tradimenti
Cuckold. La prima volta di mia moglie Cap. 2
di Lorella65Trav
16.06.2024 |
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"Fui molto colpito da quello che vedevo e, come sempre era accaduto, ebbi una fortissima erezione e non potei resistere alla tentazione di far l'amore con lei..."
Nei giorni successivi che precedettero il sabato, Caterina si trasformò completamente rispetto a quella che era stata fino al giorno che aveva espresso il forte desiderio di diventare una femmina votata al sesso anche con altri uomini ed io avevo scoperto che l'idea di vederla tra le braccia di qualcuno, mi eccitava moltissimo e, soprattutto, che tutto questo non avrebbe intaccato il nostro rapporto e minato il nostro matrimonio ma che, anzi, lo avrebbe addirittura cementato.La vidi, finanche, raggiante quando iniziammo ad andare per negozi per acquistare tutto quello che poteva trasformarla in una donna sexy a partire da qualche abitino succinto che ne metteva in risalto il corpo, ad una serie di scarpe con tacco altissimo per poi passare a varie tipologie di calze, reggicalze sexy e quant'altro le avrebbe fatto piacere acquistare.
Ovviamente, pensando anche al suo aspetto andò a farsi un nuovo taglio di capelli e da una manicure per le unghie oltre a farsi massaggiare, farsi depilare in modo ineccepibile e farsi un perfetto maquillage oltre a vari trattamenti della pelle del viso e, quando finì questo primo giro di bellezza e aver preso altri appuntamenti per il pomeriggio del sabato per completare l'opera, quando tornò a casa vidi la nuova Caterina, splendida, elegante e sexy da impazzire.
Fui molto colpito da quello che vedevo e, come sempre era accaduto, ebbi una fortissima erezione e non potei resistere alla tentazione di far l'amore con lei immaginando, nello stesso tempo con forza e desiderio, quanto mi sarei eccitato nel vederla alle prese con un bel cazzo e l'amai ancora di più di quanto non l'avessi amata in tanti anni.
Finalmente, arrivò il grande giorno e alle 21:30 uscimmo di casa per andare nel Locale dove quell'uomo ci aspettava.
Durante il tragitto in auto, il suo profumo si sparse per tutto l'abitacolo e mi inebriò molto così come il vederla seduta al mio fianco con la gonna salita leggermente più su quasi a metà coscia e con le gambe inguainate nelle calze nere velatissime che, insieme ad una camicetta appena sbottonata di tre asole, lasciava intravedere il suo bellissimo seno libero che la faceva molto sexy e desiderabile.
Era la prima volta, in tanti anni di matrimonio, che non indossava il reggiseno e, questo, mi fece capire che era davvero molto decisa a farsi scopare da quell'uomo.
“Sei davvero bellissima stasera ed io sono fiero di avere una moglie anche cosi sexy.” le dissi.
“Tutto questo lo devo a te, amore mio. Sei tu che mi hai fatto capire quanto fossi stata stupidamente aggrappata ad un'idea sbagliata del sesso e stasera voglio renderti felice.
Spero, poi, che tutto vada per il meglio con Matteo perché ho tanta voglia di iniziare questo mio nuovo percorso di vita e sono disposta a fargli tutto quello che desidera e che, desideri anche tu.
A proposito, non mi hai ancora detto se vuoi partecipare pure tu.” mi disse con un tono che non riuscii a capire se voleva che io partecipassi o mi limitassi solo a guardarli scopare.
“Tesoro, ci ho pensato molto su questo aspetto e, alla fine, ho deciso che il mio principale ruolo deve essere quello del marito cuckold perché ti vedrò fare sesso e non l'amore con questo Matteo e, più avanti nel tempo, anche con altri maschi che sceglierai tu stessa ed io voglio ritagliarmi il ruolo di marito che resterà sempre e comunque la persona che ti ama e con cui fare l'amore.” le risposi.
“Adriano, sei un grande uomo e capisco perfettamente la tua scelta che hai fatto e, per te, sarò sempre disponibile ogni volta che vorrai anche se fosse appena dopo che mi hanno scopata potremo sempre un momento tutto per noi e un amplesso nel quale l'amore reciproco non verrà mai meno.” mi rispose mentre mi palpava la patta dei pantaloni.
