Giorgia e i collant

Ho sempre amato l’intimo femminile, mi è sempre piaciuto regalarlo e andare ad acquistarlo, fantasticando tante volte di farlo provare a qualche commessa carina e dalla faccia di porcella che era al banco del negozio.
Più di tutto amo il vedo non vedo, il nylon, e amo toccarlo, accarezzare le gambe fasciate in un bel collant morbido, di quelli costosi, non del supermercato.
Mi piace che vengano indossati senza mutandine, così da vedere in trasparenza quello che c’è sotto.
Qualche volta andando in giro per lavoro e trovandomi da solo la sera in hotel, ne ho comprato qualche paio, da indossare per sentire la sensazione che faceva avere il contatto del nylon con il mio cazzo, la sensazione è stata di averlo duro già aprendo la confezione, e trovarlo duro che tende il nylon una volta indossato.
Ma non mi sono mai spinto oltre questo, una bella sega nei collant a volte in un perizoma di pizzo indossato sui collant, con il cazzo duro che fuoriesce dal lato.
Per gioco mi sono iscritto in un sito di incontri, mettendo qualche foto sull’argomento.
Ho ricevuto qualche visita e qualche contatto, ma veri appassionati a cui piaceva farsi una sega in compagnia non ne ho trovati.
Un pomeriggio ho visitato un profilo, che mi aveva attratto, la foto era una bella creatura in abito a rete giallo che lasciava intravedere il cazzo sotto il vestito, ho aperto le altre foto, alcune in autoreggenti, alcune con una catsuit, subito si accese la mia fantasia e sentii muoversi qualcosa nei pantaloni.
Mandai un msg di apprezzamento sul profilo e dopo qualche minuto ricevetti risposta di presentazione.
“Piacere Giorgia”, “piacere Marco” risposi.
Parlammo un po della cosa di cosa mi piaceva, e se avevo mai incontrato qualcuno con questi gusti.
La cosa mi aveva incuriosito, ma non avendo mai incontrato nessuno e mai giocato dal vivo con un'altra persona non ero stato pronto a recepire l’invito.
Qualche giorno dopo rincontrando in rete Giorgia, riparlammo un po, mi chiese se avessi avuto piacere a giocare con una altra persona, e cosa mi sarebbe piaciuto, mi chiese se avessi provato piacere o curiosità a farmelo succhiare da una come lei e che cosa mi piaceva nell’indossare intimo femminile.
Le dissi che se mi fossi veramente eccitato, mi sarei fatto volentieri fatto succhiare da lei, magari prima attraverso un collant e poi a pelle dandole infine il mio seme nella sua bocca se fosse stata capace di ingoiarlo.
Avevo poi la curiosità di guardare un altro cazzo nei collant, di vederlo crescere e magari guardarla mentre se lo menava furiosamente fino a skizzare tutte le cosce velate.
Approfittando di un viaggio di lavoro in Emilia, chiesi a Giorgia di pensare a un incontro se le avesse fatto piacere, passarono un po di giorni e ricevetti sulla chat del sito un messaggio da Giorgia che accettava di incontrarmi e che ci saremmo messi d’accordo una volta arrivato in Emilia.
Arrivai nel mio albergo il pomeriggio del lunedì successivo, avevo comprato per l’occasione dei collant tutto nudo 20 den neri e un perizoma brasiliano nero di pizzo, scrissi a Giorgia del mio arrivo e chiesi se volesse incontrarmi quel pomeriggio o successivamente, ci mettemmo d’accordo per il giorno successivo alle 18, dopo il lavoro, in un b&b discreto in periferia che Giorgia conosceva, ci incontrammo nel parcheggio una stretta di mano e ci incamminammo verso la stanza, una volta dentro parlammo un po per sciogliere il ghiaccio, poi Giorgia mi disse che si sarebbe preparata se ero d’accordo, e andò in bagno, e mi lasciò nella stanza dicendo che se avevo qualcosa da indossare lo avrei potuto fare mentre lei era di là a prepararsi.
Mi spoglia nudo, aprii la confezione dei collant, il cazzo reagì immediatamente al tocco con il nylon, li indossai lentamente e li sistemai per bene, mentre il mio cazzo era ormai di marmo, indossai anche il perizoma sopra le calze e a stento coprivano il mio cazzo lasciando libera la punta che usciva su un lato delle mutandine mi sdraiai sul letto e aspettai Giorgia.
Dopo qualche minuti si aprì la porta del bagno e apparve una creatura, che indossava un abito a tubino nero, collant neri velati, scarpe con il tacco, una parrucca nera corvina a caschetto e rossetto rosso fuoco.
Mi si venne a sdraiare accanto, ero veramente eccitato e le i se ne accorse, mise unna mano sul mio cazzo duro e cominciò a farla scorrere sul nylon liscio, ero sempre più duro alla soglia del dolore, si alzò il vestito e scoprì il suo cazzo nei collant ancora non eretto, si mise a cavalcioni e cominciò a strusciarsi sul mio cazzo duro, vidi crescere il suo cazzo nelle calze, lentamente, a contatto con il mio, cominciò anche a toccarsi mentre si muoveva.
Avvicinò la bocca al mio cazzo velato e cominciò a leccarlo e a masturbarmi, mise la mano sotto l’elastico delle calze e lo liberò dalla costrizione del Nylon, lo annusò e se lo passò sulle labbra, aprì la bocca e cominciò a succhiarlo e a leccarlo meglio di una donna, lo prendeva fino in fondo, poi lo lasciava uscire e indugiava con la lingua sulla cappella poi di nuovo fino in fondo, mentre con l’altra mano si masturbava ferocemente, succhiava e leccava avidamente il cazzo fin quando al massimo dell’erezione, le bloccai la testa con il mio cazzo in bocca e le venni in gola, non sprecò neanche una goccia ingoiò tutto e una volta uscito leccò bene la cappella d’improvviso si irrigidì mise il cazzo nei collant e sborrò copiosamente attraverso il nylon imbrattando la mutandine e la parte alta delle cosce di sborra calda, ci sdraiammo sul letto l’uno accanto all’altro e mise una mano ancora sul mio cazzo stringendomelo ancora chiedendomi se mi era piaciuto il mio primo pompino da una trav e se avessi voluto andare oltre e prenderla come una zoccola.
Le dissi che mi sarebbe piaciuto, ma che avrebbe dovuto essere ancora più femmina e farmi eccitare ancora di più.
Ci salutammo per quella sera e prendemmo appuntamento per la prossima volta che fossi stato in zona.