trans
I camionisti. Non solo una fantasia

15.02.2025 |
3.236 |
7
"Le disse che si stava menando il cazzo ad ascoltarla..."
La mattina dopo, appena sveglia, era mossa da sensazioni contrastanti. Sentiva pienamente il piacere di aver soddisfatto la sua fantasia, di fare sesso con più uomini, di averli fatti godere tutti e di aver accolto il loro piacere. E anche di aver fatto godere il suo uomo, che desiderava vederla proprio in quelle situazioni. Si era donata pienamente a tutti. Aveva ricevuto un piacere enorme dal vedere il suo uomo incantato dallo spettacolo e gli altri sempre attivissimi in ogni situazione. Lei era il centro verso cui dirigeva il desiderio di tutti. Accoglieva e restituiva piacere.
Aveva esaltato la sua femminilità rendendo il suo corpo pienamente concavo per quei maschi. La bocca, la fica, le mani, erano stati guanti avvolgenti per i cazzi che la sondavano a fondo.
Avrebbe rivisto presto lo spettacolo ripreso in foto e video dal suo uomo. Si sarebbe eccitata, toccata, avrebbe riesplorato la sua fica e menato il suo clito.
Sentiva anche di essere stanca. Il sesso era stato intenso ed era durato a lungo. L'avevano cavalcata continuamente dandosi i turni. Per il resto la sua bocca era stata costantemente in azione su quei cazzi. Aveva proseguito con il suo uomo. Il suo corpo, la sua bocca erano stati inondati di sperma.
Questo la aveva esaltata di piacere.
Si era ripromessa, il giorno dopo, di rilanciare, di provare un'ulteriore trasgressione. Di rifare sesso di gruppo, questa volta non in casa, fuori, in un parcheggio.
Era un'altra fantasia che la sollecitava. Di farlo con un gruppo di camionisti. Quella mattina doveva decidere se dare seguito a quell'intenzione. Aveva coinvolto il suo uomo. Gli aveva comunicato quella volontà e che avrebbe avuto piacere se l'avesse accompagnata. Non l'aveva dissuasa. Significava che anche per lui poteva essere eccitante.
Prima di conoscere il suo uomo, di tanto in tanto frequentava Vanni, un camionista che viaggiava per la penisola e a volte veniva dalle sue parti. L'aveva notato su un sito di annunci. Dotatissimo, molto bello e tonico, l'attrasse subito. Lo contattò. Passava la notte in una stazione di servizio.
Bella, profumata come sempre quando doveva incontrare, sexy, in lingerie e tacchi a spillo, un vestitino che esaltava le sue splendide gambe e il suo culetto, lo aveva raggiunto. Lui era estasiato alla sua vista e il suo cazzo, subito all'erta, non aveva ammainato bandiera che dopo l'orgasmo potente con cui l'aveva fatta tremare tutta.
Dopo il primo incontro, molti altri. La sosta di notte in un parcheggio per lui significava il piacere di averla una notte nella sua cuccetta.
Poi lei aveva conosciuto il suo uomo e aveva abbandonato quegli incontri saltuari o volanti.
Ma ora tornava prepotente il piacere di essere di molti, in una forma di condivisione con il suo uomo, ormai cuckold.
Quello poteva essere un loro nuovo ménage, chissà se avrebbe potuto funzionare. Lei sperava di sì.
Decise di contattare Vanni. Lo chiamò al telefono. Le rispose, fortunatamente. Purtroppo non era in zona. Lei gli raccontò l'intento. Di incontrarlo, ma anche di allargare la cerchia. Di fare sesso di gruppo. E di coinvolgere, in quello, anche il suo uomo.
Gli raccontò della sera prima. E lui si eccitava ad ascoltarla. Le disse che si stava menando il cazzo ad ascoltarla. Che presto sarebbe venuto. E ricordava come ingoiava bene e i suoi pompini e le sue cavalcate. Le promise, allora, che avrebbero giocato tutti i giochi molto presto e il suo uomo ne avrebbe goduto.
Per la sera - le disse - l'avrebbe ugualmente aiutata. Avrebbe potuto raggiungere proprio il parcheggio dei loro incontri, meta dei riposi notturni di molti camionisti. Le sarebbe bastato di passeggiare lungo la strada, accanto ai mastodonti. L'avrebbero notata.
