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Yara.Venerdì, primo giorno.La rottura.Cp.4 P2


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
22.09.2024    |    3.457    |    20 9.8
"Quella saliva, mi diede un momento di frescura e di crescente piacere, così forte che mi uscì un mugolio molto femminile che mi durò fino a quando avvertii..."
Stavo quasi per sdraiarmi su uno dei due lettini di prua, quando mi accorsi che non avevo preso la borsa da spiaggia e, soprattutto la crema abbronzante con protezione 50 che che mi era assolutamente indispensabile, perché era il primo giorno che prendevo il sole, quel giorno particolarmente forte e, comunque, non era la stessa cosa prenderlo su una spiaggia che in mare aperto e, in particolare, completamente nuda.
Perciò, un po' infastodita per questa mia dimenticanza, mi dovetti alzare e rifare a ritroso, tutto il tragitto che avevo fatto solo una decina di minuti prima.
Incrociai di nuovo il cuoco che mi squadrò dalla cima dei capelli alle dita dei piedi senza, però, mancare di soffermare il suo sguardo sulle mie tette ed emettendo un sonoro sospiro che la diceva lunga su quello avrebbe voluto fare con me.
Poi, ritornò sulla terra e disse, quasi sussurrando “Cara signorina, non ho potuto portare in coperta i drink perché la signora sta nella sua cabina con Samuel, il mozzo, che, credo di aver capito, le sta sistemando l'entrata...del box doccia.
Pensi, che, nonostante tutte le volte che gliela ha sistemata nelle scorse settimane, continua ad essere chiamato, tutti i giorni e spesso addirittura anche due o tre volte nello stesso giorno, ad andare nella sua camera per darle una nuova "sistematina.” concluse con un sorrisetto molto malizioso.
Non sapendo cosa dire, non risposi e mi limitai a fargli anch'io un sorrisetto e, subito dopo, proseguii per la mia cabina.
Stavo per aprire la porta quando mi arrivarono all'orecchio una serie di mugolii abbastanza chiari e ritmati provenienti dalla camera di M. e S. e che, ben presto si trasformarono in gemiti inframmezzati da respiri affannosi mentre un rumore, uguale a quello che avevo sentito durante le deflorazioni delle mie amiche in villa da parte delle trans e, in un caso, anche dei collaboratori del "Professore", Augustin e Malik che, dopo averle ben aperte le avevano scopate a lungo con crescente velocità e ad ogni affondo si levava il rumore secco delle loro palle contro le natiche delle ragazze, finalmente trans complete.
“Ecco, è come avevo intuito e come poi mi era stato chiaramente fatto capire da lei stessa mentre parlava col mozzo dieci minuti fa e come mi aveva fatto chiaramente intendere anche il cuoco, la signora in questo momento si sta facendo fare il culo da quello splendido stallone, altro che box doccia. Beata lei!” pensai mentre il cuore mi batteva forte nel petto.
Giusto il tempo di prendere la borsa e darmi una guardatina veloce allo specchio, che dalla porta affianco arrivò, attraverso la mia ancora aperta, la voce inconfondibile di S. che gridava “Dai, continua! Non ti fermare, più forte, più forte! Porco, mi stai spaccando il culo! Continua, cazzo! Fammi di nuovo godere col tuo instancabile cazzone!” seguito, subito dopo, da un grido ancora più forte che, evidentemente segnava l'arrivo di un suo potentissimo orgasmo.
“Deve essere davvero una grandissima troia quella donna, praticamente si scopa tutto l'equipaggio e, sono certa che, impazzirà appena glielo ficcherò anch'io e non solo nel culo.” dissi tra me e me.
Tornai in coperta per stendermi finalmente a prendere il sole ma, quando mi girai, vidi M. seduto su uno dei divani del salone.
Mi vide e sorridendomi mi invitò ad andare da lui, perciò mi sedetti al suo fianco e, volutamente per dargli un assaggio visivo di com'ero ero fatta, aprii il copricostume quel tanto che bastava e, accavallando le gambe, le misi davanti al suo sguardo scoperte fino all'inguine.
