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Mia moglie e la sua prima gangbang.Cap.5 P.2


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
18.12.2024    |    726    |    2 8.7
"Sotto i potenti affondi della sua bocca che andava avanti e indietro dalla cappella alle mie palle sulle quali si soffermava spesso a leccarle con la punta..."
Mi addormentai quasi subito, perché ero stanchissimo dopo tutte quelle ore passate davanti al monitor della tele a vedere mia moglie ingroppata in continuazione da Matteo ma anche per tutte le sborrate che avevo fatto nel vederla penetrata più e più volte e sentirla mugolare, gemere e, infine, gridare di piacere per i numerosi orgasmi che aveva ripetutamente avuto.
Che bella che era Caterina e quanto appassionatamente aveva succhiato ed ingoiato decine e decine di fiotti che il suo amante le aveva sparato in gola ed ero stato talmente eccitato da quelle visioni che alla fine mi ero masturbato ancora una volta e, poi, leccato le mie dita piene della mia sborra e di cui ancora ne sentivo il sapore.
All'improvviso, sentii squillare il mio cellulare, era lei che mi stava chiamando.
Guardai l'orologio del comodino, erano le 10:15 ma non sentivo nulla e, allora, pensai che forse inavvertitamente, avesse pigiato sul mio numero e, perciò, stavo per uscire dalla telefonata quando la voce di Matteo mi disse: “Caterina, in questo momento, è sotto la doccia. Penso che ti farà piacere sentirla mentre me la scopo di nuovo senza che lei ne sappia nulla.”
“Ma lei lo sa che, appena tornata, la monterai anche stamattina?” chiesi.
“Certo che lo sa, anzi è stata proprio lei a chiedermi di ricominciare a fare sesso e non solo stamani ma anche per buona parte del primo pomeriggio perché ci tiene molto a dare tutta sé stessa alla gang bang e, soprattutto, alla tua presenza. Lo sai quanto ti ama e vuole farti felice! Ecco sta tornando, tu resta in linea e segati come fai di solito ma non grugnire troppo forte perché potrebbe sentirti.”
“Tranquillo, copro il microfono con un po' di scotch, così io potrò sentirvi e lei no. Trattamela bene perché se è vero che ci tiene molto a questa sua nuova esperienza, non, è comunque, né la tua né la loro puttana anche se è disposta a qualsiasi gioco e, perciò, si farà fare tutto ciò che la farà godere.”
“Eccomi, tesoro. Sono pronta a farmi scopare per tutta la mattinata e, poi, riprendiamo, nel primo pomeriggio. Che ne dici, ci colleghiamo col mio maritino?” la sentii dire a Matteo.
“Io direi che forse è meglio di no, non vorrei che si ecciti troppo e si masturbi tutte le volte che griderai per gli orgasmi che ti farò avere e, poi, stasera potrebbe essere esausto e non segarsi più.”
“Non posso che darti ragione. Mi dispiacerebbe vederlo in difficoltà, visto che andremo avanti per quasi tutta la notte e, quando torneremo a casa, desidero ringraziarlo a modo mio la mattina dopo e per tutta la giornata.” gli rispose Caterina.
“Sei una brava moglie e tuo marito è davvero un uomo fortunato ad avere una donna come te. Adesso vieni, però, e inizia a succhiarmelo per bene che, poi, ti faccio toccare il cielo con un dito.”
Evidentemente, Matteo aveva appoggiato lo smartphone molto vicino a lei perché, immediatamente, cominciai a sentire il rumore che provocava la sua bocca mentre andava avanti e indietro lungo l'intera asta del suo amante preferito ed erano, altrettanto chiari, i mugolii che lui emetteva in continuazione e, dopo qualche minuto, anche il rumore prodotto dal cazzo che le stava scopando la bocca piena di saliva, risuonò forte attraverso gli auricolari messi al massimo.
Ogni tanto, sentivo anche frequenti ma brevi conati di vomito da parte di Caterina, evidentemente causati dalle percussioni della punta del lungo cazzo sul fondo della gola che le martellava il cavo orale ritmicamente e in un crescendo di velocità dei colpi mentre, sicuramente, le teneva il capo fermo con entrambe le mani.
