tradimenti
Due cuckold con mogli assatanate. Cap.3
di Lorella65Trav
26.06.2024 |
12.042 |
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"“Hai visto come ci guarda quella coppia e lei in particolare?” mi disse sottovoce e, poi, girandosi verso quell'auto rivolse alla donna uno smagliante sorriso..."
Mi fermai, scesi dall'auto per controllare che tutto fosse a posto e, per fortuna era così ma, quando anche Caterina uscì per venire anche lei a vedere, varie cabine di TIR si accesero e, quasi nello stesso momento, venne accesa anche la luce dell'abitacolo di un auto, parcheggiata dall'altra parte dell'Area di Sosta, nella quale erano visibili un uomo ed una bella donna che ci sorrise appena incrociammo gli sguardi.Ci sembrarono subito due persone per bene, eleganti nel viso e nella postura e lei appariva parecchio bella e sexy e, questa impressione venne confermata quando aprì la portiera dell'auto lato guidatore tirando fuori due bellissime gambe lunghe inguainate in velatissime calze.
Poi aprendo lo spolverino che indossava mise in mostra un corpo esile ma molto ben fatto e con due tette decisamente molto più generose strette in un reggiseno che circondava solo i singoli seni lasciandoli totalmente in vista insieme a capezzoli parecchio sporgenti e, poggiando la scarpa di un piede sul battitacco allargò lentamente l'altra coscia, consentendo allo sguardo di intravedere il monte di Venere appena coperto da un sottile tanga.
Caterina mi guardò ed io colsi, nei suoi occhi, una luce che mi sembrò alquanto strana e che mi fece pensare che le stesse passando per la testa una qualche idea che associai a quella luce che già le avevo visto qualche ora prima nel locale e, dopo, a casa di Matteo e, infatti, quando si rivolse a me, quella intuizione si manifestò essere stata una vera e propria premonizione.
“Hai visto come ci guarda quella coppia e lei in particolare?” mi disse sottovoce e, poi, girandosi verso quell'auto rivolse alla donna uno smagliante sorriso.
“Mi stai dicendo che ti frulla in testa di fare amicizia con lei e che, magari, ti andrebbe di fare sesso con entrambi?” le risposi e già mi sentivo invadere da una crescente eccitazione.
“Beh, c'è sempre una prima volta, non credi?” mi rispose con un sorrisetto malizioso.
“Ma non ti senti stanca per tutto quello che hai fatto con Matteo che ti ha scopato a lungo e ti ha inculato per quasi mezz'ora facendoti gridare per il piacere di sentirlo fino alle palle?”
“Fino a quando non ci siamo fermati, sì ero un po' stanca ma adesso la voglia me l'ha già fatta passare. E, poi, questo posto mi stuzzica moltissimo, sarebbe il mio primo carsex.”
Così dicendo, si incamminò verso l'auto della coppia ed io non potei fare altro che seguirla.
Anche l'altra donna, allora uscì dall'auto appoggiandosi alla portiera chiusa e, contemporaneamente anche l'uomo uscì e si toccò il pacco in modo inequivocabile.
“Ciao!” le disse la donna.
“Ciao!” le risponde Caterina mentre li squadra entrambi da capo a piedi.
“Siete anche voi qui per lo stesso nostro motivo?” le chiese mentre si accarezzava il seno.
“Credo proprio di sì, pensavo di tornare a casa perché ero un po' tanto stanca ma ora è sparita!”
“Come mai, hai passato una serata un po' tanto godereccia?” le chiese la donna mentre con le braccia aperte la invitava a farsi più vicina.
“Beh, direi proprio di sì ma adesso che vi ho visti mi è salita di nuovo una voglia immensa.”
“Vuoi entrare in auto così parliamo un po' e ci conosciamo meglio? Entra anche il tuo uomo?”
“No, a lui piace guardarmi mentre....” rispose Caterina e aggiunse “Bello il tuo uomo, molto attraente. Andiamo da qualche parte o restiamo qui?”
