trans
Un bel gruppo di amici

15.02.2025 |
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"E uno dopo l'altro la servirono in bocca..."
E così, finalmente, stava per avverarsi quanto sognava ormai da diverso tempo. Essere al centro delle attenzioni di più maschi. Li sognava nudi, prestanti, con arnesi in gran forma e in tiro. Chissà come sarebbe stato effettivamente. Sapeva che i sogni non sempre trovano corrispondenza nella realtà. Il suo uomo avrebbe fatto di tutto per accontentarla. Aveva fiducia che le avrebbe portato in casa degli stalloni. Si sarebbe accontentata, anche se la scelta non fosse stata all'altezza dei suoi sogni. Avrebbe finalmente provato le sensazioni che aveva fantasticato e la portavano ogni volta all'orgasmo.
Si concentrò allora a prepararsi. L'appuntamento era per le 8. Ma era il caso di essere perfette. Aveva una gran disponibilità di lingerie. Scelse tra le più sexy e sofisticate. Avrebbe indossato un reggicalze nero ma tutto pizzi e velature, Un perizoma pizzi e trasparenze. Calze con la riga e qualche motivo floreale discreto. Un vestito fasciante. E tacchi a spillo elegantissimi. Il suo uomo a vederla così ogni volta impazziva e la scopava con passione.
Si truccò con attenzione. Fondotinta a renderla liscia e levigata. Il gioco degli ombretti in cui era diventata abile. Rossetto rosso fuoco. Poi lo smalto. La serata meritava la massima attenzione. Iniziò a vestirsi. Si sentiva donna in tutto. Era bagnatissima già. Passò un po' di carezze con le dita della mano nel solco a sollecitare la fichetta. Era già pronta. Aperta per il piacere che provava a vestirsi. Infine la parrucca. Era diventata la donna che desiderava essere.
Fece alcune foto. Le mandò al suo uomo. Che le rispose con una foto del suo membro eretto. Si segava a guardare la sua donna, così bella. E pronta per l'appuntamento serale.
Lui sarebbe arrivato direttamente con i quattro prescelti. Li incontrava prima per istruirli. Non avrebbe ammesso volgarità, esercizio di violenza su di lei. Avrebbe spiegato che lei era passiva, solo passiva, e che li avrebbe soddisfatti tutti. In fila e insieme. Lui avrebbe ripreso tutto con foto e video.
Lei nel frattempo terminava di perfezionare il trucco. Preparava i bicchieri per un brindisi iniziale. E accanto al letto un mucchio di preservativi e abbondante lubrificante. Meglio essere previdenti in tutto. Decise di scaldarsi con un plug. Lo indossò. Le piaceva camminare sui tacchi con un plug dentro. Lo faceva spesso con il suo uomo. Con il plug, li avrebbe sorpresi. Spogliandola avrebbero trovato lei già piena.
Suonarono al citofono. Non rispose. Sapeva che era l'avviso del suo lui che saliva le scale con i nuovi amici. Lei li accolse facendosi ammirare, ma anche mettendoli a loro agio. Lui era stato molto bravo. Non aveva voluto anticiparle nulla. Ma erano giovani, bellissimi corpi. Non vedeva l'ora di vederli nudi tutti per sé. Volle fare la padrona di casa. Si sentì bellissima, seguita dagli sguardi di quegli uomini. E il suo lui che la coccolava già solo guardandola.
Il brindisi fu il momento per sciogliere ogni imbarazzo. Il suo lui la baciò, iniziò a toccarla. Invitò il più vicino a proseguire. Salì sotto la gonna a carezzarle clito e culo. E così un altro, all'altro lato, carezzava e baciava. Il terzo, in ginocchio, risaliva con baci le gambe e giunse al culetto, dove trovò il plug. Le fece i complimenti per la sorpresa. Lentamente lo estrasse. Lei sentì il piacere del pieno e del vuoto. E poi la lingua dell'uomo che le leccava il buchetto, la penetrava. Il quarto, davanti, le prese il clito in bocca. Il quarto era nelle sue mani. Finalmente si sentiva e era oggetto di piacere per quegli uomini bellissimi.
