trans
Yara e la vacca sfondata da 3 tori Cp4. P4
di Lorella65Trav
13.11.2024 |
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"” gli dico poco prima di proseguire il mio cammino..."
Sono appena rientrata nella mia cabina, guardo l'orologio sulla parete, segna le 4:10 e questo vuol dire che abbiamo scopato per quasi cinque ore anche se intervallate più volte da un giusto riposo.S. è davvero una depravata e dissoluta femmina posseduta talmente tanto dal demone del sesso che, se fosse stato per lei, avrebbe “costretti” me e Samuel a continuare chissà ancora per quante ore senza fermarci mai dimostrando che, quel che si dice di lei e cioè che è una vera vacca sempre a caccia di tori e che non ne ha mai abbastanza neanche dopo aver raggiunto così tanti violenti orgasmi in una sola notte di sesso che altre donne, che vengono di solito definite “pluriorgasmiche” potrebbero soltanto sognare di poter averne, è tutto assolutamente vero.
Sono stremata, mi ha succhiato anche l'anima e mi ha fatto sborrare più volte, da sola con me attiva e poi con lei che mi ha sodomizzata col suo fallo di silicone mentre succhiavo Samuel e, dopo, anche da parte di quest'ultimo col suo grosso "palo" che ancora adesso, sento, anche se non leggerissimo, dolore fin dentro la pancia.
Mi denudo, allora, e indossato l'accappatoio mi siedo davanti allo specchio retroilluminato e comincio a togliermi il rossetto, le ciglia finte, poi mi strucco con cura il viso sul quale, dopo, mi spalmo la crema da notte che dovrebbe farmi sparire, spero, i segni di stanchezza e le occhiaie comparse per l'intenso sbattimento a cui ho fatto fronte.
Mi infilo, finalmente. sotto le pregiatissime lenzuola di percalle e immediatamente avverto il piacere che mi procura il contatto del mio corpo con quel meraviglioso tessuto, così morbido e di così elevata finezza che mi dà, in modo lampante e concreto, la misura della grande potenza del denaro di cui dispongono le amicizie del “Professore”.
Spero molto che M. e S., dopo la fine del weekend parlino molto bene di me, della mia disponibilità a qualsiasi gioco e, non da ultimo, anche della mia dotazione XXLL e, se sarà così, sicuramente sarò contattata da molte altre sue amicizie e che, perciò, tutto ciò che riceverò in cambio, mi consentirà un tenore di vita decisamente agiato affrancandomi dalle mie umili origini costellate da tante difficoltà e non solo di natura economica.
Non riesco più a tenere gli occhi aperti e sento che sto sprofondando nel sonno che spero possa ristorarmi da questa enorme spossatezza che avverto ma, come la luce del sole che lentamente lascia posto all'imbrunire, la mia mente inizia a vagare da sola portandomi immagini che non ricordavo quasi più ma forse anche grazie all'aver “visto“nello specchio me da bambino/preadolescente e l'emozione che mi aveva procurato quel dialogo.
In questi pochi minuti in cui la mente mi proietta immagini come se fosse un film, di me bambino di tre/quattro anni di mio "vedo" mio padre che mi prende con le sue possenti mani e mi lancia in alto appena sopra la sua testa per poi riprendermi al volo ed io rido a piena gola e, poi, subito dopo mi dà un bacio sulla guancia mentre odo la risata cristallina di mia mamma che ride e tutto è pieno di pace e serenità in quel momento in cui la mia famiglia è davvero il quadro della felicità.
Velocemente, la mente proietta un nuovo flash con l'immagine di me stesso qualche anno più avanti.
Avrò circa sette/otto anni e sono sul punto di addormentarmi nella stanzetta che è talmente piccola che, ala massimo, può contenere un lettino, un minuscolo armadietto e un piccolo portalampada appoggiato su una sedia che dà solo una tenue luce.
Li sento parlare sottovoce, come quasi ogni sera e l'atmosfera che respiro mi dà un senso di serenità e sicurezza perché ho una mamma dolce e tenera e un papà così affettuoso.
Poi, una serie di suoni, simili a quello di un ciucciotto stappato dalla bocca di un neonato, lascia il posto ad un rumore simile al cigolare di reti da letto, all'inizio con ritmo lento e cadenzato e, poi sempre più veloce fino a sentire lamenti di mia mamma.