Poi aggiunse “ Ma non ti farà un po' senso farlo appena dopo?”
“Non lo so ancora, lo vedremo strada facendo ma credo che non ci saranno problemi al riguardo perché per me tu rimarrai sempre la mia Caterina e, per questo vorrei che ti facessi chiamare in altro modo proprio per separare la donna che farà sesso con altri da quella che lo farà solo con me.”
Nel frattempo, eravamo arrivati nel parcheggio del Locale e, lasciata l'auto ci avvicinammo all'ingresso di quello che avrebbe dato inizio ad una serata che avrebbe sancito la nostra nuova vita e, quando entrammo, gli sguardi di molti uomini che non erano in compagnia di una donna e di altri che erano evidentemente amici, seduti allo stesso tavolo, mi apparvero da un lato pieni di ammirazione per la sua bellezza e , dall'altro, pieni di desiderio sessuale per l'eleganza, l'avvenenza e la sensualità che Caterina sprigionava ad ogni passo che faceva mentre mi faceva strada verso un divano sul quale era seduto un uomo decisamente prestante e affascinante.
“Ciao Matteo, finalmente siamo qui. Ti presento Adriano, mio marito.”
Mentre gli stringevo la mano, notai però, un lieve imbarazzo forse per la situazione non proprio frequente in cui si trovava con davanti una splendida donna che sicuramente desiderava ma accompagnata dal marito.”
“Tranquillo Matteo, mio marito è già a conoscenza di tutto e, quindi, non c'è alcun problema né a bere qualcosa insieme né a quello che eventualmente decideremo di fare più tardi.” disse Caterina con una scioltezza e una sicurezza che mi meravigliò non poco e mi eccitò invece moltissimo.
Passammo quasi un'ora a chiacchierare come vecchi amici seduti su un divano ed io osservai a lungo quell'uomo che, nonostante, le parole e gli sguardi che lei gli rivolgeva, non una sola volta fece qualche gesto di troppa confidenza con lei, cosa che io apprezzai molto.
Poi, ad un certo punto Caterina lanciò un preciso messaggio che sia io che, soprattutto Matteo, aspettavamo fin dall'inizio della serata.
“Sono un po' stanca di stare qui, mi piacerebbe molto fare qualcosa di diverso, che so, magari andare da qualche altra parte. Matteo tu conosci un posto dove stare più tranquilli, se ti va ovviamente di continuare la serata? Un posto riservato e accogliente?” chiese all'improvviso.
Il messaggio era ben chiaro e Matteo non ci pensò due volte e di rimando le rispose “I posti che conosco, sono tutti uguali a questo e non saprei proprio dove si potrebbe andare ma, se siete d'accordo, casa mia è un posto molto accogliente, per niente rumoroso e, soprattutto, adatto per stare in un'atmosfera più rilassata. Che ne dite?”
“E' una bellissima proposta, non è vero Adriano? Finalmente potrei sentirmi più in libertà.” rispose Caterina con una voce che la diceva lunga su cosa si aspettava dal prosieguo della serata.
“Bene, allora usciamo da questa bolgia e andiamo a casa mia. Seguitemi con la vostra e in meno di mezz'ora saremo lì.”
In auto, Caterina sembrava al settimo cielo.”Ci pensi, Adriano? Fra poco si avvererà il nostro sogno e finalmente daremo inizio a questa nuova vita che abbiamo scelto per noi.”
La casa era una villetta a schiera molto grande, con un giardino molto ben tenuto con qualche aiuola piena di piante e fiori e qualche piccolo albero e, usciti dalle rispettive auto, ci avviammo tutti e tre verso la porta di casa mentre Caterina mi stringeva forte la mano e il mio cuore andava a mille.
Entrammo in un grande salone, arredato con gusto e che prendeva praticamente tutto il pianterreno e Matteo, con orgoglio, ci fece vedere tutto il resto, dalle due camere da letto e dei bagni del secondo piano alla mansarda che era davvero enorme.
