trans
Storia di Yara. Nuovo "rito" x due. Cap.3 P.2
di Lorella65Trav
25.08.2024 |
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"Allungarono un braccio e si tennero per mano, un po' frementi tuttavia perché quelli che stavano per ricevere erano cazzi che avrebbero fatto tremare anche le..."
Anche se dispiaciute per la partenza di Mireia ma felici perché andava a coronare il suo sogno, riprendemmo la nostra vita in villa scandita dalle lezioni dei vari docenti e dalle visite mediche degli specialisti endocrinologi che ci seguivano.In quel periodo avevo iniziato anch'io, finalmente, la terapia ormonale prevista per la transizione secondo le dosi e la frequenza di assunzione dei farmaci e nello stesso tempo, grazie alla logopedista, poco alla volta cominciai ad avere una voce più femminile.
Poco alla volta, quel poco di peluria che avevo sulle gambe, sul torace, sulle braccia e sul viso, iniziò a diminuire e, perciò, come anche le altre ragazze avevano fatto, mi sottoposi ad un ciclo piuttosto lungo di epilazione col laser che mi rese la pelle liscia e vellutata ed anche le sopracciglia vennero corrette diventando più sottili e molto femminili.
Gradualmente anche il viso si andava ad addolcire mentre i capezzoli iniziarono ad allargarsi e sotto iniziava a vedersi anche un accenno di seno che mi riempiva di gioia nel vederlo così come mi rendeva felice osservare la diminuzione della massa muscolare e il giro vita che, poiché avevo già uno corporatura esile e quasi femminea, stava diventando un bel “vitino di vespa”.
Ero molto contenta di come stavano andando le cose e ogni tanto guardavo le foto che ogni fine mese mi scattavo allo specchio oppure me le facevano le altre ragazze due delle quali, “Dieci” e “Undici” stavano per terminare la terapia ed erano diventate davvero belle.
Nel contempo, grazie alle lezioni di un make up artist, arrivai ad imparare a truccarmi alla perfezione il viso, gli occhi, le sopracciglia, le ciglia sia col mascara che con ciglia finte e quando mi guardavo allo specchio ero molto soddisfatta del risultato perché mi faceva molto femmina.
Adoravo anche mettermi lo smalto sulle unghie delle mani e dei piedi che, soprattutto, con sandali con tacchi alti e calze a rete, mi rendevano alta, slanciata e che, unito, alle lezioni di stile nel portamento imparai a camminare, mettendo piede dopo piede in linea retta.
Poi, un giorno, arrivò anche il momento della femminilizzazione di “Dieci”. Era entusiasta che, finalmente anche lei stesse per essere aperta come lo era stata “Mireia” mesi addietro e, per l'occasione, scelse di prendere il nome di Sheyla.
Poiché anche “Undici”, finito il suo percorso e scelto, come suo nuovo nome, quello di Naomi”, era anche lei in procinto di affrontare il “rito” che completava la transizione, chiesero al “Professore” se fosse possibile unire in un'unica serata, il rito della femminilizzazione fisica perché, oltre ad essere state accomunate nel percorso, avevano il desiderio di essere accomunate anche in quel passaggio così fondamentale.
“E' una richiesta alquanto inusuale quella che mi avete fatto e non è mai accaduto che due ragazze siano state femminilizzate anche fisicamente nello stesso momento ma, forse, soltanto perché non è mai accaduto che entrambe avessero terminato la terapia ormonale negli stessi giorni. Lasciatemi riflettere per un giorno e valuterò se sia possibile.” rispose il “Professore” con aria pensierosa.
Il mattino seguente, ci chiamò tutte nel suo studio e, rivolgendosi alle due ragazze, disse.
“Ho riflettuto a lungo sulla vostra richiesta e, alla fine, sono arrivato alla conclusione che non c'è nulla di male ad accettarla.” disse con un ampio sorriso e, poi, aggiunse “L'unico problema, però, riguarda la possibilità di trovare quattro trans che vi aprano entrambe perché sono tutte, tranne due, impegnatissime.”
“Ma è proprio necessario che siano in due? Per noi ne basterebbe anche solo una a testa” chiese Sheyla, e aggiunse “Tanto non credo che non riescano a montarci due volte, come è stato con Mireia e, forse, una cazzo vale un altro”
“Come fai a sapere che l'hanno aperta due volte?” chiese con faccia accigliata il “Professore”
“Non ricordo bene... mi sembra che, forse... ce l'abbia raccontato proprio lei.” rispose la ragazza farfugliando e dando, così, la netta sensazione di aver detto una cosa che non avrebbe dovuto dire.