Poi, scostai anche la parte di sopra del copricostume e ne uscirono le grosse tette nude con gli scuri capezzoli circondati dalle larghe areole ancora più scure e di cui andavo fiera.
Vidi M. sgranare gli occhi “Che meraviglia di femmina che sei ed anche mia moglie ha detto la stessa cosa.
Credo tu l'abbia già capito, è una femmina talmente infoiata e vogliosa di grossi calibri che non riesce a passare un solo giorno senza farsi scopare oltre che da me, anche dal personale di bordo e, spesso, anche da tutti e tre insieme.
Spera solo che tu abbia un cazzo di almeno 22 centimetri e, se è così, vedrai che non ti lascerà dormire per un' intera notte fino a quando non sarà esausta dopo averla scopata in tutti i buchi.” disse con una leggera eccitazione nella voce.
“Quindi lei è a conoscenza di questa natura di sua moglie?” gli chiesi con curiosità non conoscendo ancora il mondo cuckold.
“Certo! E' sempre stata così, o meglio, nei primi due anni di matrimonio scopavamo come conigli ed eravamo felici della nostra comune passione sessuale ma un giorno, all'improvviso, mi disse che non le bastavo più e che voleva essere lasciata libera di dare sfogo alla sua natura di cagna continuamente in calore.”
“E tu cosa hai fatto?” chiesi con crescente interesse.
“Ero di fronte a due sole alternative, lasciarla libera di seguire la sua lussuria o farla restare con me che accettavo, per amore per lei, che lo facesse anche con altri. E, se stiamo ancora insieme, ti sarà chiara la mia scelta.” disse.
“Credo che tu abbia fatto la scelta giusta per te ma anche per lei e credo che questo spieghi anche il perché sono qui, o sbaglio?” gli chiesi per tastare il terreno su cui mi stavo muovendo.
“Non sbagli e, se devo essere sincero fino in fondo, ti dico che mi piacerà molto vedervi in azione ma solo dopo che, secondo i patti, ti sarai fatta sverginare da me perché è rarissimo poterlo fare ad una splendida femmina come te e, soprattutto, ancora vergine. Dopo, mi siederò su una poltrona e tu me la farai godere in tutti i modi che lei desidera perché, come ti ho detto, non ha alcun limite né riguardo a dove prenderlo e né per quanto tempo e ti leccherà e ti succhierà il cazzo per fartelo tornare duro per ricominciare daccapo e, questo, anche sette/otto volte in una notte.
“Sono qui per questo e non deluderò né te e né tua moglie e se ti va di vederlo, per sincerarti che le misure vanno bene, devi solo dirmelo” gli dissi per l'orgoglio di fargli vedere quanto era grosso.
“Ok, Tanto qui siamo soli e se anche ci stesse qualcuno dell'equipaggio, non stare a preoccuparti, sanno che sei una trans e non sono certo dei pivellini che non hanno mai visto un cazzo.”
Allora, mi alzai lentamente dal divano mentre lo guardavo fisso negli occhi, poi, con grazia e qualche moina, lentamente mi sfilai il tanga dandogli le spalle.
“Che magnifico culo! Sarà un immenso piacere per me essere io a rompertelo!” esclamò eccitatissimo.
Allora, da ferma in piedi, cominciai a muovermi sinuosamente in una danza lenta, muovendo i fianchi e soprattutto, il fondoschiena, per farlo volutamente eccitare ancor di più ”Ti piace davvero tanto?” chiesi girando leggermente il capo di lato.
“Mi fa impazzire, il tuo culo è uno vero splendore. Te le leccherò a lungo mentre starai a pecorina sul letto e mia moglie si ecciterà nel vedere il tuo bellissimo fiorellino aprirsi proprio come un fiore, sotto la spinta della mia cappella e urlerà di piacere per l'orgasmo a cui arriverà masturbandosi con le dita il clitoride.
E, nel momento in cui vedrà la mia cappella entrare e avanzare fino allo scroto, rendendoti una completa femmina, stai sicura che dopo, anche a lei piacerà sfondartelo col suo grosso e nodoso strap-on nero di 22x 4 centimetri."
