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Sesso con Martina e sua sorella. Cap.3 p.II


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
28.05.2024    |    18.703    |    12 9.4
"“Questo è il nostro primo regalo che vogliamo farti, i nostri culi sono tutti per te..."
Ero esausto, Martina e Francesca mi avevano succhiato anche l'anima e l'averle viste così scatenate mentre si alternavano a succhiarmelo con passione e desiderio, era stato così tanto eccitante che avevo eiaculato, come si suole dire, un fiume di sborra equamente suddivisa in tre lunghi fiotti ciascuna fino a non avere più neanche una sola goccia dentro le palle.
Di lato a me sul letto, anche loro sembravano piuttosto affaticate perché, ogni tanto, si massaggiavano le mascelle che erano state per quasi venti minuti spalancate nel doppio pompino oltre ad essersi copiosamente bagnate per l'eccitazione a tal punto che le lenzuola, in corrispondenza delle loro vagine, erano visibilmente intrise dei loro umori.
Ben presto, però, si ripresero e Martina, accarezzandomi i capelli, mi chiese: “Amore mio, come ti senti? Mi sembra che tu sia molto stanco. D'altra parte, ci siamo davvero scatenate io e tua zia ma che dobbiamo farci, ci piace troppo il tuo cazzone e, lo sai, per noi due è irrefrenabile la voglia di fare sesso ma, se proprio non dovessi sentirtela, ti capiamo e, tanto avremo ancora un mare di occasioni per rifarlo tutte le volte che vorremo che, per quanto riguarda noi due, significa farlo anche tutti i giorni.”
“Mi sento totalmente svuotato e non solamente di forze ma, tranquille, tra poco mi riprenderò alla grande. Piuttosto, visto che tra due giorni è il mio compleanno, mi piacerebbe festeggiarlo insieme a tutte e due, magari andando in un buon ristorante dove si mangia benissimo e spegnere le candeline sulla torta che potremmo ordinare direttamente ai gestori, che ne dite?”
“Mi piace l'idea, il compleanno dei 18 anni, è forse il più importante in assoluto perché rappresenta un punto di svolta nella vita di ogni persona. Da quel momento, potrai fare tutto quello che vuoi e che ti piace fare ed io e Francesca cercheremo di organizzarti una giornata talmente intensa che la ricorderai ancora quando sarai vecchio e avrai figli e nipoti intorno a te. Se, poi, ti va l'idea, sabato sera potremmo andare da qualche parte e visto che ci sarà anche Stefano, che torna giusto per la tua festa, saremo in quattro a fare qualcosa di molto, ma molto, piacevole.” rispose Martina con un sorriso.
“Mi sembra di capire, da quello che dici che avete già idea di dove andare e cosa fare. O sbaglio?” la provocai volutamente.
“Beh, sì. Per adesso è solo un'idea ma vedrai che, quando avremo deciso nei dettagli dove e cosa fare e con quante persone festeggiarti come meriti e sono sicura che ne sarai entusiasta.” rispose piena di fervore già immaginando, probabilmente, lo svolgersi della giornata, della serata e della seguente notte.
Adesso, comincio a capire cosa hai in testa, visto l'entusiasmo che trapela da quello che dici. Forse qualcosa che ha a che fare con questo?” le risposi mentre accarezzavo le loro cosce.
“Ad essere sincera, sì ha molto a che fare con questo e non vedo l'ora che arrivi il momento. Ma vedo che già ti stai riprendendo benissimo.” rispose Martina poggiando una mano sul mio uccello, seguita dalla sorella che lo prese con una mano lo sollevò dritto e, in un attimo lo avvolse con la bocca iniziando a cospargerlo di saliva e, poi, ad ingoiarlo tutto fino alla base.
Martina, imitò la sorella e, in un battito di ciglia, le due fameliche e assetate bocche era già al lavoro.
