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Una bellissima vacanza al mare con sorpresa: La storia di Isabel e della sua amica Paula – La prima orgia - Cap. 2 Parte Quarta
di Lorella65Trav
21.02.2022 |
1.780 |
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"Poi fai lo stesso con Isabel e Paula..."
...continuazione...Isabel continua il suo racconto
Alle 4 del pomeriggio, bussarono al citofono. Carmen alzò la cornetta e schiacciò subito il pulsante per l'apertura del portone.
Poi si girò verso noi e diede la notizia “Sono arrivati. Voi ragazze siete un po' emozionate? “
Risposi io “Sì, lo siamo perché è la prima volta che incontriamo una coppia ma siamo anche molto eccitate dall'idea giocare con loro. Non sappiamo esattamente come comportarci ma, l'istinto ci aiuterà di sicuro. Forse avremmo dovuto vestirci in modo diverso, non vorremmo fare una brutta figura.”
“Ma cosa state dicendo? Siete belle e soprattutto sexy e quello che indossate va benissimo per un'occasione del genere. Siete anche molto carine e simpatiche, vedrete che impazziranno per voi.” rispose Carmen.
Poi andò alla porta di casa, l'aprì e fece uno smagliante sorriso e si scostò leggermente per far largo ai suoi amici.
Marisol e Pablo entrarono mano nella mano ed io e Paula rimanemmo senza parole.
Lei era di una bellezza davvero fuori dal comune. Capelli biondi lunghi fin quasi alla sottile vita, elegante nel portamento indossava un leggerissimo abitino rosso che le arrivava a poco meno della metà delle bellissime cosce e le fasciava un corpo sinuoso, un'elegante collana lunga fino al seno che si capiva essere abbastanza grosso, calze velate nere 10 den per reggicalze, due lunghi orecchini pendenti dorati in filigrana rosso magenta e ai piedi due magnifici sandali a fasce con strass e tacco 13. Era un vero incanto.
Pablo, un bellissimo uomo, anche lui elegante con giacca e cravatta, alto poco più di Marisol, con un sorriso smagliante e molto accattivante ma soprattutto sexy. Insieme formavano una splendida coppia davvero di classe.
Carmen li precedeva di un passo, fece le presentazioni e, notammo nei loro occhi che sembravano contenti di conoscerci. Posarono il loro sguardo su Ana ed io notai che Marisol aveva immediatamente stretto leggermente la mano di Pablo continuando però a guardare Ana e socchiudendo impercettibilmente le palpebre. Poi guardarono noi, Pablo ci scrutò da capo ai piedi, sorrise, strinse questa volta lui la mano alla moglie che lo guardò e gli sorrise e impercettibilmente annuì col capo.
Ci sedemmo tutti sui due divani, Carmen insieme a Marisol e Ana e noi insieme a Pablo. Sorseggiammo un buon vino frizzante ed eravamo tutti allegri e sorridenti.
Pablo, seduto tra me e Paula, era simpaticamente ciarliero e chiaramente in attesa che l'atmosfera si facesse un po' più calda.
“Siete davvero sexy” ci disse dopo essersi girato prima verso di me e poi verso Paula e subito dopo proseguì “Mi piace molto come vi siete vestite, si vede che avete buon gusto. Siete molto giovani ma, da quello che ci ha anticipato Carmen, sembra che siate anche molto calde ed anche Ana è davvero una splendida donna molto attraente e sensuale.”
“Grazie, sei davvero gentile. Anche tu sei decisamente un bell'uomo e insieme a Marisol formate una bellissima coppia.” rispose Paula mentre io osservavo l'altro divano sul quale Marisol, seduta tra Carmen e Ana, con la scusa di guardare da vicino la collana di Ana, le aveva sfiorato un capezzolo e sentito, il leggero gemito emesso dalla donna, le stava infilando la mano attraverso l'apertura della camicetta sbottonata all'altezza del prorompente seno.
Ana, al tatto delle dita di Marisol sul suo capezzolo, dopo un nuovo gemito di piacere, si accostò con le labbra alla sua bocca e Marisol non esitò un attimo e le ficcò la lingua in gola mentre con l'altra mano palpava il pacco di Carmen.
Pablo seguì il mio sguardo e, visto che sua moglie si stava già dando da fare, si piegò verso di me, accostò la sua bocca alla mia e ci avvinghiammo in un profondo bacio mentre io, come stava facendo Marisol con Carmen, gli poggiai la mia mano sulla patta dei pantaloni avvertendo subito che sotto ci doveva essere qualcosa di parecchio grosso.