Allora mi girai con le gambe ancora ben chiuse che nascondevano il mio bastone di carne, mi bagnai di saliva i polpastrelli dei medi di entrambe le mani ed iniziai a farli roteare sui grossi e duri capezzoli e, continuando nei movimenti della "danza", spalancai velocemente le cosce ed immediatamente, il mio bastone di carne, uscì.
“Wow! Ma...è davvero enorme già a riposo, immagino quanto sarà grosso in piena erezione! Mia moglie di certo impazzirà quando glielo farai sentire dentro in tutta la sua lunghezza e larghezza. “ esclamò al massimo dell'eccitazione.
“Farò del mio meglio per soddisfare tutte le vostre voglie ed anche per ricambiare la vostra grande generosità con una performance che spero lasci il segno nei vostri ricordi”. gli risposi tenendo ben stretto il mio cazzone diventato durissimo.
“Con questa grossa premessa, stai sicura che giocheremo spesso, magari non ogni fine settimana ma sempre con un significativo regalo proporzionato a quante volte ci farai godere.” rispose quasi con la bava alla bocca.
Poi, dopo una breve pausa, aggiunse “Mi stavo chiedendo se ti andrebbe, nel caso che mia moglie lo desiderasse, scoparla insieme agli uomini dell'equipaggio. Che ne dici? Sarebbe un magnifico regalo per il suo compleanno tra un mese”
“Non ho alcuna remora a farlo e penso che potrebbe essere anche un piacevolissima esperienza ma, il nostro accordo, si riferiva solo a noi tre.” gli risposi con garbo ma con tono deciso.
“Certo, è esatto, però confido nella tua voglia di fare nuove esperienze e perciò, nel caso in cui i ragazzi avessero una grandissima voglia di te e di mia moglie insieme, magari potrei aggiungere ulteriori 10 mila dollari americani al contributo dei 40 mila già accreditati alla Fondazione “Un sogno da realizzare” creata dal “Professore” molti anni fa.
“Penso che la Fondazione, sarebbe molto felice di ricevere una somma così cospicua.” risposi con occhi sorridenti e maliziosi.
“Bene!” esclamò M. e aggiunse “Adesso scusami ma voglio andare a vedere a che punto sta S.”
Rimasta sola, andai al lettino, mi sfilai il copricostume, mi spalmai di crema abbronzante su tutto il corpo, poi, mi spalmai quella per il viso e, infine, mi stesi al sole cocente della giornata.
S. arrivò dopo una quindicina di minuti, con i capelli ancora bagnati per la doccia che sicuramente aveva fatto dopo la scopata, si tolse a sua volta il bellissimo e, sicuramente, costosissimo, copricostume e iniziò anche lei a spalmarsi di crema.
In quel momento mi accorsi che era davvero una splendida donna e non solo di viso, dl almeno 15 anni più giovane di M., un bel seno più o meno della mia misura e ben sodo, frutto sicuramente di qualche intervento di qualche chirurgo molto abile che, probabilmente le aveva rifatto anche il culo e, secondo me, visto che era una grandissima troia, se lo era anche scopato.
“Cara, saresti così gentile da spalmarmi la crema sulla schiena e, magari, anche più giù?” chiese.
L'aiutai, allora, a sfilarsi il pezzo di sotto del costume e iniziai a far scorrere le mie mani a partire dalle spalle, poi, lungo la schiena fino ad arrivare ai glutei.
“Oh, che bello, sei proprio una bravissima massaggiatrice.” disse insieme ad un leggero mugolio di piacere che, quando le mie mani arrivarono nell'incavo delle cosce, si trasformò in un lungo gemito.
Poi, come se si ricordasse solo in quel momento “Ma forse non hai potuto spalmarti la crema dietro, se vuoi te lo faccio io e se toglii quel bel tanga che hai te la spalmo anche sui glutei” mi disse con il contenitore della crema già in mano.
“Ho capito, ha voglia di vedere il mio cazzo.” pensai e “Sì, certo, però aiutami a toglierlo.” le risposi.