Martina, però, scostandosi dalla mia asta, aggiunse “Però non ha a che fare solo con questo perché, se hai inteso bene quando ho detto anche “con quante persone festeggiarti” mi riferivo al fatto che l'idea comprende anche una serata super con un po' di nostri fidato amici, diciamo una bella coppia con la lei infoiata come noi e un paio di maschi parecchio dotati, resistentissimi e, soprattutto, affiatati. Ovviamente, sempre se ti va l'idea di fare qualche esperienza del tutto nuova.” disse.
“Certo che mi va. Mi affido totalmente a voi e credo anche di aver capito che tu stia parlando di qualcosa tipo quella che abbiamo visto nei tuoi video. Chissà se anche Francesca li ha visti.” risposi mentre guardavo Francesca intenta a succhiare.
“Sì, ne ho visti parecchi e anch'io ne ho un bel po', se vuoi te li faccio vedere, così giusto per darti una vaga idea di cosa abbiamo in mente per te.” esclamò mia zia c on voce cristallina dopo essersi staccata dal mio cazzo e aggiunse “Dai, prendi il tuo smartphone che lo colleghiamo al notebook e ce ne guardiamo qualcuno prima di continuare a fare quello stavamo facendo.” rispose mia zia con grande eccitazione che andò a sommarsi a quella di Martina che aveva preso il suo posto.
Francesca, allora, andò ad aprire la sua borsa, prese uno smartphone di ultima generazione, me lo porse ed io andai subito a collegarlo al pc, curioso com'ero di vedere se era brava quanto sua sorella.
Come nel notebook di Martina, appena lo aprii apparvero numerose cartelle, tutte rinominate con titoli che non lasciavano nulla alla fantasia perché decisamente molto espliciti riguardo al contenuto.
“Sfondami il culo” “Gang bang con cinque tori” “Squirto litri di latte di figa” “Doppia con pompino” “Lavata e riempita di sborra” “Coppia con lei assatanata e lui XXXL” "Straordinario sesso anale e pompino con due trans" e molte altre con titoli altrettanto chiari su quante cose si possono fare in serate e nottate di sesso senza freni nè remore ma solo una infinita voglia di godere.
“Possiamo vederne quante ne vogliamo ma ti dico subito che non voglio vedere quelle dove c'è anche quello stronzo che mi ha lasciato” mi disse con molta rabbia, Francesca.
“Ti capisco perfettamente, è una vera cattiveria quello che ha fatto ma credo che dovresti dare un taglio e continuare la tua vita di sempre” le disse Martina con affetto e dolcezza.
“Hai detto una cosa importantissima, sì un taglio. Infatti, se mi capita a tiro, glielo taglio alla base quel cazzo e poi lo butto nel cesso, stronzo che non merita altro!” e subito dopo aggiunse “Menomale che ci siete voi che mi state aiutando.”
Feci, allora, partire il primo video,e poi, a seguire anche gli altri nei quali mia zia, come pure Martina nei suoi, appariva alle prese con magnifici maschi iperdotati che, anche in tre la montavano contemporaneamente in tutti i buchi a disposizione.
Uno steso sotto di lei che le scopava la figa, un secondo dietro che le faceva il culo e un terzo, davati in piedi che le scopava la gola e dopo quasi tre quarti d'ora, le sborravano uno alla volta quantità esagerate di fiotti lunghi e densi di seme che lei buttava giù molto agevolmente, uno dietro l'altro senza neanche fermarsi un solo istante con inusitata avidità.
In altri, invece, la si vedeva alle prese con una bella donna, non più giovanissima, ma con un corpo strepitoso e sensuale mentre si leccavano e si succhiavano a vicenda davanti al marito/compagno della donna che la prendeva da dietro e la scopava con un ritmo incalzante mentre i gemiti delle due donne, si sommavano in un crescendo polifonico fino a diventare un unico grido nel momento le due venivano scosse da violenti e sincroni orgasmi, poi si giravano e si accovacciavano davanti al maschio con le lingue protese in avanti in attesa degli schizzi di sborra.
“Ti piacciono questi video?” mi chiese mia zia con una voce che tradiva tutta la sua eccitazione e la libidine che la stava impossessando al punto che lentamente già si stava titillando il clitoride.
