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incesto

Fratelli Gemelli


di Membro VIP di Annunci69.it OrsoB
31.01.2025    |    5.610    |    6 8.1
"Simone ha sentito un flusso denso di sperma riversarsi nella parete del suo intestino..."
I loro nomi erano Simone e Vittorio, due fratelli gemelli. La loro madre morì quando avevano 8 anni, investita da un'auto. Il padre lasciò la famiglia subito dopo la loro nascita. L'ulteriore educazione dei ragazzi fu intrapresa dagli zii. Poiché la loro famiglia era tutt'altro che benestante, i ragazzi, lasciati a se stessi per la maggior parte del tempo, crebbero come animali allo stato brado. Hanno passato la loro infanzia e l’adolescenza in una piccola città operaia alla periferia di Trieste. I ragazzi trascorrevano quasi tutto il tempo per strada, scontrandosi frequentemente con gang nemiche di altri quartieri e si guadagnavano il cibo come solitamente fanno gli accattoni.
Ben presto la vita divenne insopportabile per loro. Lo zio li picchiava costantemente, la zia era sempre ubriaca, per cui i ragazzi decisero di lasciare molto presto la famiglia affidataria. La decisione fu messa in atto velocemente ed entrambi i fratelli lasciarono il piccolo paese di periferia.
Per qualche tempo hanno vissuto per strada da veri mendicanti, poi hanno avuto fortuna e sono riusciti a trovare lavoro come aiutanti in un cantiere edile. A poco a poco le loro condizioni di vita hanno cominciato a migliorare. Sono stati aiutati e hanno imparato un buon mestiere acquisendo una discreta abilità nel lavoro che svolgevano, sono diventati più forti e hanno sviluppato una rilevante muscolatura. Nemmeno un grammo di grasso in eccesso era presente sul loro corpo. Ben presto entrambi i fratelli cominciarono a frequentare una scuola professionale per formarsi come muratori, lavorarono in una squadra di costruzione, ricevettero un ottimo salario e poterono affittare un appartamento decoroso munito di due stanze con servizi.
Dormivano entrambi nella stessa camera e sullo stesso letto, visto che in quella casa era presente un solo letto matrimoniale. Un giorno, quando entrambi i fratelli andarono a letto, Simone avvertì improvvisamente una sensazione di formicolio ai testicoli, forse perché da più di un mese non aveva avuto la possibilità di masturbarsi e sborrare in tranquillità, per il solo fatto che lui e Vittorio stavano insieme, in casa, quasi tutto il tempo, senza mai separarsi.
Sin da quando vivevano con gli zii, entrambi i fratelli avevano scopato più volte delle ragazze nei campi che circondavano il comune in cui vivevano. Adesso, che di anni ne avevano 17, non facevano sesso da un paio di anni prima. Entrambi si masturbavano di nascosto l'uno dall'altro, poiché la consideravano una cosa che non doveva essere fatta in presenza di altri e, ancor meno, del proprio fratello . Ma quel giorno Simone era esasperato a causa del fastidio che provava allo scroto, gli facevano male le palle e aveva urgentemente bisogno di masturbarsi. Sfortunatamente per Simone, quel giorno, Vittorio non riusciva a prendere sonno, non riusciva ad addormentarsi, si girava e rigirava sul letto senza mai chiudere occhio, e dopo un po, Simone, stufo di attendere che il fratello si addormentasse, decise di non masturbarsi, proponendosi di farlo al mattino successivo, prima che il fratello potesse svegliarsi, si girò sul fianco, rivolgendo lo sguardo al muro della stanza e provò ad addormentarsi nonostante il gonfiore e il dolore che avvertiva ai testicoli. Qualcuno, forse si domanderà per quale motivo Simone non usava il bagno per masturbarsi? La risposta è semplice, perché in quella casa non c’era un bagno come lo si può intendere oggi e ciò che veniva considerato tale era una vera e propria Latrina, ovvero un luogo comune, all’aperto, dove poter defecare.
In quel periodo entrambi i fratelli dormivano senza biancheria intima, poiché era estate e faceva piuttosto caldo.
Simone, a tarda sera, era ancora nella fase di dormiveglia, quando avvertì uno strano scricchiolio prodotto del letto e si accorse dello strano ansimare di Vittorio. Simone sollevò leggermente la testa e vide Vittorio, con gli occhi chiusi che si stava masturbando furiosamente il suo grosso cazzo.