“Hai una bocca fenomenale, calda e totalmente piena di saliva. Vuoi che ti sborri subito in gola o ti piace di più che ti scopi con le gambe appoggiate sulle mie spalle?” chiese l'uomo con eccitazione.
Caterina non rispose ma, intuii che gli aveva fatto cenno che voleva essere riempita di sborra la bocca e, infatti, alla ripetizione sempre più veloce del rumore di bagnato, in breve, si associò quella di un grugnito animalesco dell'uomo che esplose più volte ad ogni fiotto di sborra sparatole in gola.
Immaginai, allora, che lei stesse ingoiando ripetutamente ma, dal rumore di bagnato che si stava presentando di nuovo, mi fece capire che Caterina continuava imperterrita a succhiarlo con forza.
Anch'io, per l'eccitazione di sentirla gemere e, con davanti agli occhi, l'immagine di ciò che stava succedendo come se fossi anch'io lì, sborrai tre lunghi fiotti del mio seme e, per l'ulteriore eccitazione nel “vederla” con la bocca piena, guardarlo negli occhi mentre continuava ad ingoiare, per un senso di vicinanza con lei, raccolsi gran parte della sborra con due dita e ingoiai pure io immaginando l'eccitazione che avrebbe investito Caterina nel vedermi succhiare insieme a lei tanti bei cazzi, bere entrambi lo stesso “nettare” e, poi, baciarci profondamente scambiandocelo tra noi due per sentirci ancora più uniti.
“Brava, sei diventata davvero esperta nei pompini e questo manderà in visibilio i mie amici quando ingoierai in tutto, almeno una trentina di copiosi fiotti in totale da parte di tutti noi. E' eccitante vedere quanto sei diventata troia, perciò, continua a succhiare fino a quando diventerà nuovamente duro. Poi, ti prenderò a gambe aperte e con i piedi sulle mie spalle e ti monterò a lungo fino a sentirti urlare per tutti gli orgasmi che ti faranno fremere l'intero corpo.”
Sapevo bene, ovviamente, che Caterina era ormai totalmente posseduta da una passione sfrenata per il sesso e che non le bastava più quello con un solo maschio ma quella così forte dedizione al cazzo che, se fosse stata per lei, lo avrebbe cercato tutti i giorni per lunghe sessioni di scopate in tutti i suoi buchi e non era affatto detto che non ci stesse già pensando, per un attimo, un solo attimo, mi fece preoccupare per la tenuta del nostro rapporto e che presto rischiavo di essere messo da parte pur continuando ad amarmi ed essere a me molto legata.
Ma tutto questo, non mi impedì di segarmi forsennatamente tutte le volte che, nelle due ore in cui la sentii mugolare, poi gemere e, infine, urlare per i numerosi orgasmi a cui arrivò, e che mi diedero la misura di quale fosse livello di troiaggine a cui era arrivata.
Poco dopo l'ultimo violentissimo orgasmo che l'aveva colta proprio mentre sempre più velocemente si impalava da sé e che mi portò a pensare che il suo buco oramai era diventato slabbrato e larghissimo giusto per poter ricevere quelli ben più grossi degli amici di Matteo, la sentii respirare con una interrotta serie di affanni ma, subito dopo, il collegamento audio si interruppe lasciandomi stremato sapendo che anche lei lo era ma sapevo anche che, nel pomeriggio avrebbero ripreso a farsi scopare per prepararsi alla nottata di sesso spinto che lei desiderava così ardentemente.
Non immaginavo, tuttavia, che Caterina mi chiamasse poco prima delle 13:30.
“Ciao tesoro, mi raccomando, arriva un'oretta prima che vengano gli amici di Matteo. Ho voglia di stare un po' con te, che tu mi tenga abbracciata stretta stretta e che mi baci con amore perché ho bisogno di sentirmi amata come solo tu riesci a fare” mi disse con voce stranamente incerta.
“Anch'io ho, in questo momento così importante per te, ma anche per me, che ci sentiamo uniti. Ti accarezzerò e ti bacerò con tutto l'amore che ho per te e ti tranquillizzerò se ne avrai bisogno.”