Lui ebbe un sussulto e spinse in su il bacino, quindi, si girò verso Paula la baciò con la stessa passione e lussuria e le appoggiò, a sua volta, il palmo della mano sulla gonna sotto la quale il tanga di Paula era sotto la pressione del suo cazzo indurito per l'eccitazione.
Sul divano di fronte, le cose andavano avanti alla grande. Ana si era tolta la camicetta e Marisol si era buttata a capofitto sui suoi capezzoli e li leccava senza sosta, mentre Carmen si era messa in piedi davanti a loro e si stava liberando della chemise restando, poco dopo, solamente col tanga strettissimo che dietro era totalmente chiuso dalle sue bellissime natiche e davanti lasciava uscire il suo palo di carne di almeno un'altra quindicina di centimetri.
A Pablo gli avevamo sfilato, nel frattempo il pantalone. Rimase così solo con lo slip da sotto il quale spuntava di almeno dieci centimetri una parte dell'asta sormontata da una cappella parecchio grossa.
Io e Paula, c'eravamo già tolti i nostri vestiti ed eravamo rimaste solamente con i nostri tanga e i reggiseni alla cui punta erano ben visibili i grossi capezzoli in silicone.
Di fronte a noi, invece, Marisol si era totalmente svestita e appoggiata con la schiena sul grande cuscino del divano, aveva la gambe spalancate mentre Ana si stava prodigando con passione a leccarle la figa dal basso e in su verso il clitoride e viceversa mentre il salotto cominciava a risuonare dei gemiti di piacere delle due donne.
Carmen, allora, si accostò ad Ana, liberò dal tanga il suo magnifico calibro 23 e penetrò Ana alla pecorina iniziando prima con voluta lentezza per farle assaporare tutta la sua lunghezza e poi aumentando la velocità mentre Ana iniziava a mugolare sempre più forte sotto le spinte del cazzo che la stava scopando e per le slinguate nell'orifizio vaginale di Marisol mentre entrambe si erano messe a 69 sul tappeto davanti al divano.
Ma anche sul nostro divano, però, era iniziata una grande esplosione di sesso.
In due avevamo iniziato un salivoso pompino a Pablo.
La prima era stata Paula che, dopo averglielo ben lubrificato, insieme a me, con tanta saliva lo aveva imboccato quasi tutto ma Pablo con la mano dietro la sua nuca le aveva dato la spinta sufficiente per farglielo arrivare fino in gola.
Paula, dopo una serie di tre/quattro movimenti in giù e in su, mi aveva lasciato il posto che subito avevo preso e, così, mentre io mi godevo quella magnifica cappella, lei gli passava in continuazione la lingua bagnata lungo tutta l'asta lasciando, poi, a me il piacere di farlo sparire totalmente nella mia bocca per godermi un grandioso pompino a gola profondissima mentre lui continuava e gemere sotto gli inflessibili colpi della mia bocca.
I suoi gemiti, si unirono a quelli di Marisol e al rumore dei risucchi che io e Paula emettevamo con sempre maggiore frequenza.
Ad un certo punto, Marisol chiese “Perché non andiamo tutti sul lettone dove c'è certamente più spazio per poterci scambiare i partner, stare più comodi ed anche giocare tutti con tutti?”
Ana si dichiarò subito entusiasta della proposta, e così ci avviammo verso la camera da letto che, già al pomeriggio del giorno prima, ci aveva accolta per ore per una sessione di sesso sfrenato.
Ana, abbracciata a Marisol apriva il “corteo” seguita da Carmen con il cazzo dritto e duro puntato verso l'alto.
Erano tutte e tre straordinariamente belle e sensuali. Noi seguivamo di qualche passo, mentre Pablo ci cingeva i fianchi e anche noi camminavamo, come Carmen, con i nostri bastoni ben dritti davanti a noi.
Appena dentro, Marisol si stese sul letto, aprì nuovamente le gambe invitando Carmen a continuare quello che aveva fatto Ana in salotto.
Carmen, si allontanò un attimo e tornò con in mano uno strap-on con un fallo nero lungo un 22/23 centimetri e piuttosto largo, poi si avvicinò ad Ana, glielo porse e le disse “Indossalo e tieniti pronta perché tra poco ce la scopiamo tutte e due. Vedrai che Marisol impazzirà dal piacere come quello che tu hai provato nel ricevere due cazzi contemporaneamente”
Dopodiché si abbassò tra le gambe di Marisol e iniziò anche lei a leccarle l'orifizio della vagina in lungo e in largo e infilandole la lingua interamente dentro e facendola roteare per poi penetrarla nuovamente con l'intera lingua e bevendone avidamente gli umori che ne uscivano mentre Marisol si dimenava alzando e abbassando il bacino e la sua pancia vibrava nel sentire dentro la lingua che, subito dopo, passò al clitoride con lunghi e veloci colpi di lingua che fecero provare a Marisol forti brividi lungo la schiena, le braccia e i capezzoli che si indurirono enormemente mentre lei tirava a sé Carmen tenendole la testa tra le mani. Quando infine, Carmen passò a succhiarle letteralmente con avidità il clitoride, che non era piccolissimo, Marisol emise un grido soffocato di godimento e dimenandosi furiosamente per gli orgasmi ripetuti che la stavano invadendo, iniziò a squirtare copiosamente come aveva già fatto Ana in precedenza.
