Prime Esperienze

Eleonora


di Passioneterna
21.01.2024    |    564    |    1 9.0
"La prese per i fianchi e cominciò a penetrarla sentiva il sesso di Riccardo scivolare deciso dentro di se..."
Era una settimana che aspettavo questa serata; avevo un appuntamento con Eleonora. Quando mi conobbe piu di un anno fa non ero così convinta, ma poi la curiosità ti porta a fare quello che alla fine successe... e risuccesse anche in altre occasioni.
Questa volta aspettavo questo sabato con ansia; per l’occasione. la stessa mattina Eleonora andò a comprare un vestitino bianco molto scollato sul davanti, due sottili tiranti che passavano dietro il collo, schiena totalmente scoperta e due spacchi laterali; quel vestire morbido coprendo solo il necessario e i due spacchi lo rendevano incredibilmente sexy.
La preparazione ad una serata come quella è sempre molto piacevole il truccarsi davanti allo specchio, seppur sempre leggero, unito al sottile french fatto il pomeriggio su mani e piedi le davano quel tocco sensuale in più.
Eleonora quella sera accompagnò il vestito con dei sandali argento tacco 12 ed una giacchina di pelle per la parte superiore visto che la serata non era delle più calde essendo già novembre.
Salì in macchina e si diresse al solito locale dove ci davamo sempre appuntamento.
Al suo arrivo venne accolta calorosamente da Riccardo;
Ordinarono un drink e seduti ad un tavolo chiacchierarono un poco, come se nulla fosse; in realtà Eleonora percepiva gli occhi di Riccardo addosso cercando di scorgere anche quel poco che restava coperto dal leggero tessuto.
Il desiderio era tanto, ma quell’aspettare era altrettanto bello così ordinarono un altro giro di drink.
Si erano fatte le 22.00 quando d’un tratto cambiando discorso, Riccardo esordì di continuare a casa sua; le intenzioni eran chiare per entrambi, così si avviarono verso le loro auto.
Era meno di un km ma per tutto il tragitto, Eleonora sola in auto fissava come in trans il piccolo suv di Riccardo davanti a lei sentiva la tensione salire velocemente ...
Parcheggiò dietro di lui aprì la porta il cancello si chiuse dietro di lei, adesso sapeva che varcata quella soglia non poteva tornare indietro e tutto sarebbe cambiato da subito si sentì nuovamente osservata, desiderata.
Entrati in casa, da buon padrone di casa, mise una musica soft e cominciò nel preparare altri due drinks.
Eleonora si tolse la giacchina, Riccardo rimase affascinato mentre era al piccolo bancone che dava alla cucina americana dove ultimando i drinks, si avvicinò da dietro e le sussurrò "quanto fosse supenda". Cominciò a baciarla delicatamente sul collo, le mani si appoggiarono sui fianchi presto salirono lentamente lasciando il tessuto accarezzandole la pelle seguendo la forma del seno delineato sul suo corpo. Eleonara sentiva dei brividi, come se fosse la prima volta, era eccitata, ed il silenzio rotto dalla sola musica rendeva il tutto perfetto.
Ora le mani erano sulle coscie, dove approfittando dei due spacchi, le accarezzavano la pelle; i baci eran passati sulla schiena scendendo molto lentamente lungo la spina dorsale.
Invasa dai brividi con il cuore che la martellava nel petto, guardava Riccardo di fronte attraverso il sottile spiraglio delle palpebre socchiuse dal piacere di quelle dolci attenzioni.
Eleonora, sentì il retro del vestito sollevarsi lentamente, le labbra si appoggiarono sui glutei abilmente aiutate dalle mani.
Eleonora era in estasi, con il suo sesso ormai in vista, lentamente si chinò in avanti appoggiando i gomiti sul bancone e divaricando un poco le gambe; il suo “invito” fu colto quasi immediatamente, sentiva i muscoli delle gambe tese su quei tacchi 12. Le labbra di Riccardo appoggiate al suo sesso successivamente la sua lingua ne percorreva la totalità dal clitoride fino all’ano.
Cosí chinata in avanti con il seno che si intravedeva dalla scollatura pronunciata.
Qualche minuto ancora dettata da una pausa, sapevano esattamente cosa sarebbe successo ecco che Eleonora senti il glande di Riccardo appoggiarsi a lei, con una leggera pressione farsi strada prima tra le labbra e poi infilarsi con lenta decisione nella vulva strappandogli un incontrollabile gemito di piacere. La prese per i fianchi e cominciò a penetrarla sentiva il sesso di Riccardo scivolare deciso dentro di se.