“Grazie amore mio, non sai quanto sia importante il tuo sostegno e sono sicura che anche tu sarai entusiasta nel vedermi alle prese con tanti maschi e mi inciterai a dare sempre di più per il tuo e il mio godimento. Sarà bellissimo vederti eccitato mentre mi scoperanno tre alla volta dopo che li avrò leccati e succhiati a lungo, accovacciata e circondata da tutti e sei e prima che si dia inizio alla monta che, mi auguro sia lunga, fino a quando, nuovamente accovacciata mi riempiranno, una volta, di tutta la sborra che mi scaricheranno in gola.” disse con evidente eccitazione.
“Cosa hai fatto di bello stamattina, sei uscita con Matteo o, forse, hai dormito fino a tardi?”
Con una sincerità disarmante ma anche significativa del rapporto di fiducia e sincerità con me, mi raccontò tutto quello che avevano fatto e che io avevo sentito in diretta nei minimi dettagli compreso le posizioni con cui Matteo se l'era scopata e tutti i numerosi orgasmi che aveva avuto.
“Pensa che mi ha sodomizzata tre volte e mi ha allargata talmente tanto che credo proprio che i suoi amici non avranno alcuna difficoltà ma, soprattutto io non avrò alcuna difficoltà a prenderli dietro. Almeno lo spero perché, da quello che lui mi ha raccontato, quelli hanno cazzi praticamente equini ma, con un po' di calma e una volta che il primo è entrato, anche gli altri non saranno un problema. Ti dispiace se mi scatenerò e farò tutto quello che avranno voglia di farmi?” chiese timidamente.
“Amore mio, solo all'idea di quello che ti faranno, sono già arrapato. E, poi, non è quello che vuoi?”
“Si tesoro, e lo farò anche per te e sarò felice nel vederti felice.” mi rispose.
“Lo farete anche nel pomeriggio?” azzardai.
“Sì, lo abbiamo già deciso. Spero solo che Matteo non arrivi a stasera già stremato e che rischi di non fare una bella figura con i suoi amici. Come sai è un grandissimo scopatore e hai già visto quello che riesce a fare e quante volte sborri fiumi di seme ma, se si stanca troppo...”
“Beh, dipenderà solo da te ma sono sicuro che ti desideri talmente tanto che ti scoperà alla grande.”
Non volli, però, sapere nulla di quello che avrebbero fatto quel pomeriggio e. perciò, mi preparai da mangiare e, dopo, uscii per una passeggiata in attesa che si facesse l'ora di andare a casa di Matteo.
Alle 21:15 citofonai e fu Caterina che mi aprì la porta di casa e mi apparve subito raggiante e ancora più bella del solito nel suo nuovo babydoll trasparentissimo e cortissimo che metteva in risalto le splendide gambe e sotto al quale un piccolissimo tanga, a malapena, copriva giusto il pube e dietro il filo era “intrappolato” dentro le sue perfette natiche tonde e sode mentre, nella parte alta, erano chiaramente visibili i seni con i capezzoli che quasi bucavano il leggerissimo tessuto.
“Che meraviglia che sei, tesoro.” dissi con crescente eccitazione mentre arrivava anche Matteo.
“Sì Adriano, è davvero una donna di straordinaria bellezza e me lo fa sempre indurire solo a guardarla. Sei un uomo fortunato ad avere vicino a te una donna così bella e, soprattutto, che è diventata una vera adoratrice del cazzo. Sapessi cosa è riuscita a fare sia stamattina che oggi pomeriggio, mi ha quasi sfiancato e non si è mai una sola volta tirata indietro tutte le volte e in tutte le posizioni in cui abbiamo fatto sesso e sono sicuro che sfiancherà anche tutti gli altri.” disse.