Subito dopo, Carmen, si stese in posizione supina le disse si salirle sopra e, lei fece sparire il bastone di Carmen completamente nella figa mentre le sue tette incontravano quelle di Carmen in un abbraccio passionale condito di profondi baci.
Carmen poi fece segno con la mano ad Ana di avvicinarsi, lei lo fece, puntò il fallo nero verso la figa di Marisol e anche lei le entrò violentemente per l'intera lunghezza.
Marisol ebbe un nuovo sussulto, inarcò la schiena, diede un urlo di lussuria e di libidine e cominciò a sentire tutti e due i cazzi che la penetravano ritmicamente e con velocità crescente mentre udiva la sua stessa voce che gridava.
“Ahhh...è una sensazione stupenda...non l'avevo mai provata...mi state spaccando la figa ma....mmmmh...è meraviglioso...non riesco a trattenermi...ahhh....scopatemi...ancora...più forte....ahh...mi sto bagnando ancora di più....siete bravissime...mi state facendo impazzire...godo...godo...adesso li voglio dietro...Pablo amore mio, guarda come mi stanno scopando queste due...sono la loro cagna in calore...sono la vostra troia, apritemi adesso anche il culo...vi pre...go... ahhh”
Carmen, allora, sfilò il cazzo dalla figa di Marisol e poi le disse di mettersi a pecorina. Lei, che evidentemente era davvero esperta, sollevò il bacino e abbassò il petto per poter ricevere meglio i due cazzi nel culo. Ana le si mise dietro, puntò nuovamente il fallo dello strap on ma questa volta all'ingresso del buchetto rosa e le entrò decisamente.
Un nuovo grido di piacere invase la stanza “Ahhhhhhh.....mi fa un po' male ma.....ahhhhh....lo sento tutto dentro le mie viscere...mi stai aprendo il culo come una mela....mmmmmh... è stupendo....”
Carmen, a sua volta, le si mise quasi a cavalcioni sulla schiena, puntò anche lei il cazzo verso il buco già occupato dal grosso fallo nero , spinse in avanti il bacino e, con un colpo di reni, entrò anche lei.
Un urlo ancora più grande, quasi animalesco, risuonò nella stanza.
“Ahhhhhhhh...li sento...mi state squartando il culo.....ahhhhhh....non pensavo che potesse essere possibile prendere due cazzi così grossi contemporaneamente....mi piace....non fermatevi, vi imploro....ahhhh...siete straordinarie...lo faremo ancora...li voglio...sono la vostra vacca....fate di me quello che volete ma scopatemi....scopatemi...anche tu Pablo... vieni a far godere la tua mogliettina...e anche voi Isabel e Paula...presto... ho voglia...non riesco più a fermarmi...è un orgasmo che non finisce più!”
Non potemmo non accogliere quell'accorato appello di una donna invasa dalla lussuria.
Ana e Carmen uscirono dal culo di Marisol, il suo buco si era allargato enormemente in lungo e in largo.
Io mi stesi supina sul letto, Marisol mi salì sopra e calandosi fece sparire il mio cazzo nella sua figa. Era una cavità calda e bagnatissima, la sensazione era unica e il rumore che produceva ogni volta che scendeva lungo tutta la mia asta, bagnata com'era dai suoi umori orgasmici, era una specie di sciabordio forte e continuo mentre le sue tette bellissime erano a pochi centimetri dalla mia bocca. Subito ne approfittai e cominciai a succhiarle i capezzoli con forza e accettare subito dopo la sua lingua che si intrecciò con la mia.
Pablo le si mise dietro ed entrò con una facilità incredibile in quella caverna che si era aperta ad opera di Carmen e Ana.
Iniziò immediatamente a stantuffarla con forza, poi Paula si posizionò anche lei dietro Marisol e in men che non si dica, la penetrò fino in fondo all'asta.
Ancora una volta si alzò l'urlo di piacere di Marisol.
“Ahhhhhhhh...tre cazzi che mi stanno scopando....mi sento di impazzire per il piacere....continuo a godere come una vacca...ahhhhhh... più in fretta...più veloci....mmmmmh...è una sensazione di un piacere immenso....ho tutti i buchi pieni dei vostri cazzi....c'è solo la bocca che ancora non sta provando questa goduria...sono una scrofa...trattatemi come tale”
Carmen, allora, si posizionò davanti a lei con a fianco Ana che, toltosi lo strap on, si calò sulla mia bocca. La sua figa era già molto bagnata per l'eccitazione sua e di tutti gli altri.
Le infilai la lingua in figa e cominciai a bere tutti i suoi umori che uscivano a getti continui riempendomi la gola, il viso e le labbra.
Marisol, prese con una mano il potente cazzo di Carmen e d'un botto lo ingoiò fino alle palle ma non potendosi muovere troppo con la testa, chiese a Carmen di scoparle la gola.
Carmen fu ben felice di occuparsi dell'unico buco rimasto vuoto, le ficcò nuovamente in bocca il suo bastone fin quasi alle palle, Marisol ebbe un leggero conato di vomito ma continuò a tenere ben allargata la bocca mentre il cazzo le entrava e usciva strusciando sulla lingua, riempendole totalmente la cavità orale e andando a cozzare contro l'epiglottide e scendendo anche più giù mentre un rivolo di saliva scendeva ai lati della bocca di Marisol.
Il rumore simile ad uno sciabordio simile a quello provocato da un corpo agitato dentro un liquido, si mescolò ben presto con quello dei gemiti di lussuria e intenso piacere che gli altri partecipanti già emettevano compreso la stessa Marisol unitamente ai ritmici rumori delle cosce che le battevano, in una sintonia perfetta, le natiche .
Carmen aumentò la velocità di entrata e uscita dentro la bocca di Marisol mentre Ana mi inondava di squirting il viso, il collo e la bocca, Pablo e Paula scopavano con vigore il culo di Marisol ed io continuavo a leccare la figa di Ana.
Era una vera e propria orgia, quella che avevamo sempre sognato, più corpi che cercano il piacere dando piacere in un crescendo di lussuria che non è la semplice somma dei singoli piaceri ma molto di più fino ad arrivare all'acme complessivo dell'eccitamento sessuale di tutto il gruppo di partecipanti all'orgia.
Carmen, si rese conto all'improvviso che Ana la guardava con sguardo quasi supplichevole, sfilò il cazzo dalla bocca di Marisol e lo avvicinò al viso di Ana che la guardò con occhi di gratitudine prima di fiondarsi su qual magnifico bastone e ingoiarlo avidamente in un battito di ciglia e iniziando a mungerlo con le labbra, la lingua e la gola sfrenatamente, aiutata dalle spinte continue impresse da Carmen che le fermò la testa con una mano e iniziò anche con lei a fiondarle la cappella durissima più in fondo alla gola.
Dopo un bel po' sborrò. Una quantità strabordante di sperma inondò la bocca e poi direttamente oltre la gola di Ana che deglutì i primi tre fiotti e nel contempo mi inondava nuovamente di latte di figa. Carmen, sfilò quasi subito il cazzo dalla bocca di Ana e lo infilò in quello di Marisol che, a sua volta, ricevette due fiotti di sborra e, infine, Ana prima leccò avidamente tutta la sborra che era fuoriuscita ai lati della bocca di Marisol e poi quella rimasta sull'asta e, ovviamente, sulla cappella del cazzo di Carmen.
Marisol era sfinita e ancora un po' tremante nel corpo per gli innumerevoli orgasmi che aveva avuto ma, nonostante tutto, si sdraiò supina e iniziò, quasi in modo automatico, ad accarezzarsi i capezzoli durissimi con le dita della mano destra che aveva appena bagnato infilandosele nella bagnatissima vagina e contemporaneamente, con le dita dell'altra mano, si titillava il clitoride fino all'ennesimo orgasmo che le fece nuovamente scuotere il ventre e il bacino più volte.
Allora, incitò suo marito “Pablo, amore mio. Mi hanno fatto impazzire di piacere, sono state grandissime, non ho mai avuto così tanti orgasmi a ripetizione e anche tu lo sei stato. Adesso, però, voglio guardarti mente fai sesso tu con loro. Lo sai, io non ho alcun limite e, già potrei subito ricominciare ma desidero che sia tu a godere senza remore facendo quello che desideri di più. Hai visto che Ana, come me, è una vera insaziabile adoratrice del cazzo ma hai anche visto che bellissimi bastoni hanno Carmen, Isabel e Paula e come li sanno usare. Ora, goditele tutte e quattro e fai vedere cosa sei capace di fare”
Pablo, allora, si avvicinò a noi, che stavamo appena rientrando dopo aver fatto una rapida doccia, abbracciò Paula, la baciò sul collo e, poi, chiese alle altre di avvicinarsi.