Tornati nel salone, ci sedemmo su uno splendido divano molto grande, proprio davanti ad un caminetto stile antico e con ai lati un secondo divano più piccolo ed una poltrona e mi sedetti sull'altro divano che offriva un'ottima visuale di loro due che, intanto, si erano messi più stretti.
Poi, Matteo volse il suo sguardo verso di me come se mi stesse chiedendo il permesso di iniziare ed io, che ero già super eccitato gli feci segno di sì col capo e, poi, prendendo lo smartphone dalla tasca della giacca, a mia volta gli feci capire se era d'accordo a fare un video e anche lui annuì.
Iniziò, allora, baciarla lentamente il collo e l'orecchio mentre con una mano accarezzava il seno di mia moglie che, nel frattempo, socchiudeva gli occhi per il piacere che cominciava a salirle.
Caterina, allora, si sbottonò da sola la camicetta, se la tolse con decisione lasciando a nudo i suoi seni con i capezzoli, duri e dritti, sui quali Matteo si fiondò leccandoli e succhiandoli ripetutamente mentre lei iniziava a slacciargli la cintura dei pantaloni e subito dopo a sbottonargli la patta dalla quale uscì un grosso attrezzo e sul quale lei si abbassò prendendone la larga cappella tra le labbra e con un deciso affondo lo ingoiò fino ad oltre la metà.
L'uomo si lasciò sfuggire un gemito di piacere quando, Caterina, con in successivo affondo di bocca gli arrivò fino alla base e, prendendola per la testa, assecondò il movimento di mia moglie con ripetuti colpi del bacino verso l'alto e le scopò la gola per qualche minuto.
Ero talmente eccitato, a quella visione di quella che si era rivelata una vera e propria femmina scatenata e infoiata, che avevo iniziato a segarmi lentamente ma quando la vidi togliersi la gonna e, rimasta solo con il reggicalze agganciato alle fasce delle autoreggenti, salì addosso al suo amante rimasto nel frattempo totalmente nudo e piantando i piedi sul divano, si calò con forza facendo sparire totalmente quel grosso bastone dentro la sua vagina, non riuscii più a trattenermi e sborrai più volte grugnendo come un porco in perfetta sincronia con i suoi fortissimi gemiti.
Con crescente velocità continuò per molti minuti il suo saliscendi lungo tutta l'asta mentre i suoi seni sballottavano su e giù e con le mani che quasi scorticavano il torace dell'uomo fino a quando, con un grido liberatorio di tutta la libidine accumulata, esplose in un primo violentissimo orgasmo.
Mi lasciai andare, allora, a fare cose che mai avrei immaginato di poter essere capace di fare.
“Bravissima, tesoro. Continua così, godi e fallo godere. Adesso appoggia le tue ginocchia sul divano e alza bene il bacino e tu scopala forte, non vedi come miagola come una gatta in calore?”
Matteo, le si pose dietro, la prese per i fianchi e con un deciso e violento colpo del bacino, le entrò con estrema facilità in quella figa già bagnatissima per l'orgasmo che l'aveva poco prima scossa.
Caterina, emise un lunghissimo gemito e tirò indietro la testa per l'intensissimo piacere che quel cazzone le stava procurando ed anche per il piacere che traeva dalla stretta delle mani del suo amante che, adesso, la teneva per i seni.
I gemiti di entrambi si levarono alti nella stanza fino a diventare un unico gemito incrementato dal respiro sempre più affannato dei due amanti e, quando lui aumentò il ritmo degli affondi sempre più velocemente al punto che mi sembrarono un cane quando scopa una cagna in calore, esclamai “Dai fottila, voglio sentirla di nuovo gridare per un nuovo orgasmo!”
Esattamente in quel momento, Caterina venne per la seconda volta scossa in tutto il corpo dal secondo orgasmo che fu molto più violento del primo e contemporaneamente lui sborrò più volte dentro di lei con un urlo quasi animalesco.
Poi si scostò mentre altri fiotti di sborra uscivano ancora forti, lei si girò, gli si accovacciò davanti e a bocca spalancata ne accolse un paio e, subito dopo, lo riprese in bocca e lo leccò e lo succhiò ingoiando tutto il nettare bianco a più riprese ma un paio di schizzi l'avevano colpita sul viso e di fianco alla bocca.