“Tesoro, sono talmente eccitata che ho il perizoma totalmente bagnato e ho molta voglia di te.” mi disse con una straordinaria luce mista a desiderio e lussuria negli occhi mentre si alzava sulla punta delle scarpe con tacco 12 e, con fare da assatanata di sesso e con la disinvoltura di una ormai esperta di seduzione, si passò la lingua sul labbro superiore mi porse la sua bocca per un bacio profondo e appassionato abbracciandomi forte e facendomi sentire i durissimi capezzoli che spingevano molto contro la mia camicia e, nel contempo, iniziò a slacciarmi la cintura dei pantaloni
A quel contatto, il mio cazzo, come sempre accadeva, diventò durissimo e, quando mi sfilò anche lo slip, mi guardò con amore e desiderio, poi si accovacciò davanti a me, lo prese con entrambe le mani e iniziò a leccarlo e succhiarlo con passione e dedizione fino ad ingoiarlo totalmente e farmi un sontuoso pompino a gola profonda.
Sotto i potenti affondi della sua bocca che andava avanti e indietro dalla cappella alle mie palle sulle quali si soffermava spesso a leccarle con la punta della lingua pur avendo l'intera asta nelle sue fauci, pensai che era diventata una vera super esperta femmina votata al sesso e al piacere del/dei suoi partner e che, perciò, volesse essere sicura di fare una prestazione che oltrepassasse tutti gli attuali limiti per puntare sempre più in alto con tutti i maschi che sarebbero arrivati a breve.
Matteo, nel frattempo, si era eccitato moltissimo e, toltosi il kimono che aveva, rimase nudo con il cazzo che puntava dritto in alto.
Si avvicinò a Caterina mentre lei continuava a succhiare come una indemoniata e guardandomi, dal basso, mi sorrideva con amore ogni volta che la sua bocca tornava appena sopra la mia cappella, le appoggiò la mano sulla spalla e le disse. “Dai bella zoccolona, alzati che io ed Adriano ti apriamo un po' giusto per tenerti ben pronta per stanotte.
Poi, si stese sul letto e tenne con una mano ben ferma la sua verga sulla quale mia moglie, con un colpo deciso del bacino verso il basso, la fece sparire totalmente dentro la sua figa e, quando arrivò fino alle palle del suo amante, un forte gemito di piacere si propagò nell'intera stanza da letto, poi abbassò il seno sul suo torace e alzò quanto più poteva il suo bacino per prendere anche il mio.
Non aspettavo altro, avevo davanti a i miei occhi le sue cosce oscenamente aperte e dovevo decidere de scoparla anch'io in figa o direttamente nel culo.
Optai per la prima opzione, avvicinai la mia cappella all'ingresso della vagina, già ampiamente occupata dal grosso cazzo di Matteo ed entrai con decisione pure io.
Il gemito di Caterina si trasformò subito in un grido di piacere, perché era la prima volta che ne prendeva due contemporaneamente e, quindi, anche per il desiderio di provare anche questa nuova esperienza o forse per il fatto che i nostri cazzi erano di dimensioni XXLL o forse ancora perché era già col pensiero al momento in cui ne avrebbe preso uno, e perché no, anche due dei maschi Latini che come ci aveva detto Matteo, andavano dai 23 ai 25 cm.
La scopammo sincronizzando i nostri affondi, aiutati anche dal movimento in su e giù del suo bacino, per quasi un quarto d'ora e lei arrivò a due orgasmi che la fecero letteralmente urlare per l'immenso piacere che stava provando.
Poi, mi scostai, appoggiai la mia cappella davanti al suo sfintere ed entrai con un colpo di reni potente dentro di lei che, come prima risposta al mio ingresso nel suo culo, inarcò la schiena ed emise un nuovo e lunghissimo gemito.
“Dai tesoro, sfondami!” mi esortò con enfasi ed io, allora, la montai come una toro che monta la sua vacca e sentendo, ad ogni affondo, la mia asta che strusciava su quella di Matteo che le martellava la figa con velocità crescente.
Urlò per tutto il tempo in cui la montammo e per due volte consecutive arrivò ad altrettanti violenti orgasmi prima di staccarsi da Matteo e restando col mio cazzo dentro il suo culo, si avventò su quello del suo maschio preferito e lo pompò con la bocca fino a quando, tutti e due, sborrammo in contemporanea, lui dentro la sua assetata bocca ed io dentro le sue visceri.