“Noi di solito ci fermiamo qui con le persone con le quali vogliamo giocare e, poi a dirla tutta, hai visto quante cabine di TIR si sono accese? Se ti va, dopo potremmo salire in qualche cabina.”
“Non l'ho mai fatto, però devo dire che l'idea non mi dispiace affatto, anzi.” rispose Caterina.
“Bene, vedo che siamo molto simili. Io sono una vera zoccola e mi sembra di capire che anche tu non disdegni un bel cazzo di grosse dimensioni e, magari, anche due insieme. Dai entra che cominciamo a giocare tra di noi, poi si aggiungerà anche mio marito che è rimasto incantato da te.”
Le vidi, allora, che entravano in auto mentre l'uomo lasciava loro il posto.
“Ciao. Hai visto che le nostre donzelle si sono piaciute molto?” mi chiese senza tanti preamboli.
“Mia moglie stasera si è già scatenata ma veramente non le basta mai e vuole provare tutto.”
“Beh, sono entrambe bellissime e, soprattutto, scatenate. Adesso giocheranno un po' tra di loro e, quando, avranno goduto sarà il mio turno. Me la voglio scopare in tutti i buchi e, credo che vederla scopare sia quello che tu desideri. E così?”
“Sì, noi ci amiamo molto ed io sono felice quando lei è felice. Perciò falle tutto quello che vorrà e lei ti saprà ripagare con più orgasmi violentissimi.” gli risposi ancora più eccitato.
“Tranquillo, te la tratto bene. La farò godere fino allo spasimo e voglio che tu ci guardi mentre la monto. Ha un bellissimo culo e già sto gustando il momento in cui glielo schiafferò dentro. E' già aperta, immagino.” mi chiese mentre si stava sbottonando i pantaloni e, poi, con fare deciso tirò fuori una cazzo di dimensioni spropositate.
“Certo, è già ben aperta e qualche ora fa un amico glielo ha aperto ancora di più ma il tuo è davvero esagerato sia rispetto al mio che a quello dell'amico che se l'è fatta in tutti i modi.” gli risposi.
“Stai sereno, so quello che devo fare e come farlo. E' vero, comunque, che il mio è fuori norma ma con un po' di pazienza e tanto lubrificante i mie 24 centimetri entreranno tutti mentre ti seghi.”
Ci voltammo allora a guardare dentro l'abitacolo, i due sedili erano totalmente abbassati e Caterina già stava voracemente leccando la figa della donna che, per il piacere, si mordeva le labbra mentre tirava a sé la testa di mia moglie che non le mollava il clitoride succhiandolo con avidità.
La donna, quasi completamente nuda come lo era anche Caterina, si dimenava come un'ossessa e si strizzava i capezzoli.
Poi ad un certo punto, sbottò in un lunghissimo e forte gemito di piacere e, subito dopo, arrivò ad un intenso orgasmo che le scosse tutto il corpo per diversi minuti mentre grandi quantità di umori le uscivano a fiotti e scendevano lungo i lati delle cosce.
Quando tutto terminò, la donna si ricompose e uscì dall'auto non prima, tuttavia, di aver baciato a lungo e profondamente Caterina che, rimasta sola ed evidentemente ancora preda della immensa voglia che ormai la dominava, aveva iniziato lentamente e titillarsi il clitoride.
Entrai, allora anch'io nell'abitacolo sedendomi sul divanetto posteriore giusto qualche secondo prima che l'uomo entrasse sedendosi di lato a Caterina mentre la donna si sedette di fianco a me.
L'uomo si tolse la camicia lasciando libero il possente torace sul quale Caterina si avventò iniziando subito a leccargli i capezzoli mentre lui cercava di togliersi i pantaloni.
“Ehi bella signora, vedo che sei molto arrapata e vogliosa di essere scopata ma dammi almeno il tempo di tirarlo bene fuori. Poi ti farò toccare il cielo con un dito! Guarda tuo marito quanto è già eccitato al pensiero di vederti scopata da un vero toro.”
