Grazia misteriosa ma non troppo

Grazie ad una trav, a cui ho più volte scattato fotografie con soddisfazione da parte di entrambi, iniziai a conoscere più di qualche "sorellina" come amava definirle lei.
Ho fatto per decenni il fotografo e evito di scattare fotografie in atteggiamenti pesantemente pornografici anzi, cerco di dare ai piccoli book che realizzo, un tono il più glamour possibile.
La cosa piacque subito a chi fotografavo e così tramite il passaparola riuscii a conoscere e ad immortalare parecchie trav.
Mi capitarono di ogni estrazione sociale e culturale e a volte, veramente impossibili nel cercare di dare un tocco di femminilità a chi pensava di stare a posto, semplicemente indossando e pure malamente, un paio di autoreggenti.
Spesso mi sono viste arrivare non persone travestite, ma vere e proprie macchiette che con peli neri di 3 cm e abbigliamento allucinante, speravano di poter ottenere scatti decenti; nel tempo ho pian piano conosciuto altre, con una estrema cura nell'indossare capi ben scelti e con i piccoli dettagli che facevano la differenza: un anello particolare, un bel bracciale, ma ancor di più calze di un'eleganza sopraffina.
Tra le tante, una volta mi contattò una trans di cui non ricordo il nome, che mi diede appuntamento in un motel piuttosto conosciuto da chi fa incontri "clandestini". Per me è sempre stato un salto nel buio, perché non si trattava di stabilire un semplice feeling relativo al fatto di consumare un rapporto fatto di sesso, ma dovevo riuscire a fotografare una persona sconosciuta e ovviamente imbarazzata o sgraziata!
Preparai l’attrezzatura andando al motel, bussai alla porta indicata e nella penombra scorsi una bella figura adagiata mollemente sul letto con due gambe belle tornite e senza un pelo; una pelle candida e liscia con una lingerie di ottimo livello e poi due scarpe di grandissima classe.
Salutai e cercai di scambiare due parole con ...la chiamerò Grazia per comodità.
Notai subito il perfetto modo di esprimersi e la dovizia di vocaboli utilizzati che mi incuriosì non poco ed allora ecco che infilai nelle mie risposte un paio di citazioni di Catullo e Cicerone tra l'altro dette in latino, alle quali mi rispose perfettamente e con cognizione di causa. Caspita pensai...qui si vola alto!
Mi accingevo a posizionare la fotocamera sul cavalletto, quando mi sentii palpeggiare tra le gambe e vidi il suo sorriso voglioso.
"Posso sentirne il sapore?" mi disse con lo sguardo malizioso ed io, preso alla sprovvista non seppi dire altro che "Si si".
Grazia iniziò a strusciare il suo petto contro la patta dei miei pantaloni fermandosi quando sentì il mio cazzo turgido...Si sfilò un guanto e mi calò la zip infilando subito la sua mano dentro la patta, cercando il mio cazzo in tiro.
"Porcellone, eccolo che l'ho preso...mmm come profuma di buono!"
Appoggiò le sue labbra intorno al mio glande e si fermò cominciando a titillare la mia cappella con la lingua e poi a fare su è giù con estrema lentezza. Un pompino millimetrico fatto con una maestria fuori del comune che rese ancora migliore, abbassando di colpo la sua bocca e facendosi arrivare fino alla gola il mio cazzo e mentre mugolava la sentii gemere..."
E' bellissimo, che bel cazzo, mi piace!" mentre le sue mani giocavano in maniera delicatissima con le mie palle. Poggiai la mia mano sulle sue cosce: erano morbide e lisce da far invidia ad una donna!!
Questo mi fece arrapare maggiormente ed iniziai a stantuffare nella sua bocca come se fosse stata una figa tanto era calda ed insalivata al punto giusto.
Leccava il mio cazzo dalla radice fin sulla cappella con le mani appoggiate sui miei glutei.
Pian piano, mi aprì la cintura, io mi sfilai velocemente pantaloni e slip, poi anche la camicia rimanendo nudo davanti a lei che riprese subito il mio cazzo in bocca continuando a fare un pompino veramente magistrale.