“Mi piacciono molto, come del resto mi erano piaciuti quelli di Martina." risposi mentre lo sentivo già in piena erezione.
“Allora, sapete cosa vi dico? Al diavolo quello stronzo pezzo di merda. Voglio godermela ancora di più questa natura di grandissima puttana e troia che ho” e così dicendo si avventò nuovamente con la bocca sul mio cazzo.
“Dai, facciamolo godere questo ragazzo. La notte è ancora lunga e, se tu sei d'accordo gli diamo anche il nostro primo regalo, anche se un po' in anticipo ma sono sicurissima che gli piacerà!”
“Assolutamente d'accordo e, visto che siamo due grandissime troie, comportiamoci come tali!”
Mi sbocchinarono ancora per un buon quarto d'ora. Poi, dopo essersi fatte un cenno con la testa, si misero a quattro zampe sul letto l'una vicina all'altra, si abbassarono con il petto fino a toccare le lenzuola e inarcarono i fondoschiena mettendo bene in mostra i loro splendidi culi tondi e sodi.
“Questo è il nostro primo regalo che vogliamo farti, i nostri culi sono tutti per te.” mi dissero entrambe con grande eccitazione.
Allora dissi “Facciamo così. Tu zia, comincia a leccarle la figa mentre io ti scopo il culo e, dopo vi scambierete di ruolo. Trovo che sia più eccitante per tutti e tre, che ne pensate?”
“Sto ragazzo ha imparato molto in fretta come si fa ad eccitare femmine come noi e, soprattutto, vuole che entrambe godiamo sia di bocca che di culo. Sono certa che diventerà un grandissimo scopatore che farà la felicità di molte donne e ce l'ho sta dimostrando proprio in questo momento.” disse mia zia.
Martina, allora, si sedette sul letto davanti a Francesca e puntando i piedi sul materasso spalancò le cosce proprio davanti alla bocca di sua sorella che, immediatamente, si avventò sulla sua figa iniziando a leccarla in lungo e in largo fino ad arrivare al grosso clitoride che la puntava dritto in faccia.
Era giunto finalmente il momento che tutti i maschi sognano almeno una volta nella vita, quella meraviglia di culo di mia zia e il suo ano che si contraeva e si rilasciava come una bocca le cui labbra stanno aspettando un bacio e che per questo fremono in attesa del piacere che stanno per provare mi calamitarono fortemente e, allora, puntai la mia cappella appena dietro lo sfintere. Per un attimo la vidi chiaramente fremere in tutto il corpo, poi, girando la testa lateralmente mi esortò.
“Dai, entra. Non ti preoccupare, non mi farai male. Ne ho presi talmente tanti che è ben aperto.”
Feci un lungo respiro mentre la prendevo per i fianchi, poi, con un colpo deciso la mia cappella, che era diventata ancora più grossa per l'enorme eccitazione del momento, entrò nel foro seguita subito dopo da tutti e ventidue centimetri dell'asta.
Francesca emise un fortissimo gemito di piacere. “Che bel cazzo che hai, duro e grosso. Dai, fammi godere, sfondami e sbattimi con forza, fammelo sentire fino in fondo” disse scostandosi per un breve attimo dalla figa già bagnata di sua sorella.
Incominciai il mio andirivieni tra le sue visceri, prima lentamente facendoglielo sentire fino alle palle, poi, in modo sempre più ritmato sincronicamente con i gemiti delle due femmine sino ad aumentare sempre di più la velocità eccitato dai lunghissimi e affannati gemiti che entrambe si lasciavano sfuggire dalle labbra e con respiri affannati.
“Mi stai aprendo come una mela ma mi stai facendo impazzire di piacere. Rompimi il culo, sfondami, porco!” gridò mia zia un attimo prima prorompere entrambe in un secondo violentissimo orgasmo ed io non riuscendo più a trattenermi, eiaculai a più riprese dentro Francesca mentre Martina le inondava la faccia e la bocca spalancata con ripetuti getti di squirting.
Quando ci riprendemmo da quella intensa sessione di sesso, andammo tutti e tre nella stanza da bagno a fare la doccia per toglierci il sudore di cui eravamo zuppi e prepararci per il secondo round.