Caterina, si fermò allora giusto il tempo di dargli la possibilità di denudarsi e, quando le comparve davanti ai suoi occhi il cazzone di almeno 24 centimetri, si buttò voracemente sulla cappella insalivandola come una super esperta di pompini e, poco dopo, ingoiò quasi l'intera asta e dando inizio ad un sontuoso pompino.
“Aspetta, se vai avanti con questo ritmo mi farai sicuramente sborrare troppo presto e non voglio sprecare l'occasione di scoparti la figa e, soprattutto, quella meraviglia di culo che hai.” disse l'uomo che poi aggiunse “Adesso mettiti a pecora e fai sentire a tuo marito quanto godi. Non vedi che si sta già segando?” e infine rivolgendosi alla sua donna “Tesoro, dagli una mano, anzi fallo godere di bocca e succhiaglielo fino alla fine mentre mi scopo questa bella cagna in calore.”
La donna non se lo fece ripetere due volte e, in un batter di ciglia, la sua bocca già aveva ingoiato interamente il mio cazzo fino alla base cominciando il suo saliscendi in sincronia con i gemiti che Caterina stava già emettendo al solo pensiero di ricevere fin dentro l'utero quella bestia larga e lunga che stava per entrare e, quando con un colpo deciso del bacino la cappella, seguita dall'intera asta, penetrò l'orifizio vaginale producendo un rumore simile a quello di un remo che entra nell'acqua del mare, tanto era già bagnata, il gemito divenne un vero e proprio lamento di goduria che continuò per tutto il tempo della scopata.
Al sentire quel rumore che ritmicamente si levava nell'abitacolo ad ogni affondo di quel superbo cazzo unitamente ai lamenti di Caterina e a quello delle palle che battevano contro le sue natiche, la donna aumentò la velocità del pompino.
Nello stesso momento, nel vedere il viso stralunato di mia moglie, con gli occhi arrossati per il piacere e con la testa che veniva proiettata verso di me ad ogni colpo che l'uomo le infieriva, non riuscii più a trattenermi e, quando lei gridò per il violento orgasmo che stava vivendo, io sborrai in quella bocca avida di piacere e assetata di sperma che la donna ingoiò più e più volte.
L'uomo, allora, senza neanche aspettare che Caterina uscisse completamente dall'orgasmo volle approfittare di quella situazione di grande eccitazione e della posizione in cui lei si trovava messa a pecora e, uscendo dalla sua figa, la infilò con un nuovo e potente colpo dentro lo sfintere anale.
Mia moglie si lasciò sfuggire un grido di dolore quando la grossa cappella le squarciò l'ano e, proseguendo nella sua corsa, le aprì anche la successiva porta, rottura che la fece, nuovamente, urlare di dolore ma anche di piacere.
“Ma quanto cazzo è grosso il tuo arnese? Lo sento tutto fin dentro la pancia però, adesso, mi stai facendo impazzire di piacere. Sei un porco, sfondami tutta.” esclamò Caterina con un linguaggio da troia che non le avevo mai sentito usare.
L'uomo la scopò per un tempo che mi parve infinito e senza mai fermarsi un solo attimo.
Vedevo nuovamente il volto di Caterina che andava trasformandosi, poco alla volta, sotto gli incessanti e imperiosi affondi nelle sue visceri, in una maschera di piacere mentre le apparivano sulla fronte, sulle guance e sul collo, gocce di sudore e gli occhi quasi strabuzzati per l'intenso piacere che ne stava traendo e mi guardò per qualche secondo dritto negli occhi.
“Brava, amore mio. Sei finalmente diventata una femmina avida del piacere che il cazzo ti dà.” le dissi mentre la forte eccitazione che mi procurava quella visione mi stava facendo avere una nuova e potente erezione.
Volli, allora, uscire dall'auto e invitai la donna a farlo anche lei. “Vedi come tuo marito sta sfondando il culo di mia moglie? Adesso, poggia le mani sul tetto della macchina e spingi il tuo fondoschiena indietro perché voglio farti lo stesso trattamento.”