Allora, mi chiedo perché mai due persone adulte si divertano tanto a saltare sul letto e a stappare un cuiucciotto dalla bocca di uno dei due e perché mai all'improvviso mia mamma inizia ad ansimare- forse per il troppo saltare sul letto? - e ad emettere continui e forti gemiti appena soffocati da un respiro affannoso e il tutto mi appare come un gioco anche se un po' tanto strano.
Ho la sensazione che sto sorridendo nel vedere quelle immagini ma subito dopo cambia completamente lo scena.
Mio padre non gioca più con me e torna a casa sempre più tardi, spesso ubriaco e quel gioco, che sentivo così spesso, non lo fanno più e, intorno a me, laddove prima c'era tanto amore e pace, ora c'è tanto dolore e violenza con mio padre che picchia prima mia mamma e poi anche me prendendomi a cinghiate più e più volte mentre mi urla “Sei una checca, pensavo di avere un figlio e, invece, ora nella mia casa c'è una checca. Ma adesso ti raddrizzo io con le buone o con le cattive!” e giù nuove e più forti scudisciate con la cinghia che mi sembra di sentirne il dolore lancinante ancora proprio in questo momento.
E' un sogno o è la mente che continua a vagare?
All'improvviso, attraverso le palpebre avverto una luce piuttosto intensa e, allora, metto la mano sugli occhi per ripararmi e di sottecchi, guardo l'orologio sulla parete a sinistra del letto.
Segna le 10:30, il che vuol dire che ho dormito per quasi sei ore difilato e la luce del sole che entra nella stanza attraverso la grande finestra e, più in alto, l'azzurro del cielo terso, mi pervade di pace, serenità e tranquillità che mi riconciliano con me stessa e sento più lontana quella vita trascorsa nell'adolescenza, piena di paure per il giudizio degli altri e per essere stata troppo spesso oggetto di derisioni ma, sopra ogni cosa, per un padre incapace di accettarmi per quello che sentivo di essere quando, nello specchio, non riconoscevo quel corpo che vedevo perché mi sentivo donna, o meglio, fortemente femmina.
“Adesso, però, è il momento di mettere al bando le tristezze e pensare alla mia nuova vita.” mi dico
Ho voglia di uscire, fare una passeggiata in Centro e comprare magari qualcosa di carino.
Perciò faccio una veloce doccia e, poi, indosso le stesse cose che avevo ieri sera tranne, ovviamente, la giacca a vento che non è più necessaria vista la bellissima giornata di sole pieno.
La stanchezza è andata via e mi sento perfettamente in forma ed ho anche una fame da lupi, perciò, mi avvio verso la parte alta dello Yacht dove sicuramente il cuoco avrà già preparato una lauta colazione.
Nel corridoio, incrocio Samuel, intento a sistemare qualcosa “Ciao Yara, splendida Yara. Come stai?” mi chiede girandosi verso di me con un sorrisino che la dice lunga su quanto sia contento di avermi scopata col suo cazzone di cui è evidente che ne va fiero, e direi, anche a buona ragione.
“Ciao Samuel. Va molto bene, ho dormito come una sasso e mi sono svegliata molto riposata.” dico.
“Posso dirti, in tutta confidenza e assoluta sincerità che sei la più bella trans che abbia mai conosciuto da quando lavoro qui?” mi dice ed io, immediatamente noto, che gli si è già indurito.
“Grazie e, in altrettanta confidenza e assoluta sincerità, ti dico che, forse perché ho iniziato da poco la mia professione, sei un vero stallone e mi hai fatto godere da matti e, poi, il clou della serata è stato quando ci siamo scopati la signora S.” gli rispondo con malizia ma anche con tanta verità.
“Sempre in confidenza, S. è sicuramente una signora, molto elegante e sexy però è, soprattutto, una femmina esageratamente infoiata, infatti, tutti i giorni mi chiede di scoparla e l'ho anche vista all'opera con quattro cazzuti e dotatissimi maschi tra i quali un Latino con una cazzo da 24 cm. e un Black, che aveva una proboscide tra le gambe che superava i 25 cm., e li ha stesi tutti e quattro lasciandoli talmente sfiniti che non riuscivano neanche più a stare in piedi.” mi risponde.
“Possibile?”gli chiedo con meraviglia ma penso anche che magari è una panzana inventata lì per lì.