Si inginocchiò dietro di me, prese il bordo del tanga con entrambe la mani ed iniziò ad abbassarlo ma un po' per le dimensioni delle mie natiche e molto di più per quelle del mio bastone, che opportunamente avevo estratto poco prima e che ora era in piena erezione per l'eccitazione del momento, non fu facilissimo sfilarlo ma ci riuscimmo lo stesso, grazie ai movimenti in su e giù del mio bacino e, poi, girandomi in posizione supina muovendomi di nuovo per facilitarla nel compito.
Quando, finalmente, il tanga si mosse più in giù fino a liberare l'intero bacino e il mio bestione di carne uscì, un lampo di meraviglia mista a libidine brillò nei suoi occhi.
“Tesoro, ho voglia di te e di questo cazzo davvero molto fuori norma. Già mi sta salendo la libidine al pensiero del sesso sfrenato che faremo per tutta la notte e più volte.” mi sussurrò con eccitazione e lussuria nella voce.
“Dammi solo il tempo di riprendermi dall'essere stata sverginata da tuo marito e ti farò impazzire dal piacere ovunque vorrai che te lo infili.” le risposi e lei cominciò ad accarezzarlo tastandone la durezza e le dimensioni “Sì, ne sono sicura ma, stai anche tu sicura che pure io ti farò godere e lo potrai capire dai numerosi orgasmi a cui mi porterai ed io lo saprò da quante volte riuscirai a schizzare fiotti di sborra ovunque vorrai.” rispose con ulteriore lussuria nella voce.
Un paio di ore dopo, ci alzammo per andare a fare la doccia e prepararci per il pranzo che sarebbe stato servito alle 13:00 e, ritornate puntualissime, ci sedemmo a tavola.
Il pranzo fu buonissimo, tutte cose leggere e gustose che il cuoco aveva preparato e venne servito da Samuel con inaspettata capacità di provetto cameriere di sala, efficiente e silenzioso come si conviene ad un elevato livello di qualità proprio della classe sociale di appartenenza di M. e S.
A tavola, oltre a noi tre, c'era anche il comandante, un uomo simpatico, molto elegante nella sua uniforme e, soprattutto, un “piacione” galante sia con me che con S. e, dal suo aplomb, si capiva perfettamente che, al di là del rapporto con i suoi datori di lavoro, tra di loro c'era un rapporto molto intimo ma era anche del tutto lampante che fosse molto interessato anche me.
Attraverso i suoi sguardi che, durante tutto il tempo che fummo a tavola mi lanciava, capii che la sensazione che avevo provato quando mi era stato presentato, era corretta, lui attratto da me e, questo, ovviamente, non sfuggì né a M. e né a S. che comunque mi sembrarono molto tranquilli, sorridenti e ciarlieri, cosa che mi confermò ancora una volta che anche lui si scopava S. con totale approvazione di M. che, secondo me, amava di certo assistere alle performance della moglie.
Samuel, invece, fu inappuntabile nel suo compito di servire a tavola ma, spesso, quando posava o cambiava i piatti ad S. le dava veloci sguardi e, un paio di volte, in qui fugaci momenti, aveva leggermente strusciato il braccio lungo quello della donna mentre, però, contemporaneamente, guardava anche me con insistenza con occhi che, avvertivo fossero di analogo desiderio.
Finito il pranzo, il Comandante dovette tornare a svolgere il suo lavoro e Samuel scese di sotto ad aiutare il cuoco a lavare e sistemare le stoviglie, così io e S., riprese le borse da mare dalle cabine tornammo a stenderci al sole ma, stavolta, col piacere di stare a chiacchierare l'una vicina all'altra come vecchie amiche, in serenità e in allegria ma anche con desiderio e complicità.
Finalmente, arrivò la sera e di nuovo tutti e quattro ci ritrovammo a cena ma, a parte il Comandante che continuava a fare il “piacione” apertamente con me, lo stato d'animo di noi tre era piuttosto diverso da quello che era stato a pranzo ed era quasi palpabile il fatto che le nostre menti erano altrove.