Le sue mani accarezzavano le mie cosce ed io le sentii particolarmente morbide e delicate come la pelle delle sue gambe e della schiena. Non aveva un pelo e la sua pelle era così arrapante che quasi mi vergognai dell’eccitazione che mi procurava. La feci sdraiare sul letto completamente e salii su di lei tenendo il bacino davanti alla sua bocca in modo da poter stantuffare il mio cazzo come fosse una scopata.
E poi, le sue mani instancabili continuavano ad accarezzarmi dappertutto ma è quando arrivava sulle palle che era magistrale. Sentivo il desiderio avvampare e avvertivo che se avessi continuato le avrei sborrato in bocca, cosa che non volevo proprio, perché pregustavo sin dall’inizio, il momento in cui l’avrei messa a pecorina per incularla!!!
Come sfilai il mio cazzo dalla sua bocca iniziò a baciarmi il torace e poi l’interno delle cosce in una maniera che faceva arrivare il desiderio al massimo; le misi una mano sotto la schiena e la girai improvvisamente facendola mettere a pecorina e le sfilai le mutandine…
Aveva due natiche morbide che invitavano a morderle, ma a me premeva di più insalivarle il buchino e così le passai delicatamente la lingua sullo sfintere sentendola immediatamente mugolare dal piacere ed inarcare la sua schiena per spingere ancora di più verso di me il suo bel culo!
Non resistetti più di tanti e così dopo aver indossato il preservativo, la feci abbassare leggermente e le poggiai la cappella sul buchino depilato…Se aveva navigato quel culo!!!
Non faticai a fare entrare la mia cappella ma non spinsi il cazzo più di tanto, anzi mi fermai a metà strada entrando ed uscendo pian piano da quel culo caldo.
Grazia gemeva e cercava di spingere il suo bel culo contro il mio cazzo per farlo entrare ma io mi ritraevo guidando insomma la partita. Amavo far entrare di poco il mio cazzo e poi ritrarlo per farlo rientrare immediatamente e la cosa che mi arrapava maggiormente erano i suoi gemiti così pieni di desiderio!
La stantuffai dolcemente per un po' fino a quando all’improvviso con un colpo nettissimo affondai il mio cazzo nel suo culo fino alla radice facendole emettere un gridolino senza dubbio di inaspettato e sospirato piacere.
Che bel culo che stavo scopando e le mie mani scorrevano sulla sua pelle liscia e morbida…avvertii i sintomi della sborrata e così smisi di muovermi e tirai fuori il cazzo continuando però a strusciarglielo sulle natiche per poi sdraiarmi a petto in su.
Lei avida si gettò sul mio busto e mi baciò i capezzoli e poi l’interno delle cosce fino a quando non riprese a farmi un lentissimo pompino…La troietta aveva capito come mi piaceva e si stava adoperando alla grande.
Passato il “pericolo” di una sborrata prematura (almeno per me) la feci sdraiare sulla schiena e le feci allargare le gambe, entrandoci dentro in ginocchio, le alzai pian piano attirando il suo bacino a me.
Ragazzi che spettacolo! Un bellissimo fondoschiena depilato e con un buco roseo che sembrava sfidarmi…La tirai ancora di più verso di me e quando il suo culo fu ben posizionato le appoggiai nuovamente la cappella e spinsi di colpo iniziando a stantuffarla per bene e potendo in quel modo “assaporare” con le mani la pelle delle sue cosce. Iniziò a smaniare, gemere e ad emettere gridolini di piacere “ Si, scopami, sono la tua troia, mi piace da morire”.
Ecco allora che quelle parole sortirono subito l’effetto di farmi venire dentro il suo bel culo caldo, accasciandomi di colpo su di lei che mi abbracciò forte il busto e baciandomi il collo…
Cazzo se mi era piaciuta quella scopata e non so perché, nacque in me la convinzione di avere scopato sicuramente un prete. Una sensazione nettissima che associavo a quella pelle bianca e curata oltre che preservata sa ben poco di lavori manuali, se non quelli da fare con una bella asta dura di carne.
Non la rividi mai più, ma non scordo di certo la sua pelle liscia e morbida ed il suo bel culo che scopai con gusto.