“Assolutamente sì e lo so per certo perché tra i quattro c'ero anch'io mentre il “Cornuto” si segava come ha fatto anche ieri sera e stanotte, godendo nel vedere la moglie scopata a più riprese.
“Mi stai dicendo, allora, che, ogni tanto organizzano un apposito weekend per scopare?” gli chiedo.
“Ogni tanto? Vuoi scherzare? Succede molto spesso. Tre giorni di sesso sfrenato e ti garantisco che la “Signora” riesce sempre ad andare avanti fino a notte fonda gridando, come tu stessa hai potuto vedere tra ieri pomeriggio e fino alle 4 di stanotte.
E' un vero spettacolo vederla in mezzo a più maschi e, spesso, insieme anche ad una o due trans e farsi scopare da tre contemporaneamente e, poi, ricominciare daccapo anche per tre/quattro ulteriori sessioni di sesso e il “Cornuto”, per farla contenta, ma anche per far contento sé stesso, spende decine di migliaia di dollari che, comunque per lui, sono cifre di poco conto visto che è ricco sfondato molto più di quello che tu possa immaginare” mi risponde quasi bisbigliando.
“A proposito, anche loro due sono svegli?” gli chiedo.
“Figurati! Dopo nottate del genere, il giorno dopo si svegliano che è quasi l'ora di pranzo!” risponde.
“Vorrà dire che, se almeno il cuoco si è svegliato presto, visto che non ha scopato, ci sarà di certo la possibilità di fare una pantagruelica colazione.” gli dico poco prima di proseguire il mio cammino.
Come aveva detto Samuel, il cuoco ha preparato tutto a puntino e, allora, mi ingozzo di cose buonissime e, poi, scesa sulla banchina del porto e mi incammino verso il Centro della Città.
Cominciò a gironzolare per i vari negozi di abbigliamento, ho voglia di comprarmi qualcosa di più comodo da mettere e, visto che ci sono, anche qualche capo molto sexy ma proprio mentre sto per entrare in un negozio, mi squilla il telefono ed è il numero del “Professore”.
“Buongiorno, Professore. Come sta, come mai mi chiama?” gli chiedo.
“Ciao Yara, tutto bene, grazie. Spero che tu sia soddisfatta della prima giornata con i mie amici.”
“Assolutamente sì, ho trascorso una splendida giornata e, poi anche una intensa serata e nottata.”
“So già tutto, il mio amico al quale ho telefonato verso le 5 pensando correttamente che era ancora sveglio, era entusiasta di quanto sei bella, elegante e instancabile e che sei una vera “Reina” del sesso, come ha iniziato a chiamarti anche sua moglie, ancora più entusiasta di lui.
E, perciò mi ha già anticipato che il prossimo mese vuole organizzare nuovamente un bel weekend con te e, magari, anche una o due amiche trans che tu conosci molto bene.
“Sarebbe bellissimo passare tre giorni insieme a Mireia o Sheyla o Naomi. Comunque, sarò sempre disponibile e non solo per M. e S. ma anche con molte altre persone sue amiche.” rispondo
“A proposito, M. ha già provveduto a fare la “donazione” alla Fondazione e, tra poco, i miei fidati collaboratori, ti porteranno la carta di credito e debito del conto corrente che è stato aperto a tuo nome e sul quale ci sono già 50mila dollari che volendo potrai già subito utilizzare.” mi risponde.
“Ma Professore, io sapevo che erano 40mila, ci deve essere forse un errore.” gli dico con onestà.
“No tesoro, M. mi ha chiarito che la donazione è più alta per una voglia che aveva sua moglie e che, stasera e domani, ultimo giorno del weekend, potrebbe ancora aumentare. Devi sapere che la Signora, spessissimo ha di queste voglie, anzi ad essere preciso, li ha tutti i giorni e, quindi, è praticamente che il tuo saldo è destinato ad aumentare ancora.” mi chiarisce l Professore.
“Non avrei mai immaginato che nella mia vita avrei avuto tanti soldi.” gli dico molto emozionata.
“Tutto questo è dovuto sicuramente non solo alla tua bellezza ma anche al tuo modo di rapportarti con gli altri che, penso, è un bel dono che hai ricevuto da qualche fata buona alla tua nascita.” risponde un attimo prima di riagganciare.