Si erano progressivamente denudati. Li poteva vedere ora in tutta la loro bellezza virile, belli, giovani, e tutti con dotazioni importanti. Soprattutto in erezione, pronti per la monta.
Il suo uomo seguiva tutta la scena, si toccava, riprendeva tutto con foto e video. Sapeva che a lei piaceva esibirsi per essere ripresa. Poi avrebbero riguardato e archiviato tra i loro video. Avrebbero ora inaugurato la sezione delle monte di gruppo per lei.
Ne era estasiato. Sapeva che anche lei desiderava tanto quel momento.
Lei prese l'iniziativa e li portò in camera da letto. Tutto era pronto lì. Le luci velate e soffuse, lenzuola di seta.
Lei si mise in posizione. Il culo in mostra per il primo che avesse voluto prenderla. Il suo uomo la preparò prima, lubrificandola abbondantemente.
I maschi le erano attorno. SI toccavano. Uno le offrì il cazzo in bocca. Lei con le mani prese a carezzarne due. La fica era per il quarto, dietro di lei, in erezione massima. Prese a spingere per entrare. Lei lo desiderava enormemente spinse, lo incapsulò, lo fece suo. Il giovane iniziò a pomparla. Lei lo desiderava tutto. Avvolgerlo. Prenderlo interamente. Spingevano a ritmo complementare, lei e il suo stallone. Era piena, sfondata, Era al settimo cielo.
Faceva godere un altro con la bocca. Segava altri due. Era ora di alternarli. Con ritmo perfetto si davano il cambio. Aveva il sapore di tutti nella sua bocca. E la sua fica li stava provando tutti. Chi più dolce, chi più appassionato. La montavano dedicandole tutto il loro piacere.
Era innamorata del suo uomo e di quel dono che le aveva fatto. Glielo disse con un bacio che sapeva di cazzo e seme. E lui apprezzò. Le disse che era bellissima. Gli disse che ora voleva la sborra di tutti.
Il suo uomo allora guidò le operazioni. Un ultimo turno di chiavate per tutti. Poi ciascuno le sarebbe venuto in bocca. E lei avrebbe ingoiato tutti. La monta fu abbondante. Furono tutti pronti, durissimi per un ultimo giro. E uno dopo l'altro la servirono in bocca. Lei, la lingua in fuori, attendeva lo zampillo e l'esplosione di sperma. La raggiungevano fiotti densi e profumati, sulla lingua, sul seno, in viso. Voleva gustarla, ingoiarla. Ne ebbe tanta. Dopo due ore d'amore, le dettero a turno il seme, che assaporò con gioia.
Il suo uomo fu l'ultimo. Le si avvicinò. Era al limite. Le dette il suo cazzo turgido e teso. Lei lo conosceva perfettamente. Sapeva dove la lingua e la bocca dovevano agire. E il fiume arrivò. Neanche una goccia fu sprecata. L'ingoio totale.
Era finalmente una donna soddisfatta da un gruppo di maschi. Non avrebbe più potuto rinunciare a quello. Si apriva un mondo di trasgressioni estasianti. Voleva dedicarsi a quei piaceri. E il suo uomo l'avrebbe assecondata in tutto. Lo sapeva. Accompagnò i suoi maschi per il congedo. Un ultimo brindisi. Lei in lingerie stupenda, tacchi a spillo. Gli altri rivestiti che la ammiravano. Li salutò dicendo che si sarebbero rivisti. Che il suo uomo aveva i loro numeri, li avrebbe richiamati.
Per ora lei affidava i suoi appuntamenti a lui. In futuro, chissà. Avrebbe scelto anche autonomamente. Rinforzando il lato cuckhold che sapeva spiccato in lui.
Portare inaspettatamente dei maschi in casa. Incontrarli fuori e poi raccontargli. Sarebbe stato sempre più così, lo sapeva.
Per questo gli estrasse il cazzo, lo segò, e di nuovo lo prese in bocca. Si fece sborrare addosso. Poi gli disse. Domani esco. Vado in un parcheggio di camionisti. Mi accompagni?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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