Restammo per qualche minuto, io ancora dentro il suo intestino mentre rivoli di sborra uscivano dal suo sfintere a causa dei potenti affondi che continuai ad infliggerle e lei intenta ad ingoiare tutti fiotti che Matteo le sparò a più riprese in bocca e, subito dopo, a ripulirne la cappella fino a lasciarla pulita e lucida. Poi, si avvicinò a me, aprì la bocca con ancora un bel po' di sborra sulla lingua, e mi disse con un sorriso malizioso “Ti va di sentirne il sapore?”
La mia risposta fu che accostai la mia bocca alla sua, lei mi baciò di nuovo profondamente e spinse con la lingua quasi tutta la sborra che aveva. Era densa e devo dire che fu molto eccitante sentirla sulla mia lingua e, quando mi disse di buttarla giù, non ci pensai due volte e la ingoiai tutta.
“Bene, amore mio. Adesso abbiamo anche un'altra cosa che ci unisce profondamente e, stanotte, prenderai un bel po' di schizzi anche tu e ci baceremo ancora e così faremo anche in futuro. Ti amo”
Gli ospiti iniziarono ad arrivare che erano le 22:10 e, appena dopo aver citofonato, Caterina andò nella seconda camera da letto in attesa che tutti fossero arrivati per poi uscire ed iniziare la serata.
Nel giro di venti minuti, il salotto era già pieno di sei maschi più me e, come ci aveva detto Matteo, erano tutti bellissimi, alti, muscolosi e con dei pacchi che mi parvero parecchio grossi.
In particolare, però, i due Latini mi sembrarono i più dotati i assoluto e, infatti, dopo i convenevoli di rito, Matteo li guidò nella camera da letto dove si spogliarono nudi e quello che avevo intuito si rivelò essere corretto perché quello che aveva la dotazione più “piccola” era già intorno ai 21-22 cm mentre gli altri tre, Latini compresi, si andava dai 23 fino ai 25 centimetri e tutti abbondantemente larghi e con cappelle anche più larghe delle singole aste.
In attesa dell'arrivo di Caterina, montai, in posizione strategica intorno al letto, ben due macchine fotografiche ad altissima definizione e le collegai con il monitor di 60” in modo che tutti potessero vedere la monta anche se, devo dire, difficilmente si sarebbero voltati a guardare intenti, come sicuramente sarebbero stati, a scopare mia moglie senza fermarsi un solo istante.
Pazienza, pensai, vorrà dire che me le godrò da solo!
Caterina, entrò qualche minuto dopo. Si era rimessa bene dalla scopata che le avevamo fatto io e Matteo e mi sembrò che fosse ancora più bella, più sexy e molto desiderabile e questo fu confermato dai visi estasiati di tutti e da qualche “Wow! Che figona straordinaria. Ragazzi ci divertiremo un mondo stasera e fino a tarda notte. E chi se la lascia sfuggire una così!” e quasi subito si misero in cerchio intorno a lei che si era appena accovacciata con addosso soltanto un reggiseno sexy hot formato da sole string e, quindi, con i due seni che fuoriuscivano totalmente, un micro perizoma e da un paio di sandali con tacchi altissimi.
Per un attimo mi guardò e sillabò con le labbra “Ti amo”.
Poi, tirato un sospiro appena percettibile, allungò le mani sui primi due bastoni di carne e iniziò a leccarli e succhiarli alternandoli uno dopo l'altro fino a fare il giro completo e rifacendone subito un secondo mentre quattro mani le accarezzavano lussuriosamente i seni e i capezzoli mentre una quinta mano le palpava il culo ed una sesta le titillava il clitoride.
Ben presto, a turno, i maschioni presero a scoparle la gola e lei, ad ogni affondo di quei grossi bastoni di carne, aveva continui conati di vomito ma stoicamente continuava a riceverli a bocca spalancata mentre il rumore degli stantuffi in quella bocca piena di saliva, si spandeva nella stanza.