Ci mettemmo in circolo intorno a lui, Ana con le sue grandi tette lo abbracciò stando di lato a Paula. Pablò si chinò su di lei e la baciò profondamente mentre io e Carmen cominciavamo a prenderci cura della sua verga che non era molto lunga ma era, invece, notevolmente larga.
Carmen l'aveva già imboccato spalancando molto la bocca e, anche se un po' a fatica, lo stava ingoiando fino allo scroto. Poi si scostò, mi ficcò la lingua in bocca bagnandomi la mia ulteriormente e, scostandosi, mi disse “E' tutto per te, adesso. Non è lunghissimo ma ti riempie totalmente la bocca, sono sicura che ti piacerà. Tra un po', però, ce lo dividiamo da buone amiche qualche minuto a te e qualche minuto a me e poi, quando sborrerà ce la divideremo avidamente”.
Lo imboccai ma riuscii, in prima battuta, a far entrare la sola cappella che mi occupò totalmente la lingua e il palato. Poi, con una seconda spinta in avanti e allargando a dismisura la bocca, arrivai fino alle palle e mi deliziai a leccargliele mentre continuavo a tenerlo saldamente in bocca e sentendone premere la punta in fondo alla gola.
Nel frattempo, Paula si era messa dietro Ana e, mentre, Pablo le succhiava con forza i capezzoli, lei baciava sul collo Ana e, ogni tanto, le infilava la lingua nelle orecchie, prima in una e poi nell'altra.
Ana iniziò a mugolare per il forte piacere che tornava ad invaderla, poi si accovacciò davanti a Paula e si infilò l'intero cazzo in bocca e subito dopo, con una ulteriore spinta del capo, lo accolse interamente fino a sentirlo toccare l'esofago. Poi si fermò per un paio di minuti per sentirlo bene in gola e immediatamente iniziò un pompino sfornando una quantità enorme di saliva e producendo un rumore ritmico di succhi e risucchi . Paula si sentì fremere per l'andirivieni instancabile della bocca di Ana mentre nella stanza i rumori prodotti da Ana si andarono a sommare a quelli prodotti alternativamente dalla mia bocca e quella di Carmen.
Pablo, dopo un buon quarto d'ora, propose di metterci tutti sul letto. Ci mettemmo tutte e tre a pecorina una di fianco all'altra e lui iniziò da Ana. Prima le puntò il suo bastone all'ingresso della figa e, subito dopo, la penetrò con violenza. Ana ebbe un sussulto nel sentire entrare il larghissimo cazzo di Pablo mentre Marisol incitava il marito “Dai amore, faglielo sentire tutto ché sicuramente piacerà molto a questa cagna ninfomane, guarda come si dimena e come già gode”.
Ana la guardò con desiderio, le toccò le cosce, Marisolo le aprì e spostandosi in avanti le offrì la figa a portata di labbra. Ana le si fiondò tra le cosce e iniziò a leccarle dal buco del culo alla vagina per poi arrivare al clitoride. Ad ogni colpo che Pablo le infliggeva, la sua testa veniva scaraventata in avanti e la sua lingua penetrava interamente nell'orifizio vaginale di Marisol che subito ebbe un primo orgasmo ed inondò la bocca e la lingua di Ana dei suoi umori orgasmici.
Poi la stessa Marisol, si sistemò sotto Ana e iniziò a leccarle la figa mentre Pablo inculava sempre più velocemente Ana la quale non ci pensò un solo attimo ed iniziò anche lei a leccare Marisol in un magnifico 69.
Le due donne, entrambe vere adoratici del sesso, dopo pochi minuti ebbero una serie di orgasmi. Mugolavano come cagne in calore ed era un vero spettacolo vederle mentre si davano piacere a vicenda con crescente cupidigia e lussuria.
Finalmente, entrambe squirtarono quasi in simultanea e inondarono a vicenda, con lunghi fiotti di squirting il viso, il collo e le loro bocche spalancate e assetate.
Pablo si sfilò da Ana che continuò a leccarsi con Marisol ancora a lungo e si volse verso di noi.
Si tolse il preservativo, io e Paula ci dividemmo da buone amiche quella verga così larga con veloci ma profondi affondi mentre Carmen, messasi davanti a noi, con il suo bastone in posizione di riposo, aspettava una di noi due. Appena me ne accorsi volli provare ad ingoiarlo per capire fin dove potesse arrivare. Partendo da quasi la metà delle sue cosce, presi la cappella da sotto con la lingua e l'alzai, poi senza aiutarmi con la mano, lo presi nella mia bocca, spinsi la testa in avanti e lo sentii scivolare lungo la lingua aiutata anche da una spinta costante ma lenta di Carmen. Lo sentii arrivare all'epiglottide, superarla fino a scendere ancora più giù nella gola. Mi sentivo un po' di soffocare ma era una sensazione stupenda. Sentire quasi 23 centimetri di cazzo floscio occuparmi l'intera bocca e parte della gola più profonda mi provocava un'eccitazione enorme ed erano stupiti anche Paula, che per un attimo, si voltò per guardarmi ma subito tornò a dedicarsi a Pablo con più avidità ma anche la stessa Marisol che sorrise ed esclamò “Lo voglio provare anch'io, Carmen!”