Do un occhiata, allora, allo smartphone, sono già quasi le 12:10 e mi devo affrettare perché stanno per arrivare i collaboratori e, rinunciando al negozio, riprendo la via del ritorno, tanto potrò comprare tutto quello che desidero con molta più calma e, soprattutto, con tanti soldi a disposizione.
Ho appena percorso poco più di cento metri quando squilla di nuovo il mio telefono.
“Ciao bellissima, io e Malik siamo arrivati e siamo in città. Se ci dai la tua posizione arriviamo subito.” mi dice Augustin con grande affabilità.
Cinque minuti, li vedo scendere dall'auto e sono contenta di rivederli dopo tanto tempo. Eleganti, come peraltro sempre, in abito scuro, camicia bianca, cravatta ben fatta e scarpe lucide nere.
Due marcantoni alti e muscolosi e immediatamente, mi torna in mente quel giorno in cui, ho succhiato le loro grosse verghe fino ad essere totalmente inondata sul viso, sul collo ma, soprattutto, in bocca e in gola, da almeno una dozzina di fiotti di caldo sperma sparati dai due cannoni al punto che, spogliatami completamente nuda, ero entrata nel fiume per lavarmi e rinfrescarmi.
“Cosa è successo, ti vedo ancora più bella, sei un vero splendore!” mi dice Malik.
“Credo di intuire che, ieri, sei diventata molto più femmina, o sbaglio?” aggiunge Augustin.
Racconto, allora, tutto quello che è avvenuto durante la sera e la notte appena passata mentre, ogni tanto lancio una veloce occhiata ai loro pacchi che sembrano già molto gonfi e, per un attimo, ma solo un attimo, penso che mi farebbe davvero piacere assaggiarli nuovamente e non solo con la bocca, tanto più dopo aver preso quello di M., poi quello di Samuel e, infine, anche il nero fallo di silicone, grosso quanto i loro cazzoni, non sarebbe più un grosso problema prendere anche i loro.
“Che peccato che non possiamo proprio permetterci di darti una somma che meriti di sicuro ma che è per noi assolutamente inarrivabile.” mi dice quasi sottovoce ma con tanta tristezza Malik.
“Spiace molto anche a me ma, come vi ho detto quel giorno, sono una professionista e lavoro perché è quello che ho deciso di fare nella vita e anche perché voglio diventare, non dico ricca, ma almeno benestante e, poiché non lo farò per sempre, non posso fare sesso solo per amicizia.
Certo, non nego che avrei voglia di rifarlo ma questa è la mia decisione. Ho troppa voglia di comprarmi abiti belli e costosi, un'auto sportiva decappottabile, andare in vacanza in posti lontani, frequentare Hotel e Ristoranti a cinque stelle e qualsiasi altra cosa che vorrò avere o fare.
Poi, quando sarò ancora abbastanza giovane, dopo aver acquistato una villetta in un'altra città dove nessuno mi conosce, aprirò un paio di centri benessere con estetiste, make-up artists, massaggiatori e massaggiatrici professionali e, troverò un uomo che mi ami per quella che sono col quale andare a vivere e fare l'amore e svegliarmi la mattina nuda vicino a lui e ricominciare a farlo di nuovo.”
“Ti auguro con tutto il cuore che tutto quello che desideri si avveri, perché sei una ragazza che lo merita.” risponde Augustin con grande affetto e, poi, aggiunge “Adesso, è giunto il momento, però, di darti tutta la documentazione a tuo nome, compresa la carta di credito e quella di debito oltre al documento della tua nuova identità e, forse, sarebbe meglio, se ci fosse un posto un po' riservato dove poterteli consegnare, perciò possiamo prendere l'auto e andare in un posto un po' più isolato.”
“Non è necessario, possiamo tranquillamente andare nella mia cabina dello Yacht, il proprietario sicuramente non avrà nulla in contrario anche perché a sua moglie, ne sono sicura, farà molto piacere conoscervi.” rispondo con un sorriso molto malizioso.
“Ma è davvero tanto assatanata di sesso?” chiede Malik.
“Ad essere precisa, non solo è un'assatanata di sesso ma anche una gran vacca che quando trova cazzi di grosse dimensioni, si scatena come una furia e si dà completamente sia con un uno ma, spessissimo, anche a due/tre insieme. Spero solo che a quest'ora si sia finalmente svegliata, perciò andiamo a vedere se lo è e ci dà il permesso di andare nella mia cabina. ”
Cinque minuti e siamo davanti alla passerella dello Yacht e e, vedendo Samuel che sta in poppa, intento a sistemare qualcosa, gli chiedo se la signora è sveglia o è ancora a dormire.