Poi, quattro mani la presero per le gambe e le ascelle e la depositarono sul letto su cui era stato posta una grande tela cerata per evitare che il letto si impregnasse degli umori che le colavano giù per le cosce e della sborrata finale che, tutti e sei, le avrebbero alla fine scaricata direttamente in bocca con lei, eventualmente, distesa a pancia in su.
Nel frattempo, però, pur stesa Caterina continuava a succhiare cazzi in un crescendo di eccitazione di tutti i partecipanti a partire da lei mentre uno dei due Latini, dopo averle spalancato le gambe e averle appoggiate sulle proprie spalle, senza troppo preamboli la penetrò fino alle palle.
Ad uno ad uno, tutti si fecero un giro nella figa ormai già bagnatissima e lei, ad ogni penetrazione che riceveva, mugolava come una cagnetta in calore pur continuando a succhiare cazzi su cazzi..
Quando, il primo giro terminò, l'altro Latino iniziò a leccarle la figa e poi il clitoride mentre altri due le succhiavano con forza i capezzoli e con lei sempre a ingoiare ogni cazzo che le si avvicinava alla bocca fino a quando, la girarono a pecorina sul letto e mentre un uomo con fisico imponente, era steso sotto di lei e intento a sua volta, a leccarle e succhiarle il clitoride, l'altro Latino, con un fisico scultoreo e un bastone di almeno 24 cm, dopo averle cosparsa una copiosa quantità di lubrificante intorno all'ano e, subito dopo, altrettanto gel dentro il retto fin dove riuscivano ad arrivare, prima due e poi tre lunghe dita color ebano, le puntò la grossa nera cappella all'ingresso e, con una poderosa spinta entrò.
Vedere sullo schermo, l'ano di Caterina schiantarsi sotto quella potente spinta e aprirsi totalmente come un fiore sotto i raggi del sole del primo mattino e sentire il grido della mia donna nel momento in cui la grossa cappella lo trapassava, mi procurò una fortissima eccitazione e, tirato fuori il mio cazzo, cominciai a masturbarmi prima lentamente e, poi, ad ogni lamento di iniziale dolore e, poco alla volta, del susseguirsi di gemiti di piacere quando le palle dell'uomo sbatterono violentemente contro le natiche di quella femmina che era diventata una vera vacca da monta e, soprattutto, quando l'enorme palo di carne cominciò ad andare sempre più velocemente e sempre più in profondità, non riuscii più a trattenermi e sborrai una serie di schizzi che andarono verso l'alto per poi ricadere sulla mai pancia.
Caterina, continuava ad essere scossa da violenti orgasmi sia per la lingua che le martellava, senza sosta, il clitoride e sia per quell'esagerato bastone di carne che le percuoteva incessantemente le visceri nel mentre Matteo continuava a scoparle la gola con possenti colpi.
Presto i gemiti di tutti i partecipanti si unirono a quelli di mia moglie che, ormai sembrava in estasi, ed echeggiarono a lungo nella stanza e il clou fu raggiunto quando uno dopo l'altro se la inchiappettarono aprendole a dismisura l'ano ma, soprattutto, quando arrivò da ultimo il più dotato di tutti che con i suoi 25 cm e larghissimo glielo schiantò ancora di più facendolo diventare un buco talmente largo e perfettamente rotondo che si poteva vedere il primissimo interno del retto mentre il resto era al buio totale.
Poi, due alla volta, uno steso sul letto con lei sopra che si era calata velocemente sulla sua asta, un secondo che l'aveva nuovamente penetrata dietro e tutti gli altri che a turno si alternavano a scoparle la gola, la portarono ad una serie di ravvicinati orgasmi sia vaginali che anali.
Si ripeterono tre volte di seguito, in quella composizione, dandosi il cambio ma sempre con i pali di carne dritti come fusi e ancora durissimi mentre Caterina non smise un solo attimo di gemere ed emettere gridolini misti a continui respiri affannosi ad ogni penetrazione delle nerborute aste che con ritmo incessante andavano avanti e indietro dentro tutti i suoi buchi.