Carmen mi chiese “Ti piace? Lo senti fin dove è arrivata la cappella?” le feci di sì con la testa.
Poi mi disse “Se vuoi che ti sborri anche se è in posizione floscia, potrai sentire ancora meglio il caldo del seme direttamente là dove è arrivato. Ti va di provare?”
Le feci di si velocemente con la testa due volte e, dopo qualche secondo sentii scendere direttamente nella gola il suo seme caldo e piacevolissimo. Non dovetti neanche deglutirlo come le precedenti volte perché scese giù da solo e lo sentii scendere lungo tutta la gola fino allo stomaco. Una sensazione che non ho mai più provata, un piacere assoluto e ineguagliabile, da provare per credere tanto che, quando Pablo entrò in me non sentii molto dolore perché il mio buchetto, e non solo quello, era parecchio bagnato anche se, nonostante ciò, quando entrò la sua cappella, avvertii che il mio buchetto era stato allargato di molto e, subito dopo, che anche il retto veniva aperto sotto la spinta di quel cazzone di quel diametro. Gli feci segno con la mano di andare più velocemente e, quando, uscì quasi interamente lasciando, però, la sola punta della cappella nel mio ano, avvertii chiaramente che si stava trascinando appresso anche una parte consistente del muscolo e della pelle del buchetto. Poi lo riaffondò violentemente e in quel momento sentii tutta la sua incredibile larghezza. Mi scopò per molti minuti, durante i quali ebbi due orgasmi anali di forte intensità mentre continuavo a leccare la cappella di Carmen che era tornata indietro fino alle labbra. ripulendola da tutta la sborra rimasta.
Pablo, passò quindi a Paula, le lubrificò l'ano con la sborra che era rimasta attorno alla mia bocca e poi entrò d'un colpo senza fermarsi. Paula emise un grido di dolore che lacerò l'aria intorno ma Pablo proseguì con ancora più forza con veloci colpi e, subito dopo, con brevissimi colpi tenendo affondato interamente il suo enorme bastone dentro le viscere di Paula che gridava, però questa volta, per il piacere che ne traeva.
Allora, mi misi supina sotto di lei e glielo presi in bocca mentre guardavo l'andirivieni del cazzo di Pablo. Era un vero spettacolo, sembrava quasi impossibile che, con quella circonferenza, potesse entrare e uscire in continuazione dal culo di Paula, eppure, soltanto qualche minuto prima, mi aveva quasi aperta come una mela. Sentivo Paula ansimare sotto i suoi colpi, poi, all'improvviso sotto l'ennesimo affondo Paula sborrò. Prima un lungo getto, sul mio viso e sul mento, poi, ad ogni colpo di Pablo, un nuovo fiotto mi riempì prima la bocca e, subito dopo, uno schizzo lunghissimo mi arrivò direttamente in gola mentre io, avidamente, ingoiavo tutto. Ne arrivarono altri tre, la mia amata sembrava in estasi e non reagiva quasi più alle penetrazioni che la percuotevano incessantemente e, quando, Pablo uscì definitivamente, si accasciò su di me ma ebbe ancora la forza di ingoiare il mio cazzo che era diventato durissimo per l'eccitazione e lo divorò freneticamente fino a farmi godere di un orgasmo plurimo mentre lei saliva e scendeva senza sosta e le colavano rivoli di sborra lungo i lati della bocca.
Pablo, infine, ci chiese di accovacciarci tutte, compreso Marisol, Ana e Carmen , davanti a lui e sborrò come un idrante, a turno in ognuna delle bocche con almeno due schizzi per ognuna di noi. Alla fine gli ripulimmo, un po' ciascuna, il glande e l'asta e ci leccammo a vicenda, leccando la sborra rimasta sulle labbra di ognuna.
All'improvviso, con grande meraviglia di tutte noi, Pablo e Marisol abbracciarono Carmen. Lui sul davanti e Marisol dietro. Avevano ancora voglia di fare sesso?