Vittorio, mentre con la destra si masturbava freneticamente, con la sinistra stringeva le sue grandi palle come se volesse premerle alla stregua di limoni. Simone in quel preciso istante comprese che il fratello stava per sborrare, furono gli occhi chiusi di Vittorio e soprattutto i movimenti accelerati e ammattiti delle mani a fargli comprendere che di li a poco avrebbe schizzato sperma dappertutto.
Simone decise di interrompere suo fratello mentre si masturbava e, infatti, dopo pochissimi secondi, Vittorio con voce ansimante sborrò violentemente. Siccome la coperta era stata allontanata ai piedi del letto, non solo per il caldo, ma anche per facilitare la masturbazione, nulla impedì allo sperma di Vittorio di schizzare a destra e a manca e per via dei movimenti furiosi della mano di Vittorio i getti impazziti di sborra ricaddero anche sul petto di Simone.
Forse furono proprio le gocce di sperma cadute sul torace di Simone che provocarono l’eccitazione dello stesso procurandogli una erezione da paura, tanto che il suo cazzo, per quanto fosse duro, sembrava si fosse trasformato in pietra.
Vittorio, dopo aver sborrato, respirava ancora affannosamente, disteso sulla schiena, con gli occhi chiusi. Il suo petto muscoloso si sollevava e si abbassava ritmicamente.
Simone, intento a osservare di nascosto Vittorio, non riuscì a rendersi conto di ciò che gli stava succedendo rapidamente, in pochi secondi una sua potente erezione, senza nemmeno l’uso delle mani, lo indusse a sborrare non meno violentemente di Vittorio, ma poiché era coperto dal lenzuolo, schizzò il suo sperma direttamente sullo stesso e così si andò a formare una grossa macchia umida, ma questo a Simone non importava più di tanto, si girò nuovamente su un fianco e si addormentò come fosse morto.
Al mattino la stanza puzzava terribilmente di sperma. Quando Vittorio si svegliò, pensò che queste fossero tracce del suo "lavoro", ma guardando in direzione di suo fratello ancora addormentato, si accorse della grande macchia sul lenzuolo in corrispondenza dell’inguine del fratello. Questo lo spinse a convincersi che anche Simone si fosse masturbato quella stessa notte a sua insaputa.
Dopo poco tempo anche Simone si svegliò, entrambi i fratelli si lavarono, fecero colazione e andarono a lavorare.
Per tutto il giorno lavorativo, nella mente di di Simone era impressa l’immagine di suo fratello che si masturbava furiosamente e alla fine della giornata, si rese conto inaspettatamente che desiderava il cazzo del fratello, voleva segarlo, succhiarlo, farsi scopare il culo. Questi pensieri spaventarono Simone che cercò di scacciarli senza riuscirci minimamente, facendolo sentire perseguitato dalle oscenità della sua mente durante la sera, a casa, mentre entrambi cenavano.
La tormentata giornata di Simone giunse a termine e subito dopo cena si spogliò frettolosamente e andò a letto e provò come il giorno prima ad addormentarsi. Vittorio fece altrettanto si sdraiò accanto al fratello ma decise di non mettersi subito a dormire.
Come nel giorno precedente, Simone fu nuovamente svegliato dallo scricchiolio del letto e si accorse che Vittorio aveva appena iniziando a masturbarsi.
Simone nel mentre guardava il fratello si rese conto di quanto anche lui fosse eccitato, il suo cazzo era tornato duro come la sera precedente. Per un po' guardò Vittorio mentre si masturbava, e poi, decidendosi all'improvviso, poggiò la mano sul petto di Vittorio gli disse: “Voglio succhiarti il cazzo!”
A Vittorio in quel momento non importava chi gli aveva fatto la domanda e chi si trovasse al suo fianco. La cosa che contava più di tutto è che qualcuno gli aveva chiesto di succhiargli il cazzo e lui ha immediatamente accettato.
Simone chinò il capo sulla cappella gonfia del fratello, osservò per qualche secondo il cazzo duro di Vittorio, lo strinse nella mano e tirò verso il basso la pelle scoprendo completamente il glande e subito lambì quel grosso cazzo con le sue labbra.