“Si è svegliata poco più di mezz'ora fa, voleva fare la doccia ma c'era il solito problema della porta scorrevole del box e, allora, mi ha detto che aveva di nuovo bisogno di me. Perciò l'ho raggiunta e, anche oggi l'ho sistemata a dovere.” risponde con un sorriso malizioso che la dice lunga sul fatto che S. ha già iniziato il nuovo giorno facendosi scopare da lui.
“Giusto quello che vi ho appena detto, si è già fatta scopare dal mozzo!” gli dico sottovoce.
“Questa donna, me l'ha già fatto diventare duro!” esclamò Augustin con molta enfasi, seguito da Malik che mi chiede “Ma com'è? Bella e figona? Le piace anche l'anale?”
“E' una donna davvero bella, con un bel corpo ancora molto sodo per l'età che ha, grosse tette e, sì, se lo fa mettere dappertutto ma, vi avverto, rischiate di rimanere senza forze, e non sto scherzando!”
“Speriamo che abbia ancora tanta voglia, allora, perché è quasi una settimana che non sborro.” risponde Malik con un filo di voce ma in evidente stato di eccitazione e non solo mentale.
Eccola, la vediamo salire in coperta con i capelli ancora bagnati e con l'accappatoio appena sufficientemente aperto da consentire di lasciare intravedere sia il bel corpo che i prosperosi seni.
“Ciao Yara, pensavo fossi ancora tra le braccia di Morfeo” mi dice con uno smagliante sorriso.
“Sono tuoi amici questi bei signori?” mi chiede mentre li squadra da capo a piedi ed io, le spiego, allora, chi sono e il motivo per cui sono venuti.
“Siete i benvenuti, e insieme alla Reina Yara salite pure sulla barca e, se avete piacere di fermarvi a pranzo, in attesa che tutto sia pronto possiamo anche iniziare a conoscerci in modo più approfondito e, sono sicura, che farà piacere anche e mio marito.”conclude con uno strano luccichio negli occhi.
Guardo, perciò, i due “Se vi potete fermare fino al pomeriggio, è cosa fatta, allora!”dico sottovoce mentre attraversiamo la passerella ma Malik con voce che può sentire anche S. risponde all'invito precisando che, purtroppo, devono tornare alla villa nel primo pomeriggio, aggiungendo subito dopo “E' un vero peccato, vero Augustin?”
“Sì, davvero un gran peccato” e, poi, appena sussurrato “Maledizione! Me la sarei scopata molto, ma molto, volentieri perché di troie come questa non ce ne sono tantissime in giro e, tra l'altro, è pure una strafiga incredibile, ovviamente, a parte te.” dice Augustin guardandomi fisso negli occhi.
La raggiungiamo, lei mi saluta con un bacio sulla guancia e bisbigliandomi nell'orecchio “Che belli che sono, mi sta già venendo l'acquolina in bocca al solo pensiero di quanto ce l'abbiano grossi. Te li sei già fatti e, se sì, sono davvero molto dotati?”
“Hai presente le dimensioni del tuo fallo di silicone? Bene! Sono esattamente così sia per le dimensioni che, ovviamente, per il colore e forse, anche più duri!” le rispondo.
“Wow! E schizzano anche tanto?” mi chiede con la voce lussuriosa che ormai ben conosco.
“Come una canna di gomma per innaffiare se ne schiacci la punta e schizzano anche sette/otto volte potenti getti fino a riempirti di sborra ovunque tu voglia.” le rispondo anch'io in un sussurro.
“Mi scopate tutti e tre insieme? E' tanto che non ne prendo tre contemporaneamente. Mi vengono già i brividi lungo la schiena al pensiero di avervi tutti e tre dentro di me, davanti, dietro e in bocca!” esclama ormai totalmente preda della libidine più sfrenata e, poi, aggiunge “Peccato che non possano fermarsi anche nel pomeriggio, però volendo, potrebbero almeno farmeli assaggiare, come aperitivo.” conclude la vacca mentre si accarezza un capezzolo con un dito bagnato di saliva.