Ci divertimmo molto in quel box doccia nella quale, nonostante potesse ospitare al massimo due persone, decidemmo di entrare tutti, ilari per quanto avevamo appena fatto e desiderosi di stare ancora più vicini in quello spazio un po' angusto che ci costringeva a stare praticamente come sardine in una scatoletta, l'uno attaccato alle altre e viceversa.
Sentire i seni di Martina che spingevano sulla mia schiena mentre me la insaponava e, nello stesso tempo, sentire i capezzoli duri di Francesca sfiorarmi continuamente il torace mentre anche lei mi insaponava, mi dava un piacere sottile che, nel giro di pochissimo, si trasformò in una irrefrenabile eccitazione che mi procurò una nuova potente erezione che mia zia sentì subito sulla sua pancia e, guardandomi con occhi pieni di lussuria, lo prese con una mano.
“Guarda quanto è bello il mio Federico, ha un fisico sottile ma con un fondoschiena rotondo e durissimo che farebbe morire di invidia molte donne.” disse mentre mi passava entrambe le mani piene di bagnoschiuma sulle natiche e sulle cosce.
Poi, all'improvviso si accorse che Francesca stava per accovacciasi davanti a me “Ehi, sorellina ma che stai facendo. Ti è per caso scivolato di mano il flacone di bagnoschiuma oppure, grandissima troia ingorda, ti vuoi far scopare ancora un'altra volta?”
“Scusami, non ho resistito. Lo so che fra poco tocca a te ma lasciami solo un minuto per gustarmelo un po'” rispose mia zia con una voce strana che testimoniava che ce l'aveva già tutto in bocca.
Martina, allora, prese il sofffione della doccia, aprì l'acqua al massimo e, allungando la mano oltre il mio bacino, la inondò completamente per un bel po' di secondi, ridendo apertamente mentre le sfilava dalla bocca la mia asta. “Sei proprio una vacca, non hai alcun rispetto per la sorellina più piccola. Capisco che ti senti orfana del cazzo del tuo ex ma la notte è ancora lunga e ti farò godere io con la mia lingua mentre Fede mi incula.” disse con allegria mista a desiderio.
Finimmo, allora, di insaponarci a vicenda e a sciacquarci con potenti getti d'acqua. Poi, velocemente ci asciugammo i corpi e, altrettanto velocemente i capelli con il phon e subito ci precipitammo in camera da letto dove togliemmo le lenzuola che erano bagnate dei loro umori, dello squirting di Martina e della mia abbondante sborra e ci stendemmo sul letto pronti ed eccitatissimi.
Poi, Martina si mise a pecora ed iniziò a leccare la figa di Francesca che l'afferrò per la testa tenendola stretta tra le sue cosce.
“Dai Fede, fa' la stessa cosa che hai fatto a tua zia, prima. Fammelo sentire tutto, questo è il mio primo regalo per il tuo compleanno, il mio culo, pronto a ricevere il tuo bel cazzone! Fa' godere anche me come hai fatto con lei.”
Non me lo feci ripetere una seconda volta e le puntai la cappella all'ingresso del culo e diedi una decisa spinta.
Il suo ano offrì solo una piccola resistenza ma, dopo un solo attimo, lo vidi cedere velocemente consentendo a tutto il resto della mia asta di entrarle interamente fino allo scroto.
Martina, emise un forte mugolio ed io tornai quasi interamente indietro per poi riaffondarlo con una tale forza che subito risuonò il rumore delle mie cosce contro le sue natiche.
Poi, mi venne in mente un video in cui un grosso maschio, con un cazzone fuori misura se la stava scopando da sopra con i piedi poggiati ai lati dei suoi fianchi e, allora, salii sul letto, poggiai anch'io i piedi in quella posizione e dall'alto la penetrai, dapprima lentamente e subito dopo con maggiore frenesia e, evidentemente, quella posizione le piacque molto perché sentii un suo fortissimo gemito appena attutito dalla pienezza della sua bocca intenta a succhiare il clitoride di Francesca.