Pablo, iniziò a baciare Carmen con passione e accarezzando, contemporaneamente, la moglie sui fianchi e poi sul seno. Marisol si strinse di più a Carmen facendole strusciare il seno dalla schiena al le natiche, poi si abbassò e iniziò a leccarle il buchetto. Carmen sentì un fremito di goduria, fino a quel momento nessuno l'aveva toccata lì. Immediatamente e nonostante avesse già sborrato più volte, il suo bastone si irrigidì.
Pablo si accovacciò davanti a lei e disse “Carmen, sei così straordinaria che mi hai fatto venire la voglia di provare un bel cazzo” e, così dicendo, lo prese tra le mani.
Il bastone, era già tornato in tiro forse anche per le leccate che Marisol le stava facendo mentre le bagnava ben bene il suo orifizio anale.
Carmen, capì subito la situazione e, quando, Marisol si allacciò lo strap on che aveva preso. Ne ebbe la conferma di ciò che aveva intuito.
Lei, aspettò che il marito prendesse in bocca il bastone di Carmen. Pablo l'aveva imboccato tutto in un colpo solo e se lo stava gustando prepotentemente. Andava avanti e indietro lungo tutta l'asta, poi si fermava sulla cappella e succhiava come se fosse un biberon.
Marisol chiese a Carmen se volesse essere penetrata con il fallo dello strap on e lei le disse “Si Marisol, fottimi il culo, ne ho voglia. Vorrei prima, però, dar da bere a tuo marito il mio nettare e se lui vuole provare, dopo ce lo inculiamo tutte e due. Che ne pensi? Mi sembra di aver capito che lui fa tutto quello che decidi tu”
Marisol, la guardò sorridendo “Sì, Pablo ed io facciamo tutto quello che ci va di fare e lui, in particolare fa sempre quello che mi dà piacere”Poi rivolta a Pablo “ E' vero amore che fai tutto quello che ti ordino di fare?
Pablo, si staccò dal cazzo di Carmen “Si amore mio, puoi chiedermi qualsiasi cosa che ti faccia piacere”
“Bene” disse Marisol e aggiunse “ Allora facciamo così. Continua a pompare Carmen e, mi raccomando, bevi tutto il suo seme. Poi fai lo stesso con Isabel e Paula. Nel frattempo, mi scopo Ana e lesbichiamo un po' assieme. Poi ti scoperemo a turno fino a farti gridare per la goduria”
Infatti, si avvicinò ad Ana che fu ben felice dell'idea e si stese sul letto a gambe aperte. Marisol le puntò il fallo all'apertura della figa e le entrò per intero e, subito dopo, iniziò a succhiarle i capezzoli, e la baciò profondamente. Ana, sotto i decisi colpi di bacino di Marisol, le abbracciò le cosce tirandole a sé con furia e gemendo sotto i potenti colpi di quel fallo nero di oltre 24 centimetri.
Pablo, nel frattempo, continuava nel suo pompino a Carmen con crescente foga e ben presto sentì le contrazioni del bastone di carne a cui fecero seguito una serie di fiotti caldi che gli riempirono totalmente la bocca. L'aprì, fece vedere a Carmen quanta ne avesse ricevuta ed ingoiò tutto subito continuando, comunque, a andare avanti e indietro, fino ai successivi potenti schizzi della trans.
Poi, passò a noi, mettendosi a pecorina sul letto. Paula gli si mise dietro e lo inculò agevolmente visto com'era largo il buco che gli aveva fatto Carmen. Io mi misi davanti a lui, glielo ficcai in bocca e iniziai a scopargli la gola. Pablo emise una serie infinita di mugolii mentre Marisol che stava scopando forsennatamente Ana, lo guardava e lo incitava a dare sempre di più e, poi, girò Ana a pecorina a fianco di Pablo e le entrò dentro il culo con un poderoso colpo.
Passarono molti minuti, poi in simultanea io e Paula sborrammo copiosamente, io nella bocca riempiendogli la gola di schizzi caldi e potenti e Paula nelle viscere trattenendolo stretto a sè per i fianchi. Ana, con un grido di lussuria e piacere, squirtò più volte poi le due si misero a 69 e cominciarono a leccarsi le rispettive fighe fino a godere entrambe con ripetuti orgasmi.
Alla fine, eravamo tutte stremate ma felici, per me e Paula era stata la prima vera orgia alla quale avevamo partecipato e che ci riproponevamo di farne ancora molte magari con soci e socie del privé nel quale, a giorni, avremmo iniziato a lavorare.
La settimana successiva, dopo aver fatto tutti gli esami per le MST richiesti per poter lavorare nel locale di Almudena, andammo finalmente al lavoro.
Nei giorni precedenti c'eravamo iscritte ai corsi che sarebbero iniziati agli inizi del successivo mese ed eravamo eccitate e felici di aver fatto le due cose più importanti in quel momento.
