocca; aveva ancora il sapore del suo piacere, cominciò a leccarlo e succhiarlo accogliendolo in bocca per quanto possibile.
La presi per una mano e dissi:” vieni andiamo di la”
Tenendola dolcemente la mano ci dirigemmo in camera e il suo cuore ricominciava a battere deciso nel petto.
Riccardo si sedette sul letto, con la schiena appoggiata al muro; il membro turgido, adagiato sulla sua pancia era come un richiamo; salii sul letto a carponi e si ci avvicinò, lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo.
Era passato a malapena un quarto d’ora, sentiva ancora lo sfintere dilatato ed ecco che nuovamente veniva violato dalla generosità di quel membro.
Cominciai a penetrarla; il suo ritmo segnava anche il mio. Gemeva di nuovo, non riusciva a trattenersi, si sentiva intrappolata piena e stimolata dal membro Che si penetrava sempre più deciso, era in estasi!!!.
Qualche minuto ed ecco che repentino e violento arrivò l’orgasmo, travolgendola come una tempesta;
stringeva il lenzuolo tra le mani, il suo corpo rigido, i muscoli tesi, sembrava non finire mai continuavo a penetrarla con sempre più vigore.
Presto la tensione se ne andò, il suo corpo era ormai abbandonato al suo piacere. La penetrai a lungo, non so quanto, la mia presa decisa ai suoi fianchi, il pene tendersi e scaricari il suo piacere in fondo, profondo nel suo corpo.
Lentamente si sentii sfilare, lasciandola con una sensazione come di vuoto; La guardavo, fissavo il suo seno lo fissavo negli occhi mentre il suo sesso mungeva.
Eleomora si fermò solo dopo un poco, le piaceva sentire quel corpo fremere, vibrare sotto di me.
Doopo una doccia rapida senza bagnarsi i capelli si rinfilò il vestito e dopo avermi salutato prese la strada del ritorno.
Arivata a casa il marito dormiva, in silenzio si spogliò infilandosi nel letto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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