Mentre veniva scopata letteralmente da questo desiderio platonico
la fece girare e sedere sul bordo del bancone le allargò le gambe sollevato il vestito, osservandola negli occhi per poi ritornare alle effusioni a cui i loro corpi si stavano concedendo con vigore, sorreggendole le gambe sdraiandosi indietro sul bancone.
Le sue mani raggiunsero il seno, ormai fuori dal vestito per le spinte poderose.
Qualche minuto sul bancone poi le carezze, Riccardo si spogliò completamente le prese il vestito sfilandolo lentamente dall'alto.
Il pene turgido, eretto, Eleonora si diresse verso di lui i suoi tacchi risuonavano sul pavimento senza dir nulla salì a cavalcioni, con una mano si puntò il membro e si ci infilò sopra. Cominciò a cavalcarlo con desiderio e passione quando il suo cuore cominció a battere come impazzito con una mano portò della saliva al suo ano e subito dopo sentí il membro grosso ma delicato appoggiarsi lentamente, si sentiva allargarta, sempre di più finché non sentì il glande superare lo sfintere. Le scappò un gemito, era dentro grosso e turgido lentamente cominciò a scivolarle dentro fino in fondo per poi lentamente ritrarsi.
Eleonora era in estasi, cercava di soffocare i gemiti ma non riusciva a trattenersi.
Qualche minuto e cominciò a sentire la tensione arrivare, brividi scariche che le percorrevano tutto il corpo ed ecco che di colpo arrivò violento quell’orgasmo, fortissimo e infinito secondi interminabili di un piacere fortissimo ed intenso sentiva il corpo irrigidirsi, Riccardo continuò ad affondare dentro di lei finchè non senti il ventre riempirsi del caldo piacere qualche affondo ancora era come frastornata, piacevolmente confusa da quell’incredibile orgasmo.
Quando si alzò le gambe le tremavano a stento si reggeva sui tacchi, guardò l’orologio, segnava l’una prese in mano il vestito per rimetterlo ma Riccardo la fermò esordendo con una frase “ no non vestirti, è ancora presto” porgendole un'altro drink.
Si notava dal suo viso che si sentiva un po’ a disagio, ma allo stesso tempo la situazione piaceva ad entambi era nuda solo le scarpe ai piedi. I tacchi risuonavano sul pavimento in legno ad ogni suo passo
sentiva il piacere farsi strada lentamente verso l’esterno, fuori dal suo corpo; si sentiva, sporca, imbrattata di piacere, e al tempo stesso tremendamente maliziosa.
Bevve un sorso del drink e lo appoggiò sul tavolo, si rivolse a Riccardo e gli chiesi quali fossero le sue intenzioni.
“ divertirsi, passare una bella serata in compagnia, sempre che te non abbia altri programmi” gli rispose avvicinandosi ed carezzandola
delicatamente la guancia con 2 dita.
Eleonora abbassò lo sguardo e vide il membro nuovamente eretto;
sorrise abbassandosi fino a sedersi sui talloni, le cosce divaricate prese con una mano quel membro dalle dimensioni più che generose e se lo portò nuovamente alla bocca aveva ancora il sapore del suo piacere, cominciò a leccarlo e succhiarlo accogliendolo nella sua bocca per quanto possibile.
Riccardo la prese per una mano e le disse:” vieni andiamo di la”
tenendola dolcemente la mano si spostarono in camera mentre il suo cuore ricominciava a battere deciso nel petto.
Riccardo si sedette sul letto, con la schiena appoggiata al muro; il membro turgido, adagiato sulla sua pancia era come un richiamo, Eleonora salí sul letto a carponi e si ci avvicinò lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo con passione.
Era passato a malapena un quarto d’ora, lei sentiva ancora lo sfintere dilatato ed ecco che nuovamente veniva violato dalla generosità di quel membro.
Il suo ritmo ondulatorio qualcosa di affascinante, i gemiti così forti tanto da non riuscire a trattenersi, si sentiva intrappolata piena stimolata dal membro che la penetrava sempre più in modo deciso, la sua mente ormai era in estasi!!!.
Qualche minuto ed ecco che repentino e violento arrivò l’orgasmo, travolgendola come una tempesta, stringeva il lenzuolo tra le mani il suo corpo rigido, i muscoli tesi, sembrava non finire mai.
Presto la tensione se ne andò, il suo corpo era ormai abbandonato al suo piacere era felice posseduta.
Lentamente si sfilò dal suo desiderio lasciandola con una sensazione come di vuoto, Riccardo la guardava fissando il suo sesso che mungeva di piacere.
Eleomora si fermò solo dopo un poco, le piaceva sentire quel corpo fremere.
Dopo una doccia rapida senza bagnarsi i capelli indossò i suoi vestiti e dopo averlo salutato prese la strada del ritorno.
Arivata a casa il marito dormiva, in silenzio si spogliò infilandosi nel letto.
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