Poi, sussurrò qualcosa a Matteo che, dopo avermi guardato per qualche secondo, annuì.
Allora, Caterina, a sua volta, si voltò verso di me con uno sguardo ancora intriso di lussuria e mentre continuava a tenere con la mano l'asta del suo amante disse.
“Amore mio, mi aiuteresti a togliere tutta questa bella e calda sborra di Matteo?” mi chiese con una voce dalla quale trapelava vistosamente la voglia di sesso che continuava a persistere.
“Aspetta che prendo qualcosa per pulirti.” le risposi forse ingenuamente, lungi da me il pensiero che si riferisse ad un altro tipo di pulizia.
E, infatti, si riferiva a ben altro e il chiarimento arrivò diretto e chiarissimo “Non è necessario prendere fazzoletti o altro, serve solo la tua lingua, perciò vieni vicino a me e leccamela”
Rimasi per qualche secondo basito da quella frase che mai mi sarei aspettato potesse pronunciare ma, quando la vidi sorridere al suo amante che aveva il cazzo già bello duro, capii che era arrivato il momento che avevo spesso desiderato.
Perciò li raggiunsi, mi accovacciai davanti a lei e, nonostante un primo momento di imbarazzo, le presi il viso tra le mani e poco alla volta lo ripulii completamente.
In pochi minuti la mia bocca era quasi interamente piena del seme liquido di Matteo.
“Ma quanto cazzo di sborra ne ha fatta?” mi chiesi appena finito di succhiarla dal viso di Caterina.
“Amore mio, non ingoiarla. Dammi un bacio e passamela almeno la metà. Così potremo ingoiarla contemporaneamente e, questo, sarà il suggello del nostro nuovo e ritrovato legame.”
Così, mentre Matteo ci guardava con attenzione ma anche con partecipazione, visto che l'eccitazione di quello che stavamo facendo, gli aveva procurato una nuova e potente erezione, io e Caterina ci guardammo fisso negli occhi e, ad un suo cenno di capo, ingoiammo tutto quello che sostava nelle nostre bocche ed io, per la prima volta in vita mia, assaggiai il sapore dello sperma trovandolo di buon sapore e consistenza e pensai a tutte le volte che avrei voluto leccare e succhiare un bel cazzo ma non avevo mai avuto il coraggio di farlo.
Caterina, dal canto suo, ormai era totalmente in preda della più sfrenata lussuria, si voltò verso il bastone di carne che già teneva fermamente in mano e lo prese di nuovo in bocca.
Visto così da vicino, quel cazzo mi sembrò ancora più grosso di quanto sembrava dal divano e, quando lei se lo tolse dalle sue fauci e me lo porse, non riuscii a trattenermi e lo ingoiai anch'io.
Ben presto, iniziammo a passarcelo l'una all'altro, un suo affondo fino alle palle seguito subito dopo da un mio affondo altrettanto profondo e poi, con lingua che leccava l'intera asta mentre l'altra bocca, partendo dalla cappella si fermava solo quando arrivava fino al fondo della gola e il tutto mentre Matteo ci teneva con le mani le nostre teste e assecondava il ritmo del succulento pompino.
Ad un certo punto, Caterina uscendo con la bocca guardò Matteo dalla sua posizione dritto negli occhi “Hai un cazzo straordinariamente grosso e durissimo e sei un vero toro. Lo voglio ancora sentire di nuovo tutto dentro di me. Fammi il culo e fammi godere, sarò la tua vacca. Sfondalo!”
Salimmo, allora, in fretta la rampa di scale che portava alle camere da letto, Caterina davanti con il fondoschiena che ritmicamente ondeggiava e le tette con i capezzoli durissimi per l'eccitazione di essere vicina alla sodomizzazione, dietro di lei Matteo con la verga ben puntata verso l'alto e, infine, io che mi toccavo lentamente la mia asta eccitatissimo più che mai.
Appena entrati, Caterina si avvicinò al lettone e, poggiando le ginocchia sul bordo abbassò il petto fino a toccare le lenzuola e alzò, come aveva già imparato, il culo verso l'alto in attesa della penetrazione anale ma stringendone allo stesso tempo con le mani alcuni lembi.
Il suo corpo fremette per tutto il tempo in cui Matteo le cosparse abbondantemente gel lubrificante intorno al suo buchetto e, subito dopo, in grande quantità anche dentro mentre io riprendevo il tutto con lo smartphone per immortalare la scena della prima inculata da parte di un uomo diverso da me.
Feci una ripresa da vicinissimo, l'ano di mia moglie, totalmente pieno di gel, si apriva e si chiudeva ritmicamente per il desiderio di ricevere quella mazza così potente e grossa.
Poi, l'amante di quella sera, appoggiò la punta della cappella appena all'ingresso e, lentamente ma con studiata mossa entrò nello sfintere.
Caterina, ebbe un sobbalzo e strinse forte il lenzuolo al quale si era aggrappata. “Adesso entra tutto, non ti preoccupare perché la voglia di sentirlo interamente dentro è enorme. Dai, sfondalo!”
Con un colpo deciso Matteo entrò e si fermò solo quando le palle sbatterono contro le sue natiche. Caterina si aggrappò ancora più forte al lenzuolo e un forte gemito, forse di dolore ma forse più per il piacere e, quasi da grandissima esperta che non sembrava fosse diventata in così poco tempo, spinse anche lei indietro e continuò a spingerlo tutte le volte che l'asta rientrava per poi tornare indietro e poi a rientrare nuovamente.
Si capiva che era un uomo che di culi ne aveva sfondati parecchi, la scioltezza con la quale entrava e usciva dalle visceri di quella donna ovvero di mia moglie testimoniavano perfettamente la sua esperienza acquisita nel corso degli anni e chissà con quante donne.
Caterina non tardò molto ad arrivare al nuovo orgasmo mentre Matteo la scopava senza sosta prima tenendola per i fianchi e poi tenendola per i seni e mentre io mi masturbavo ancora una volta eccitato com'ero dalla vista dell'ano che seguiva l'asta quando questa tornava indietro fin quasi all'uscita fino a rientrare sotto la spinta di un nuovo affondo che significava che ormai le aveva sfondato tutte le porte lungo il percorso e che, pertanto, il culo era stato totalmente sfondato.
I gemiti di Caterina diventarono sempre più frequenti e gli umori secreti dalla vagina avevano già ampiamente bagnato la parte del lenzuolo sotto il suo bacino quando il suo respiro tornò a farsi nuovamente affannoso e, all'improvviso Matteo le disse.
“Sei una donna straordinaria ed è chiaro che ti piace davvero moltissimo il cazzo, perciò ti voglio far provare una sensazione che troverai unica nelle posizioni del sesso anale.”
Detto questo, si scostò e mi disse “Va' a prendere una sedia in cucina e scegli quella che ti sembra la più robusta e portala qui perché voglio che sia lei stessa a salire e scendere sul mio cazzo. Vedrai che sarà una posizione che vi entusiasmerà entrambi.”
Andai subito a prenderne una e la portai, come uno schiavetto ai loro ordini, o meglio, come un marito cornuto e felice di vedere la moglie inculata ancor più selvaggiamente.
Lui si sedette sulla sedia, il suo cazzo sembrava ancora più grosso di prima e svettava verso l'alto, padrone assoluto del culo di Caterina e della mia eccitazione.
“Adesso tesoro, metti i piedi di lato alla sedia e impalati da sola. Lo sentirai ancora di più rispetto alla scopata fatta a pecora e vedrai che questa posizione ti farà davvero impazzire.” le disse.
Caterina fece come le era stato detto, si posizionò con i piedi ben puntati ai lati della sedia e poi, abbassandosi, prima con un pizzico di evidente timore, fino a sentire il suo sfintere anale appena appoggiato sulla grossa cappella e, poi, lasciandosi velocemente andare verso giù, lo sentì entrare in un attimo tutto fino a fermarsi sulla base dell'asta.
“E' una sensazione bellissima. Mi sto scopando da sola!” esclamò subito ed iniziò il suo saliscendi prima lentamente e, poi per il piacere intenso che stava provando, sempre più velocemente mentre Matteo la sorreggeva con le mani ai lati dei suoi fianchi sia che scendesse che risalisse e contemporaneamente cercava di leccarle e succhiarle i capezzoli con avidità.
Fu straordinaria quella scena, Caterina sembrava un'invasata da un demone tanto fu la foga con cui salì e scese decine di volte sentendo l'asta che le attraversava veloce le visceri soprattutto quando il suo amante dava potenti colpi in su ogni volta che lei scendeva fino a quando, con un grido che squarciò l'aria intorno a sé, arrivò al terzo orgasmo della serata in contemporanea con quello di Matteo che sborrò grugnendo come un maiale e, in men che non si dica, copioso nuovi rivoli le uscirono dalla vagina bagnando totalmente il pube dell'uomo.
Poi, si accasciò sul torace di Matteo stringendolo forte mentre le sue membra venivano scosse da più e più fremiti e la sua bocca si incollò a quella dell'uomo in un bacio talmente profondo che io temetti che fosse per amore e non ad una, per quanto straordinaria, scopata.
Quando tutto passò, Matteo le disse. “E' stata una scopata tra le più belle che abbia mai fatto. Mi piacerebbe molto diventare il tuo scopamico preferito. Se sei d'accordo e, ovviamente lo è anche tuo marito, potremmo rifarlo anche in futuro, magari anche due/tre volte alla settimana e, perché no, potresti anche restare qui a dormire. Che ne dici?”
Lei mi guardò con occhi che mi dicevano che la proposta le piaceva molto ed io le risposi “Se questo è quello che vuoi, per me va bene a patto, però, che resti sempre io l'uomo che ami e che, comunque, ti accompagnerà anche in altri incontri.”
“Non temere, questo non accadrà mai. Saranno solo scopate che non intaccheranno assolutamente la voglia di farlo anche con altri, magari anche con due o più maschi.”
“Va bene, allora. Verrai qui tutte le volte che vorrai ma mi dovrai poi raccontare nei minimi dettagli tutto quello che farete.”
“Questo non è un problema perché ci metteremo in contatto video e potrai vedere tutto. Poi, visto che le piacerebbe anche farlo con altri, ho molti amici che darebbero un occhio della testa per fare sesso con tua moglie. Vedrai che ti piacerà moltissimo vederla alle prese con più cazzi di tutte le dimensioni e di varie etnie. Tutti i mie amici sono assolutamente sani e affidabili.” mi rispose.
“No, quando questo accadrà voglio essere presente. Non perché non mi fidi dei tuoi amici ma perché sono un cuckold e mi eccita tantissimo vederla in opera dal vivo.”
Rimanemmo, allora, in questi termini e, all'una di notte, riprendemmo l'auto e ci rimettemmo sulla strada del ritorno.
Caterina era entusiasta della serata e del sesso che aveva fatto con Matteo e fu particolarmente affettuosa con me mentre guidavo.
“Grazie amore mio. Sono felice che tu abbia fatto questa scelta. Non ti preoccupare, ti giuro che sarà solo sesso e nient'altro. Mi potrai chiedere qualunque cosa ed io la farò per amore tuo.”
Qualche chilometro più avanti mi sembrò di udire un rumore proveniente dall'auto, misi allora la freccia ed entrai nella prima area di sosta che incontrai che era piena di TIR e di altre auto.
Mi fermai, scesi dall'auto per controllare che tutto fosse a posto e mi sembrò che fosse così ma, quando anche Caterina uscì per venire anche lei a vedere, tre cabine dei TIR si accesero e in un paio di auto venne accesa la luce dell'abitacolo e intravedemmo all'interno di entrambe due coppie formate da un uomo e una donna piuttosto avvenenti che, ci sorrisero.
P.S.
Anche questo racconto potrebbe avere un seguito per sviluppare ancora di più la storia dei protagonisti. Spero, nel frattempo, che questo sia di vostro gradimento e se sarà così, sarebbe bello leggere i vostri commenti e suggerimenti che, come sempre, saranno da me molto graditi. Grazie.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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