Verso la fine della generale montata e dopo l'ennesima serie di pluriorgasmi che si susseguirono ininterrottamente, molti dei bull che la percuotevano senza sosta ormai da più di un'ora, iniziarono a dare i primi chiari segnali di essere in procinto di sborrare.
Caterina, allora, si accovacciò nuovamente con la bocca spalancata e la lingua di fuori in attesa del “premio” finale che sarebbe stato il perfetto completamento della straordinaria montata.
Il primo a scaricarle una bordata di fiotti in bocca fu proprio Matteo che, più eccitato del solito, le appoggiò la cappella sulla lingua riempendola di cinque/sei schizzi e, poi, prendendola per la nuca, glielo infilò fino in gola per completare l'opera.
Caterina, perciò, fu “costretta” ad ingoiare tutta la grande quantità seme mentre altri schizzi, ben più profondi, la arrivavano a battere direttamente sul fondo della gola.
Neanche il tempo di finire di ingoiare che tutti gli altri, uno ad uno, scaricarono anche la loro sulla lingua di nuovo protesa in avanti ma, stavolta, Caterina non la ingoiò tenendola tutta in bella vista fino ad avere la bocca totalmente piena e, girando la testa verso la telecamera, me la mostrò.
Fu una visone spettacolare quella che mi si presentò in primo piano sul monitor e, non riuscendo più a trattenermi, anch'io sborrai numerosi schizzi in perfetta sincronia con l'immagine di lei che, chiusa la bocca, provvedeva ad ingoiare interamente il lago di sborra che le si era formato sulla lingua e che stava già strabordando ai lati delle labbra con rivoli che scendevano lungo il mento.
All'improvviso, dopo aver ripulito ad uno ad uno tutti i cazzi che, in tre casi ancora stavano spruzzando gli ultimi fiotti, si alzò e, pur con passo un po' incerto, peraltro comprensibile dopo essere stata per oltre un'ora a prenderli senza soluzione di continuità, si avvicinò a me e, come già aveva fatto qualche ora prima, mi offrì la bocca ed io, facendo la stessa cosa che avevo già fatto, unii la mia bocca alla sua in un profondo baciò e ricevendo gran parte della sborra che mi passò mentre, con amore, mi stringeva a sé.
“Amore mio” mi disse quando anch'io la ingoiai e aggiungendo subito dopo “E' stata un'esperienza straordinaria. Mai avrei pensato che potesse essere così eccitante e, forse, mi sono lasciata un po' andare ma, credimi, ne è valsa la pena e lo rifarei già subito. Sono stata brava, secondo te?”
“Non sei stata brava, sei stata “semplicemente” bravissima. Sono fiero di avere una moglie come te.” le risposi e, contemporaneamente, l'abbracciai stretta a me con forza.
Si erano fatte le 23:35, organizzammo una spaghettata e bevemmo due bottiglie di ottimo vino e, quando finimmo di magiare e bere, Caterina, dopo essere andata a fare una doccia, ci raggiunse nel salotto dove stavamo chiacchierando in allegria e, ognuno dei partecipanti, magnificava la bellezza e, soprattutto, la resistenza e la passione che lei aveva mostrato ogni secondo della montata e, quando entrò, esclamò “Ehi ragazzi, miei prodi scopatori, sappiate che ho ancora voglia di tutti voi. Che ne dite, ci facciamo un altro giro?”
Matteo ed uno dei Latini, grande e grosso e che aveva sborrato molto più degli altri dopo averle aperto il culo ancora di più, grazie alle enormi dimensioni della sua dotazione nera come la pece, la presero letteralmente in braccio e andarono verso la camera da letto seguiti da tutti gli altri.
Se la scoparono, allora, infinite volte, in tutte le posizioni, singolarmente o tre alla volta e lei, per tutto il tempo, gemette, e urlò ad ogni orgasmo e, nuovamente bevve tutto quello che ricevette direttamente in bocca e in gola e, quando, tutti furono ripuliti a fondo dalla lingua serpentina di Caterina, il monitor segnava le 3:25 di notte e, quando il rosso dell'alba iniziò ad apparire tra i lontani alberi, se ne andarono ripromettendosi di rifarlo ogni volta che lei avesse voluto.
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