La mia, costantemente impegnata dal pensiero che il mio sogno stava per completarsi ad opera di M. ma che, tuttavia, mi dava due antitetiche sensazioni, una che speravo che sarebbe stato non troppo doloroso e l'altra, invece, che quella rottura del culo la desideravo con tutta me stessa e che erano anni che desideravo che accadesse.
Quella di M., invece, erano occupata dalla fortissima eccitazione al pensiero che avrebbe deflorato una vergine e quella di S. che avrebbe completato l'opera con il suo strap on mentre il marito sarebbe stato ad assistere ma anche dall'eccitazione, già alle stelle, di essere a sua volta scopata da me la gola, la figa e, soprattutto, che glielo avrei infilato nel suo bel culo.
Perciò, alle 22:15, ci recammo nella loro spaziosa e lussuosissima camera con un grande specchio alla parete ed uno, ancora più grande, al soffitto che ci avrebbero consentito di guardarci da molto vicino mentre facevamo sesso e che sicuramente avrebbe amplificato l'eccitazione di tutti e tre.
Quando entrammo, notai subito un treppiede, a meno di un metro dal letto, dotato di una fotocamera digitale di ultima generazione che avrebbe immortalato, soprattutto, la rottura del mio culo e, a seguire, tutte le altre successive scene di sesso.
“Spero che tu non sia contraria a fare il video.” mi disse M. mentre si spogliava.
“Non ho nulla in contrario, sono una professionista e un video, fatto bene e con immagini ravvicinate, mi può dare solo più visibilità e, se poi può servire anche a voi, ancora meglio.”
“Benissimo” esclamò S. mentre si toglieva la minigonna quasi inguinale e la camicetta restando con il solo perizoman e mi resi conto, per la prima volta, quanto fosse una strafiga su scarpe tacco 15 che rendevano il suo già bellissimo culo, ancora più bello e invitante mentre il prosperoso seno nudo confermavano la sua troiaggine ma ebbi anche la sensazione che potesse essere una dominatrice che avrebbe fatto di me la sua schiava da scopare con forza e completamente ai suoi ordini.
S: cominciò subito a leccarmi e succhiarmi i capezzoli, diventati durissimi per l'eccitazione e M. a palparmi le natiche mentre i primi mugolii di tutti e tre iniziarono ad alzarsi nella stanza.
Poi, lentamente S. mi si accovacciò davanti e in un baleno la sua bocca passò dalla cappella ad oltre la metà della mia asta, che non era mai stata così tanto dura e grossa come in quel momento, e subito ne sentii il caldo che andava avanti e indietro con la maestria che solo un'affamata di cazzi come lei, abituata a fare pompini, poteva avere.
Ad un tratto, M. mi disse di mettermi a pecora sul bordo del letto ed io presi coscienza, con una intima gioia ma anche con un leggera ansia, che di lì a pochissimo un cazzo mi avrebbe squarciato l'ano e, poi a seguire, anche le altre porte del mio intestino fino dove poteva arrivare.
Appoggiai, allora, le mie ginochchia appena dentro il letto, poi, come avevo visto fare alle mie amiche, stavo per abbassare le mie tette fin sopra le lenzuola ed alzare il mio bacino ben in alto per favorire la penetrazione ma con la velocità di un gatto che si infila sotto il letto, S. si infiò sotto di me con la testa rivolta in su e aprì la bocca a pochi centimetri dalla mia cappella mentre suo marito iniziava a passare la sua lingua lungo lo spacco delle mie natiche e, poco dopo, a leccarmi il buchetto.
Per una decina di minuti, o poco più, la sentii muoversi sul mio ano e, nel contempo, ricoprirlo di saliva e, poi, entrarci dentro del tutto. Quella saliva, mi diede un momento di frescura e di crescente piacere, così forte che mi uscì un mugolio molto femminile che mi durò fino a quando avvertii una forte pressione sul mio buchetto.