“Ti sembra?... forse te l'ha raccontato Mireia? Dimmi la vera verità, l'avete vista mentre la scopavano per tutto il tempo in cui si era protratto il “rito” del passaggio?” chiese con durezza il “Professore” mentre la guardava dritto negli occhi e poi faceva la stessa cosa ad ognuna di noi.
La ragazza, non sapeva più cosa dire e fare e, alla fine, temendo l'ira del “Professore” se avesse continuato con quella menzogna che sicuramente lui avrebbe capito, raccontò per filo e per segno tutto ciò che era successo quella sera.
“Quindi avete assistito a tutto quello che le trans le hanno fatto?” chiese
“Sì, Mireia è nostra amica e le vogliamo molto bene e, adesso, sappiamo cosa ci aspetta quando sarà il nostro turno e, sappiamo bene che, poiché è quello che tutte noi desideriamo e abbiamo anche visto che lei dopo era felice, siamo sicure che anche noi lo saremo.” rispose Sheyla.
“Non avrei mai immaginato che potesse accadere una simile cosa ma visto la vostra voglia e non solo quella tua e di Naomi ma anche quella di “Dodici” e “Tredici”, adesso anche loro saranno presenti quando vi apriranno il culo e vi faranno diventare vere femmine da letto. Perciò, rompendo la consuetudine che vuole che siano in due a sverginarvi, questa volta farò partecipare al “rito” anche due miei fidatissimi collaboratori che hanno entrambi un boa tra le gambe che, se da un lato, vi faranno vedere le stelle per il dolore, dall'altro vi faranno impazzire per l'immenso piacere che proverete e abituarvi a prenderne altri di quelle dimensioni” ripose con un pizzico di cattiveria.
Fu così che la sera in cui si sarebbe svolto il “rito” della femminilizzazione fisica, ci ritrovammo tutte e quattro non più in una delle stanze di Sheyla o di Naomi ma in una grande camera con un largo letto rotondo nel mezzo.
Le due ragazze erano ben truccate e svettavano su tacchi altissimi ma, sotto il kimono di pizzo totalmente trasparente che indossavano entrambe, erano completamente nude come lo era stata Mireia mentre io e “Dodici”, invece, eravamo vestite come sempre, in modo elegante ma, soprattutto io, molto sexy e “Dodici” con un vestitino semplice ma molto mini, un paio di orecchini pendenti e i capelli col consueto taglio corto che mettevano in risalto i suoi splendidi occhi.
Quando entrarono le due trans altissime, seguite poco dopo da due marcantoni con spalle possenti, torace muscoloso, tutti vestiti con una semplice vestaglia, ci guardammo prima tra noi due e poi volgemmo lo sguardo alle due protagoniste del “rito” che di lì a poco si sarebbe svolto e che qualche tempo dopo, finalmente, avremmo vissuto anche noi a coronamento del nostro sogno.
Le due trans, Mariana e Sabrina, salutarono con grande affetto Sheyla e Naomi e si dichiararono felici di essere state scelte per compiere il “rito” perché ricordavano bene come da quella stessa esperienza, per molti versi esaltante, era iniziata la loro nuova vita sessuale che aveva consentito ad entrambe di vivere momenti di intensissimo piacere e dare altrettanto piacere a maschi, coppie e trav e tutto questo grazie all'aiuto del “Professore” al quale andava la loro imperitura gratitudine.
Poi, dopo aver chiesto loro se erano pronte ad iniziare e ricevuta risposta positiva, si sfilarono i kimono da sotto i quali uscirono due corpi di folgorante bellezza oltre a due imperiosi cazzi che, ancora a riposo, pendevano quasi fino a un quarto delle lunghissime cosce.
Contemporaneamente anche i due collaboratori si sfilarono le vestaglie mettendo in mostra il loro perfetti pettorali unitamente ai loro bestioni di carne che, però, erano già in una vigorosa erezione e che già puntavano le rispettive grosse cappelle verso l'alto in tutta la loro potenza.
Sheyla, che ormai era del tutto evidente che fosse una vera adoratrice dei grossi membri, si accovacciò immediatamente davanti a Mariana, poi senza neanche usare le mani, portò la bocca fin giù alla cappella della trans che pendeva ancora lungo la coscia e la imboccò seduta stante e, alzando il capo, riuscì ad avere l'intera asta nel suo cavo orale.
Nel giro di una manciata di secondi, la sentì diventare turgida e crescere all'interno della bocca fino a sentirla totalmente piena e arrivarle in fondo alla gola mentre Mariana preso il suo capo con tutte e due le mani, iniziava ad assecondare lentamente il ritmo del pompino che le stava facendo e subito dopo, iniziando ad essere lei a darle profonde spinte che ne percuotevano la cavità orale.
Naomi, a sua volta, eccitata da quella scena, aveva già iniziato ad imitare la sua amica e pure lei aveva cominciato un sontuoso pompino a Sabrina con la bocca talmente piena di saliva che nel momento in cui aumentò la velocità e la profondità del bocchino, lunghi fiotti di saliva scendevano dai lati delle labbra nonostante fossero ben serrate attorno all'asta che si stava gustando.
Qualche secondo dopo, le due trans, con un cenno del capo fecero capire ai due maschioni che era arrivato il loro momento ed essi, perciò, le sostituirono ponendosi di fronte alle due ragazze che, senza pensarci neanche un secondo, afferrati ciascuna un bastone di dimensioni davvero ragguardevoli, si diedero un sguardo veloce e pieno di voluttà per il piacere intenso che stavano provando per dare soddisfacimento dell'impulso e del desiderio sessuale e, contemporaneamente, si buttarono letteralmente con le bocche spalancate su quelle cappelle che troneggiavano sulle lunghissime e larghissime aste nere.
Dovettero faticare non poco e riempirle totalmente di saliva in lungo e in largo prima di riuscire ad imboccarle fino ad arrivare a poco più della metà di quelli che erano due veri e propri “donkey dick”e, allora, Sheyla da sotto guardò dritto negli occhi il suo “mandingo” che, capito cosa volesse, le prese con entrambe le mani la nuca e tirandola a sé e, nello stesso tempo, dando un colpo del bacino in avanti, le arrivò dritto alla gola pur restando fuori ancora quasi un quarto dell'intera lunghezza mentre la larghezza le spalancava a dismisura l'apertura della mascella e della mandibola.
Naomi non le fu da meno anzi, avendo un apertura della bocca più ampia di quella di Sheyla e “aiutata” dalle mani del “suo” black e dalla spinta in avanti del poderoso cazzo, riuscì ad arrivare un po' più in avanti ma, come stava succedendo anche alla sua amica del cuore, avvertì un forte conato di vomito quando la punta della grossa cappella le colpì ripetutamente l'epiglottide che noi capimmo stesse avvenendo perché si vedeva chiaramente la gola che si allargava ad ogni affondo.
“Tutto a posto?” chiese Sabrina alle due ragazze che, avevano finalmente preso il ritmo del pompino e filavano decise fin dove potevano arrivare.
Entrambe fecero cenno di sì col capo perché il suono che avevano emesso con la bocca, completamente occupata, risultò fortemente gutturale e incomprensibile.
“Ok, allora è arrivato il momento che tanto avete aspettato, perciò mettevi a pecora una di fronte all'altra così vi sentirete ancora più unite.” esclamò Mariana mentre prendeva il tubo del gel.
Le vedemmo ubbidire immediatamente e, per la prima volta, vedemmo i loro fiorellini che spiccavano rosei tra le natiche e che, forse per trepidazione dell'attesa o forse del momento in cui avrebbero perso la verginità che avrebbe segnato il traguardo tanto desiderato, sembravano aprirsi e chiudersi in continuazione.
Le due trans misero a piena mani il lubrificante intorno a quei fiorellini e, poi, anche fin dentro dove arrivavano le dita e, subito dopo, Sabrina si avvicinò a Sheyla e Mariana a Naomi, poggiarono la punta delle rispettive cappelle appena dietro i forellini, le presero per i fianchi e, con una decisa spinta, le cappelle aprirono la prima porta.
Un lamento fortissimo si levò nella stanza, le cappelle avanzarono di nuovo ed entrarono interamente e il lamento diventò un grido di dolore mentre la verginità anale veniva portata via per sempre e le proiettava dentro una nuova vita.
“Adesso, entriamo decise. Cercate di rilassarvi quanto più potete perché altrimenti sentirete troppo dolore e vedrete che entreremo con più facilità grazie a tutto il gel che vi abbiamo messo. Questo non impedirà di sentire, comunque, una forte fitta che durerà, però, abbastanza poco quando cederanno anche le “porte” più interne.” disse Mariana con con dolcezza e affetto.
Nel giro di pochi secondi, vedemmo le grosse aste sparire dentro i culi di Sheyla e Naomi e, negli stessi secondi, le sentimmo urlare nuovamente dal dolore.
I due grossi bastoni di carne, si fermarono e, quando, le urla finirono, ripresero la loro opera di femminilizzazione fisica.