Andammo avanti così per una buona mezz'ora, tra gemiti affannati di tutti e tre intervallati solo da gridolini di piacere che ciascuno emetteva in continuazione fino a quando vidi Martina che aveva iniziato a tirare le cosce di sua sorella verso sé stessa e la zia che dava colpi col suo bacino in avanti e, quando avvertii che stavano per esplodere in uno dei loro incredibili e tumultuosi orgasmi, non resistetti più e sborrai proprio sul suo sfintere ma, dopo entrai nuovamente però con una facilità incredibile dovuta, da un lato, dalla grossa larghezza del foro aumentata a furia di montarla a lungo e, dall'altra, dall'effetto scivoloso prodotto dal primo getto di liquido seminale che sostava tra il dentro e il fuori dell'ano.
“Mi stai facendo di nuovo il culo e mi stai facendo impazzire di piacere con quel tuo grosso bastone. Continua, non ti fermare, sfondami come sanno fare i veri tori! Fammi vedere se riesci a sborrare di nuovo e allagami tutte le mie visceri!” mi esortò.
Quell'incitamento mi eccitò ancor di più. Visto da sopra il suo didietro era “semplicemente” spettacolare e sublime era il mio piacere nel sentirla gridare il suo piacere e allora, continuai a lungo il mio andirivieni nelle sue profondità in quella posizione così tanto animalesca che procurava una spirale di ulteriore eccitazione che, a sua volta, alimentava anche la sua.
Oramai, il mio cazzo si muoveva in avanti e indietro con una facilità estrema mentre la tenevo stretta per le spalle con entrambe le mani e, nello steso tempo, osservavo il viso di mia zia, stravolto dal piacere e con gli occhi socchiusi che accentuavano l'intensa goduria che stava provando sotto le infinite e lunghissime slinguate di Martina.
Ben presto, per l'enorme eccitazione che quel sesso a tre mi stava nuovamente procurando, la mia asta riprese un nuovo e più forte vigore e, allora, mi scatenai negli affondi sempre più veloci e, quando, Francesca allungò le sua braccia verso di me e mi afferrò per la mani stringendomi forte, ci guardammo con occhi pieni di libidine e lei quasi gridando esclamò “Dai Fede, scopala questa troia, sfondala, senti quanto sta godendo come una cagna come anch'io sto godendo per le sferzate della sua lingua?”
Poi, dando una veloce serie di colpi in avanti che portarono il grosso clitoride a scivolare avanti e indietro nella bocca di sua sorella, urlò ancora più forte tutta la sua lussuria “Siamo proprio due grandissime zoccole, affamate di cazzi e assetate di sborra ed io sto per godere di nuovo.” e dicendo questo, il suo grido si alzò fragorosamente nella stanza, seguito all'unisono da quello di Martina nel momento in cui le sborrai dentro per la seconda volta urlando anch'io senza più ritegno e, quando lo tirai tutto fuori, uno schizzo forte e lungo andò giusto a colpire il viso di mia zia che, immediatamente lo raccolse con le dita le infilò, a due a due, in bocca fino a non lasciare più niente fuori e pulendosele completamente con la lingua.
Quella esperienza di aver fatto sesso con quelle magnifiche femmine, mi rese felice al pensiero di quante ne avremmo ancora fatte nei giorni, nelle settimane e nei mesi successivi e, in quel momento presi completa coscienza che quello era il mondo fatto apposta per me e per il quale ero nato ma, sopra ogni cosa, che avevamo la stessa natura e che eravamo fatti l'uno per le altre, attratti dalla sensualità e sessualità che ci era propria e legati indissolubilmente dall'amore che ci accomunava.
Spossati da quella intensa sessione di sesso ma felici per essere stati capaci di procurarci così intensi momenti di piacere, ci assopimmo per non so quanto tempo, abbracciati tutti e tre con me nel mezzo e con Martina e Francesca che mi stringevano forte e, sembrava che fossero passati solo pochi minuti mentre, invece, quando gli occhi si riaprirono c'erano le primissime luci del nuovo giorno.
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