“Sembri una gatta in calore” mi disse S. mentre iniziava a passare i polpastrelli sul clitoride “Si vede che ti piace e che non aspetti altro che sentirlo tutto dentro. Sei porca di natura come me e, appena si saprà quanto tu sia bella e porca, saranno in tantissimi che vorranno fare sesso con te.” e dicendo questo, avvolse di nuovo la mia cappella con la bocca mentre con le dita di una mano si titillava il clitoride, che si era allungato come un piccolo pene e, con l'altra inziava ad accarezzarmi i capezzoli.
Un leggero ma prolungato gemito mi sfuggì proprio mentre la pressione dietro di me aumentava e, pochi secondi dopo, il mio ano cedette schiantato sotto un deciso colpo del cazzo di M che proseguendo nel suo tragitto stava aprendo in lungo e in largo il mio culo.
Mi sfuggì, stavolta, un urlo di dolore così forte che S., eccitata ancor di più, imboccò un bel pezzo del mio cazzo e, contemporaneamente, ebbe il primo orgasmo che la scosse in tutto il corpo per molti minuti.
Allora, M. si fermò ed io cominciai ad abituarmi a quella presenza “estranea” dentro di me che, tuttavia aveva appena cominciato a farmi provare un sottile piacere nonostante il perdurante e fitto dolore che avevo sentito quando aveva ceduto anche la seconda porta del mio intestino.
Poi, lentamente e con bravura ed esperienza, cominciò a muoverlo in tutte le direzioni in larghezza aprendomi quanto più potesse per poter procedere, appena dopo, all'inculata selvaggia che aveva intenzione di farmi.
“Adesso che ti ho ben aperta, te lo faccio sentire come una vacca sente il toro che la monta dall'alto e vedrai che ti farò impazzire dal piacere che sentirai.” mi disse con voce strozzata dalla libidine.
Infatti, salì con entrambi i piedi ai miei lati e con un colpo secco dall'alto mi inculò nella posizione più “animalesca” in assoluto e l'intera asta entrò con maggiore facilità grazie, soprattutto, al lavoro di allargamento che mi aveva fatto.
In un batter di ciglia, fu tutto dentro di me facendomi nuovamente urlare per il dolore che sentii ma, stoicamente, resistetti e, allora, spinse talmente forte che lo sentii fin dentro la pancia ed un fiotto di sborra mi uscì sotto la pressione del cazzo sulla mia prostata andando dritto in gola ad S.
M. iniziò a scoparmi con incalzante velocità e nuovi schizzi di sperma finirono nella assetata bocca della moglie mntre il piacere che inizìavo a sentire riprendeva nuovo vigore e i miei mugolii divennero presto gemiti in sincronia con quelli di S. che ingoiava la mia sborra e, contemporaneamente mi cingeva con un braccio la schiena spingendolo verso di sé e con la mano dell'altro braccio accelerava lo sfregamento della clitoride arrivando presto ad un nuovo orgasmo più violento del primo.
M. mi scopò il culo per quasi trenta minuti con affondi sempre più veloci con i quali mi stava sfondando proiettandomi nella nuova vita di trans dedita a dare e ricevere piacere e completando così l'intero iter iniziato anni prima grazie al “Professore” e, quando mi sborrò nel culo più e più volte, anche S. si dimenò come scossa da una scarica di corrente elettrica per il terzo orgasmo ma continuando, comunque, nel suo sontuoso pompino da grandissima troia qual era.
Poi, sgusciò veloce come una lucertola, si accovacciò dietro di me e cominciò a leccare prima la sborra che scorreva sotto l'incavo delle natiche con la punta della lingua, poi quella che sostava appena fuori dal mio ano che, mi disse, era diventato un enorme buco perfettamente rotondo e, poco dopo, la infilò tutta dentro continuando a leccare e succhiare con passione.
Non avrei mai immaginato che una cosa del genere potesse procurare così tanto piacere e farmi sfuggire una lunga serie di gemiti tanto vicini e prolungati quanto lo furono i brividi che mi attraversarono la schiena facendomi accapponare la pelle.
“Tesoro, questo è solo un assaggio di quello che ti farò appena ti sentirai pronta per lo strap on.” mi disse all'orecchio mentre girava tre dita dentro il mio culo.


...continua nella terza parte...
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