“Ragazzi, la signora mi ha detto che avrebbe piacere di farvi vedere anche la sua cabina. Che ne dite?”chiedo a Malik e Augustin non più sottovoce ma facendo l'occhiolino ad entrambi.
“Ne saremo davvero felici” risponde Malik mentre si scambia un'occhiata di intesa con l'amico.
“Molto bene, sono sicura che vi piacerà stare un'oretta in mia compagnia.” esclama S. felice
Stiamo, perciò, sul punto di scendere in sottocoperta, quando M. spunta dalla scalinata e S. lo mette subito al corrente di chi sono i due black e dove stiamo andando e lui capisce immediatamente quali sono le intenzioni della moglie e, dopo aver dato loro il benvenuto, si rivolge ad S. dicendole
“Non fate troppo tardi, però, ricordati che alle 13:45 si pranza.”
Poi, sorridendomi mi strizza un occhiata di intesa prima di allontanarsi per andare dal Capitano.
Pochi minuti dopo, entriamo nella sua cabina e neanche il tempo di guardare un gabbiano posato sul ponte che si guarda intorno forse in cerca di cibo che S. è già accovacciata davanti a Malik.
“Dai tira fuori il tuo bel pisellone ché non abbiamo tantissimo tempo.” e senza neanche aspettare che lo faccia lui, gli sbottona la patta dei pantaloni e sfilato anche lo slip, esclama raggiante
“Wow! Che meraviglia! E' un cazzo a dir poco imperiale!”
Poi, afferrata l'asta con le due mani, una vicina all'altra, ne imbocca la cappella color ebano e si dilunga nel bagnarla di saliva fino a quando, staccata la mano più vicina, spalancata la bocca ne ingoia almeno una ventina di centimetri fino a lambire la seconda mano gustandoseli a lungo.
“Ehi! Voi due, che fate. Non volete partecipare? Forza, Yara, datti da fare!” esclama esortandomi.
“Un attimo che ci spogliamo e siamo pronti anche noi.” le dico ma lei è già talmente impegnata a leccare e succhiare che, forse, non mi ha neanche sentita.
In pochi secondi, siamo entrambe nude e accovacciate l'una di fianco all'altra e ognuna si gode un poderoso bastone di carne e ingaggiamo una sorta di gara a chi dà più piacere al rispettivo maschio e a chi arrivava più giù con la bocca ma, per quanto ci sforziamo a spalancarle, non riusciamo ad andare oltre i tre quarti della loro lunghezza.
Ma, come avevano fatto con me, quella volta nel boschetto vicino al fiume, i due “mandingo” ci vengono in aiuto prendendoci per la testa e, dando un deciso colpo in avanti, ce lo infilano fin quasi alla base e per un bel po' ci scopano la gola con potenti affondi il cui rumore di bagnato prodotto da quei pali nell'andirivieni nelle nostre bocche piene di saliva, coprono quasi del tutto il suono dei gemiti che stiamo emettendo mentre sottili rivoli di saliva iniziano a scendere ai lati delle labbra. .
Dopo un buon quarto d'ora di succhiamenti sempre più veloci, sincronizzati con gli affondi dei due pali di carne, S. ci dice “Adesso scopatemi, ho troppa voglia dei vostri cazzi!” e, si avvicina a letto.
Malik, allora, si stende supino sul letto e lei, esperta qual è, si cala a smorzacandela e in un batter di ciglia fa sparire quel nero palo dentro la sua figa e sale e scende su di esso con una foga incredibile.
Poi, si abbassa sul torace dell'uomo e mi esorta ad entrarle nel culo e, perciò, per prepararla a ricevere il mio le metto molto gel lubrificante anche se lo aveva già preso due volte ieri.
Poi, con un deciso colpo in avanti del bacino, la penetro ed io stessa mi meraviglio di quanto sia ben aperta perché l'intera mia asta entra con una incredibile facilità fino alle palle nonostante il suo intestino sia meno largo del solito a causa dell'asta di Malik che già le riempie di molto la vagina.
S. emette un lunghissimo gemito e rovescia all'indietro la testa mentre i seni ballottano su e giù rendendo quasi vano il tentativo di Malik di succhiarle i capezzoli.
Ai suoi gemiti, presto si somma il suono di un respiro affannoso ma lei continua lo stesso a cavalcare Malik e farsi montare contemporaneamente da me e, presa dalla lussuria più sfrenata, afferra la verga di Augustin che le è di fronte e la imbocca, fin quasi ad averlo tutto nelle sue fauci. .