Vittorio gemette e inarcò la schiena. Muovendo i fianchi in avanti spinse il suo grosso pene nella bocca di suo fratello. Simone capì cosa voleva Vittorio da lui e iniziò a succhiargli profondamente il cazzo. Vittorio gemeva e si muoveva ritmicamente mentre il fratello ingoiava il cazzo per tutta la sua lunghezza. Dopo pochi attimi gemette con più forza e, inarcandosi ancora di più, cominciò a sborrare direttamente nella bocca di suo fratello, spingendogli il pene fino a toccargli l’ugola.
Simone ingoiò tutto lo sperma che il cazzo del fratello gli aveva schizzato nella bocca.
Per la prima volta a Vittorio era stato fatto un pompino e non da qualcuno ma da suo fratello, quindi, la sua eccitazione risultava essere molte volte più forte del solito, nonostante avesse sborrato il suo pene mantenne la stessa erezione perché Vittorio desiderava qualcos'altro. La decisione fu presa con naturalezza.
“Voglio scoparti!” disse Vittorio.
“Che dici, non sono frocio!” rispose Simone.
“Mi hai appena succhiato il cazzo, hai ingoiato tutto lo sperma e dici di non essere un frocio? Certo che lo sei! Alza il culo e fatti chiavare, altrimenti smetterò del tutto di parlarti e dirò anche a tutti che mio fratello è un frocio succhia cazzi.”
Simone non aveva altra scelta, doveva fare qualsiasi cosa per accontentare Vittorio, soprattutto perché lui stesso desiderava altro da quello strano e inaspettato rapporto che si era appena instaurato col fratello. Si mise carponi sul letto voltando le spalle a Vittorio che si inginocchiò dietro di lui e, appoggiando il cazzo contro il buco del culo del fratello, provò a penetrarlo con lentezza. Il glande duro cominciò a forzare lo strettissimo ano spingendosi sempre più in avanti e provocando così a Simone un dolore insopportabile, che lo fece urlare: "Fa male, brutto stronzo tira fuori il cazzo dal mio culo!"
Vittorio sfilò fuori il suo cazzo eccitato dal culo del fratello, ma non rinunciò all'idea, prese la crema che usava per la pelle screpolata dal comodino, la applicò con le dita all'ano di suo fratello e fece un secondo tentativo per penetrare quel buco di culo tanto stretto, questa volta con successo.
Il cazzo, completamente ricoperto di morbida crema, dopo una forte spinta, volò nel culo di Simone, facendolo sussultare dolorosamente.
Vittorio fu sopraffatto da sensazioni indescrivibili. Il suo pene era avvolto totalmente da una carne calda e scivolosa, che lo abbracciava o lo lasciava andare come un pistone scivola nel cilindro del motore di un’automobile, ed era molto più stretto della figa di qualsiasi ragazza. Dal piacere che lo travolse, non poté che affermare: ”Maledizione! Non hai un culo, hai una figa fantastica al suo posto!”
Cominciò così a scopare suo fratello con forza, cosa che lo fece andare fuori di senno. Dopo alcuni minuti che il suo cazzo pompava nel culo di Simone, senza preoccuparsi di sfilarlo da quel buco meraviglioso, Vittorio ha sborrato.
Simone ha sentito un flusso denso di sperma riversarsi nella parete del suo intestino. Il cazzo grosso e lungo di suo fratello, massaggiandogli la prostata gli ha provocato una potente erezione senza nemmeno doversi masturbare. I muscoli dell'ano iniziarono involontariamente a contrarsi, spinsero fuori lo sperma e procurarono così maggior piacere a Vittorio, che non aveva ancora sfilato il pene dal culo di suo fratello. Dopodiché, Vittorio attirò Simone a sé e lo baciò appassionatamente sulle labbra, passandogli una mano tra i capelli e accarezzandoli. Si baciarono per circa cinque minuti, dopodiché si addormentarono entrambi abbracciati.
Il giorno successivo per entrambi era iniziato all’insegna del sesso bollente e appassionato vissuto la sera precedente. A Vittorio era piaciuto così tanto scopare Simone che al mattino sborrò nel suo culo per ben tre volte e la quarta volta Simone lo succhiò per assaggiare nuovamente il sapore di quella dolce sborra.
Quel giorno i ragazzi non andarono a lavorare, continuarono a a riempirsi di coccole come fossero due giovani innamorati. Scoparono tutto il giorno finché a Simone non iniziò a far male il culo.
Entrambi, quel giorno, capirono quanto gioioso sarebbe stato il loro futuro e che tanti altri momenti indimenticabili di piacere come quello appena trascorso attendevano entrambi...
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