Lei ubbidì subito, non so se per un senso di semplice rivalsa nei confronti del marito o, più probabilmente, perché aveva voglia di “gareggiare” con Caterina a chi avrebbe goduto e fatto godere di più.
Fatto sta, che dopo essersi spostato di lato il filo del tanga, si abbassò con la schiena e spinse il suo culo verso di me. “Sfondami come sta facendo lui a tua moglie!” mi esortò.
Glielo piantai dentro le sode chiappe, poggiai la cappella all'ingresso del suo ano, che mi sembrò già molto ben aperto perché evidentemente di cazzi ne aveva già presi in abbondanza e, con un colpo ben assestato spinsi in avanti e, come avevo intuito, l'orifizio anale non fece alcuna resistenza e infatti, in un attimo, le fui tutto dentro.
Lei fece un sobbalzo ma spinse ancor di più il deretano verso di me ed io la presi per i fianchi ed iniziai ad andare avanti e indietro dentro i lei e, poiché eravamo entrambi rivolti verso l'abitacolo e, perciò, potevamo vedere l'uomo che scopava freneticamente il culo di Caterina, ci eccitò moltissimo il fatto che lo stessimo facendo contemporaneamente anche noi.
Fu esaltante sborrare tutti e due nello stesso istante mentre Caterina urlava per il nuovo orgasmo allo stesso modo che stava facendo la donna, però un po' più sommessamente per non farsi sentire troppo dai camionisti che erano nei pressi.
Quando tutto tornò alla normalità, o meglio che sembrava che le due femmine fossero tornate alla normalità, ci ricomponemmo e, rientrati in auto, parlammo di quello che era accaduto.
“Che scopata che mi sono fatto con tua moglie! All'inizio non sembrava che fosse una donna così calda ma, adesso dopo averla scopata per quasi un'ora, devo dire che le piace proprio tanto il cazzo e lo posso dire tranquillamente perché Sofia è uguale a lei” disse l'uomo.
“Beh, devo dire che Sofia è davvero una splendida femmina e, insieme, abbiamo goduto molto. Caterina, solo da poco tempo ha scoperto il mondo del sesso ma ha imparato bene e, quando la vedo scopata da altri uomini sono davvero fiero di lei perché mi dona momenti di grande eccitazione.” gli risposi mentre le accarezzavo il viso e contemporaneamente le cosce di Sofia.
“E' stata una serata bellissima, sarebbe bello se diventassimo amici e andassimo a divertirci un paio di sere a settimana con qualche altra coppia o con due/quattro maschi ben cazzuti.” disse Caterina.
“Assolutamente d'accordo. Io mi chiamo Sergio, piacere di aver fatto conoscenza con voi e, quando vorrete lo facciamo di nuovo tra di noi oppure andiamo a qualche party o in un privé.”
“Mi piace molto l'idea, così potremo godere nel guardare le nostre donne indaffarate a prendere cazzi a ripetizione e, poi, o partecipare anche noi oppure scoparci entrambi un paio di femmine. A proposito, io sono Adriano.”
Sofia, all'improvviso si girò verso Caterina e le disse quasi sottovoce “Come ti senti, bella mia nuova amica? Sei stanca?”
“Beh, un pochino sì. Perché me lo chiedi, anche tu sei stanca dopo tutto questo sesso?” le rispose.
“Appena Adriano ha finito di scoparmi col suo bel cazzo duro e grosso, ero un po' stanca ma, adesso, con tutte queste cose che sono state dette, mi sta già tornando di nuovo una gran voglia. “
“Ti va di ricominciare, mi sembra di capire.” le chiese Caterina che sembrava molto interessata.
“Allora, dimmi, sei mai stata in una cabina di un TIR?” le chiese senza preamboli Sofia.
“No, mai. E tu?” disse Caterina con un accenno di tremore nella voce.