La scopiamo già da almeno venti minuti abbondanti, quando M. entra e rimane a bocca aperta nel vedere la scena che si presenta ai suoi occhi con sua moglie che sembra una spiritata sotto i nostri potenti colpi, poi si siede sull'orlo del letto a godere del godimento della sua donna che sta prendendo tre enormi bestie, lunghe tra i miei 23 cm e gli oltre 25 cm di Augustin, in tutti i suoi buchi “Godi, amore mio, fammi vedere quanto sei capace di essere ancora più perversa, messa a sandwich tra uno che ti sorregge per le cosce e ti scopa in figa mentre sei aggrappata al suo collo e l'altro che da dietro ti scopa il culo. Lo sai che, ogni volta che lo fai, è una cosa che mi fa impazzire.” esclama già eccitato al massimo mentre continua a segarsi lentamente e vedendo che S., non potendo rispondere a voce perché Augustin le sta scopando la gola, alza il pollice della mano sinistra in segno che farà come lui desidera.
Infatti, si stacca da tutti e tre che l'abbiamo già fatta godere due volte e si lascia prendere da Malik che la solleva come un fuscello con le mani sotto le sue natiche e la sorregge mentre lei si tiene ben aggrappata al suo collo.
Subito dopo, si cala lungo il torace del black e questi la infilza fino alle palle dando continui colpi verso l'alto mentre la vacca sale e scende lungo tutti i 25 centimetri bagnandola dei suoi umori che stanno fuoriescono in lunghi fiotti e, quando nel giro di pochi minuti, viene investita da un nuovo e potentissimo orgasmo che la fa urlare per l'immenso piacere che si scatena, Augustin, da dietro le punta la grossa cappella all'ingresso anale già ampiamente aperto e le entra nel culo con una inaudita forza tenendola per i fianchi e aiutandola anch'egli a spingerla verso l'alto e poi a farla scendere in perfetta sincronia con gli affondi di Malik.
Non posso negare che quella scena, unitamente ai continui urli della donna, mi abbia eccitata moltissimo e, visto che M. si sta masturbando focosamente, mi fiondo sul suo cazzone e inizio a fargli un sontuosissimo pompino cercando di seguire il ritmo dei tremendi colpi dei due black e di farlo sborrare nello stesso momento in cui la moglie avrà l'ennesimo orgasmo.
Perciò, con l'orecchio teso verso i gemiti e gli urli della donna, la mia bocca segue quel ritmo incessante e, quando S. grida nuovamente, anche M. sotto i numerosi e veloci andirivieni della mia bocca, sborra quattro/cinque potenti schizzi direttamente nella mia gola.
La mia eccitazione, però, è diventata talmente forte che sento quasi dolere la cappella per l'enorme afflusso di sangue dentro i corpi cavernosi e anche i capezzoli sembrano sul punto di schizzare via dai seni tanto sono duri e spingono in avanti e, perciò, chiedo ad Augustin se mi lascia il suo posto.
S., sembra una bambolina in confronto ai due energumeni di quasi due metri e fisico imponente e di non essere, ormai, più in sé stessa, ma quasi in uno stato di forte estasi dovuta principalmente alle decine e decine di affondi ricevuti dai due iperdotati black oltre ai numerosi dirompenti orgasmi che si sono susseguiti uno dietro l'altro.
“Fatemi scendere che ho voglia di bervi tutti e tre!” ordina all'improvviso e, appena mette piede sul pavimento, si accovaccia con noi tre che le siamo davanti e uno alla volta, le scarichiamo nella bocca oscenamente spalancata e con la lingua di fuori, una quantità incredibile di sborra che lei ingoia a più riprese e, poiché tra un ingoio e un altro, molti fiotti le sono finiti anche sul viso, sul collo, sul seno e molti altri ai lati della sua bocca, finito di ingoiare, passa le dita a raccogliere tutta l'altra sborra che porta alla bocca ingoiando anche tutto il resto.
Poi, sfinita, si lascia cadere su letto ancora ansimante ma ha ancora il fiato per dire.
“Che magnifica scopata. Mi avete quasi distrutto la figa, la bocca e, soprattutto il culo ma sono felice e, almeno per un po', anche soddisfatta!”
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