Le scoparono per quasi una ventina di minuti senza più fermarsi, le aprirono in lungo e in largo tutto quello che incontrarono lungo il percorso e, quando ormai erano in procinto di sborrare, anziché uscire e scaricare nelle loro bocche, tutto il seme liquido che avevano accumulato, vennero dentro più e più volte, sembrava che non finissero più di sborrare e, quando finalmente uscirono, gli ultimi fiotti li diressero direttamente appena dentro quelli che erano stati fino a poco prima rosei fiorellini ed ora erano già due grossi buchi perfettamente rotondi e larghi quanto i due cazzi.
“Ecco, adesso vi abbiamo aperto come si deve ma non muovetevi perché ora è il turno di prendere anche i loro “donkey dick” che, aperte come siete e con tutta la sborra che avete dentro il culo e intorno al vostro ano, faciliterà il completamento del lavoro dei nostri due amici.” disse Sabrina.
Neanche il tempo di finire la frase che i due “mandingo” erano già dietro di loro pronti a rompere ancora di più i loro culi.
Sheyla, volse lo sguardo verso Naomi, entrambe avevano gli occhi luccicanti per qualche lacrima che era uscita, forse per il dolore o forse per la felicità di aver finalmente coronato il loro sogno.
Allungarono un braccio e si tennero per mano, un po' frementi tuttavia perché quelli che stavano per ricevere erano cazzi che avrebbero fatto tremare anche le più avvezze alle inculate.
Nuove grida di dolore rimbombarono nel silenzio della stanza e sui visi delle due ragazze notammo occhi stralunati e mascelle contratte quando le cappelle dei due, molto più grosse di quelle delle due trans, entrarono aprendosi un varco che, prima era sembrato già molto grosso ma, evidentemente, non lo era per quelle dimensioni davvero smisurate.
I due black, come avevano fatto in precedenza Mariana e Sabrina, si fermarono per qualche secondo ma quando Naomi esclamò “Forza, sfondateci una volta per tutte!”, entrarono per quasi una ventina di centimetri lasciandone fuori almeno altri cinque o sei che scatenarono nuove urla delle due.
Con spavalderia, allora Sheyla disse loro “Non abbiamo sentito il rumore delle vostre palle contro i nostri culi. Forse non le avete per entrare fino in fondo?”
Per tutta risposta, i due affondarono interamente le aste fino a quando si sentì il classico rumore, le presero nuovamente per i fianchi e iniziarono a scoparle con maggiore foga e velocità.
Le due trans, capirono che l'unico sistema per distrarle era quello di scopare loro la gola, si misero allora davanti mettendosi di spalle l'una con l'altra e cominciarono il loro andirivieni lungo la cavità orale delle due ragazze e sincronizzando il ritmo con quello dei due possenti cazzi.
Dopo qualche minuto, finalmente, cessarono gli urli lasciando il posto ad una serie di gemiti di piacere che aumentò sempre più in un crescendo di assonanza di tutti e sei fino a diventare un unico grande gemito di piacere.
La velocità, all'improvviso, divenne sempre più marcata e i respiri affannosi si fusero ben presto con i gemiti, Sheyla e Naomi sembravano essere entrate in uno stato di esaltazione, quasi un'estasi e lo si capiva anche perché spingevano i loro bacini indietro in sincronia con gli affondi dei due che, oramai, avevano la pelle lucida di sudore e, devo dire che erano tutti bellissimi.
Poi, di botto, le trans sborrarono in simultanea con i due “mandingo”, le bocche delle due ragazze vennero riempite da numerosi fiotti così come i loro intestini da una serie infinita di fiotti di sborra ma, furono loro stesse ad incitare gli altri a continuare sia in bocca ingoiando tutto fino all'ultima goccia sia nei culi che ogni nuovo affondo spingeva verso l'esterno copiosi rivoli di seme.
Quasi alle due di notte, le trans dopo aver abbracciato le ragazze e congratulatesi con loro per la capacità che avevano dimostrato di riuscire a prendere cazzi di misure grosse come le loro e cazzi asinini dei due black., andarono via insieme agli altri due.
Anche io e “Dodici” le abbracciamo e ci assicurammo che stessero bene e, poi, le lasciammo a fare una doccia e andare a dormire ma, quella scena che avevo visto mi aveva, all'inizio turbata ma, poi, mi aveva sempre di più convinta a volerlo fare pure io per diventare quello che avevo deciso senza più alcun dubbio, ovvero una trans votata al sesso anche più spinto perché la gioia che avevo visto nei loro occhi fu quella che speravo anch'io di provare.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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