Entrammo nel locale, c'erano già le ragazze e le due trans. Ci indicarono dove avremmo potuto vestirci e truccarci per l'occasione. Erano tutte molto simpatiche, molto belle e aggraziate nei modi. Le trans, erano addirittura bellissime. Mentre ci stavamo mettendo in tiro le vedemmo con il solo reggiseno e il tanga che si truccavano a vicenda. Erano alte, con corpi slanciati, splendide gambe e seni prorompenti e, tra le gambe, poco prima di mettersi il tanga, pendevano due cazzi scuri e lunghissimi con alla punta cappelle grosse e larghe che lasciavano intuire che, in erezione, sarebbero potuti diventare di dimensioni davvero notevoli. Per un attimo tememmo che non avremmo avuto molte occasioni di essere notate, vista la bellezza delle ragazze e la fisicità delle due trans ma, sia le une che le altre, furono molto gentili e affettuose con noi e ci fecero i complimenti.
Tornammo nel locale e ci sedemmo, qualcuna al bar, qualcun'altra sui bellissimi divani vicini allo stesso bar. Almudena ci raggiunse, squadrò da capo a piedi ognuna di noi, poi disse di essere contenta perché eravamo tutte bellissime. Fece le ultime raccomandazioni e infine ci disse di stare serene che sarebbe andato tutto bene e che, comunque, per qualsiasi cosa ci saremmo potute rivolgere direttamente a lei.
Mezz'ora dopo iniziarono ad arrivare i soci. Molti erano singoli e parecchie erano le donne da sole mentre la stragrande maggioranza era formata di coppie di varie età.
Iniziò la serata tanto attesa, e iniziarono anche le ordinazioni. Cominciammo ad andare avanti e indietro a prendere le ordinazioni e a portare le bottiglie di champagne ai tavoli mentre ci sembrava di sentire gli occhi di tutti addosso. La prima ad essere invitata a sedersi sul divano fu Jmena la trans con i capelli corvini, fisico statuario e un sorriso straordinario. La lei di coppia la guardava con grande interesse e si capiva subito cosa stava cercando.
Venne poi il turno di Paula ad essere invitata a sedersi al tavolo da una splendida signora attorno ai 40 anni. Lei si sedette con molta disinvoltura, pur essendo la prima serata di lavoro ed iniziò con altrettanta disinvoltura a chiacchierare amabilmente.
Nel giro di mezz'ora eravamo tutte sedute ad un tavolo o su un divano, sembrava proprio che fossimo nelle grazie dei soci e delle socie.
Io fui invitata, insieme ad Helena, una delle ragazze, da parte di una coppia elegante con la lei davvero sexy e lui molto prestante. Anche noi iniziammo a chiacchierare amabilmente e, come le altre a bere qualche sorso di champagne.
Ogni tanto andavamo in pista a ballare e ci guardavamo con le altre sorridendoci a vicenda, eravamo tutte contente di come stava andando la serata. Eravamo eccitate e tutte bellissime e sexy, di tanto in tanto i soci o le socie si strusciavano leggermente a noi ma senza alcuna volgarità.
Le ore passarono in fretta e si capiva che eravamo tutte molto apprezzate ma, soprattutto, molto desiderate e questo ci riempiva di un sottile piacere ma anche di soddisfazione.
“Ma come andò la serata e, poi, le successive? “ chiese Lorenzo.
Isabel gli rispose “Sarebbe troppo lungo, in questo momento, raccontartelo. Quando arriverà Paula, sarà sicuramente contenta di aiutarmi a farlo e vedrai che sarà un vero piacere per lei fare la tua conoscenza”.
“Va bene” rispose Lorenzo e aggiunse “Anch'io sono davvero contento di conoscere Paula e sarà un piacere ascoltare i vostri racconti”
“In questo momento posso solo dirti che fu un periodo esaltante ed indimenticabile, giocammo quasi tutte le sere e cominciammo a guadagnare molto bene ma furono anche momenti di grande piacere giocare con coppie, uomini o singole donne e non mancarono anche ore di sesso con qualche nostra collega donna e tutte e due le trans. Certo era un po' faticoso farlo quasi tutte le sere dopo il termine della serata e, poi, continuare anche a frequentare i corsi tutti i giorni ma eravamo più giovani e con una gran voglia e determinazione di raggiungere l'obiettivo che c'eravamo prefisso che non era solo quello mantenerci allo studio ma, soprattutto, quello di diventare come Carmen e, quindi, iniziare presto il percorso che poi ci ha portato a diventare trans che era davvero il nostro sogno”.
Lorenzo l'abbracciò e la strinse a sé e lei gli appoggiò la testa sul suo petto, entrambi felici della felicità che sentivano l'uno per l'altra.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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