La presenza del suo uomo sarebbe stata un'ottima cosa, per dissuadere malintenzionati. A vederla a passeggio, in una delle sue mise strepitose, avrebbero subito capito. Avrebbero capito che il suo uomo avrebbe svolto la parte del guardone. Sarebbe andata proprio secondo le sue fantasie.
Avrebbe anche preallertato suoi colleghi del suo arrivo. Tutto sarebbe stato bello. Avrebbe goduto anche quella sera, quella notte, nella cuccetta di uno o più camion. La sua fantasia si sarebbe incendiata di piacere.
Lo ringraziò. Rimasta sola decise di mandare un messaggio al suo uomo. Iniziava a prepararsi per la sera. Alle 10 l'avrebbe raggiunta e sarebbero usciti per recarsi al parcheggio.
Lui ne fu trafitto e eccitato insieme. L'eccitazione fu istantanea. In quelle situazioni, per lui, l'erezione era immediata. Così le rispose inviandole la foto del suo cazzo svettante, bagnato già alla punta. Godeva già dell'idea. Il messaggio fu chiaro.
Lei si preparò come sempre al meglio. Era una signora sexy, seducente, fasciata da un vestito che esaltava le sue forme, svettava su tacchi alti. Il trucco, tutto la rendeva femminile al massimo.
Il suo uomo, quando salì in macchina, la baciò intensamente. Lei si ridiede il rossetto. Gli carezzava l'uccello mentre andavano e anche lei si toccava. Erano eccitatissimi.
Raggiunto il parcheggio, lui fece alcuni segnali con le luci dell'auto. Rispose qualche camion. Allora lei scese, e prese a passeggiare lungo la strada, sculettando. Ma nulla di volgare. Una signora che aveva voglia di cazzo si metteva in mostra. Emanava desiderio di cazzi a ogni passo. Desiderava cazzi di camionista, nel suo immaginario enormi, duri, villosi. Scesero un giovane e uno più anziano. Andarono verso di lei. Il suo uomo la vide discorrere piacevolmente con loro.
Lei, a un certo punto, chiamò il suo uomo. I nuovi amici fecero conoscenza. Il più giovane li invitò nel suo camion. Lei in mezzo a quel gruppetto di maschi procedeva, femmina già in calore. L'aiutarono a salire. Iniziarono a spogliarla. Era bellissima. La baciavano ovunque. Il giovane s'attaccò alla fica e la leccava forsennato. L'altro le dava in bocca il suo cazzo. Erano cazzi ragguardevoli. Fortunatamente. Il marito riprendeva tutto.
Il marito la lubrificò e disse al giovane di montarla. Lei lo desiderava infinitamente. Prese quel cazzo con un piacere immenso. Lo avvolse nelle sue spire. E insieme ingoiava l'altro cazzo fino in gola. E le urlavano che era uno sballo, bravissima, e il suo uomo si menava il cazzo dicendole tutto il suo piacere, il suo amore e che era bellissima.
Nell'estasi di quella situazione tutti erano al massimo del piacere e pronti a esplodere il loro orgasmo. Lei sentiva di avere il pieno dominio di quei maschi e che in qualsiasi momento avrebbe potuto far scattare la molla dell'orgasmo. Così con la bocca e la lingua ottenne che il più anziano le esplodesse in gola un fiume di sperma. Mentre per l'altro bastò stringere e rilassare la fica calda e torrida più volte per farlo esplodere. Il suo uomo sborrò all'unisono con gli altri.
Mentre la sborra esplodeva intorno e dentro di lei, non poté fare a meno di urlare ai suoi uomini che aveva bisogno di altro, di più cazzi quella notte. Voleva intorno a sé più maschi. Li voleva in cerchio attorno. Esaudirli tutti. Ricevere il loro sperma.
Così i nuovi amici chiamarono altri colleghi. Si formò un capannello fuori dal camion. E lei, regina di quel parcheggio, la donna dei sogni di quei camionisti, li ebbe tutti, a turno. Erano dieci. Dieci monte per lei. La sua bocca, le sue mani, affondavano in quel piacere. Intorno a lei si segavano e sborravano. Fiumi di sperma la raggiunsero quella sera.
Il suo uomo l'amava così. Lei in quel modo, donandosi agli altri si donava anche a lui.
Sfiniti, a notte fonda, lasciarono il parcheggio. Tornando a casa si baciavano, si toccavano. Quella follia li aveva presi totalmente.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per I camionisti. Non solo una fantasia:
