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La moglie, lo stallone e il marito Cap.5 P.1


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
26.11.2024    |    5.850    |    8 9.6
"Ma sì, tranquillo, non ho alcun limite e, se sono sani come te, li succhio e ingoio tutti uno dopo l'altro..."
Caterina era rimasta entusiasta dall'incontro con Matteo e, poi, sulla strada di ritorno, dal brivido di salire su un Tir e farsi scopare selvaggiamente dal camionista e, appena scesa, anche dalle successive due ore passate a farsi montare, insieme alla sua nuova amica Sofia, dentro il rimorchio di un altro “bisonte della strada” da altri sei camionisti, tre per ciascuna che le avevano scopate singolarmente o tutti e tre insieme, fin quasi le 4 di mattina.
Ed era talmente “su di giri”, una volta arrivati a casa, che si diede totalmente a me e mentre la scopavo mi volle raccontare tutto quello che le avevano fatto nel rimorchio, con precisi particolari.
Quella fu la prima volta che ci amammo con una passione esagerata, lei sempre più scatenata al ricordo di quella notte ed io sempre più eccitato nel sentirla godere ad ogni mio affondo dentro tutti i suoi buchi, incitandomi a fare ancora di più, sempre più forte, gemendo come una cagna fino a gridare ad ogni orgasmo che tre volte la fecero tremare come una foglia al vento.
Anche nei giorni successivi, la sua irrefrenabile voglia di un cazzo che le facesse provare di nuovo quelle forti sensazioni di piacere, non si placò, anzi sembrava che quel ricordo l'avesse trasformata in una vera e propria macchina del sesso, una troia la cui libidine non si placava praticamente mai, anzi sembrava addirittura che si autoalimentasse in un continuo crescendo.
Poi, qualche giorno dopo, appena rientrato a casa da una riunione di lavoro, la sentii lamentarsi in camera da letto e, la trovai che si strofinava freneticamente il clitoride e, allo stesso tempo, si strizzava un capezzolo e, quando finì di contorcersi per il violento orgasmo e sembrò essere ritornata in sé, mi guardò con occhi pieni di lussuria e mi disse.
“Tutte le volte che in questi giorni abbiamo fatto l'amore, ti sei molto eccitato solo al mio racconto perché, purtroppo, non c'eri anche tu nel rimorchio e, devo dire che mi hai fatto godere decine di volte ma, ora, non mi basti più perché l'immensa voglia di essere al centro di ancora più maschi, una gang bang di tori scatenati tutti per me, non mi fa neanche più dormire appagata. ”
“Amore mio, io ce l'ho messa tutta per cercare di saziare la tua enorme libidine ma capisco che, a questo punto, è impossibile per me starti dietro e, perciò, mi accontenterò di fare l'amore con te solo se e quando ne avrai voglia di farlo con me. Ma, come si fa ad organizzare una serata con te al centro di una gang bang?” le dissi.
“Si potrebbe chiedere a Matteo se può organizzarne una a casa sua con qualche suo amico, diciamo con almeno altri cinque. Questa volta, però, voglio che ci sia anche tu per godere del mio godimento mentre sarò alle prese con tanti maschioni che, comunque, voglio che abbiano dotazioni molto, ma molto, importanti”
“Va bene! Telefona a Matteo, allora, e chiedigli riesce a trovarli e quando si può fare.”
“Lo faccio subito, così magari, riesce anche ad organizzare presto.” mi rispose con entusiasmo.
Prese il suo telefono, si sedette di fianco a me sul divano e cliccò sul numero dell'uomo col quale aveva avuto il suo primo rapporto di sesso al di fuori del nostro matrimonio.
“Ciao Matteo, come stai? Sì, anche noi stiamo bene! ...Davvero hai tanta voglia di me? ...Certo, quando vuoi organizziamo... Va bene, solo noi due al ristorante e, dopo, a casa tua ..ma sì, lui si può godere quello che facciamo, in diretta video.... In questo momento, però, vorrei provare una nuova esperienza...di che parlo?...ho una voglia immensa di stare in mezzo ad una gang bang...mi chiedevo se ti sarebbe possibile organizzarne una con qualche tuo amico fidato e sano...sì ci sarebbe anche Adriano, come spettatore, ovviamente...io, però, vorrei farne una in grande...beh, se deve essere in grande, direi con almeno altri cinque, oltre te e cazzuti come te...come dici?...beh, non ci dormo la notte, la voglia è davvero tanta....ma sì, tranquillo, non ho alcun limite e, se sono sani come te, li succhio e ingoio tutti uno dopo l'altro...davvero forse riesci a trovarne tanti?...oh, certo...sarebbe bellissimo se venissero anche un paio di Latini e un black. Va bene, aspetto una tua telefonata e, spero, di avere una buona notizia...a dopo, ciao tesoro.”
“Mi sembra di aver capito che forse Matteo riesce ad organizzare. Sei contenta?” le chiesi.
“Sì, amore mio. Non vedo l'ora che mi faccia sapere se è riuscito, quanti verranno e come sono! Sei, anche tu, contento?” mi chiese con gli occhi che brillavano per l'eccitazione.
“Lo sai che mi sta a cuore solo la tua felicità.” le risposi mentre sentivo che mi si induriva dentro le mutande.
“Sai che facciamo, in attesa che Matteo richiami? Ti faccio godere almeno di bocca, visto che non abbiamo molto tempo a disposizione ed io voglio mantenermi allenata per la gang bang e, infatti, domani mi scopi, invece, sia davanti che dietro”
L'abbracciai con dolcezza, poi la presi in braccio e la portai in camera dove spogliatici entrambi nudi le leccai a lungo il clitoride mentre mi teneva il capo stretto con le mani e tirandolo a sé.
Nel giro di una decina di minuti, arrivò ad uno dei suoi consueti violenti orgasmi clitoridei e, in breve tempo, la vagina si bagnò dei suoi umori che io bevvi a più riprese mentre urlava e si dimenava freneticamente facendomela strusciare in su e giù sulle labbra e sulla lingua.
Quando, poi, cessarono gli ansiti e tornò ad essere rilassata, mi guardò con amore e mi disse
“Quanto sono stata sciocca per tanti anni a non sapere che c'era un'altra Caterina nascosta da qualche parte dentro di me, bigotta com'ero e piena di certezze riguardo a come doveva essere una brava moglie, perbene e fedele, che erano frutto di insegnamenti, discorsi e stili di vita di donne che, spesso per molteplici motivi, non sapevano nulla sul sesso e del piacere che ne deriva, di altre che erano intrise di precetti e regole sul bene e sul male o “semplicemente” affette da apatia sessuale.
Ma grazie a te, che, come un grande scultore riesce a vedere l'opera che farà al solo guardare un blocco di marmo ancora grezzo, hai visto che dentro di me c'era un'altra Caterina e l'hai fatta uscire finalmente a nuova vita facendomi scoprire quella che ora veramente sono e che sarò per sempre ”
Si accovacciò, allora, ai mie piedi, brandì con una mano la mia asta, e con l'altra ricominciò a titillarsi il clitoride e mi fece uno dei più appassionati pompini che mi avesse fatto dopo la “nascita” del suo “alter ego” di femmina assatanata di sesso e che mi portò in breve a scaricare, nella sua avida e assetata gola, tutti i fiotti che sparai più volte.
Ma, non ancora soddisfatta, volle continuare e, dopo aver ripulito la mia cappella da tutto ciò che ancora vi sostava e ingoiatolo tutto, riprese a leccarlo e a tenerlo, ogni tanto, fermo in bocca e guardandomi con occhi sorridenti, iniziò a sentire che si stava nuovamente indurendo fino ad avere un conato di vomito quando ne sentì la punta batterle sull'epiglottide e dopo essersi scostata da me, poggiò le ginocchia sul bordo del letto e mi disse “Adesso fammi tutto quello che mi faranno sabato notte!”
Era impossibile resistere alla tentazione di quella femmina che mi aveva stregato con la sua bellezza fin dal primo giorno e che adesso era lì con le gambe spalancate che oscenamente mi mostravano il suo sesso bagnato e quel culo perfettamente rotondo e sodo con al centro l'ano che si apriva e si chiudeva per l'eccitazione, forse per il desiderio del mio cazzo ma forse molto più probabilmente, di quegli altri che fortemente desiderava di prendere a casa di Matteo.
Con la forza e la passione del mio amore per la mia donna, la montai stringendola per i fianchi e con potenti affondi la portai a raggiungere il secondo e fortissimo orgasmo e, mentre lei ancora si dimenava, scossa dai fremiti del piacere, le entrai nel culo per dare piacere anche a quella sua parte di troia scatenata che oramai, sempre più spesso, la spingeva verso il sesso più sfrenato e animalesco e a godere degli intensi e multipli orgasmi che raggiungeva sistematicamente durante gli amplessi.
E così, fu esattamente come avevo capito nel vedere quell'ano che sembrava mi facesse l'occhiolino e volesse dirmi che aveva voglia di ricevermi e, infatti, entrò totalmente ma molto agevolmente e riprese nuovamente ad allargarsi e a chiudersi intorno alla mia asta come se mi stesse facendo un pompino con lo sfintere anale e, allora, la scopai anche da sopra con i piedi piantati sul letto e la sentii gemere sempre più forte fino a scoppiare in un nuovo grido di liberazione da tutta la libidine che aveva accumulato nel pensare a Matteo e ai suoi amici.
Caterina era ancora ansimante quando le squillò il cellulare e perciò mi disse, con un po' di affanno, di vedere chi era che chiamava.
“E' Matteo” le dissi.
“Passamelo” mi rispose già più presente a sé stessa e con un leggero rossore sul viso dovuto all'eccitazione del momento.
“Ciao Matteo. Allora, mi dai una bella notizia?”
“Ti sento con un leggero affanno. Dimmi la verità, hai fatto sesso con tuo marito. E' così?”
“Beh, sì. Ero talmente eccitata al pensiero di me in mezzo a un bel po' di maschi che, sperando che si faccia, ho voluto tenermi in allenamento.” rispose con molta malizia ma con grande sincerità.
“Hai fatto benissimo. Infatti sono riuscito ad organizzare una serata tutta per te con altri cinque che, quando ho spiegato loro quanto sei bella, disponibile a qualunque gioco e, soprattutto, così tanto vogliosa di provare la tua prima gang bang, si sono dichiarati entusiasti di partecipare e non vedono l'ora di farti urlare sotto i loro potenti colpi.”
“Come sono?” gli chiese Caterina.
“Hanno tra i trenta e i quarantacinque anni, alti, ben piazzati fisicamente e ben dotati, come tu desideri.”
“Wow” esclamò lei e aggiunse “Cosa intendi per “ben dotati?”
“Beh, tre di loro li conosco da molti anni e, quindi posso dirti che vanno dai 22 ai 24 centimetri. Gli altri due sono loro amici assolutamente fidati sia sotto il profilo fisico che sanitario e sono due ragazzi Latini molto prestanti e, come penso tu sappia, i Latini scuri di pelle normalmente si aggirano attorno ai 24/25 centimetri ma lo potrai constatare tu stessa quando ci vedremo.”
“Perfetto! Per quando hai organizzato a casa tua?” chiese Caterina.
“Sabato prossimo potrebbe andar bene?”
“Va benissimo, ho tutto il tempo per organizzarmi a cominciare da venerdì, giornata dedicata alla mia estetista e alla mia parrucchiera, poi, nel pomeriggio, vado a comprare una splendida lingerie e un bellissimo vestitino mooolto sexy, cortissimo e con due spacchi laterali vertiginosi che ho visto in un paio di negozi. Sabato mattina, invece, sesso con il mio maritino giusto per farmi allargare bene il culo in vista della serata e, poi, dormire per qualche ora per poter essere in grado di andare avanti con la gang bang fino alle prime luci di domenica.” rispose con voce cristallina.
“Azz! Hai proprio voglia di tanto sesso sfrenato! Che femmina che sei! Se fossi mia moglie, ti scoperei tutti i giorni fino a lasciarti sfinita!” esclamò Matteo.
“Tesoro, lo sai che per te sono sempre disponibile. Quando vuoi ti raggiungo volentieri e passiamo un pomeriggio o una serata in cui ti darò, come sempre, tutta, e sottolineo tutta, me stessa e sta' sicuro che sarai tu a dire basta.” rispose ridacchiando.
"Perché non vieni direttamente qui venerdì sera, ho una voglia immensa di te, della tua bocca, della tua figa e, sopra ogni cosa, del tuo bellissimo culo. TI porto a cena in un bel ristorante e, poi, torniamo a casa e scopiamo fino a tardi e sabato mattina lo rifacciamo di nuovo e ti preparo per i mie amici che, come ti ho detto, sono davvero molto dotati. Che ne dici?” chiese.
“Che mi sembra un'ottima idea. Anch'io ti desidero moltissimo, adesso glielo dico ad Adriano ma credo che non ci sia alcun problema da parte sua.” rispose.
Mi chiese cosa ne pensassi ed io le risposi che certo che poteva andare dal suo amante preferito e che io li avrei raggiunti direttamente sabato sera ma che volevo vederla lo stesso, mentre si faceva montare da Matteo e, in particolare, con primissimi piani video mentre le apriva le natiche e poi la infilzava col suo grosso cazzone e quando le schizzava direttamente in bocca i fiotti di sborra calda. Mi raccomandai, comunque, di non farlo arrivare sotto casa perché non mi andava di far vedere mia moglie che, vestita elegante ma anche molto sexy, entrasse nell'auto di un altro uomo.
“Tranquillo, chiamo un taxi e mi faccio portare direttamente al ristorante. Adesso, però, baciami e fammi sentire che mi ami. Lo sai che anche se mi capiterà di scoparmi centinaia di uomini, negli anni a venire, comnque non smetterò mai di amarti.”
E così, nel tardo pomeriggio del venerdì, elegantemente vestita e con sotto la bellissima lingerie e il supersexy vestitino appena comprati che mi aveva fatto vedere già indossata che la rendevano ancora più strafiga, prima di salire nel taxi, mi salutò con la mano e mi mandò un bacio e poi partì alla volta della casa di Matteo che, ne ero certo, era già molto eccitato all'idea di farsela la sera stessa e la mattina dopo e chissà per quante volte.
Alle 23:10, mi chiamò e mi disse che dovevo collegarmi in video chiamata per assistere alla monta. Qualche secondo dopo aver collegato il mio smartphone allo schermo da 50” del televisore, la vidi che mi sorrideva mentre si spogliava fino ad avere addosso il solo tanga, le calze e le scarpe a spillo mentre vicino a lei, Matteo era già nudo,con l'asta ben dritta, larga e con una grossa cappella che puntava in alto già pronta ad entrare in tutti gli orifizi di mia moglie.
Li vidi scopare con passione per quasi un'ora e mezza di seguito, lui che le leccava la figa mentre lei dimenava il bacino su e giù tenendolo per la testa e arrivando, quasi subito, forse perché la guardavo sul monitor, al primo violento orgasmo.
Poi, Caterina a sua volta, lo leccò e lo succhiò avidamente e forsennatamente con crescente voluttà e velocità partendo dalla cappella fin giù alle palle e ritornando fino alla cappella per poi ingoiarlo tutto nuovamente in un andirivieni sempre più veloce.
Dopodiché, si mise” a pecora” sul letto e lui la leccò di nuovo fino al momento in cui, alzatosi in piedi, con lei con la testa e le tette che spingevano in giù il letto e con il culo ben in alto, la infilzò col suo palo di carne e la scopò a lungo con affondi veloci e profondi fino a quando lei scoppiò in un nuovo e più violento orgasmo con un urlo che mi costrinse ad abbassare il volume del televisore per non rischiare di far svegliare l'intero condominio.
Poi, col cazzo che sembrava essere diventato ancora più grosso, per l'eccitazione per quella femmina così ingorda di sesso, Matteo la penetrò nel culo con un unico colpo del bacino e vidi, in primissimo piano, l'intera sua asta sparire in un secondo dentro il suo retto, segno che lei aveva talmente molta voglia di prenderlo che anche lei spingeva indietro il suo bacino in perfetta sincronia con il cazzone che continuava ad stantuffarla in lungo e in largo fino a quando, dopo un nuovo e violentissimo orgasmo, gli si accovacciò davanti aspettand, a bocca spalancata e la lingua protesa in fuori, che le scaricasse una serie di fiotti, che li contai e furono sette, che lei ingoiò velocemente prima di ricominciare, quasi subito, a leccargli ancora una volta la cappella e ripulirla da tutta la quantità di sborra che sostava lasciandola perfettamente pulita come appena lavata.
Nel frattempo, già al secondo orgasmo che l'aveva scossa per vari minuti, avevo sborrato anch'io eccitato com'ero nel vedere il mio amore godere come una indemoniata e continuai a segarmi anche di nuovo nel vederla sodomizzata e ne sentirla gemere per tutto il tempo che, alla fine, sborrai anche in contemporanea con Matteo quando le schizzò i densi fiotti di seme in bocca.
A mezzanotte e mezza, Caterina, visibilmente stanca, mi salutò con la mano e, insieme a Matteo, mi diedero la buonanotte ma, forse per la stanchezza o chissà, forse Matteo l'aveva fatto apposta, il collegamento video restò attivo.
Stavo per dir loro che li vedevo ancora sul monitor ma, una morbosa curiosità di continuare a vedere, mi fece cambiare idea e rimasi lì con gli occhi puntati su loro due.
Devo dire, che forse avrei fatto meglio a spegnere perché un po' mi fece male vedere che lui stava iniziando nuovamente ad accarezzarla e baciarla sul collo, poi salire alla bocca e unirle la sua e baciarsi con passione e, poi, scendere lentamente sui capezzoli e cominciare a leccarli con delicatezza e, subito dopo, succhiarli con fervore e piano piano scenderle verso il pube ma, quando vidi i suoi occhi che mi guardavano attraverso la telecamera e la sua bocca accennare un sorriso verso di me, capii che sapeva bene che ero ancora attaccato al televisore e che mi stava mandando un chiaro messaggio che mi diceva che lei era sua e che la teneva a sé con le sue perfomances da toro e che l'avrebbe nuovamente montata per molte ore ancora.
E infatti, ricominciò daccapo a leccarle le grandi labbra e subito dopo le piccole fino a passare decisamente al clitoride che immediatamente provocò in mia moglie un visibile fremito del suo corpo prima di prendere nuovamente la testa del maschio e stringerla a sé e gemere come una cagnolina fino a quando arrivò ad un nuovo orgasmo e urlando come una indemoniata.
Subito dopo, la girò “a pecora” mentre lei continuava a gemere affannosamente ma era del tutto evidente che, era per il fortissimo desiderio di sentirlo ancora una volta dentro di sé.
Lo vidi allora, con l'asta durissima sormontata dalla grossa cappella che sembrava il cappello di un fungo porcino su un gambo di grosse dimensioni, girarsi con la testa per un veloce sguardo verso di me, con un nuovo sorriso che la diceva lunga su quello che mi parve volesse significare che aveva il potere non solo su Caterina ma anche su di me.
Stavolta, però, la penetrò direttamente attraverso l'ano che, prima mi era apparso essersi rinchiuso e, infatti, era proprio così perché la cappella entrò aprendole di schianto il buco mentre le diceva a voce alta, sicuramente, per farlo sentire soprattutto a me “D'ora in poi non farò altro che scoparti il culo fino a notte fonda e lo rifaremo anche domattina e te lo aprirò e sfonderò talmente tanto che i miei amici non avranno alcun problema a fartelo ancora più largo, ma, se dovesse richiudersi, provvederà il più dotato a schiantartelo e sfondartelo col suo 24x16 in modo che anche gli altri quattro, a turno, te lo faranno sentire fin nella pancia fino a farti avere continui orgasmi perché non resterai un solo istante senza averne uno dentro le tue viscere.”
Restai imbambolato davanti allo schermo per quasi tre ore durante le quali il suo grosso bastone di carne andò avanti e indietro senza fermarsi un solo istante e sborrando più volte dentro di lei che urlava come una matta sotto l'effetto dei continui orgasmi a cui arrivò ben quattro volte.
Poi all'improvviso, la mano di Matteo si allungò verso la telecamera e il collegamento si interruppe definitivamente.
Erano passate ben quattro ore dall'inizio e chissà se avrei mai saputo se, dopo, fosse tutto finito o se il “toro” l'avesse continuato a scoparmela ancora più e più volte.
Alle 03:25, spensi il televisore e andai in camera. Mi spogliai, mi infilai nel letto e, al ricordo di quello che avevo visto, mi masturbai ferocemente fino a schizzare il mio seme con talmente tanta potenza che due fiotti mi arrivarono fin sul viso e, eccitato com'ero, per i gemiti e gli urli di Caterina ma anche, devo confessarlo, per la potenza con cui Matteo l'aveva montata come uno stallone monta la sua puledra con quel suo palo di carne a cui lei si era attaccata più di una volta bevendo fiotti su fiotti come un'assetata che trova un oasi con acqua fresca nel deserto e, senza neanche rendermi conto, la raccolsi con due dita e me le ficcai in bocca, provando di nuovo il piacere del suo sapore.



Spero che questa prima parte del racconto vi sia piaciuta e l'abbiate trovata intrigante e, perciò, se vi interessa sapere come andrà la gang bang, lo potrete sapere nella successiva seconda parte magari lasciando, in calce a questo racconto, un commento che sarà da me sempre gradito. Grazie.
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