“Oh, sì. Tante volte e mi piace davvero moltissimo arrampicarmi sui gradini anche se devo dire non è proprio molto agevole farlo con i tacchi che porto e, poi, mi eccita tanto entrare nella parte posteriore della cabina dove c'è il letto e, spesso, si trovano dei camionisti iperdotati che ti scopano con una foga incredibile fino a farti letteralmente urlare di piacere.” rispose Sofia che poi aggiunse “Non ti andrebbe, allora, di provare l'emozione di salire su un “Bisonte della strada” con un bel camionista? Ce ne scegliamo noi un paio a testa e, se ci piacciono, ci divertiamo davvero tanto, credimi.”
Caterina mi guardò fisso negli occhi come per chiedermi cosa ne pensassi ed io pensai che se lo voleva a me faceva sicuramente piacere poterla immaginare a pecora sul letto della cabina mentre un omaccione rude e cazzuto la scopava. Perciò le feci segno con la testa di sì.
“Sofia, ma non ti basta mai!” esclamò Sergio ma mentre lo diceva le sorrideva con gli occhi.
“Dai, lo sai che sono fatta così e, poi, questa è una serata speciale perché sarà la prima volta per Caterina che, secondo me, è una zoccola almeno quanto me se non di più. Vero, amica mia?”
“Andiamo” rispose mia moglie ringalluzzita all'idea di fare una nuova esperienza “Ho proprio voglia e la curiosità di provare. Quanto tempo, pensi che ci intratterremo a farne due?”
“Per esperienza, ti posso dire che un'oretta con ciascuno sarà sufficiente. Poi vedremo in corsa d'opera quanto tempo dedicare, tanto loro due nel frattempo si conosceranno più approfonditamente e comunque vigileranno che non accada nulla di strano. Se, poi vuoi, potremmo anche farci scopare da due camionisti a testa. Vedrai che sarà un'esperienza esaltante, se non l'hai ancora provata ma ti garantisco che è straordinario prenderne due, ti aprono come una mela sia davanti che dietro.” rispose Sofia mentre si aggiustava l'abitino succinto e il trucco che era andato un po' perduto durante il sesso fatto prima.
Uscirono, allora, dall'auto e lentamente iniziarono a camminare verso i numerosi TIR e Autoarticolati in sosta e, quando arrivarono più vicine cinque cabine si illuminarono all'istante e, in una di queste, l'uomo che era al volante si alzò in piedi completamente nudo.
Non era niente male, era piuttosto giovane, forse sulla quarantina, con un fisico possente e tra le gambe un cazzone davvero fuori norma, dritto come un fuso puntava verso l'alto e, con una cappella decisamente enorme su un'asta larga quanto la cappella e lungo abbondantemente oltre i venti centimetri. Arrivate davanti alla porta del TIR, Sofia si aprì lo spolverino mostrando tutto quella meraviglia di corpo che aveva e che la faceva una strafiga pazzesca con le calze nere velatissime e con solo il reggicalze e il piccolissimo reggiseno fatto a stringhe che lasciava il seno in piena vista con durissimi capezzoli immersi in areole più scure.
Caterina, allora prese coraggio e la imitò dopo essersi voltata verso la cabina del secondo TIR e, apertasi a sua volta il leggero cappottino, mostrò tutta la sua bellezza all'uomo che era al volante, non giovanissimo ma parecchio interessante che, dopo aver aperto la grossa portiera, si tolse la maglietta e i pantaloni mettendo in bella mostra un cazzo non particolarmente lungo ma di una larghezza davvero spropositata.
P.S.
Eccole qua le nostre protagoniste di questo capitolo a caccia di ulteriore piacere! Chissà cosa accadrà nel prossimo racconto, se ne torneranno in auto o saliranno i gradini dei TIR. Lo sapremo se questo nuovo racconto riceverà il gradimento di quanti/e vorranno leggerlo, con la speranza di leggere tanti commenti/recensioni e suggerimenti. Grazie!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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